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Autore: sothisisthefangirl_    28/02/2015    3 recensioni
Nessuno avrebbe più riso di lui, nessuno avrebbe sputato veleno e risa sul nome della sua gente, dei suoi avi. Il Drago era morto, la Montagna era riconquistata.
Ma lei, dov’è?
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Oro. A perdita d’occhio, montagne di rubini, zaffiri e diamanti grandi quanto il suo pugno.

Così tanta ricchezza.. così mia.

Una figura sola, davanti all’immensità della sala del tesoro. Quante volte si era immaginato lì,  sentirsi così piccolo, così orgoglioso, così assoggettato.

Ma io non sono piccolo, sono il Re. Il solo. E tutto questo è mio.
Gocce di sudore imperlavano la fronte del nano, ora principe, ora Re di un antico regno. Il suo petto si abbassava e alzava affannosamente, il suo corpo reagiva con la stessa gioia con la quale si guarda una donna cadere ai tuoi piedi.

E’ tutto ai miei piedi. Il mio tesoro, il mio regno. Tutti sapranno chi sono.

Nessuno avrebbe più riso di lui, nessuno avrebbe sputato veleno e risa sul nome della sua gente, dei suoi avi. Il Drago era morto, la Montagna era riconquistata.

Ma lei, dov’è?

Erano giorni che cercava il pezzo più prezioso di quell’immensa collezione, meraviglia del mondo. L’Archengemma, il gioiello del re. Non era ancora riuscito a trovarla.

E se non l’ho trovata, allora.. qualcuno deve averla presa.

Gloin era avido, questo si sapeva. Dori era petulante e dispettoso, Bofur ingenuo e Nori.. era un ladro professionista.

Li ucciderò tutti. L’Archengemma è mia! E’ tutto mio, solo mio, il mio tesoro…

La rabbia si impadronì di lui così in fretta, così di getto e così potentemente che il re barcollò leggermente. L’ira gli bruciava le viscere, ardente e crudele, dilaniandogli le vene come se invece di sangue vi scorresse fuoco. E dopo la rabbia venne la paura, e la disperazione.

Io non sono così, Mahal.. abbi pietà di me, non sono così!

Thorin Scudodiquercia curvò le spalle ed emise un sospiro tremante, poi oppresso da fardelli sempre più pesanti, si apprestò a lasciare la sala e tornare dai compagni, non prima di aver accarezzato a lungo con lo sguardo l’ampia sala e la ricchezza che conteneva.

Nell’ombra, non vista, la sagoma dello scassinatore osservava il tormento del re, e le sue piccole mani stringevano spasmodicamente una grande pietra levigata, che brillava con malizia di una bianca luce.







Antro dell'autore:
Bene bene, finalmente ce l'ho fatta. E' la mia prima fanfiction e ho voluto iniziare con "Lo Hobbit" perché è la mia massima fonte di ispirazione al momento. Spero che vi piaccia e che lasciate una piccola rencensione ;D
 
  
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