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Autore: Hoon21    24/02/2015    5 recensioni
Improvvisamente il Distretto 12 ha una nuova abitante. Una strana ragazza, Demetra, arriva con l'intenzione di ricominciare a vivere. Ma perchè mai una ragazza così giovane deve ricominciare la sua vita così lontana da casa? E qual è, poi, la sua casa? Nessuno sa da dove viene questa strana ragazza e il vero motivo per cui è scappata dal suo Distretto. Segreti, misteri, paure sono racchiusi nella sua anima.
Demetra mostra fin da subito il suo interesse nei confronti di Katniss Everdeen e Peeta Mellark
Riuscirà Katniss a capire cosa voglia questa ragazza e quale segreto la angoscia? Riuscirà Demetra a svelare la verità?
Ma questa verità quale prezzo ha?
//a causa di un problema al pc non posso usare l'accento e sono costretta a utilizzare l'apostrofo//
Se vi ho incuriositi abbastanza, date un'occhiata! Vi aspetto!
Hoon21 :)
Genere: Commedia, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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E va bene non sei bella. E allora?

Mi piaci cosi' come sei.

(Tobias- Divergent)


Capitolo primo.


136...138...140...142! Eccolo finalmente! Non riesco a credere di essere finalmente arrivata! Questo Distretto cosi' piccolo sembra essere gigante quando non lo si conosce.

Non sono mai venuta nel Distretto 12. Ho scelto questo distretto perche' e' molto lontano e relativamente tranquillo. Sono abbastanza sicura che nessun giornalista verra' a curiosare in giro, nessuno mi conosce e c'e' una forte probabilita'( se non una assoluta certezza) di incontrare Katniss Everdeen e Peeta Mellark.

Sono passati gia' due anni dalla fine della guerra e so che i due si sono messi insieme(veramente questa volta) ma sarebbe molto indelicato da parte mia bussare alla loro porta solo per farmi fare un autografo. Mi prenderebbero per pazza e darei solo fastidio. Intanto sara' meglio che mi dia da fare a trasportare tutti gli scatoli( circa tre). Ho scelto una piccola casa del Giacimento. Nessuno verra' a darmi fastidio qui.

Inizio a portare gli scatoloni dentro l'appartamento che non degno neanche di un'occhiata.

Impiego mezz'ora per portare tutto dentro e sono decisamente esausta. Pur avendo poche cose il mio fisico e' talmente fragile da non riuscire a sostenere il loro peso. Da quanto tempo non mangio? Mi guardo intorno. La casa ha una cucina molto piccola, una stanza da letto e un bagno con una vasca. E' molto piu' piccola della casa del Distretto 12 dove ho vissuto per due mesi ma me la faro' andare bene.

Mi concedo un piccolo sorriso compiaciuto prima di iniziare a svuotare gli scatoli.




-Posso aiutarti?- chiede qualcuno.

Mi volto per vedere di chi sia la voce. Davanti a me c'e' una bellissima ragazza con una lunga treccia che le scende su una spalla.

-Oh, si grazie. Non riesco a trovare il panificio. Ho bisogno di prendere qualcosa da mangiare ma non ho la piu' pallida idea di dove si trovi.- rispondo sollevata. Sto girando in tondo da un bel po' senza riuscire a capire la direzione da intraprendere. L'orientamento non e' il mio forte.

-Vieni, ti faccio strada. Ti sei appena trasferita?- chiede.

-Oh si! Scusa, non mi sono neanche presentata. Mi chiamo Demetra- mi presento alla ragazza che mi supera abbondantemente in altezza.

-Piacere Demetra. Io sono Katniss- si presenta a sua volta.

-Katniss?- chiedo incapace di contenermi.

Lei sorride appena.

-Si, Katniss Everdeen-

-Wow... cioe' scusa! Non voglio assolutamente sembra poco gentile o cose del genere ma wow! Sono davvero entusiasta! Tu sei il mio mito!-

Questa si mette a ridere.

-Oh, beh grazie. Vieni stavo giusto andando nel panificio di Peeta-

Ho appena incontrato Katniss Everdeen e tra una manciata di minuti Peeta Mellark! Vorrei poter urlare dalla gioia. Sono arrivata al Distretto solo da poche ore e ho gia' l'occasione di conoscere entrambi.

Arriviamo al panificio ed entriamo subito. Dentro c'e' il famoso ragazzo biondo con lo stesso sorriso dolce che avevo notato nelle interviste e nelle arene.

- Ciao Peeta! Lei e' Demetra-

-Katniss! Piacere Demetra- mi saluta allegramente.

-P-P-Piacere mio- deglutisco- wow...- riesco solo a dire.

Peeta ride come ha fatto poco fa Katniss. Mi rendo conto che sto facendo una pessima figura e arrossisco immediatamente.

Dannazione Dem! Riprenditi!

-Okay, credo di aver appena detto la cosa piu' sbagliata. Quindi ricominciamo. Sono molto onorata di fare la vostra conoscenza-

Chissa' se mia madre sarebbe orgogliosa dei progressi che ho fatto in fatto di presentazioni eleganti.

-Il piacere e' tutto nostro. Ti sei appena trasferita?- chiede gentilmente Peeta. Katniss si e' semplicemente seduta vicino a lui e adesso si limita ad osservarmi.

-Si, esatto. Se non fosse stato per Katniss non sarei mai riuscita a trovare questo panificio e dire che vengo da un distretto molto piu' grande!- mi lascio sfuggire.

-Da quale distretto vieni?- chiede innocentemente Katniss continuando a scrutarmi.

-Da uno molto lontano da qua. Come mai vuoi saperlo?- Mi sforzo di tenere a bada il nervosismo ma questa domanda ha risvegliato in me la paura.

-Hai un viso famigliare anche se non riesco a capire dove ti ho vista.- spiega.

-Mmm..non so. Questa e' sicuramente la prima volta che ti incontro. Probabilmente ti starai confondendo- replico candidamente.

-Si, esatto. Scusa ma ogni tanto faccio un po' di confusione- mormora imbarazzata.

-Tranquilla. Comunque, potrei avere mezzo chilo di panini al burro?- chiedo rivolgendomi direttamente a Peeta che per tutta la durata dello scambio di battute con Katnis e' rimasto in disparte.

Sorride leggermente annuendo e preparandomi il pane che ho appena ordinato.

-Quanto viene?-

Lui fa un cenno con la mano:- Per questa volta niente. Sei appena arrivata nel distretto, consideralo un regalo-

E' tanto tempo che qualcuno non fa qualcosa di carino per me e mi sento stranamente commossa.

-Grazie mille..davvero-

-Figurati. Saluta la tua famiglia, spero di vederli in giro- dice.

Il sorriso mi muore sulle labbra e devono essersi accorto del cambiamento perche' Katniss mi chiede molto delicatamente:- Qualcosa non va?-

Stringo i denti come mi ha insegnato mia madre.

-Non c'e' nessuna famiglia. Sono solo io-

La loro espressione cambia.

-Mi dispiace..-sussurra Katniss.

-Tranquilli, non fa niente. Grazie ancora per il pane e grazie a te, Katniss, per avermi accompagnata. Arrivederci- e infilo la porta.

E' stata piu' dura di quanto pensassi.



Arrivata a casa poso il pane sul tavolo ed entro nel bagno. Ho appeso su una parete uno specchio. Guardo il mio riflesso cercando di scrutarmi con occhio critico.

Ho tenuto i capelli raccolti, ho indossato le lenti marroni per confondere il colore dei miei occhi e mi sono anche truccata! Non puo' avermi riconosciuta.

Forse avrei dovuto tingere i capelli o tagliarli...

Dovevo stare piu' attenta, dannazione!

Per fortuna la mia corporatura e' molto diversa dalla sua. Sono decisamente piu' magra.

Ho ancora un po' di tempo da passare con loro senza che sospettino niente. So gia' che non posso aspettare troppo tempo e prima dico la verita', prima riusciro' a lasciarmi tutto alle spalle.

Spengo la luce del bagno e chiudo la porta dietro di me.




Alle otto del mattino sento qualcuno bussare insistentemente alla porta. Per favore ho l'abitudine di svegliarmi presto. Sbircio dalla tenda per vedere chi sia e scorgo la figura slanciata di Katniss. Afferro un elastico per legarmi i capelli e apro la porta.

-Ciao Katniss!- la saluta.

-Ciao Demetra. Ti disturbo?- chiede.

-Oh no, assolutamente. Entra- e mi sposto per lasciarla entrare.

Ieri pomeriggio sono riuscita a dare un'aria piu' confortevole a questa casa abbandonata.

-E' molto carina!- esclama Katniss.

-Grazie mille. Non e' del tutto rifinita ma credo che sia abbastanza accogliente- replico.

-Ma non credo che tu sia venuta per vedere casa mia. Posso fare qualcosa per te?-

-Ehm..sono venuta qui per scusarmi per ieri. Non avevo intenzione di metterti a disagio-dice arrivando in fretta al punto.

-Oh no! Non mi avete messo assolutamente a disagio. E' che mi hai preso un po' alla sprovvista. Tutto qua-

Katniss arrossisce un po'.

-In effetti non sono venuta qui solo per questo. So benissimo come ci si sente essere in un posto sconosciuto, da sola. Io e Peeta avevamo pensato di aiutarti. Fa sempre comodo avere degli amici e potremmo aiutarti ad ambientarti al 12. Insomma..se ti va..se ne hai bisogno..- continua molto imbarazzata.

Rimango molto stupita dalla sua richiesta.

-Io..non so cosa dire. Ti ringrazio dal profondo del cuore. Sei stata la mia eroina per tutto il tempo degli Hunger Games e ho sempre pensato che fossi una persona molto buona ma non pensavo cosi' tanto. Grazie-

Lei arrossisce ancora di piu'

- Ehm, grazie. Ti va di venire a pranzo da me oggi? Saremo solo io, Peeta ed Haymitch. Tranquilla, e' molto simpatico anche se puo' sembrare un vecchio ubriacone-

La sua ultima frase mi fa ridere. Da quanto tempo non rido?

-Accetto volentieri anche perche' non ho molto da mangiare- e faccio un gesto con la mano indicando la dispensa vuota.

-Si, mi sono accorta che non devi mangiare da molto- dice accennando alle ossa sporgenti del mio corpo -E so cosa vuol dire non mangiare. Sono cresciuta al 12! Ci vediamo all'una, va bene?-

-Va benissimo-

Mi saluta velocemente e lasciala casa.




Quando arrivo a casa Everdeen-Mellark l'unica cosa che vorrei fare e' tornare indietro. Sto quasi per farlo quando vedo Peeta arrivare. Mi saluta con un cenno della mano.

-Ciao Demetra. E' bello averti a pranzo. Dai entriamo, Katniss dovrebbe essere riuscita a preparare il pranzo senza mandare a fuoco la cucina- dice ridendo.

Cerco di imitarlo ma il nodo all'altezza dello stomaco me lo impedisce.

Apre la porta e la lascia aperta in modo tale che io possa entrare. E' molto piu' grande, bella e nuova rispetto alla mia e appena entrata vengo investita dall'odore di famiglia. Nonostante vi abitino solo due persone, queste mure sono impregnate del loro amore.

In cucina scorgo Peeta posare un tenero bacio sulle labbra di Katniss. Arrossisco in fretta.

Ricordi come ti sentivi quando poggiava le sue labbra sulle tue? Ricordi com'erano i baci fatti di passione, amore, mistero e paura? Ricordi com'era dover tornare subito a casa con il suo sapore in bocca?

-Beh piccioncini? Avete intenzione di mangiare o di stare tutto il tempo a sbaciucchiarvi?- sbraita la voce di Haymitch che e' comparso magicamente dietro di me.

-Vedo che sei riuscita a cucinare senza provocare un incendio, dolcezza- continua.

Ha un'aria molto arcigna e si volta a guardarmi come se fosse un'intrusa. Beh, effettivamente lo sono.

-E tu chi sei?-

-Sono Demetra. Mi sono appena trasferita al Distretto 12 e Katniss mi ha invitata a pranzo- dico prontamente, ripetendo tutto come una macchinetta.

Il loro mentore si limita ad annuire e trascinarsi in sala da pranzo dove afferra subito la bottiglia di vino.

-Haymitch! Non iniziare bere!- gli urla contro Katniss mentre mi passa accanto- Andiamo, dai- dice in un tono diverso.

Mi accomodo vicino Haymitch e nonostante i dubbi che nutrissi, il pranzo procede senza problemi e mi ritrovo anche a sorridere ogni tanto e ridacchiare. Haymitch e Katniss litigano in continuazione e Peeta scuote la testa e mi guarda come per dire che ha perso ogni speranza con quei due. Ho notato pero' che Haymitch mi ha fissato per tutto la durata del pranzo. Spero che sia troppo ubriaco per iniziare a nutrire dei dubbi anche lui.

Finito il pranzo aiuto Peeta a sparecchiare mentre gli altri due si accomodano nel salotto. Mi offro di lavare i piatti come ringraziamento e dopo aver insisto parecchio, Peeta acconsente. Mi lascia in cucina e va dagli altri. Sento le loro risate e le frasi borbottate di Haymitch.

Finisco di lavare abbastanza in fretta e mi sposto anch'io nel salotto. Li vedo tutti e tre seduti vicini come una vera famiglia. Katniss e Peeta si tengono per mano e lei ha appoggiato la testa sulla sua spalla mentre il loro mentore li guarda con un'espressione mista al disgusto e all'affetto.

-E' stato difficile rimettersi in piedi e continuare a vivere?- chiedo senza pensare. Si girano tutti nella mia direzione. Quando mi rendo conto quello che ho detto e provo a scusarmi, Katniss mi risponde.

-In effetti si. All'inizio c'ero solo io. Mia sorella non c'era piu', mia madre ha lasciato il 12 perche' il dolore l'avrebbe uccisa e Peeta era a Capitol City per essere curato. E' stato un momento molto brutto. Ero sempre sola e non avevo piu' una ragione per vivere ma poi Peeta e' tornato- e si gira a guardarlo con tenerezza- e abbiamo ripreso in mano le nostre vite. Insieme-

-Abbiamo guarito l'uno le ferite dell'altro- conclude Peeta con un sorriso. Si scambiano un bacio a fior di labbra che mi provoca una dolorosa fitta al cuore.

Haymitch si gira verso di me, dopo aver finto di vomitare guardando i due ragazzi baciarsi.

-E tu? Quanti anni hai, da dove vieni?-

-Beh, ho sedici anni anche se non sembra- rido, accennando alla mia struttura fisica e alla mia altezza- Vengo da un Distretto abbastanza lontano da qui- non aggiungo altro perche' non ho intenzione di dire da quale distretto provengo.

-Come mai sei venuta nel 12? Insomma, anche ora non offre molto- continua a chiedere.

Katniss gli lancia un'occhiataccia e gli fa cenno di smetterla.

-E' abbastanza lontano da casa mia e io dovevo andarmene per forza-

-Davvero?-

Annuisco.

-Gli Hunger Games non esistono piu'. Cosa ti ha portato a scappare lo stesso?

Katniss arrossisce di rabbia.

-Smettila Haymitch! La metti a disagio- lo sgrida.

-Volevo solo capire- si giustifica e si volta per fissarmi.

Ho paura che abbia capito e qualcosa nella sua strana occhiata mi fa raggelare il sangue.

Lui sa.

-Tranquilla Katniss. E' comprensibile voler capire. I miei genitori non sono morti come probabilmente avrete capito- dico in direzione dei due ragazzi- ma mi hanno buttato fuori di casa.

Piomba un silenzio imbarazzante nella stanza.

-I tuoi genitori..ti hanno buttato fuori di casa?- chiede con un bisbiglio Peeta. Sento tutti gli occhi puntati su di me.

-Si. E' una cosa molto comune nel..nel mio Distretto. Quando un figlio non si comporta come i genitori si aspettano viene buttato fuori di casa dopo i sedici anni. Da quel momento in poi dovra' cavarsela da solo. Prima la sua unica possiblita' era offrirsi volontario agli Hunger Games e cercare di vincere ma adesso..- e lascio la frase in sospeso.

Capisco che sono tutti molto scioccati. I genitori di Peeta sono morti, non erano molto affezionati ma non l'hanno lasciato lo stesso e il padre e la sorella di Katniss sono morti nonostante amassero molto la sua famiglia. Sono comunque stati presenti nelle loro vite. Non possono capire queste cose.

-Ecco perche' ho preso un appartamento qui. I costi sono bassi rispetto agli altri distretti- aggiungo.

-Non hai fratelli o sorelle? Qualcuno che ti possa aiutare?- insiste Haymitch.

-Avevo un fratello ma e' morto diversi anni fa- rispondo semplicemente.

Restiamo in silenzio per un po'.

-Credo di aver disturbato abbastanza, sara' meglio che io vada. E' stato un piacere passare un po' di tempo con voi. Spero di rivedervi presto-

Li saluto brevemente ed esco.

Man mano che cammino sento quella morsa farsi sempre piu' forte. Mi metto a correre mentre le lacrime mi bagnano il viso. Arrivo in fretta a casa e mi fiondo in essa. Ho appena chiuso la porta che sono gia' per terra a singhiozzare.

Ovunque andrai io saro' con te. Il mio ricordo sara' con te.

Le sue parole mi rimbombano nella mente mentre abbatto la parete del dolore.




Angolo dell'autrice.

Salve gente! Saro' breve. So che dovrei concentrarmi su altre fanfiction. Sto per completare la raccolta di one-shot e devo iniziare la seconda long del capitolo I will always love you. Per chi non mi conoscessi, mi farebbe molo piacere se la leggeste.

Punto primo: Ho un problema al pc che non mi consente di utilizzare l'accento e per questo devo sostituirlo con l'apostrofo.

Punto secondo: Sono molto gradite le recensioni.

Punto terzo: Ringrazio tutti quelli che leggeranno.

Quindi...vi sta incuriosendo un po' questa storia? Demetra ha un passato molto tormentato. Mente su molte cose, nasconde molte cose e ne omette altrettante. La storia della sua famiglia e' solo una piccola parte della sua storia.

Spero che questa fanfiction vi interessi molto, ho in mente diverse conte.

Alla prossima,

Hoon21 :)

  
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