Una ferita genera un dolore immediato, effimero nella sua atrocità. La conseguente cicatrice, invece, lo ricorderà per tutta la vita, un'eterna stigma impossibile da cancellare dalla propria anima.
La si può nascondere negli affetti e nella realtà quotidiana, fingendone la non-sussistenza, finché un passo falso, una disgrazia fortuita, la farà ritornare a bruciare, travolgendone il proprietario e chi lo circonda.
E ad essa o si soccombe o si colpisce a sua volta.
Più forte.
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[HashiMada; IzuTobi; altre ...]