Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Shi no hana    25/03/2015    3 recensioni
Camminava da ore in quella distesa bianca. Un bianco accecante.
"Mi sono perso".
Pensò, mentre cercava la strada di casa, ma niente. Il sentiero era svanito nel nulla e pure lui era cresciuto in quella terra ora divenuta ostile...
Un nuovo nemico da terre lontane. Un essere legato al freddo che renderà la vita della nuova regnante un inferno.
Apparirà anche il nostro caro Jack Frost e chissà cosa accadrà? ;)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Jack, Frost, Nuovo, personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Soul of Ice

(Anima di ghiaccio)


1○
Tempesta




"Fuyugare ya
yo wa hito iro ni
kaze no oto".
*




Camminava da ore in quella distesa bianca. Un bianco accecante.
"Mi sono perso".
Pensò, mentre cercava la strada di casa, ma niente. Il sentiero era svanito nel nulla e pure lui era cresciuto in quella terra ora divenuta ostile.
Strinse di più la corda che aveva sulle spalle, che legava la slitta ricolma di legna e continuò la sua ricerca. Doveva ritornare da loro. Da sua moglie e sua figlia.
No, non doveva fermarsi. Il giorno stava terminando e cedeva il posto alla sua degna compagna, la notte.
Cercò di affrettare il passo, ma la neve era troppo alta. Il passo era sempre più lento. Sorrise beffardo.
"La nostra sovrana è nervosetta oggi!".
Si disse, mentre pensava alla sua regnante. Intanto il freddo si faceva più intenso, come anche il vento.
"Questo non ci voleva".
Sbuffò irritato. Era conscio che il vento portava con sé solo disgrazie. Strinse i denti e continuò il suo viaggio, ora accompagnato dalla neve.
La neve vorticava intorno a lui. Una danza crudele.
Socchiuse gli occhi, che bruciavano al contatto del vento gelido.
"Non voglio morire".
Pensò in preda alla paura, quando nel vento sentì il pianto disperato di una donna.
Si fermò di colpo.
"Una donna nella tormenta?".
Pensò, mentre cercava di capire da dove provenisse quel pianto. Voltò il capo verso destra e vide una sagoma nella bufera.
Lasciò cadere la corda e veloce si diresse verso di lei.
"Devo aiutarla".
Si disse. Incespicò nella neve, ma si rialzò. Doveva aiutarla.
Lei era lì, accovacciata a terra. Aveva capelli neri e lunghi che danzavano nel vento. Era vestita con una veste inusuale. Bianca, candida come la neve. Larghe maniche che comprivano le mani. La veste era legata in vita da un'ampia fascia, anch'essa bianca.
"Un abbigliamento strano e leggero".
Pensò preoccupato l'uomovedendo quel vestito bizzarro.
"Mia Signora che cosa vi è accaduto?".
Le domandò. Lei non rispose, si limitò a piangere nascondendo il viso tra le maniche.
Lui si abbassò, era preoccupato per lei.
"Non temete, mia Signora, io vi aiuterò. Vi prego ditemi che cosa vi è accaduto?".
Lentamente alzò il viso verso il suo interlocutore, che rimase esterrefatto. Era bellissima.
Pelle diafana. Labbra sottili e rosee come i petali di fiori di ciliegio. Gli occhi avevano un taglio particolare, inusuale, sottile e allungato e ma ammalianti. Non era di quelle terre. Era straniera.
Lui la guardò rapito. Non aveva mai visto una donna così bella.
"Voi siete un angelo, mia Signora".
Disse pieno di ammirazione. Lei sorrise.
Un sorriso angelico.
"Aiutatemi".
Sussurrò.
"Il mio Sigmore mi ha abbandonato qua, in questa tormenta.vi prego mi aiuti".
Disse tra le lacrime.
"Certo mia Signora".
Lei sorrise, ma poi cominciò a tremare.
"Oh mia Signora! Voi state congelando".
Veloce si tolse il pesante cappotto di pelle e lana, e con delicatezza lo pose sulle spalle della donna.
"Vi ringrazio di cuore".
Lui arrossì.
"Mia Signora, siete stata fortunata a trovarmi. Maledico il vostro signore, che vi ha abbandonata qui! In questo posto freddo e ostile con indosso una veste così leggera".
Disseieno di rabbia. Si rialzò e tese una mano a quella donna.
"Venite, vi aiuto a rialzare".
Lei allungò la mano e afferrò quella grande e nodosa dell'uomo.
"Graxie".
Si rialzò e guardò ritto negli occhi il suo salvatore.
"Mio buon salvatore posso chiedervi un'ultima cosa? ".
Lui annuì. D'un tratto le belle labbra si aprirono in un ghigno malefico, mostrando dei affilati canini.
"Voglio la vostra anima".
Sibilò. Lui sgranò gli occhi. Che cosa voleva? La sua anima?
"Co...co...cosa?".
Balbettò in preda al terrore. Doveva fuggire, ma non ci riuscì. Le gambe erano imprigionate nel ghiaccio.
Lei rise divertita e con un balzo gli fu addosso. Fu rapida. Rubò l'anima di quel povero uomo che cadde nella neve ghiacciato.
Sul suo viso rimase il terrore più acuto.
La tormenta si placò.
La donna svanì con essa, portando con sé il suo bottino...





________________________________
Beh, erano anni che non scrivevo una long-fic. Specialmente in un fandom nuovo.
Ho voluto provare. Tentare questa prova.
Forse molti di voi non hanno capito chi fosse la donna. Beh, è una yuki-onna.-
Uno spettro delle nevi nipponico, nato dalla disperazione delle donne morte nelle tormente di neve.
Ora vi chiederete cosa centra con Frozen? Beh, lo scoprirete non temete
Au revoir mon cher ♥


Traduzione dell'haiku


Desolazione invernale
in un mondo d'un solo colore
il suono del vento


Bashô (1644-1694)


   
 
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