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Autore: eugeal    05/12/2008    2 recensioni
In questa raccolta inserirò le storie che ho scritto da ragazzina (e si parla di roba scritta nei primi anni '90). Le storie sono riportate quasi esattamente come le avevo scritte all'epoca (ho corretto solo qualche numero scritto in cifre e qualche virgola) e probabilmente ingenue come lo ero io all'epoca :)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titto giocava con il figlio del conte Zuma, Gianpierluigino.
Titto si sentiva umiliato per il fatto di non avere il nome altisonante dell'amico e cominciò a provare antipatia per Gianpierluigino.
Iniziò a fargli scherzi sempre più pesanti finché il figlio del conte Zuma spinse Titto giù dalle scale.
Titto rimase morto stecchito ai piedi delle scale.
Il funerale fu modesto e la madre del morticino non voleva rassegnarsi.
Uscì di casa con il coltello con il quale aveva lavorato in macelleria fino ad allora e squartò il piccolo Gianpierluigino.
Il conte Zuma affittò con i suoi potenti mezzi un carro armato e sterminò la famiglia di Titto con un sol colpo.
Elsa, la migliore amica della madre di Titto, che lavorava in una fabbrica di armi ebbe la grande idea di sottrarre una bomba anticarro e di far saltare in aria il conte Zuma.
Il socio in affari del conte, al quale non andava di sbrigare da solo tutto il lavoro, andò al bar dove Elsa faceva colazione ogni mattina e piazzò sotto il bancone una bomba ad orologeria che uccise Elsa, una famigliola di quattro persone e storpiò altre cinque lavoranti della fabbrica di Elsa.
I parenti di Elsa e delle vittime si spartirono in un mega-barbecue i resti del socio del conte Zuma.
Il quale aveva molti amici...

Questa è la storia dell'inizio della Grande Guerra Civile che sta devastando il mondo.
Ormai sono rimaste poche persone sulla Terra e tutte sono intente a vendicarsi di qualcosa.
Prima o poi toccherà anche a me, non sono tanto solitaria da sfuggire alla morte.
Solo i disperati che non conoscono nessuno e non hanno nessuna ragione di vita si salveranno.
Se solo i genitori di Titto avessero avuto più fantasia nella scelta del nome del figlio!

(03/08/1993)
   
 
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