Serie TV > Dr. House - Medical Division
Segui la storia  |      
Autore: AlexEinfall    21/03/2015    2 recensioni
Sei storie per sei angolazioni di Blu.
#1. Eye of the storm: Domani è un altro giorno, e domani sarete entrambi dietro la linea del traguardo, vagando nel terrore del premio che potrebbe attendervi. Se la meta è l'amore e la felicità, voi lo evitate come un sacro fuoco che non siete certi di meritare sulla pelle.
- - -
Partecipante alla Itten Challenge indetta da Edelvais Verdefoglia sul Forum di EFP.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Greg House, Robert Chase, Un po' tutti | Coppie: Greg House/Robert Chase
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Post Blue




Note: Hello guys!
Ho deciso di avventurarmi in questo fandom, perché è davvero un peccato lasciarlo vuoto e vagante. Qui una raccolta di piccoli pezzi, vari in genere, rating, paring e quant'altro. Tutto ispirato alla Itten Challenge indetta da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP. Sei storie per sei angoli di Blu.
All'inizio di ogni capitolo troverete uno specchietto con tutte le spiegazioni, in modo da oltrepassare ciò che non volete leggere.
So...Enjoy!
Ax.







Titolo:  Eye of the storm
Autore: Alex.Die Hell (Forum); AlexEinfall (EFP)
Fandom: Dr. House - Medical Division
Personaggi: Robert Chase, Gregory House
Paring: House/Chase
Genere: Angst
Rating: Arancione
Tabella: Blu
Prompt: Occhi

Introduzione: Domani è un altro giorno, e domani sarete entrambi dietro la linea del traguardo, vagando nel terrore del premio che potrebbe attendervi.
Se le meta è l'amore e la felicità, voi la evitate come un sacro fuoco che non siete certi di meritare sulla pelle.

Declaimer: I personaggi non mi appartengono e il loro uso non è a scopo di lucro.





1
Eye of the storm




I



 
 

   Hai lenzuola nuove e uno shampoo diverso.
   Hai spostato il letto, così che la luce del sole non lo colpisca direttamente, rivelando il volto della persona che ti dorme accanto. Ti piaceva come il suo si illuminava al mattino, le palpebre si stringevano e lui grugniva, insultando il tuo pessimo feng-shui.
   Hai comprato una marca diversa di cereali, che non mangerai mai. Guardi il ragazzo steso al tuo fianco e per un attimo ti chiedi se non sia tipo da pancakes. In fondo, non ti importa, perché è solo un altro dettaglio nella marea di cose inutili. Se davvero ti importasse, ti sforzeresti almeno di ricordarne il nome.
  Ti chiedi perché lui e non un altro. I capelli spettinati gli ricadono sulla fronte liscia; le labbra sono carnose e rosse; la barba tagliata simmetricamente e le sopracciglia in una linea perfetta. È il suo opposto e l'opposto ti ciò che ti piace.
  Quando solleva le palpebre per orientarsi, capisci perché hai scelto lui nell'universo di possibili partner sessuali di una notte.
  "Buongiorno" biascica.
  Ha un paio di occhi blu che incendiano.
  Blu come i suoi.
  Gli occhi sono l'unica cosa che non cambia e non mente, mai.
  Le costanti sono importanti, ma non ti illudi di essere una persona coerente.
   Vivi in una menzogna.
   Se fossi fedele a te stesso, non baceresti questo sconosciuto, accettando un numero che non richiamerai mai. Non annegheresti nei suoi occhi illudendoti, per un attimo, che siano i suoi.
  House riderebbe di te, lo sai.

  Senti il suo sguardo bruciarti la nuca appena entri in ospedale. Alzi la testa e lo vedi, poggiato alla ringhiera del balconcino con il bastone al suo fianco.
  I suoi occhi sono freddi e distanti.
  Se fossi sincero con te stesso, non sorrideresti.
 



II






  Tic. Toc.
  Un suono che conosci bene. La punta morbida del bastone a terra, poi la suola di gomma della scarpa sul pavimento lindo. Come lo scoccare di un perverso orologio, quel pattern di suoni assume un significato proprio.
  Le tue mani si fermano, insaponate e rosse per i troppi lavaggi, mentre il sudore cola sotto il sottile camice. Quando la porta si apre, tu sei tornato al tuo rituale, indifferente.
  House si avvicina, finché non puoi più ignorarlo, lì al margine del tuo campo visivo. Basterebbe che facesse un passo indietro e tu potresti pretendere non ci sia. Ma non è questo che lui vuole.
  "Se sei venuto per un consulto di cui non hai bisogno, per torturarmi o costringermi a fare un lavoro sporco per te" dici aprendo il rubinetto. "Prendi il tuo bastone e zoppica via."
  Sai che la tua voce è troppo rigida e impersonale perché lui creda che tu sia indifferente.
  Ti concentri sul sapone che scivola via dalle tue mani e improvvisamente senti il bisogno di lavarle ancora. I suoi occhi su di te ti fanno sentire esposto, mondandoti di ogni vestige di perfezione.
  Le dita che ti afferrano il collo del camice ti prendono alla sprovvista, e sai che avresti dovuto fare più attenzione. Lo guardi, d'istinto, mentre lui guarda il marchio rosso sulla tua spalla.
  Ti aspetti ti sbeffeggi, rida di te, qualunque cosa che non siano quegli occhi spalancati. Il tappeto viene sollevato e la polvere svolazza nell'aria, quella che tu hai cercato di nascondere e ora ti serra la gola. Nei suoi occhi vedi le tue menzogne. È  un attimo, e House ritorna House.
  Il suo ghigno non è altro che una maschera, i suoi occhi scuri perforano il tuo cranio.
  "Sei patetico" mormora.
  Si volta e zoppica via.




III





   Sei patetico.
  La sua voce non esce dalla tua testa, rimbalzando e invadendo ogni angolo della tua vita attuale.
  Così ti ritrovi davanti alla sua porta, a guardarlo e chiederti se non sia la peggiore scelta che potessi fare, se lui non la consideri una vittoria.
  Entrambi sapete che uno dei due perderà quella lotta fatta di pretese e accuse, e la vittoria dell'altro sarà solo una magra consolazione.
  "E' finita, fattene una ragione. Tu vuoi solo rovinare la mia vita, non riesci a vedermi felice, non puoi accettare che con te non lo ero."
  Lui ti guarda e sembra non recepire alcuna parola. Fai per andare via, e lui ondeggia instabile sulle gambe, costretto a sorreggersi contro lo stipite. Lo guardi confuso e finalmente riesci a incontrare i suoi occhi.
  Le pupille sono appuntite come aghi neri, rendendo le iridi di un blu diverso, intenso.
  "Sei fatto?" chiedi con disgusto.
  House ride, una risata isterica, gutturale, che sembra provenire da un vulcano spento. Gli occhi arrossati, oltre il velo di chissà quale droga, penetrano in un luogo nascostgo della tua anima.
  Dovresti voltarti e scappare più lontano possibile, ma esiti un attimo di troppo.
  House si sporge, afferrandoti il lembo della giacca, reggendosi alla tua spalla come non esistesse altro. È con rudezza che si sporge verso di te e le sue labbra cadono sulle tue.
  E' un bacio ruvido, impreciso, denti contro denti e il sapore dolciastro della lingua di House.
  Ti attira in casa e sai che non riuscirai a scappare, non vuoi.
 
  Mentre ricadi su di lui, spingendolo contro il divano, ti chiedi se lui abbia perso, se tu possa considerare averlo in te una vittoria.
  Ma temi che non conti. Domani è un altro giorno, e domani sarete entrambi dietro la linea del traguardo, vagando nel terrore del premio che potrebbe attendervi.
  Se le meta è l'amore e la felicità, voi la evitate come un sacro fuoco che non siete certi di meritare sulla pelle.
   
  "Tu sei patetico, la tua vita è patetica" ringhi chinandoti su di lui.
  Lo senti ridere, ancora, ridere di te e delle tue menzogne. Stringi più forte le ginocchia intorno ai suoi fianchi, issandoti con estrema fatica, e lui grugnisce. Non sai se è per il disappunto della distanza posta, o per la sua gamba ferita. Non ti importa, finché puoi estirpargli qualcosa che non siano insulti e bugie.
  Ti afferra le braccia, unghie nella carne, lottando per riportarti dov'eri, per riaverlo dentro te. Il pollice preme contro il morso sulla tua spalla, l'impronta di un altro uomo e un'altra vita.
  "Ti odio, House. Ti ho sempre odiato."  
 Cedi, perché i suoi occhi sono lucidi e i tuoi bruciano, e tutto dentro te richiama il suo corpo. Lo senti ancora dentro di te, completamente, come una spada che ti divide a metà.
  "Se fossi stato un bugiardo migliore..:"
  Ti avrei amato.
   Non lo dice, ma lo senti.
   Aumenti il ritmo, soffocando le sue parole in gemiti che alla fine chiudono i suoi occhi.
   Non saprai mai se House potrà darti l'amore che cerchi, e intanto continui a tornare da lui, anche se sai di poter attendere in eterno e non scoprirlo mai.
  E quando i suoi occhi si aprono e ti guardano, sono più sobri e più veri nell'unico attimo di estremo piacere delle vostre esistenze.
  Il suo nome sfiora le tue labbra.
  House.
  E' la prima cosa sincera che dici da quando ti ha aperto la porta, l'unica verità in mesi e mesi di rifugi, pretese e menzogne.
  Soffochi un urlo nella sua spalla, l'onda che esplode nel tuo ventre e riempie ogni angolo di te. Puoi quasi sfiorare quella meta irraggiungibile. Non sei mai giunto così vicino a essa, così proteso in alto da poter sentire l'infinito sotto i polpastrelli.
  Forse è questo l'amore, il premio alla fine della corsa, o forse è un altro miraggio nelle oasi delle sue iridi.
 Lui ti guarda dentro e fuori, e per un attimo nient'altro conta.




  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: AlexEinfall