Finalmente č scesa la mezzanotte. Finalmente č ora di uccidere. 

Stavolta a dar via la propria anima č un povero idiota che, nonostante sappia la storia del Freddy Fazbear's Pizza, ha accettato di fare da guardia notturna in questa squallida attrazione: il Fazbear's Frights. 

Aprirá tra una settimana, ma il proprietario ha bisogno di una guardia notturna. A che scopo? Cosa vuole che succeda durante la notte? Cosa potrebbe andare storto? Ho la risposta a quest'ultima domanda: tutto. Quell'idiota ha appena firmato la sua condanna a morte. 

 

Ora pretende che io, sentendo dei rumori, vada nella stanza dove proviene. Poverino, si sta solo illudendo. Lo sento urlare. Cosa sará successo? 

 

Spio, attraverso il condotto d'aria, nel suo ufficio. C'č una luce lampeggiante rossa, una specie d'allarme, credo. Urla di nuovo. La porticina del condotto si chiude di fronte a me. Mi ha visto. Avrá capito che io sono un tipo pericoloso? Credo di si, d'altronde, lo ero anche da vivo.

 

Ma lui non puň sapere che io sono stato un umano. E sono in questo corpo, una sottospecie di coniglio giallo vecchio e rotto, da quasi trent'anni. Anche in quell'occasione ero un killer, si. Credo che tutti sappiano che il Freddy Fazbear's Pizza č stato luogo di scomparsa di ben cinque bambini. Li ho uccisi io. Ora me ne pento, perché non sarei mai potuto rimanere intrappolato in questo maledetto robot.

 

Ho smontato gli animatronic. Lí ho nascosto i corpi dei bambini morti. Ma c'č stato un problema: a quanto pare gli animatronic sono stati posseduti dalle loro anime. Iniziavano a comportarsi in modo strano con i bambini. Ricordo che Foxy diede un morso a una bambina, uccidendola togliendole il lobo frontale. Non pensavo che questa fosse una conseguenza della mia azione. Ma non me ne preoccupai, anzi, gioii. Mi rendo conto di avere una mente malata, ho il bisogno ossessivo di uccidere le persone. Non vedo l'ora che quel giovanotto abbia una piccola distrazione, perchč grazie a quella perderá la vita.

 

Una notte provai a mettere un altro bambino nel costume di un animatronic strano. Somigliava a Freddy, ma era di un particolare color oro. Forse era tra gli animatronic difettosi. Ma gli animatronic posseduti mi circondarono. Io cercai di scappare, infilandomi in una stanza e chiudendomi a chiave. Sapevo che avrebbero sfondato la porta, dovevo trovare in fretta una soluzione. Poi lo vidi: un costume da animatronic, che ricordava molto Bonnie, ma era di color oro. Mi venne l'illuminazione. 

 

Mi infilai nel costume. Subito dopo notai una cosa: l'interno del costume era pieno zeppo di un rivestimento duro e freddo, di metallo. Non ci feci molto caso, soprattutto dopo che Freddy sfondó la porta ed entrň, seguito dagli altri. Mi cercarono, ma non furono abbastanza intelligenti da guardare nel costume. Cosě uscirono.

 

Aspettai che la notte finisse per uscire da lí. Arrivate le sei del mattino provai a uscire, ma successe qualcosa che non mi sarei mai aspettato. I rivestimenti di ferro erano componenti meccaniche. Stavano iniziando a schiacciarmi, come se volessero entrare nel mio corpo, nel torace, nella testa, nelle gambe. Realizzai subito: ero in un animatronic, non in un costume. Vidi uscire torrenti di sangue dal mio corpo, che non si fermava. Volevo urlare, ma un filo era entrato nella mia gola e non riuscivo a emettere alcun fiato. Il dolore oltrepassava ogni cellula del mio corpo. In tutto ció notai figure familiari. Le anime dei bambini che ho ucciso. Vedendomi soffrire in quel modo ridevano e gioivano, fino a sparire, portandosi via anche la mia vita.

 

Ed ora eccomi qua, vicino all'ufficio del sorvegliante. Non c'č alcuna possibilitá che riesca a difendersi, non puó farmi andare via. L'allarme suona di nuovo, la luce rossa si accende e si spegne. E quando si riaccende, sono su di lui. Non puň far nulla per impedire che questo incubo finisca nel peggiore dei modi.