Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Alex_Beilschmidt    05/03/2015    1 recensioni
ATTEZIONE: Questo è il sequel del mio testo ''Elsa, una nuova leggenda''
Ciao a tutti, ecco il sequel tanto atteso!! Amore, avventura e nuove scoperte faranno di questa storia una tra le migliori!! [sperando]
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Elsa, una nuova leggenda (+ Il mio centro sei tu)'
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ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO E' LUNGO LUNGO LUNGO XD
buona lettura <3


La slitta uscì da un vortice, uno di quelli creati con le palle con la neve, ed atterrò in un posto a Jack molto caro; il lago era ghiacciato e gli alberi ricoperti di neve e senza una foglia. Il paesaggio avrebbe dovuto dare al gruppo una sensazione di felicità; quella particolare felicità che si prova quando, per proteggersi da tutto quel freddo, ci si gode il momento bevendo una tazza di cioccolata calda, o magari ditesi sul proprio divano con addosso una coperta per abbracciarci ed un gatto che dorme sulle nostre gambe e che si rilassa sotto al delicato tocco delle nostre amorevoli carezze. Ma non era così. C'era freddo. Lo stesso freddo che colpì Elsa quandò si trovò a tu per tu con il povero Jack. Il paesaggio era anche spento, immerso nell'ombra... E nella paura. Ed i guardiani conoscevano ormai fin troppo bene quella sensazione. Scesero dalla slitta ed andarono al centro della valle, per poi riunirsi in un gruppo e stringendosi non appena notarono che fra i loro piedi iniziarono a strisciare tante sottili file di sabbia nera, che andarono rapidamente a raggiungere i due ragazzi che stavano raggiungendo il gruppo. Pitch e Jack atterrarono dal loro volo, non troppo lontano dagli altri ragazzi. Una volta con i piedi a terra, i due restarono immobili, senza fare un passo per avvicinarsi al gruppo che intanto iniziò ad indietreggiare, ma il più giovane dei due comiciò a parlare: ''Siamo in ritardo?'' chiese ironicamente ''Beh, siete stati gentili ad aspettarci qui. Almeno ci avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare!''. ''Pitch, credi davvero di farcela!?'' domandò Nord, irritato dalla presa in giro ''Ti assicuro che sarà come ultima volta!''; ''Non credo proprio...'' rispose provocante l'Uomo Nero ''Perché ora ho Jack dalla mia parte. Vi consiglio pienamente di arrendervi ora, prima che qualcuno si faccia male!'' rivolse il suo sguardo prima all'intero gruppo, e poi ad Elsa. E lei se ne accorse: in preda al terrore, prese la mano di Dentolina, che si trovava accanto a lei. Notando l'atto, lo Spirito dell'inverno rise con dispetto ''Non puoi nasconderti Elsa! Non pensare che potrai cavartela una seconda volta!''. Non appena i guardiani udirono tali parole, si strinsero attorno alla ragazza per proteggerla. Pitch, con un movimento del braccio, fece alzare la sabbia nera, ovunque sulla superficie del terreno, come polvere ''L'avete voluto voi!''; questa passò attraverso i corpi dei ragazzi, portando un freddo ed un gelo al quale solo Elsa poteva resistere, grazie ai suoi poteri. ''I loro poteri possono essere freddi quanto vogliono, ma solo finche Pitch e Jack agiranno insieme!'' spiegò a bassa voce Calmoniglio, tra gemiti e sospiri causati dal gelo ''B-Bisogna separarli!''. ''A Jack ci penso io'' si offrì Elsa, prima che la Fata del dentino la fermò prendendola per un braccio: ''No, Elsa! Non puoi farcela da sola!''. ''Elsa è la sola che può resistere a poteri di Jack:'' riprese Nord ''se tu intrattieni lui per dieci minuti, noi pensa a Pitch''; ''P-Pensi di farcela?'' chiese preoccupata Rapunzel. Elsa diede un cenno di conferma, mentre cercava di allontanare il gelo dai loro corpi. Ella si voltò per guardare Jack, notando che stava per sferrare un attacco: gridando per lo spavento, la ragazza creò in fretta una cupola di ghiaccio, attraverso la quale si riusciva a vedere l'attacco nemico affiancato dalla polvere nera. Elsa uscì dalla cupola creando una grande apertuta sul retro, e corse verso il bosco, attirando l'attenzione del ragazzo, che iniziò a seguirla. L'inseguimento si spostò dove la boscaglia si faceva più fitta, mentre il resto del gruppo andò a scagliarsi contro l'Uomo Nero. I due s'inoltrarono quasi fino nel centro del bosco. Lei correva in preda alla paura, e lui volava sentendosi potente... Finché lei, presa dal guardare quanto il ragazzo fosse sempre più vicino a lei, non guardò dove stesse correndo e sbattè contro uno degli alberi. Un urlo di dolore lasciò le sue labbra durante la caduta, prima che queste si sporcarono con una riga di sangue che le colava dal naso, seguita dalle sue lacrime. ''Sotto un albero...'' Frost atterrò raggiungendola lentamente, a grandi passi ''Come la prima volta. L'unica differenza è che ora siamo soli, e nulla potrà impedirmi-''; ''Di farmi del male!?'' lo interruppe lei singhiozzando ''E questo ti farà sentire meglio!?'' cominciò a piangere abbondantemente, portandosi le mani sul viso, nascondendo gli occhi lucidi già chiusi. Li riaprì; lo vide davanti a sé. Si mise seduta e indietreggiò disperatamente, trovandosi con la schiena contro al tronco dell'abete dietro di lei. I due si trovarono l'uno di fronte all'altra, gli sguardi incrociati: lei piangeva terrorizzata dalla sua probabilmente vicina morte, lui che guardandola negli occhi cercava di non farsi coinvolgere emotivamente. In fondo, lui era sempre il suo Jack, e lei il suo Fiocco di Neve. Ma ora lui era sotto un incantesimo, e pronto per la prossima mossa. Ma la ragazza agì per prima: con uno scatto rapido, afferò il viso di lui fra le sue mani e lo baciò. Mentre i suoi occhi erano spalancati, quasi scioccati, quelli di Elsa erano chiusi strettamente. L'azione sembrò durare un solo secondo per la ragazza, mentre Jack avrebbe potuto dire che fosse stato eterno. Frost sentì qualcosa, nel suo profondo, era una sensazione offuscata dall'incantesimo che intrappolava la sua anima. I due si divisero nuovamente, continuando, però a guardarsi negli occhi: Elsa notò che quelli di Jack, che fino ad ora erano dello stesso colore brillantato della polvere nera, erano tornati blu. Lei allontanò le sue mani dal viso del ragazzo, mentre lui con le sue andò ad asciugare le lacrime ed il sangue che rigavano il viso del suo Fiocco. Ma poi subito questi si ricoprirono di nero. L'effetto dell'incantesimo, non gli permetteva di riconoscere Elsa, o di ricordare cosa prova per lei, ma nonostante questo non volle storcere un capello. In quel momento, voleva solo guardarla. Nella sua mente confusa sorsero alcune domande. Domande che scomparivano prima che Frost fosse in grado di ascoltarle. Ma continuava a tenere lo sguardo fisso su quegli occhi azzurri e puri come il ghiaccio. Era come in trans, finché la voce di lei non lo riportò alla realtà: lo chiamò per nome, con un tono di speranza e di timore insieme. Allora scosse la testa e si tirò indietro per poi alzarsi nuovamente in piedi; riprese ad osservarla nel suo silenzio. Non si mossero e non aprirono bocca per interi minuti, ma tennero incrociati i loro sguardi. Poi lui cadde violentemente in ginocchio e si portò un braccio a coprire gli occhi, mentre cominciò a piangere in silenzio; non appena se ne accorse, Elsa si sporse in acanti per raggiungerlo per avvolgerlo in un caldo abbraccio, ma egli la respinse di scatto, pingendola via da lui e gridando: ''DAVVERO NON CAPISCI!?''. ''Io devo ucciderti!'' si rimise in piedi, le braccia tese lungo i fianchi e le mani a pugni, mentre il suo volto si rigava sempre di più ''E' questo il mio compito! Ma non ce la faccio! Io non POSSO ucciderti!''. Elsa si avvicinò cautamente ''Jack...'', ma anche questa volta il ragazzo la respinse ''Perché continui ad avvicinarti!? Stammi lontana!'' e scappò. Elsa restò lì a terra dove lui l'aveva lasciata, restò a fissare un punto vuoto nel bel mezzo del bosco, come se potesse vederlo scappare con le lacrime agli occhi. Passarono dei minuti, prima che un rumore raccapricciante giungesse alle sue orecchie: il ragazzo che corse via emanò delle forti grida di dolore, proprio come fece quando venne trasformato da Pitch. E queste grida portarono nella mente di lei il ricordo di quel giorno come un flash; fu allora che s'alzò in piedi e, nonostante il dolore provocate dalla sua caduta, sfruttò tutte le sue energie per correre il più veloce possibile attraverso la foresta. ''JAAACK!?!?'' urlò il suo nome, senza fiato per la corsa ''JAACK!?!?'', finché finalmente non lo trovò. Lo trovò steso a terra, le gambe piegate ma sempre aderenti al terreno, come il braccio sinistro, mentre quello destro terminava con la mano sul suo petto. Con la testa girata verso destra, come per guardare nella direzione in cui si trovava la ragazza, non smetteva di piangere e di gemere e singhiozzare. Gli occhi erano strizzati e le labbra tremavano, mostrando i suoi denti stretti fra loro. Lei lo raggiunse ''Jack!!''; Frost si trovava in mezzo ad una pozza di sangue, ed il cuore di Elsa perse un battito quando capì che questo apparteneva al ragazzo. Ella s'inginocchiò e prese delicatamente il volto di lui fra le sue braccia, attenta a non ferirlo, e cercò di asciugarlo più che poteva ed anche il viso di lei presto venne rigato. ''Mi ha colpito...'' egli aprì gli occhi, le cui pupille sembravano sciogliersi dentro le sue lacrime ''Non ho rispettato i patti... Pitch mi ha colpito...'' mugolò ''Credo che non resisterò ancora per molto... Ah! Ma sono sicuro che senza i miei poteri nemmeno Pitch... Ce la farà... Tu però scappa... Non- Ah! Non sei al sicuro qui...''. ''No...'' mormorò lei, stringendosi attorno al suo collo ''Io non ti lascerò a morire! Dev'esserci una soluzione!''. Il respiro di lui si fece pesante, e i suoi occhi rimanevano aperti a stento. Volle dirle quanto gli dispiacesse di essersi comportato così freddamente con lei, che nonostante il suo incantesimo lui sapeva di amarla ancora... Ma non ci riusciva. Le sue forze lo abbandonavano sempre di più, fino a lasciarlo totalmente. Elsa se ne accorse, non sentiva più il suo cuore battergli in gola, e pianse ancor più disperatamente. Ora avvolse nel suo amorevole abbraccio anche il suo torace, coperto da una felpa nera e rossa a causa del sangue, e lo strinse a sé ancora ed ancora di più. Passò minuti inginocchiata con il ragazzo fra le sue braccia a piangere amaramente ed a rimpiangere quei fatali minuti che trascorse, dopo che Jack corse via, senza di lui. Lontana, mentre lui aveva bisogno di lei. Ad un certo punto i due vennero travolti da un fascio di luce bianca delle sfumature rosa, gialle ed azzurrine, che proveniva proprio da loro. Lei sgranò gli occhi, come l'aspetto del ragazzo tornò ad assomigliare al Jack Frost che conosceva fin da quando aprì gli occhi per la sua prima volta. La sua pelle tornò viva, i suoi vestiti colorati ed i suoi capelli lucenti ed argentei. Anche il sangue sparì. Elsa non se ne accorse, ma sul terreno comparve il suo bastone. ''… J-Jack...?'' la sua voce tremava, ed il fiato le mancò, quandò vide i suoi occhi aprirsi; sembravano brillare, mentre questi assunsero nuovamente un colore cristallino e puro come quello del ghiaccio. I due si abbracciarono, senza smettere di piangere, questa volta per la gioia. ''Elsa... Elsa!!'' gridò il suo nome per l'emozione, mentre si lanciò a ricambiare l'abbraccio ''Ma come hai fatto!?''; ''Non.. Non lo so!'' rispose lei, non sapendo che dire ''So solo che ti amo!''. Lei esultò: ''L'amore...'' mormorò ''L'amore!! Jack, è questo il mio centro!!''. I due tornarono ad abbracciarsi, prima di essere interrotti dagli ragazzi che li raggiunsero festosi, e che restarono meravigliati non appena si accorsero che Jack era finalmente libero. ''Jack!!'' disse Dentolina ''Guardati, sei di nuovo tu!''; ''Pitch è stato sconfitto da noi'' annunciò Nord, prima che Calmoniglio irruppe ''Bisogna festeggiare! Torniamo al Polo Nord...''. Una volta arrivati al laboratorio, quella notte, celebrarono la loro vittoria e il ritorno di Jack con fuochi d'artificio e musica. Dopo quest'altra avventura, i guardiani vissero un lungo periodo di pace e tranquillità, Jack ed Elsa riuscirono finalmente ad ottenere del tempo per loro, godendosi tutto il tempo che passavano insieme. C'è ancora una questione in sospeso, però: Jack aveva fatto ad Elsa la sua proposta di matrimonio. Elsa accetterà finalmente di diventare un tutt'uno con Jack? E se sì, quando?

ANGOLO DELLA PAZZA: Weilà! Finalmente, sono riuscita a pubblicare un capitolo senza troppi ritardi! Anzi, più che ritardi, direi di essere in anticipo! Ma quanto sono grande, mi merito un applauso! *Ed ora lasciate che vi dica quanto sono modesta... XD* Comunque... sì, questo è l'ultimo capitolo del sequel... M-Ma non è detto che finisca qui! Forse in futuro potrei scrivere una one-shot sul matrimonio fra Jack ed Elsa, magari. Ma per ora non so ancora cosa dirvi con certezza. Ad ogni modo, come state? Voglio farvi sapere che, anche se magari non scriverò più fanfiction, per un po', non è detto che sia sparita o morta! XD Potete continuare a chiedere, se avete bisogno, spiegazioni dei capitoli (quando scrivo tendo a creare confusione :3) o magari dirmi solo 'Hey come va?'. A me farà sempre piacere. Ma non posso obbligarvi XD Sul serio, non lo siete. Ogni tanto, tipo una volta ogni due mesi, potreste andare a vedere sul mio profilo se pubblico qualcosa. In fondo, non posso resistere troppo a lungo senza scrivere qualcosa. =) Vi ripeto, se c'è qualcosa, IO SONO QUI. Non siate timidi, non mordo... Troppo :P Scherzo! Per il resto, lunga vita a JackxElsa! Bacioni a tutti, Alex <3
   
 
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