Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Fiofly    17/03/2015    1 recensioni
Avviso che non sono brava coi prologhi ma la storia è meglio.
New York sembra una città normale:baristi,turisti,spacciatori,prostitute...eppure c'è qualcosa che solo alcuni sanno...infatti mentre gli altri svolgono la loro vita di sempre in ballo c'è una guerra che potrebbe cambiare i destini dell'universo,qualcosa che è molto di più di una semplice rivalità tra gang di strada,infatti al liceo Paradise quello che sembra un programma pomeridiano aperto solo ad alcuni ''fortunati'' è in realtà un corso per angeli e demoni,parecchio competitivi e pronti a tutto per ottenere il dominio del mondo,ma qualcosa forte come solo un amore sa essere potrebbe cambiare le cose.Potrebbe...
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap.1-Bored
-Sharon svegliaaaaa!Non voglio arrivare in ritardo ancora per colpa tua-
Qualcuno spalancò la porta e aprì le finestre facendo sbattere la luce mattutina in faccia a una me addormentata.
Mi voltai dall'altro lato del letto e sbadigliò ancora assonnata coi muscoli che mi facevano male:avevo solo sognato,ne ero certa eppure i muscoli mi duolevano lo stesso.
-N'attimo-
Alzai un braccio al cielo quasi a voler farlo arrivare al paradiso e mi decisi ad alzarmi.
Accanto alla finestra che armeggiava con la tenda per cambiarla c'era Hayden,mio fratello che aveva i capelli biondi  leggermente scompigliati e gli occhi verdi cerchiati da uno strato leggermente più scuro della sua carnagione,indossava una maglietta grigia alzata sopra l'ombelico e dei pantaloni verde militare,di sicuro aveva avuto una nottata movimentata.
Il biondo preso da un impeto di rabbia o forse impazienza strappò la tenda rosa e la buttò nel cesto di cose da lavare appoggiato per terra e si avviò a preparare la colazione.
-Hay dov'è la mia maglietta verde della Bershka?-
Urlai dal bagno con metà tubetto del dentifricio in bocca,Hayden entrò in bagno con un andamento infuriato e senza neanche dare una risposta mi buttò la maglietta in testa per poi tornarsene in cucina mentre gli urlavo dietro.
Eh si non tutti gli angeli sono secchioni e perfettini come ci si aspetta dagli angeli moderni a dire il vero sembravano più dei DEMONI,ed io e Hayden eravamo gli angeli più indisciplinati che la preside del liceo Paradise ricordasse di aver mai avuto,e non solo lei,anche il professor Sanders,il capo della sezione angeli era di quell'idea.
Pettinandomi mi ricordai che il primo scherzo che aveva fatto al professor Sanders lui mi aveva punita mandandomi dalla preside e lei gli aveva fatto pulire l'enorme palestra per 2 settimane,ovviamente dato che stavo taaaanto simpatica alla preside aveva dovuto pulire anche lo spogliatoio dei maschi...ma dopotutto la faccia di Sanders quando aveva trovato dei tanga rossi nel cassetto della cattedra era stata impagabile.
Mi infilai la maglietta "a velo" verde chiaro e i jeans che mi aveva regalato Hay per il mio compleanno e si spostò in cucina per fare colazione,Hayden mi mise davanti le fette biscottate alla marmellata di pesca e il the e commentò:-Non so come fai a mangiare quella roba sembra un muffin alle noci uscito male e esploso nello stampo-
Ovviamente si riferiva ai cereali integrali,io scoppiai a ridere quasi facendo cadere i pezzi della fetta biscottata dalla bocca,me la coprii imbarazzata mentre Hayden sorseggiò il suo caffè alzando gli occhi.
Se ve lo state chiedendo:si,anche gli angeli possono essere stronzi e non sono vere molte cose sugli angeli moderni:tanto per cominciare molti vivono nel mondo degli umani e per mimetizzarsi meglio usano parolacce,io lo faccio anche quando gli altri angeli mi guardano,poi noi possiamo metterci quello che vogliamo non solo vestiti bianchi o azzurri,non siamo costretti a comportarci ''bene'',beh almeno non coi demoni e...beh siamo come voi,magari un giorno vi girerete e scoprirete che la vostra compagna di banco con un'aureola o il vostro ragazzo con un paio di ali,sappiate che qualunque cosa vediate noi siamo qui per proteggervi,quindi non reagite come i soliti umani idioti che si mettono a urlare e piangere,no, vi prego non fatelo,vi serve solo tempo per abituarvi e noi perdiamo il nostro dato che sulla terra riusciamo a stare in forma angelica si e no 7 minuti al giorno.
Ma se possiamo fare quello che vogliamo qual'è la differenza tra angeli e i demoni?Beh semplice:i demoni non credono nell'amore,o meglio credono solo in quello fisico,gli angeli sono alla ricerca del vero amore,gli angeli di solito sono quelli che fanno la scelta corretta loro no...inoltre qui a New York angeli e demoni sono in guerra sia al liceo che per strada,quindi se passate a fare in giro per New York e vedete una moto bianca e una nera che si inseguono...molto semplicemente cambiate strada.
Ok vi ho detto tutto?Credo di sì possiamo tornare alla storia:Hayden mi guardò i capelli  e commentò:-Oggi pomeriggio devi passare dal parrucchiere,la tinta rosso fuoco sta andando via-

Mi guardai allo schermo del cellulare e decisi che sarei passata nel pomeriggio nel salone di Luois a cui sono solita andare.
Suonarono le sette emmezza e uscimmo lasciando un biglietto alla zia che dormiva sempre fino a tardi,faceva  la fumettista quindi poteva mettersi a lavorare all'orario che gli pareva (che fortuna eh?),fecimo appena in tempo a prendere l'autobus giallo che portava alla Paradise High School e lì mi coprì subito con il braccio e mi fece sedere abbastanza vicino al guidatore,ovviamente so il motivo:non voleva che i demoni mi notassero troppo e che mi rapissero o chissàcosa,dato che non aveva esattamente l'aspetto da angelo...
Subito si avvicinarono le mie migliori amiche:Phoebe Martin dai capelli neri stretti in una coda alta e occhi verde scuro e Jillian Cameron capelli biondi lunghi e liscissimi e occhi nocciola che facevano capire che non era una bambola,dal tanto erano vivaci.
Phoebe si sedette accanto a me e chiese:-Com'è stato il risveglio oggi Shar?-
 Le sorrisi e mi infilai gli auricolari nelle orecchie neanche accorgendomi di star già raccontando alle sue amiche del sogno e del risveglio,con Phoe e Jill era tutto facile da spiegare,da fare,da pensare,con loro mi sentivo sempre libera nel vero senso della parola,manco cercassi la libertà,eppure era una cosa che la investiva così velocemente che senza accorgermi stavo già ridendo,facendo la cretina,raccontando segreti,esprimendo opinioni e chi più ne ha più ne metta,insomma la nostra amicizia era come una folata di vento che non mi abbandonava mai e che mi faceva sentire amata.
-Dicono che i demoni abbiamo cambiato di nuovo capo-
Bisbigliò Jillian,la più timida del gruppo,Phoebe commentò:-Mi sa che si aspettano grandi cose anche da questo ma sarà un fallimento,dicono che è uno che si è appena trasformato-
Guardai la sua amica chiacchierona e mi misi una ciocca rossa dietro l'orecchio cambiando argomento:-Chi viene con me oggi da Louis a farsi fare una piega?-
Jill e Phoebe mi guardarono dispiaciuta e la seconda rispose:-Mi spiace Shary ho recupero di matematica oggi-
E naturalmente Jillian non avrebbe mai saltato recupero di matematica da angelo perfetto che era:-Io ci sono stata ieri Shary scusa...-
Sorrisi senza dire il mio solito ''Non fa niente" e sperai che quelle 8 ore di scuola passassero più lentamente del solito.
                      ********
La campanella suonò e con lei la fine delle lezioni,io rimasi con Phoebe e Jillian a finire di pulire l'aula e poi ci salutammo con dei baci sulle guance mentre ci avviavamo in 3 strade diverse,io mi avviai con voglia zero eppure non volevo sembrare uno zombie mezzo rosso e mezzo castano,ma non avevo voglia neppure di andare da Louis senza neanche la zia o le sue amiche.Controllai i messaggi su whatsapp dall'iPhone 5s e sbuffai ad alta voce:-Che palle!-
Mentre salivo in metropolitana e mi lasciavo trasportare dalla folla che sapeva meglio di me dove andare.
180 Mulberry Street secondo me era una delle strade più noiose di New York,apparte la strada che la attraversava era molto silenziosa e passavano solo turisti in bicicletta o a passeggio,era raro vedere ragazzi della mia età e questo significava niente angeli o demoni,solo noiosi umani ma dopotutto se era strada popolata da turisti o anziani secondo mio fratello potevo anche trasferirmi lì e non gliene sarebbe fregato.Hayden era un ragazzo protettivo a volte fin troppo ma mi  vuole tanto bene a e l'ultima cosa che voleva era perdermi,solo che sembrava che a volte non gliene importasse nulla di me.
Passeggiai fino all'entrata cobalto di un condominio rovinato e guardai le vetrine del''Psyco-Hair" brillare tra la pizzeria e l'entrata del condominio antico per poi entrare accompagnata da una piccola folata di vento.Stetti lì 2 ore,2 ore di pura tortura,a qualsiasi ragazza sarebbe piaciuto stare 2 ore a farsi il colore,ma a me venivano i calori a forza di stare ferma con un camice di cotone a INIZIO SETTEMBRE,sarebbe stato un conto starci con Phoebe e/o Jillian che spettegolavano ma non potevo resistere 2 ore da sola,fu un sollievo quando Louis mi annunciò che aveva finito.
Uscendo ovviamente non potei dimenticare di ammirarmi alla vetrina e...rimasi sorpresa:il colore era come se mi brillasse sui capelli,era decisamente più rosso del solito,Louis doveva aver cambiato fornitore per i prodotti perchè era sicura di non essere la stessa di ogni volta che usciva dalla Psyco-Hair dopo essersi fatta un colore.Mi passai una ciocca tra le mani chiedendomi cosa avesse di diverso poi feci le spallucce e cominciai a camminare verso la stazione dato che non volevo perdere l'autobus e farmi venire a prendere dalla zia con il suo maggiolino rosa o da Hayden con le sue ramanzine nervose.
Stavo per svoltare l'angolo quando notai una scena che mi atterrì:una vecchietta stava inseguendo il suo barboncino che correva a perdifiato in strada,mentre dietro la anziana signora si avvicinava la figura di un camion enorme,non ci pensai due volte:feci cadere lo zaino della Eastpak azzurro e mi buttai verso la vecchia cadendo con lei dall'altra parte del marciapiede.
Il guidatore del camion non ci notò di uno sguardo e ci sorpassò come se niente fosse,cose del genere mi facevano salire il crime:poteva anche degnarsi di chiedergli se stavano bene! Ignorai e mi alzai,gemetti notando che i miei jeans preferiti si erano strappati e mi avevano scoperta a una bella ferita da cui il sangue gocciolava corposo,feci una smorfia e cercai di cancellare il dolore,l'anziana poteva stare peggio di me,aiutai la donna ad alzarsi e chiesi:-Signora tutto a posto?-
 -Grazie a te si!Grazie ragazza pensavo che quelli della tua generazione sapessero solo combinare guai e invece...-
Io le sorrisi e cercai di dimenticare il:"Quelli della tua generazione",se la vecchia signora avesse saputo che ero un angelo non lo avrebbe sicuramente detto,eppure coi capelli rossi appena fatti di sicuro non avevo l'aspetto di un angelo.
Stettimo un po' a chiacchierare e gli consigliai di andare all'ospedale,l'aiutai anche a ritrovare il suo barboncino Dodo e poi ci salutammo con la signora che ancora insisteva per ringraziarmi come si deve.
Quello che non mi aspettavo fu la mano che appena la vecchia era sparita le si era posata sulla spalla,una voce calda e fresca le chiese:-Tutto okay?-
Mi girai quasi urlando ma appena mi scontrai con due splendidi occhi azzurri mi sentii subito più calma.Dietro di me c'era un ragazzo da favola:aveva la carnagione abbastanza pallida,il naso fine,labbra gonfie e rosate,capelli neri e lucidi con una leggera cresta a destra, occhi azzurro-ghiaccio a dir poco stupendi,indossavo un giubbino di pelle e una canottiera che metteva in mostra il suo fisico muscoloso e tonico e dei jeans a vita bassa che sembravano nuovi.Mi sentii colpita dall'aspetto angelico del ragazzo ma sorrise e ricambiò senza chiedere nulla:-Sisi,benissimo...-
Gli occhi azzurri mi ispezionarono quasi a volermi strappare via l'anima dal corpo,poi si fermarono sul ginocchio sanguinante.
Per un attimo fui sicura di aver visto gli occhi diventare rossi ma subito dopo il ragazzo mi disse:-Devi medicarti lì...-
 -Oh?Mannò lo farò a casa-
Qualcosa le urlava di stare lì con quel tizio e qualcosa le urlava di andarsene:-Se vuoi ho un cerotto-
E detto questo tirò fuori dalla tasca una bustina bianca con dentro un cerotto, gli sorrisi e lo ringraziai:-Beh ora che ci penso mi servirebbe un cerotto,comincia a bruciare quindi...grazie!-
Il moro mi guardò e mi fece:-Siediti sul marciapiede-
Arrossii capendo cosa voleva fare e provai a ribattere:-Emh...mannò faccio da sola e...-
 -Siediti,tranquilla mica ti mangio-
"Ma è strano farsi mettere un cerotto da uno sconosciuto!"Avrei voluto urlarglielo ma sarebbe stato strano anche dire una cosa del genere.
 Mi sedetti rossa come un peperone e lui s'inginocchiò di fronte a me,scartò il cerotto e lo posò delicatamente sul ginocchio,sorrisi e indicando il cerotto chiesi:-Pokemon?-
Il ragazzo mi sorrise mettendo in mostra due magnifiche fossette che mi fecero totalmente sciogliere e si giustificò:-Una passione fin da piccolo,non so se si sia capito ma non sono tipo che usa cerotti spesso...-
 -No,infatti...-
Mi mordicchiai l'unghia e stetti a fissarlo,c'era qualcosa di quel ragazzo che mi attreva particolarmente ma non riuscivo proprio a capire cosa.Distrattamente abbassai lo sguardo fino al display dell'iPhone che vibrava:UN QUARTO ALLE SETTE!Se non fossi stata a casa per minimo le sei emmezza allora Hayden o la zia avrebbero cominciato a dare i numeri,sorrisi preoccupata e salutai il ragazzo in ginocchio che la scrutava:-E' stato un piacere ora scusa ma dovrei andare...-
Il ragazzo mi fece un sorriso dolce,si alzò e mi allontanai:-Molto bene allora ciao-
 -Ciao...- 
"Tipo superfigo che ha tutto ma che non possiede un nome..."
 
  
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