Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: VanillaMilk95    01/03/2015    2 recensioni
Il primo fiocco di neve non si scorda mai.
Soffice e pieno allegria scende dal cielo.
Sembra cosi bello e fragile.
Lo puoi toccare,si, ma solo per qualche secondo, poi si scioglie nella tua mano come se morisse. Ma non ti disperi, e ne cerchi altri. Sai che ne devi approfittare prima che la primavera arrivi e li porti via.
La trovi quasi un ingiustizia,ma è il corso delle stagioni, non ci puoi fare niente.No... una cosa la puoi fare:puoi continuare ad aspettare con ansia quel primo fiocco di neve che ti fece sognare,la prima giornata di quel freddo e misterioso inverno.
questa e una nuova storia di Frozen dopo Elsa e Anna , la quale dopo svariati anni la loro storia fu scombussolata diventando una storia spaventosa , la quale una bambina discendete al trono ne avrebbero sofferto le orme di quella regina, avendo così paura che il mondo la possa vedere per quella che realmente non è , ma ci saranno personaggi che vorranno fargli capire quanto in realtà lei e speciale, anche se sembrerà non sottrarsi alla storia della vera regina delle nevi. ( o cercato di riprendere la storia "vera" con il seguito di Frozen)
Genere: Avventura, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Olaf, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alba era ancora a terra seduta sulle ginocchia, immobile, troppo traumatizzata per riuscire a muoversi .
Le  mani sulla neve che pochi minuti fa erano un rosa candido e morbide  erano diventate simile a ghiaccio, riusciva a muoverle senza nessuna difficoltà ma quelle per lei non erano le sue mani, erano qualcosa di spaventoso, qualcosa che aveva dato forma a ciò che credeva impossibile,e cioè il potere glaciale della Regina delle Nevi.

Elena,la guardava scioccata, nella sua testa vi erano mille pensieri ma nessuna risposta. Rigidamente fece qualche passo nella direzione della cugina. Alba si girò di scatto con uno sguardo vitreo e sconvolto. La bambina la guardò dritta negli occhi in silenzio quasi come per riuscire a intravedere un qualsiasi segno da parte sua, una possibile spiegazione,ma la cugina era immobile, le labbra sbiancate, gli occhi sbarrati che sembravano quasi non vederla e le mani … di ghiaccio.

- A-A-Alba! Le tue ma-mani.. - balbettò con un filo di voce.
In quel momento la cugina  si riprese di scatto nascondendo le mani dietro la mantellina.

- io-io non … - si alzò di scatto e facendo qualche passo indietro -state lontani, non vi avvicinate!- disse rivolgendosi ad Elena e al suo amico Lars.

Ma proprio mentre Alba stava indietreggiando per scappare via,Lars prese la sua mano gelida e ella per riflesso si voltò verso di lui terrorizzata mentre Elena come svegliata dal movimento di Lars fece la stessa cosa afferrando l‘altra mano.

- lasciatemi! Lasciatemi!! - disse,cercando di divincolarsi dalle loro prese -Non  avete capito! La storia della  Regina delle Nevi - urlò quasi in lacrime Alba - guardate le mie mani! Guardate! cosa ho fatto sono un mostro!
- tu non sei un mostro - gridò Lars -  e non potrei mai vederti com‘ esso-
- No! No! Lasciami , non voglio perdere il controllo nuovamente .
-  e proprio per questo noi non ti lasceremo. - rispose il ragazzo.
- Cosa?-disse ad un tratto Alba interrogandosi sulla sua affermazione .
- risolveremo questa situazione insieme-
Alba si girò verso la cugina che annuì sorridendo in modo freddo quasi cercando di trattenere le sue emozioni.
 - volete sul serio aiutarmi? -
- certo siamo amici e nessuno viene abbandonato- disse il ragazzino cercando di farla tranquillizzare.
- si,- annuì la cugina  

Intanto poco prima il re e la regina avevano chiamato i domestici per ritrovare le due principesse che mancavano al salone .

- chissà dove saranno finite quelle due - disse spazientito il sovrano
- sicuramente , Elena si sarà di nuovo sporcata il suo vestitino di cioccolato e adesso Alba la starà aiutando a ripulirsi e staranno cercando un altro abito simile per confonderci.
- oramai le conosci bene mia regina. - sorrise amorevolmente verso la sua consorte.
- sono una regina ma sono anche una madre anche se … - bofonchiò infine tra i suoi pensieri.
- cosa c’è che vi turba ? 
- sono una buona regina lo dite voi , lo dicono tutti quelli che mi circondano, ma … dalle mie bambine … non penso d’essere una buona madre.
- perché dite così? Certo che lo siete- 
- se fossi una buona madre passerei più tempo con loro, invece il regno e al primo posto e mi porta via dalle nostre bambine, dal poter giocare con loro,dal poterle consigliare e da poterle anche se solo dal stargli vicino.
- Lo so mia cara , ma purtroppo se lo facciamo, il nostro regno andrebbe in rovina e non solo,anche la nostra famiglia..
- lo so … - disse la regina alzando la testa quasi da poter far indietreggiare le lacrime che stavano per scendere dai suoi occhi. Il re prese le sue delicate mani - Sofie … - disse attirando la sua attenzione.
 - noi c’è la faremo,tutto si risolverà. Ok?  - il caro re sorrise alla sua amata moglie per poi dire il suo solito“ Ok “, mentre i suoi occhi di un color turchese brillavano lucidi, cercando quei sorrisi reciproci che li distinguevano ,tanto distanti eppure così uguali.

Ma tutto questo d’un tratto finì come ad un risveglio da un bel sogno ritornando nella realtà grazie ad  il servitore della famigliare reale che richiamo l’attenzione dei due sovrani sbattendo uno scettro ripetutamente sul pavimento in marmo .
- maestà, la granduchessa di Arendelle - ma l’anziana signora  non lo lasciò finire. - state tranquillo mio caro lo sanno il mio nome sono pur sempre la madre del mio adorato figliolo il re.
Il re e la regina  l’accolsero a braccia aperte - cara madre! Pensavamo che non saresti  più venuta. 

- oh miei cari questa sera la neve e il ghiaccio ci hanno un po’ sbarrato la strada e abbiamo dovuto rallentare.
- mi immagino che sia stato un viaggio estenuante,volete sedervi sulla sedia?- il re stava già prendendo la sedia quando la cara nonna lo fermò.
- no,no,no … ti ringrazio tanto mio caro , ma sono stata due ore e mezza seduta sulla carrozza,direi che non mi serve proprio, ricordati che ho ancora tanta forza quanta le mie care nipotine, a proposito dove sono, ho portato con me dei regalini che sicuramente gli piaceranno.
- loro … - incominciò la regina quasi nel trovare una risposta alla momentanea scomparsa delle sue bambine - vedete … loro … sono uscite dal ricevimento e adesso le governanti le stanno riportando qua.
- ah capisco - disse la cara nonnina con un sorriso - allora spero che ritornano al più presto-
Ma non passò molto tempo che degli urli sempre più vicini interruppero l’intero salone; così i presenti cercarono di capire da dove provenissero le urla,di chi erano,e da cosa erano provocate.
Vi entrarono un gruppo di giovani nobili completamente spaventati urlando cose confuse verso i rispettivi genitori:
- mamma , mamma!!!
- ci vuole uccidere!!!
- dobbiamo andarcene da qui!!
- dovete proteggerci!! 

L’intero salone inizio a mormorare ripetendo ciò che quei bambini avevano appena detto.
- che cosa state dicendo ? - disse uno dei genitori ai propri figli.
- ci lanciato addosso delle lame!!
- voleva ucciderci!! Siamo fuggiti per un soffio.

L’intero salone riprese a mormorare ancora più forte, ipotizzando di un possibile nemico dei regni che voleva far del male alla famiglia reale. A quelle parole i due sovrani di Arendelle si guardarono in preda al panico - le bambine! - dissero all’ unisono e iniziarono a correre tra le persone facendosi spazio per uscire dal ricevimento .

- chiamate le guardie !! Trovate la principessa Elena e la principessa Alba,subito !! - urlò il re alle guardie.
Ma appena furono all’uscita si imbatterono in una delle governanti del castello che fece un regale inchino.
- Mary … - disse la regina con voce tremante - vi prego, avete trovato le mie bambine!?
- si mia signora - disse con  molta calma e sorridendo - le ha trovate Lars .Su venite non state nascoste-

Da dietro il muro fuoriuscirono le due bambine , la madre si inginocchio abbracciandole in lacrime - le mie bambine! Vi e successo qualcosa? Vi siete fatte del male? 

- no mamma stiamo bene - disse Elena  sforzando di essere il più normale possibile.
- dove vi eravate cacciate!? - domando preoccupato il re
- ecco io … cioè … noi - Elena iniziò a balbettare  cercando una scusa plausibile, ma non le fu semplice dopo quello che era accaduto.
- Alba … - disse il re molto seriamente ,ma il suo sguardo rimase chino,quasi inflessibile - Perché porti dei guanti di lana? 

Dalle labbra di Alba non uscì neanche una parola, continuava a guadare tutti quelli che erano in sala come se potessero urlare da un momento all’ altro o fargli del male, ma  fu in quel momento che tra la gente fuoriuscì Weselton.

- Eccola sire! - urlò il bambino - e lei che ha tentato di ucciderci!
Alba senza dire nulla si avvinghio alla zia quasi nel voler trovare protezione..
- mia nipote? - disse il re al quanto scioccato e turbato di una simile accusa,mentre insieme i presenti si guardarono farfugliando per cercare la conferma di ciò che aveva detto .
- di che cosa viene accusata mia nipote? - disse la regina molto indignata.
- di tentato omicidio e di essere la regina delle nevi! - accusò indicandola precisando chi era il colpevole.

A quella affermazione tutto tacque per qualche instante quasi dal dover elaborare l’accusa. Finché dal primo invitato fino all’ultimo  scoppiarono in un fragorosa risata, bhe tutti tranne i genitori di quei bambini che avrebbero preferito sotterrarsi sotto terra che stare nel salone.

- ma è vero!! - dissero in coro i bambini guardando le facce divertire dei presenti.
-Guardate le mani di vostra nipote e guardate fuori dalla finestra , uscite in giardino, c’è una barriera di stallatiti a terra,ci stava per far diventare degli spiedini, stava per ucciderci!! - disse Weselton sempre con voce più acuta diventando tutto rosso mentre si avvicinava alle ampie finestre , scostando poi grandi tendoni rossi.
 alcuni invitati si avviarono verso la finestra altri rimasero lì a guardare il sovrano e la regina che voltati verso la piccola Alba .
 
Il re per dimostrare il contrario chiese di togliere i guanti alla nipote sicuro che le sue mani fossero perfettamente normali e così  la bambina tremante gli diede la sua mano e delicatamente e  glie lo tolse .
Mentre questo avveniva Elena cercava di farsi venire in mente un’idea velocemente per tirare fuori dai guai Alba,iniziò con:  - se dicessi che c’è un asino che vola ? mentre tutti sono voltati la facessi sparire, no e impossibile dove me lo procuro un asino che vola … e se iniziassi a costruire un teletrasporto , no …  non ci riuscirei! l’ultima volta che ho cercato di costruire qualcosa è esploso facendo prendere fuoco la sala per il the … e se … no … - 


Infine tutti compresi il re e la regina di Arendelle si voltarono verso l’ampia finestra, ma tutto quello che c’era nel giardino era solo neve bianca e soffice senza vita, e le mani della bambina erano perfettamente morbide e rosate.
- come è possibile!! Fuori c’erano delle stalattiti enormi! E-e-e sua figlia aveva le mani di ghiaccio vi dico ! e anche un ciocca di capelli bianca, che non aveva mai avuto! Se l’è sicuramente tagliata. Lei è la regina delle nevi vi dico!!- disse contorcendo le labbra Weselton,ma questo fu infine esplodere la madre di lui che con voce d’aquila urlò. 

-WEEEESELTOOOOOOOON!!  Smettila di accusare la nostra principessa!! O non ti farò mai più uscire dal castello, né vedrai la luce più del sole siamo INTESIIIII !! - velocemente la donna si ricompose correndo  verso i sovrani facendo infine un inchino goffo a causa dell’enorme parrucca e del suo gigantesco vestito largo ai fianchi - oh mi scuso da parte mia e di mio figlio per questo increscioso malinteso.
- anche noi maestà - sopraggiunsero dietro i  genitori degli altri bambini  - sa come sono i bambini - continuò la madre di Weselton - sono pieni di inventiva, gli piace giocare e scherzare, magari sono cadute delle stallatiti e si sono spaventati per un non nulla.

-SILENZIO! - disse il re come un tuono che rimbombo nella sala,che quasi per la sorpresa e la paura fece zittire l’intersa sala, mentre i  duchi e i genitori dei bambini  guardarono i due regnati supplichevoli di clemenza verso di loro quasi potessero vedere già uscire da quelle labbra piene d’ira e aspre di un decreto contro di loro o di un distacco di commercio, ma persino di guerra per una simile accusa, per poi non parlare delle maligne cose che si sarebbero dette su di loro .

- E una accusa molto grave quella fatta dai vostri figli - camminò lento e serio il re verso il suo trono -   specialmente se la persona in questione è la mia figlia adottiva che presto regnerà sul regno dell’est. 

L’uomo si volto sedendosi sul suo trono guardando i presenti in silenzio per poi continuare - non voglio più che nel mio regno riaccada una cosa del genere ,specialmente  se l’accusa è verso la mia famiglia.

- vi garantisco che mio figlio non accuserà mai più la vostra famiglia,avete la mia parola. - disse la madre di Weselton, per poi il nuovo susseguirsi dei vari genitori

- Bene! - disse con tono meno aspro ma trattenuto. - e ora che si  è chiarito questo malinteso ringrazio tutti voi della meravigliosa ospitalità mostrata e dei vostri favorevoli negozia menti e della vostra magnifica compagnia che ci avete dato stasera. 

tutto fu concluso con un fragoroso applauso . Weselton era ancora lì davanti ad Alba guardandola in modo maligno approfittandone dei fragorosi applausi e quasi in silenzio disse una frase che avrebbe tenuto nel cuore - sai questo è solo l’inizio di una storia dei poveri bambini che cercarono di avvertire tutti quanti che fra loro “l’amata principessina” non era altro che ciò che si annida nelle loro paure più profonde, e in un futuro non troppo lontano tutti se ne accorgeranno e io sarò li a gustarmi il glorioso momento.

Dette queste parole Weselton svanì fra folla , mentre lo sguardo di Alba si era perso tra quegli applausi;avrebbe voluto scappare ma non poteva, non davanti a centinaia di persone che la fissavano, avrebbe fatto accrescere dubbi sulla sua famiglia, quindi stette ferma impassibile facendo appello a tutte le sue forze. 
Mentre nascosto dietro al muro  del salone c’era Lars, che rimasto tutto il tempo sentire se andava tutto bene, era pronto e lanciarsi dentro al ricevimento per proteggere Alba e Elena nel qual caso in cui fossero andate le cose storte , anche se, essendo della plebe entrare voleva dire sfidare la nobiltà e questo l’avrebbe messo in seri guai , ma tutto finì come aveva sperato e poté fare un sospiro di sollievo .

Il salone ora  vuoto. Una volta salutati e andati via gli invitati  i due regnati insieme alla nonna si girarono verso le loro due bambine molto seriamente , percependo che tutto l‘accaduto avrebbe necessitato di spiegazioni da  parte loro. 
-Eline ! Mary! - chiamò il re le due domestiche - portate le nostre  principesse nelle loro stanze e preparatele per la notte , ma non fatele addormentare , devo parlare con loro.

Le due domestiche fecero un inchino, invitando con un cenno della mano le due principesse a seguirle.
Passarono minuti interminabili in quella stanza illuminata dal caminetto che consumava il legno che era ormai ardente .
Il loro silenzio era surreale,persino le due domestiche ne rimasero al quanto sorprese. 

Interminabili minuti passavano e Elena tentò di intravedere lo sguardo della cugina  seduta sul letto accanto al suo, ma Alba continuava ad avere la testa bassa non riuscendo ad intravedere neanche la sua espressione; ma la cugina capiva che il suo atteggiamento dava mostra di tutte le sue  preoccupazioni nei riguardi delle mani nascoste dai guanti candidi .

Appena si sentì il rumore della serratura entrambe si voltarono quasi sobbalzando mentre il loro respiro si faceva irregolare, ogni decisione presa per spiegare l’accaduto era scomparsa dalle loro menti .  
I due sovrani e la nonna ormai dentro ringraziarono subito le due domestiche  congedandole e chiudendo,una volta uscite,la porta,lasciando la famiglia al suo interno. Alba istintivamente incrociò le braccia per nascondere le mani, cercando di fissare il copriletto decorato , aspettando la fatidica domanda.

- bambine che cosa e successo ? Perché Weselton ha fatto simili insinuazioni nei riguardi di Alba?- chiese il re con voce autorevole ma non aggressiva.
Alba sapeva che la domanda degli zii era riferita a lei  visto che Weselton l’aveva accusata e sentiva quegli sguardi accusatori dei regnanti penetragli dentro,alla ricerca della risposta , e anche questa volta dalle sue labbra uscì solo aria, neanche un suono che potesse dare spiegazione , voleva dire qualsiasi cosa; arrivò perfino ad un punto che la verità le sembrò quasi una liberazione, se avesse potuto dare sfogo a tutta quell’ansia e paura … ma anche quella non  fuoriuscì. Solo silenzio … finché 

- è stata colpa mia - disse una voce tremante che proveniva nel letto opposto ad Alba - vi ho disubbiditi sono scappata fuori dal ricevimento a costruire un pupazzo di neve. Ed Alba e Lars sono venuti a portarmi indietro ma  ho voluto proseguire,  più volte hanno cercato di convincermi ma io non li ho ascoltati . Poi è venuto quel gruppetto con Weselton  e ci hanno presi in giro pesantemente minacciandoci. E  Alba ...
- e dopo Alba- spronò il re a proseguire pochi secondi dopo.
 Elena fisso Alba con occhi sgranati quasi fosse appesa ad una corda che stava per spezzarsi, in quel preciso momento Elena si stava chiedendo quale fosse la cosa più giusta …
dirgli quello che era successo … su ciò che era in grado di fare Alba o se era meglio rimandare in qualche modo l‘argomento. 
La voce dolce della madre la richiamò dalla sua decisione . - Elena … -
La bambina prese un grande respiro - Alba … - ingogliò quasi a vuoto - gli disse di smetterla ma loro per vendetta  mi hanno distrutto il pupazzo di neve, ed Alba si e arrabbiata e noi abbiamo … e - e - e loro … - disse il infine in lacrime cercando di continuare .
- vendetta- concluse la regina prima che potesse finire la frase - vi siete vendicati e li avete spaventati .
- bhe si  - disse confusa Elena non sapendo neanche perché avesse confermato la teoria della madre  - in realtà poi Alba e n-no-no- noi li abbiamo spaventati abbiamo fatto credere che esistesse la regina delle nevi.
- e i figli dei regnanti hanno ingigantito la storia  perché hanno avuto paura - concluse il re 

Alba alzò lo sguardo,quasi sconvolta di tale affermazione ,  non era proprio la verità ma la paura della reazione degli zii era sparita .
E dopo un lungo discorso infine  le due principesse non scamparono comunque sia alla loro punizione  per aver disubbidito sia per “ lo scherzo” .
 La loro punizione fu di stare un intero giorno nelle loro stanze senza uscire .
Dopo che gli zii diedero la buona notte ,la nonna restò ancora un po’ con il consenso dei regnanti.

- Bambine mie - disse avvicinandosi ai due letti.- è stata proprio una brutta serata,e io che pensavo che il mio arrivo vi portasse un po’ di allegria.
- ma il tuo arrivo ci porta sempre allegria nonna - disse Elena allungando le braccia per ricevere il suo abbraccio  che sembrò così buono che face sentire i sapori del passato lontano ma per loro così vicino, pieno di cose mai viste compresso insieme a  tutto e il loro amore che possono dare anche che solo per un istante.
La nonna poi rivolse lo sguardo verso l’altra sua nipotina adottiva sospirando. - Alba … cosa c’è piccolina di solito è Elena che rimane con il broncio per il castigo, te … sei quella che la incoraggia ad affrontarlo.
Alba non rispose … distolse solo lo sguardo, ma la nonna lentamente si sedette affianco a lei - Alba, se ti conosco bene c‘è qualcosa che ti preoccupa? Vuoi parlarne alla nonna?
- se te ne parlassi … non capireste.
- allora prova a dirmi le tue emozioni,a volte bastano queste per capire il problema e risolverlo cara.

Alba alzò il capo verso la nonna cercando il suo sorriso.         La bambina cominciò ad elencare le sue emozioni una ad una come se le chiamasse per nome  - frustrazione,disperazione,solitudine … sentimenti che ti fanno sentire in colpa … malinconia e paura - 
- tutti sentimenti che ti deprimono e ti fanno rinchiudere dentro te stessa cara.ma c’è un sentimento che può batterli tutti. - disse la nonna accarezzando il capo della bambina 
- e qual è ? - attirando ancora l‘attenzione di Alba disse
- l’amore bambina mia.- 
Elena si avvicinò per sentire meglio l’argomento,cercando di arrampicarsi nel lettone di Alba per poi mettersi  accanto alla nonna - vuoi dire che Alba deve innamorarsi di un bel principino e poi baciarlo ?- 
- ah ah ah , - rise la nonna  per la risposta di sua nipote -può essere ma può essere l’amore più difficile a volte, a volte la persona che si crede di amare non è proprio il vero amore, l’amore può avere molte sfaccettature.
- nei libri dicono che il bacio di vero amore può risolvere ogni cosa, quale altro amore può esistere - disse crucciata Elena.
- c‘è quello dell‘amicizia, l’amore verso  il nostro prossimo… ma … c’è l’amore più speciale che esista .
- che cosa?- dissero in coro le due bambine - 
- l’amore che può dare una famiglia. E’ il più semplice e puro amore che esista. Che purtroppo può essere rovinato da litigi, incomprensioni e bugie ma questo avviene quando ci si dimenticata di quanto sono speciali le persone accanto e ci possano aiutare anche solo con un caldo abraccio.-

Quell’ultima frase fece regnare dei secondi di silenzio nei pensieri di entrambe. Ma la nonna interruppe la discussione sbadigliando- bene bambine mie. Ora vi do la buona notte, sarò ancora piena di energia ma anche io ho bisogno di dormire.
- domani ritornerai nonnina?- chiese infine  Elena abbracciandola .
- ma certo, e ho anche dei regalini per voi. Ma solo se  mi promettete che farete le brave … vero Elena.
- lo prometto , lo prometto, lo promettissimooo!! - Elena saltellò sul letto , la nonna si alzò e diede ad entrambe un bacio sulla fronte e con un passo lento se ne andò in silenzio anche se prima le fissò per qualche secondo,giusto il tempo che Elena si rimettesse nel suo lettone e chiudesse subito  i suoi occhioni e infine se ne andò. 

La stanza era di nuovo in silenzio, quasi sembrasse vuota. Gli occhi verdi smeraldini di Elena si riaprirono,così anch’essi quelli di Alba ma entrambe non ebbero il coraggio di rivolgersi parola né di guardarsi , aspettavano così una parola proveniente dall’altra ,ma nessuno per tutta la notte ebbe risposta , così infine tra i pensieri e le ultime parole della nonna che rimbombavano nelle loro menti e la convinzione che non avrebbero preso sonno  alla fine i loro occhi si chiusero sperando che tutto quello che era successo facesse parte di un sogno attendavano il risveglio  con ansia.

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una ragazza era con il telefono canticando una canzone poco conosciuta salendo le scale.
- Dora in poi lasceroooo che il cuore mi guidi un poooo'.
" Buongiorno" accerchiarono dei tipi loschi.
- in realtà e buona sera , che volete mon signori? - disse sorseggiando una tazza di thè non capendo da dove l'abbia presa.
- ti sei dimenticata di qualcosa? - chiesero quasi con fare minaccioso
- umm ... il cervello non lo dimenticato sopra alla scrivania come l'ultima volta, no! credo di non essermi dimenticata nulla, grazie per esservi preocupati per me. 
- smettila di fare la spiritosa! - punto il dito una ragazza con i capelli color carota legati in due treccie.
- parlo quella che diverte la gente dicendo " aspetta che"? 
- ti sei dimenticata della storia! - disse la platina con un treccione che non si capiva quanto gel in testa avesse per tenere tutti quei capelli davanti alzati.
- no vi sbagliate! - puntualizo la ragazza - e "miss ispirazione" che si e dimenticata di me! 
- questa non e una scusa! devi metterti li e scrivere! - disse il pupazzo di neve.
- Olaf non sei credibile - disse la bionda - tu sei coccoloso e basta.
- allora minaccero con i caldi abracci!! dopo tutto lo faccio specialmente perchè nella storia c'è una pupazzetta niente male. e se c'è una pupazzetta ci sarò anche io! - 

- e ingiusto quasi ogni storia frozen ci siamo , invece tu ci fai scomparire. - disse la rossa
- non ho mai detto che vi ho fatto scomparire - continuò a sorseggiare la tazza di thè la ragazza.
- vuoi dire che ci saremo !- disse le due sorelle in coro .
- non ho detto nemmeno questo ragazze. lo scoprirete solo continuando a leggere la storia. - pose la tazza da thè sopra un tavolo anchesso sbucato da non si sa dove.
le due si guardarono perplesse e confuse insieme al pupazzo di neve che strappava petali dal fiore continuando a rupete " m'ama, non m'ama , m'ama , non m'ama , m'ama. 
finche all'improviso non venne un'idea, e comparve  all'improviso : sedia, e computer, ed ad un ritmo frentico scrisse la storia. 

Ben tornatiii! ringrazio tutti per questa momentanea pausa che pultroppo  mi sono dovuta prendere.
Allora dopo ormai mesi , sono tornata con questo nuovo capito che parla che i nostri amici insieme al "mini Weselton" hanno scoperto che Alba ha dei poteri come la malvagia "così si dice" regina delle nevi.
e questo fa sorgere i dubbi del perchè la regina delle nevi ora e sopranominata come "cattiva"?
e Alba ne sofrirà per questo nomignolo non vedendo ora il lato buono di questi poteri, ma Lars e Elena gli hanno promesso che insieme l'avrebbero aiutata,  e ci riusciranno? Alba riuscira a controlarli? Weselton tornerà? cosa succederà all'idomani mattina? e la nonna che cosa gli regalerà?  I genitori scopriranno il segreto della loro amata nipotina? avranno tutti il loro happy ending !? e la scritrice qui presente riuscirà a scrivere un'altro capitolo?

posso rispondere in tutto in una sola risposta! NON SI SAAAAA!  
alla prossima e grazie a tutti per la pazzienza
mistery girl
 

  
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