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Autore: LadyPalma    13/03/2015    2 recensioni
Raccolta di one-shots sulla coppia SeaDevil [Ursula & Crudelia] seguendo dei prompt che ho ricevuto su tumblr.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Crudelia De Mon, Ursula
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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In gin veritas

 

Prompt: Ursula deve prendersi cura/avere a che fare con una Crudelia molto ubriaca. Immagina conversazioni senza filtro e confessioni accidentali. Ma è tardi e lei dev’essere messa a letto. Sia un finale smut che fluff è permesso.

[Io ho optato per un comico-fluff perché non fa mai male XD]

 

**

 

A Ursula era bastata un’intera serata in un locale insieme a Crudelia per capire che tipo di ubriaca fosse. Non perdeva del tutto la testa, non diventava particolarmente più socievole e neppure più arrabbiata – ma del resto questo sarebbe stato difficile considerata la tipica irascibilità della donna. No, per la maggior parte del tempo se n’era stata semplicemente in disparte a fissare la bottiglia di gin ormai vuota, con un’espressione afflitta sul volto. Sembrava quasi sul punto di scoppiare in lacrime e francamente la strega del mare non sapeva se essere divertita o intenerita dalla scena.

“Me ne occupo io” disse alla fine, alzandosi in piedi con sospiro pesante.

Con quelle semplici parole, Ursula si liberò sia dello sguardo poco amichevole della ragazza-lupo, che di Regina e Malefica le quali, a termine di quella uscita al vertice del male, si ritrovavano dispensate dal probabile gravoso compito che invece aveva deciso di assumersi lei. Con un semplice cenno della testa, salutò le due donne e poi si avviò con passo spedito verso l’ultima del gruppo, seduta poco distante direttamente davanti al bancone.

Crudelia… Ti senti bene?” le chiese con un po’ di cautela, posandole una mano dietro la schiena.

La De Mon voltò semplicemente la testa quanto bastava per guardare la nuova arrivata, e allo stesso tempo per lasciarsi guardare. C’era qualcosa che era sfuggito all’analisi del suo comportamento, un’ipotesi che adesso veniva rettificata dalla vicinanza: non era sul punto di piangere, i suoi occhi erano davvero pieni di lacrime. Improvvisamente era chiara la verità dietro il binomio gin e disperazione con cui Tremotino si riferiva a lei.

“Avevo un armadio pieno di pellicce, lo sai? Lars era un completo idiota… Ma era ricco e io avevo tante pellicce!  Tante pellicce che adesso non ci sono più…

Udendo quelle parole, la preoccupazione svanì in un istante sul volto di Ursula, la quale non trattenne l’impulso di alzare gli occhi al cielo. Se c’era un motivo che potesse tirare fuori una minima reazione di umanità dalla sua alleata,ovviamente poteva essere costituito solo da un ammasso di peli di animale. La cosa in qualche modo la faceva innervosire, talmente tanto che forse stava anche iniziando a considerare l’idea di lasciarla lì alle cure poco amorevoli della signora Lucas e di sua nipote. Tuttavia, Crudelia nel frattempo non aveva smesso di parlare e il suo discorso sembrava improvvisamente aver cambiato piega.

…Ma forse questo è quello che mi merito! Sono troppo meravigliosa per poter vivere tranquillamente in questo mondo” disse infatti con una momentanea sicurezza, subito però sconvolta da una smorfia di dolore improvvisa “Ma anche cattiva… Ho distrutto un vero amore, forse…

“Ah davvero? Di chi, di Pongo e Perdita?” la interruppe l’altra, ancora ferma al suo fianco, ritrovando il divertimento per quella situazione.

“Ho detto al folletto che la servetta lo aveva dimenticato e… E che non ci aveva chiesto di lui! Sono stata davvero cattiva, vero?”

“Oh, tesoro, non c’è davvero bisogno di preoccuparsi per Tremotino!” esclamò Ursula in tono ironico e incredulo allo stesso tempo.

Ma… Ma se non ci aiutiamo a vicenda noi cattivi, chi ci aiuterà?” insisté Crudelia, con una luce quasi di follia negli occhi, prima di afferrare con un gesto improvviso il braccio dell’amica.

Un sorriso amaro sfuggì adesso alle labbra di Ursula e, se all’inizio si era irrigidita istintivamente al contatto, non perse altro tempo prima di essere lei stavolta ad afferrare le mani dell’altra.

“Per ora, lascia che sia io ad aiutarti a salire in camera… Che dici?” rispose poi con un accenno di ironia nella voce, ma lasciando trapelare anche una certa apprensione.

E fu con quella stessa apprensione che la tenne stretta, aiutandola a farla alzare e la sostenne durante il breve ma potenzialmente pericoloso tragitto verso il loro alloggio da Granny. Crudelia, quasi in uno stato di trance si lasciò guidare completamente, anche se non aveva smesso neppure un secondo di parlare. Le pellicce, inutili sensi di colpa e qualche commento maligno all’indirizzo dei pochi rimasti all’interno della locanda a quell’ora: tutto regolare, almeno finché in quel miscuglio di parole, si aggiunse anche un insolito e quasi stonato grazie.

Ursula accolse l’imprevisto ringraziamento con un sorriso tirato e senza rispondere riuscì a condurla finalmente nella stanza di Granny che condividevano insieme dall’arrivo in città. Le scostò le coperte,  la spogliò lentamente della pelliccia e l’aiuto a stendersi con delicatezza sul letto; non era obbligata  a prendersi cura di lei, ma si sentiva ad ogni modo come se volesse farlo.

“Che dici, dovrei andare a parlare con l’Oscuro? Sai, in fondo mi dispiace per lui…” mormorava intanto Crudelia, lasciandosi fisicamente andare alle cure dell’altra donna, ma trovandosi mentalmente da un’altra parte “O forse lo invidio…

“Per cosa dovresti invidiarlo? I centimetri in meno?” le fece eco Ursula, ascoltandola distrattamente, mentre le rimuoveva le scarpe.

Quella battuta non ebbe l’effetto sperato, anzi sembrò quasi non essere stata ascoltata. Gli occhi di Crudelia diventarono lucidi di nuovo e il silenzio che la colse per un po’ fu quasi preoccupante.

“No, perché ha vissuto un vero amore” mormorò alla fine con una calma e un’amarezza quasi innaturali “E anche io avrei potuto averlo tempo fa, se solo non fossi stata così idiota…

Ursula arrestò i suoi movimenti e restò a fissarla per qualche istante in silenzio; aveva compreso più di quanto la donna aveva concretamente detto, aveva colto benissimo il riferimento alla pseudo-relazione che avevano avuto in passato, una relazione che di fatto non aveva avuto vita lungo per colpa di molti fattori alla fine – casomai, a essere stupide erano in due. Tuttavia, dopo qualche attimo di indecisione, finse di non capire e scosse semplicemente la testa, preparandosi a parlare in un tono forzatamente distaccato.

 “Basta parlare… Io adesso vorrei mettermi a dormire, se non ti dispia-

Le parole le si bloccarono in gola, così come bloccato fu il tentativo di allontanarsi per raggiungere l’altro letto posto nell’estremità opposta della stanza. Per la seconda volta in quella serata, Crudelia l’aveva afferrata per un braccio e nuovamente quel tocco improvviso l’aveva paralizzata.

“Sarei potuta davvero essere felice con te… Potremmo esserlo ancora… Che te ne pare?”

La strega del mare continuò semplicemente a fissarla negli occhi dopo quella confessione. Ignorare il riferimento sarebbe stato impossibile adesso, così come incolpare l’alcool: certamente aveva bevuto troppo, ma la sincerità nel suo sguardo non poteva essere messa in discussione.

Se fosse stata sobria quelle cose le avrebbe pensate lo stesso, la differenza era che non le avrebbe dette ad alta voce.

“A dispetto di tutto, io provo ancora qualcosa per te” continuò la De Mon, senza quasi rendersi conto di una mancata risposta e rispondendo probabilmente al semplice bisogno di esternare ciò che provava, opportunità che la mancanza di filtri in quel momento  le stava offrendo. “E– al diavolo! – io non ti ho dimenticata e io… Io…

 “Tu cosa?” la incalzò Ursula, confusa da quell’interruzione improvvisa e allo stesso tempo innegabilmente curiosa di sentire il seguito.

Crudelia tentò di mettersi seduta di scatto, premendosi una mano sulla bocca. “Io… Io sto per vomitare

Ursula spalancò gli occhi e poi lentamente si lasciò andare ad una fresca sincera risata ai suoi danni. Tuttavia, non esitò ad afferrarla per le spalle, pronta a condurla stavolta verso il bagno, offrendole di nuovo il suo aiuto.

“D’accordo, allora io ti terrò la fronte…

E in fondo, non poteva essere considerata questa una forma di vero amore?

 

 

 

NDA:

Salve a tutti! Vi avevo avvertito che in questo periodo sono ispirata e di fatti vi presento adesso addirittura una raccolta che avrà come protagoniste Ursula&Crudelia in coppia. Ogni capitolo trae spunto da un prompt che ho ricevuto su tumblr (tra l’altro il nome dell’account è reginadiutopia se vi va di dare un’occhiata). Spero che questa prima one-shot vi sia piaciuta, aggiornerò presto, almeno finchè avrò prompt da scrivere :)

Alla prossima!

LadyPalma

   
 
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