In infermeria Robin era sdraiata sul letto con la testa appaggiata alla spalla di Rubber.
Come il resto della ciurma erano entrambi ricoperti di bende, anche se vista da lontano l'archeologa poteva sembrare una mummia per quante bende aveva sul corpo, ma era normale dopo tutte le ferite che le erano state inferte e a detta di Chopper da lei vi ha estratto una manciata di proiettili di agalmatolite, dicendo di non capire come, fortunatamente, non fosse morta. Ciò che il dottore non sapeva quando ha pronunciato quella frase è che in realtà lei era morta ma il capitano l'aveva riportata in vita, con quella sua testardaggine che lo contraddistingueva, e anche sua madre lo aveva aiutato.
Chissà se aveva solo sognato sua madre oppure quella era proprio lei, si chiese Robin.
Un gorgoglio la risvegliò dai suoi pensieri capendo poi che quel rumore era lo stomaco di Rubber. La donna ridacchiò, non sarebbe mai cambiato.
Scusandosi Rubber scese dal letto per poi andare in cucina gridando.
-Sanji ho fame!!- Robin continuava a ridacchiare pensado che ogni giorno il capitano si sbafasse l'equivalente di quindici o venti pasti.
Un minuto dopo la porta si aprì e da essa fece capolino Nami.
-Ciao Robin, come ti senti?- Le chiese la rossa sedendosi sulla sedia accanto al letto.
-Un pò meglio, grazie Nami.- Rispose Robin.
-Robin sono contenta che tu sia riuscita a sopravivere, ma come hai fatto? Chopper ha detto che quelle ferite erano più gravi di quelle che Zoro si era procurato a Thriller Bark.- Chiese Nami.
-Se proprio vuoi saperlo in realtà ero morta.- Affermò l'archeologa sbalordendo la navigatrice.
-In che senso?-
-Nel senso che ero morta tanto che ad un certo punto ho visto mia madre, poi però lei con una spinta mi ha fatto "precipitare" di nuovo nel buio, ed è stato allora che ho sentito una strana sensazione nel petto poi il mio cuore ha ripreso a battere, quando mi sono svegliata ho visto Rubber piegato su di me che mi praticava un massaggio cardiaco, in quel momento ho realizzato che mi aveva riportato in vita.- Nami guardava a bocca aperta Robin poi si accorse che quelle parole portavano un profondo amore, di quelli veramente rari che sono destinati a durare per sempre.
-E dimmi Rubber ricambia i tuoi sentimenti?- Robin non si stupì, gia sapeva che Nami lo aveva capito.
-Si.- Rispose Robin leggermente rossa in viso.
-Pensa se Sanji lo scoprisse.- Disse la rossa. Le due scoppiarono a ridere, immaginando la reazione del cuoco.
-Eh dimmi navigatrice, che mi dici dello spadaccino?- Chiese Robin con un sorrisetto malizioso mentre il viso di Nami diventò dello stesso colore dei suoi capelli.
-Ehm... Non so di cosa tu stia parlando.- Fece finta di niente la ragazza.
-Nami, lo so che anche tu sei innamorata di Zoro ed io sono sicura che per lui è la stessa cosa.- Affermò l'altra.
-Ti sbagli Robin.- Ribattè Nami abbassando lo sguardo -Io per Zoro non conto niente, non facciamo altro che litigare e insultarci. Per lui sono solo... una strozzina.- Robin vide il vuoto negli occhi di Nami, un vuoto colmabile solo dall'amore. 
-E di questo sei sicura al cento per cento?- Chiese. Nami guardò la donna davanti a lei non sapendo cosa rispondere. Dopo aver pensato un attimo trovò la risposta alla domanda.
-No.- Disse in fine.
-Allora devi chiarire e l'unico modo è rivelargli i tuoi sentimenti.-
-Si hai ragione.- Affermò Nami alzandosi e uscendo dall'infermeria. Robin sorrise, era sicura che anche Nami avrebbe trovato l'amore come lei e con questi pensieri si addormentò, le serviva riposo per riprendersi dalle ferite.

Uscita sul ponte Nami trovò Zoro sdraiato li vicino alla porta della stanza dei ragazzi. Dormiva come al solito.
Appena le si avvicino lo spadaccino aprì l'occhio buono.
-Che c'è?-  Chiese con quel suo solito tono un pò buerbero.
Probabilmente si era svegliato subito perchè l'ambizione lo aveva avvertito di una presenza il che era una fortuna, due anni fa avrebbe dovuto riempirgli la testa di bernoccoli per svegliarlo.
-Devo dirti una cosa importante, quindi alzati.- Alla richiesta Zoro si alzò per asoltare Nami e in parte anche per evitare di incorrere in qualche cazzottone da parte della navigatrice.
Nami si avvicinò arrossendo e facendolo arrossire.
-Zoro io... devo dirti che da un po di tempo io... sono innamorata di te.- Disse lei. Zoro spalancò l'occhi sentendo quelle parole, nami provava i suoi stessi sentimenti.
-Nami...-
-So che non te ne importa niente e che proabilmente mi odi ma... io mi sono innamorata di Zoro e non posso negarlo.- Disse Nami abbassando lo sguardo.
-So che perte sono solo una strozz...- Con un gesto veloce lo spadaccino solleva il viso della ragazza per poi avvicinarsi e baciarla dolcemente.
Dopo un momento di stupore Nami allacciò le bracia dietro al collo del ragazzo e rispose al bacio.
I due si staccarono per riprendere fiato.
-Nami anche io mi sono innamoratodi te e non ti considero solo una strozzina.-  Nami non disse nulla ma iniziò trascinare lo spadaccino dentro la camera dei ragazzi chiudendo poi la porta, qualche secondo dopo dalla serratura si senti un click, segno che la porta era stata chiusa a chiava.

Intanto li vicino Usop che ha osservato la scena afferma.
-Se Sanji dovesse scoprirlo bisognerà trovare un modo per far venire qui Viola.- 


Angolo dell'autore: Eccomi qui un'altra volta con unaltra fic questa volta Zonami (la prima incentrata su questa coppia) se qualcuno si chiede perchè questo è il sequel di "NON TI LASCIERO' MAI ANDARE" rispondo... boh! semplicemente volevo collegare le due storie. beh ditemi che ne pensate, ciao!
 flyman