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Autore: meme_97    22/03/2015    2 recensioni
Sono stata in Inghilterra una settimana per uno stage su Shakespeare, tutto organizzato dalla scuola. Figo, no?
Abbiamo seguito delle lezioni e abbiamo fatto un piccolo spettacolo su Romeo and Juliet. Durante una di queste lezioni ci è stato chiesto di scrivere una storia – in inglese, chiaramente – seguendo alcune indicazioni.
Sapevo già che non poteva venire qualcosa di sensato, perché le consegne non c'entravano una mazza l'una con l'altra.
Ecco qui cos'è venuto fuori, tradotto e migliorato.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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MY PATHWAY

 

Tanto tempo fa decisi di addentrarmi in una foresta, giusto perché avevo voglia di giocare a fare la piccola esploratrice – non come Dora, eh. Non era una selva nera e malvagia, ma verde e selvaggia.
C'erano diversi alberi (ma dai?), tra cui i cipressi. Sì, non chiedetemi perché proprio i cipressi. Mi sono venuti in mente così, a caso.
Si sentivano i suoni della natura. Il vento tra le foglie e il cinguettio degli uccelli. Tutto molto carino.
Insomma, quasi quasi mi ci sarei trasferita.
A un certo punto un luccichio mi abbagliò per un secondo. Proveniva da un piccolo buco in un albero, probabilmente una tana di scoiattolo. Curiosa, ci sbirciai dentro e trovai una grossa chiave dorata. Fantasia portami via.
Ovviamente me la intascai. Su, chi non prenderebbe una chiave poco sospetta che si trova nel bosco?
Poi procedetti per la mia strada. Dopo qualche minuto scorsi una tavola imbandita davanti a una casetta. La tavola era apparecchiata accuratamente e, tra le tante cose, spiccava una tazzina di ceramica bianca. Aveva delle rose rosa dipinte sopra e poggiava sul suo piattino coordinato.
Sembrava proprio la tavola di Alice nel paese delle meraviglie.
Mi avvicinai leggermente e notai che nella tazza c'era del tè rossiccio. Quasi sicuramente era English Breakfast.
Lo fissai per qualche secondo.
Feci spallucce e me ne andai, ignorando quel delizioso tè.
Continuai a camminare. Improvvisamente mi apparse davanti un castello. Era completamente costituito di metallo, sembrava una fornace. Come una bocca aggressiva, muoveva le mascelle e dai caminetti usciva del fumo nero. Dalle finestre, invece, fiamme.
Decisi di entrare perché mi sembrava un luogo accogliente.
Trovai subito l'ingresso e mi ritrovai in una classica sala del trono. C'era un grande tappeto rosso a terra...
Nah, troppo scontato.
Mi ritrovai anzi in un'armeria. Armi appese al muro, armature in fila. Sembrava ci fosse un enorme esercito sopito.
Ok, così va molto meglio.
Affascinata, mi avvicinai al muro. C'erano lance, asce, spede, scudi... Di tutto.
In fondo siamo in un'armeria. Che osservazione intelligente.
Optai per qualcosa di semplice, così afferrai una spada. Lo stile era quello di una normalissima spada medievale, ma non importa. Tanto niente lì dentro era particolarmente caratteristico.
Il castello cominciò a vibrare. Stava per collassare, così scappai via in fretta. Con la spada in mano ovviamente. Niente fodera, troppo scomoda.
Quindi ripresi il cammino.
Un grosso orso bruno mi bloccò la strada ruggendo.
Corse aggressivo verso di me, così mi difesi. Brandii la mia spada e lo uccisi.
Non chiedetemi come abbia fatto, perché è leggermente impossibile ammazzare un orso così. Ma sssh, non ditelo alla protagonista! Chissà, potrebbe offendersi.
L'animale, morente, emise un lungo e profondo latrato. Spalancò gli occhi e una luce azzurra mi abbagliò.
Alla fine di sto viaggio sarò cieca se continuo così.
L'orso si era trasformato in un uccellino argenteo dagli occhi azzurri. Anzi, più che occhi sembravano pietruzze luminose.
L'uccellino cinguettò felice e mi si appoggiò sulla spalla.
Lo avevo liberato dalla maledizione e ora aveva deciso di accompagnarmi nel mio viaggio.
Che dolce.
Il viaggio sembrava procedere tranquillo quando una folata di vento scosse tutta la foresta.
Ebbene sì, siamo ancora nella foresta.
Un enorme drago nero atterrò proprio davanti a noi. Gli occhi rossi e il fumo grigio che usciva dalle narici lasciavano intendere la sua natura di fuoco.
Era rabbioso e ringhiante. I suoi muscoli tesi urlavano ostilità.
Mi ero già preparata impugnando la mia spada con entrambe le mani quando l'uccellino cominciò a svolazzare intorno alle mie braccia, impazzito. Cinguettava istericamente e cercava di spingere via la mia spada.
Allora capii.
Dovevo ammazzare l'uccellino.
No dai scherzo.
Posai la spada a terra e mi avvicinai lentamente al drago con le braccia aperte.
Il mostro di fuoco si agitava e sbuffava.
Mi fermai davanti a lui, guardando a terra. Lui smise gradualmente di ringhiare e mi porse il muso. Gli appoggiai una mano sulla fronte e lui mi guardò intensamente.
Avevamo fatto amicizia! Wow, che dolcezza. E soprattutto, che fantasia.
Tutta colpa di Dragon trainer.
Il re dei cieli mi permise di salirgli in groppa e spiccammo il volo.
Era una sensazione fantastica.
Sentivo l'aria che premeva sul viso, muovendo la pelle. Tenevo la bocca aperta per lo stupore. Sembravo un piccolo cagnolino che teneva la testa fuori dal finestrino, con la lingua svolazzante.
In breve, uscimmo dalla foresta e arrivammo davanti a un enorme vulcano, circondato da una lunga catena montuosa. Il drago lo sorvolò agevolmente e sbucammo davanti a un paesaggio impressionante.
C'erano laghi, piante, montagne. Un luogo paradisiaco.
C'era anche molta lava, ma non importa, era un paradiso comunque.
Lì vivevano i draghi.
Si diceva che non esistevano, vero? E invece hanno sbagliato tutti! Esistono eccome, solo che sono in un luogo raggiungibile solamente attraverso una strada inesistente in una foresta inventata.
Un controsenso? No, perché la nostra fantasia non ha limiti, raggiunge ogni luogo.
Io ho scoperto il segreto dei draghi, ma non rivelerò mai dove stanno.
Voi invece che segreto avete scovato?
 

 

NOTA DELL'AUTRICE

Spero che la storia vi sia piaciuta, nonostante l'abbia ideata a una velocità allucinante mentre l'insegnante leggeva le consegne a raffica. Considerate anche quel che una povera mente affaticata dall'inglese può pensare.
È stata proprio una bella sfida!
Ho pure una proposta per voi. Vi interessa?
Vi lascio scritte le domande che di volta in volta ci venivano poste per ideare la nostra storia e voi potete scrivere la vostra!
Lasciatemi una recensione, con scritto anche il link della vostra, e io lo recensirò. Sentitevi liberi di trattare il genere che volete, solo che dovete seguire le indicazioni eheh.
Bene, allora spero di leggere tante storie ultra cool!

 

1) Stai camminando. Dove sei? Descrivi quello che ti circonda.

2) Trovi una chiave. Com'è? E cosa ci fai?

3) Continui per la tua strada. Vedi una tazza. Descrivila. Cosa ci fai?

4) Continui a camminare. Appare un edificio davanti a te. Cos'è? Cosa decidi di fare?

5) Riprendi il cammino. Un orso ti blocca la strada. Come ti comporti?

6) Dopo un po' che procedi qualcosa di enorme ti blocca il passaggio. Cos'è e cosa fai?

7) Cosa proteggeva la cosa enorme di prima? Descrivila. Poi cosa fai?

Variazione personale:

8) Cos'hai scoperto?

  
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