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Autore: R3d_    28/02/2015    2 recensioni
Dopo una battaglia Rubber si troverà davanti la scena più shoccante e dolorosa che potesse mai trovare.
Che cosa succederà?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Due amori sulla Sunny'
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Davanti a lui lo spettacolo più orribile che potesse vedere. Gli occhi spalancati, increduli.
Li, a terra, in una pozza di sangue, ricoperta di ferite su tutto il corpo, giaceva Robin!
-R-Robin.- Sussorò Rubber vedendo la povera donna in quelle condizioni. Immediatamente si precipitò verso di lei, sperando con tutto il cuore che non fosse morta.
-R-Rub-bber.- Sussurò lei assicurandolo che fosse ancora viva.
-Robin che è successo?!- Chiese lui.
-Mi-mi hanno colpita... con d-dei proiettili di... agalmatolite.- Rispose lei a fatica.
-Non preoccuparti, presto Chopper sarà qui e ti curerà, starai bene vedrai.- Esclamò Rubber cercando di convincere più se stesso che Robin.
-No...- Disse lei con un sorriso amaro -O-ormai... non c'è nulla... da fare, sto m-moren-do.- Dichiarò alla fine.
Il ragazzo spalancò gli occhi, i quali iniziarono a bruciargli, non volendo credere alle proprie orecchie.
-Smettila, non dirlo mai più!- Gli disse lui arrabbiandosi.
-Non ti preoccupare... capitano, anche se non... se non mi vedrai i-io ti rimarrò ac-ccanto. Sai? Mi... dispiace... dovervi lasciare, ma sono contenta... di averti protetto.- Rivelò l'archeologa.
-In che senso?- Chiese Rubber avendo paura della risposta.
-Sono ridotta così... perchè volevano colpire te con i proiettili... di agalmat-tolite, quindi ho cercato di... f-fermarli.- Rispose la donna mentre le lacrime del ragazzo iniziarono ad uscire dai suoi occhi, ormai incapace di trattenerle.
-Vedi Rubber... n-non potevo lasciare... che ti-ti ucccidessero. Tu sei la p-prima persona... dopo vent'anni della mia vita... che mi ha accettata senza... esitazione. I-io non ti ho n-neanche dimostrato... la mia gratitudine.-
Più Robin parlava più la mente di Rubber tornava indietro a quel maledetto giorno, quando per colpa sua Ace morì, passato da parte a parte dal pugno dell'ammiraglio Akainu.
-Mi hai s-sempre trattata come... se non fossi mai stata una vostra nemica.- Ormai le lacrime scendevano anche dagli occhi della donna.
-Poi... anche se vi... avevo traditi tu... non hai esitato un solo istante... nel venirmi a salvare, anche se io non lo volevo. Per questo... non potevo lasciare che ti uccidessero, tu... sei troppo importante per me... s-se tu dovessi morire... morirebbe anche una parte... di me. Rubber io ti amo ma... non ho mai avuto il coraggio di dirtelo!- Esclamò Robin. Adesso Rubber stava piangendo così tanto che se avese continuato si serebbe sicuramente disidratato.
-Robin ti prego non farmi questo! Non puoi morire così, devi rimanere con me, quando diventerò Re dei Pirati tu devi devintare la mia Regina!!! ANCHE IO TI AMO ROBIN!!!!- Urlò Rubber stupendo la donna.
Robin sorrise. -Chi l'avrebbe detto che... il giorno della mia morte sarebbe stato... anche quello che ho... sognato così tante volte. Il giorno in cui... avrei scoperto che ricambi... i miei sentimenti.-
Una fortissima stretta al cuore attanagliava Rubber stava soffrendo come quel giorno.
No!
Stava soffrendo anche di più.
-Smettila!- Strillò Rubber.
-Scusami...- Chiese perdono lei alzando a fatica la mano per accarezzargli la guacia.
-Robin.- La chiamò lui.
-A-addio... M-mio capitano.- Disse Robin prima che le sue palpebre si abassero ed il braccio ricadesse a terra.
-Robin!!!- Esclamò scuotendola leggermente senza ottenere nessuna risposta.
-ROOOBIIIN!!!!!!!!-

Aprì gli occhi, richiudendoli immediatamente per la luce intensa che li investì.
Dopo essersi abituata alla luce si alzò, costatando che non era più coperta di sangue e non si poteva intravedere più nessuna ferita sul suo corpo.
Si guardò attorno, e non potè vedere nient'altro che una luce bianca in tutte le direzioni.
Robin si accore di qualcuno davanti a lei, una donna, identica a lei tranne che per i capelli bianchi.
Spalancò gli occhi, incredula, riconscendo in quella donna sua madre.
-Mamma.- Disse lei. Subito si precipiò verso di lei, abbracciandola.
Dopo qualche secondo si accorse che Olvia era rimasta immobile. Si staccò, guardandola con una espressione interrogativa.
-Come hai potuto?- Chiese Infine la donna stupendo la figlia, la quale non capiva il motivo della domanda.
Prima che potesse aprire bocca un forte schiaffo la colpì sulla guancia sinistra, tanto forte da farla cadere a terra.
-COME HAI POTUTO LASCIARTI ANDARE COSI'????!!!! PERCHE' TI SEI LASCIATA MORIRE??!!! PERCHE'??!!!!!!!!!- Urlò la donna stupendo non poco Robin. 
-Non potevo dare altra speranza a Rubber per poi togliergliela, glie ne avevo gia data troppa non morendo prima che arrivasse.-  Rispose lei abbassando lo sguardo.
-Non è vero. Potevi sopravvivere ancora e lo sai bene!- Ribattè Olvia.
-Ormai è troppo tardi.- Disse Robin azandosi mentre una lacrima scese sul volto.
-No, non è troppo tardi.- L'affermazione della madre fece spalancare gli occhi di Robin.
-Che intendi dire?- Chiese mentre sua madre le si avvicinava.
-Che puoi ancora tornare dai lui, ti serve solo un piccola spinta.- Detto questo la donna diede una spinta a Robin.
Sentì il terreno mancarle sotto i piedi iniziando a cadere mentre sua madre si allontanava sempre di più da sua madre.

Senti una strana pressione sul petto, che spingeva ritmicamente, faceva un pò male ma più continuavano le spinte più tornava a sentire gli il propriocorpo che fino a qualche secondo fa non gli sembrava neanche di avere ancora.
Apri gli occhi, inizialmente tutto era sfocato, però, man mano che la sua vista diventava più nitida poteva vedere il suo capitano piegato sopra di lei, intento a praticargli un massaggio cardiaco.
Rubber sorrise, accorgendosi che Robin si era finalmente svegliata, dopo mezz'ora stava per rinunciare, ma alla fine i suoi sforzi sono stati ripagati.
-Te l'ho gia detto ad Enies Lobby!!! Io non ti lascierò mai andare!!!!!- Urlò Rubber a pieni polmoni per farsi sentire dalla sua archeologa.
-G-graz-zie.- Rispose Robin sorridendo.
Le mise una mano dientro la testa per poi sollevarla delicatamente.
Si avvicino sorridendogli, rimase a guardarla per qualche secondo per poi chiudere le distanze e baciarla.
Lei ricambio subito, beandosi di quel contatto desiderato per troppo tempo.
-Grazie... Rubber.- Disse lei sorridendogli.
I due rimasero fermi li mentre in lontanaza si iniziava a sentire il rumore di zoccoli che sbattono contro il terreno, Chopper stava arrivando.






Angolo dell'autore: Ciao a tutti come va!?  E questa era un'altra idea uscita del mio cervello malato.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
flyman

P.S. Vi lascio con questa scena

-AAAAAAAHHHHHH ROBIN CHE TI SEI FATTA!!!???? CHIAMATE UN DOTTORE, CHIAMATE UN DOTTORE!!!!!! Ah sono io.-
   
 
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