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Autore: xingchan    16/03/2015    5 recensioni
[Il Silmarillion]
“Ainulindalë fu fonte dell’amore di Eru Ilúvatar; ma l’amore di un solo Vala fu l’artefice della razza dei Nani.”
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’Amore di Aulë

 

 

Ainulindalë fu fonte dell’amore di Eru Ilúvatar; ma l’amore di un solo Vala fu l’artefice della razza dei Nani.

Immaginando i Figli che sarebbero giunti, l’amore che provò Aulë fu così sconfinato da volerne avere la sostanza davanti agli occhi, di qualsiasi forma fosse; perché l’amore nella sua mente era grande e puro, indefinito nella sua immensità.

Le creature inanimate non bastarono più; i suoi metalli e la sua terra e le sue rocce non erano sufficienti per soddisfare il suo desiderio di donarsi al mondo.

Poiché in essi anima non vi era, e il Fabbro a tanto voleva dar vita.

Ma dei Figli d’Ilúvatar ancora non v’era la minima traccia, e per molto tempo Aulë se ne dolse.

Il fuoco cresceva, la sapienza si rafforzava, e nell’Aratar crebbe la brama di donare la conoscenza.

E creò i Nani nelle più buie caverne di Arda, ed insegnò loro ad amare i preziosi e scintillanti frutti delle montagne, e a plasmarli per far di loro stessi dei creatori.

Ma poiché a causa dell’amore si pagano le più dure conseguenze, anche per il Fabbro ve ne furono; e di molto amare, anche.

Disobbediente alla volontà di Eru, fu punito; ma il Vala fece il possibile dettato dal Creatore per mostrarsi a lui fedele.

E nella sua completa onniscienza e incommensurabile saggezza, l’Essere Supremo guardò nel suo cuore, e null’altro scorse che una fiamma candida, ardente nella sua appassionata virtù.

La contrappose a quella nera e distruttrice di Melkor, e Aulë fu redento, con un’amara eppur giusta condizione: che le sue creature si mossero per loro proprio intento quando il loro tempo sarebbe arrivato.

E quando ciò avvenne, essi lo riconobbero come Maestro, e lo chiamarono Mahal, il Grande, con amorevole devozione.

 

 

 

NDA

Fra gli Hobbit vi è l’usanza di fare regali agli altri il giorno del proprio compleanno, e siccome io sono una hobbit (seee ahahaha, ti piacerebbe!) ho voluto rispettare questa piccola tradizione (anche perché, devo ammetterlo, l'ispirazione mi è stata amica, ma questo è il massimo che ho saputo fare). 

Il mio umile regalino è rivolto a tutti: Hobbit, Elfi, Nani, Uomini, Orchi, o chiunque voi siate! xD I love you all! :*

 

Ritornando a noi, sono stata molto colpita dalla figura di Aulë: il solo amore lo mosse, e lo spronò a creare i Nani. Anche lui così facendo disobbedì, come Melkor, ma era una mancanza nei confronti di Eru che si è trasformato di qualcos’altro altrettanto buono come l’amore. È stato un azzardo da parte sua, ma non affatto privo di buoni intenti.

Bene, ho sproloquiato abbastanza!

A presto! :*

 

 

   
 
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