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Autore: SaraEManuel95    29/03/2015    2 recensioni
Katherine ha ventisette anni, è la proprietaria di un pub molto conosciuto a Log Angeles, è una donna piena di impegni e dopo l’ennesima relazione finita male decide di lasciar stare l’amore, anche se così piena di impegni è molto legata alla famiglia, ed è proprio al terzo matrimonio del nonna che incontra David. David ha trent’anni ed è un poliziotto, dopo varie delusioni amorose è diventato uno di quegli uomini dai quali è meglio stare alla larga, ma qualcosa cambia quando al matrimonio della nonna incontra Katherine. Ma non è tutto come sembra, la loro non sarà da cuori e fiori, e l'amore a volte si presenta come l'ultima cosa alla quale avessi mai creduto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 17

David se ne era andato, molto probabilmente per sempre, quando Chris me l’avevo detto non ci avevo creduto, ero corsa da lui il giorno dopo, pronta per dichiarargli il mio amore proprio come mi aveva consigliato mia madre, aveva paura di non riuscire a proteggerci, ma non capiva che solo con lui saremmo stati al sicuro? Eppure quando ero arrivata lì, davanti al suo appartamento, il mio cuore si era spezzato, sta volta per davvero, David era lì dall’altra parte della strada con Akira al guinzaglio e una ragazza molto alta, forse quanto lui, e bionda gli stava accarezzando i capelli, non aveva perso tempo a trovarsi un’altra, Dio che schifo non era passata neanche un’ora, schifata avevo spinto sull’acceleratore e me ne ero tornata a casa dai miei bambini, la mia famiglia aveva deciso di trascorrere la notte a casa mia, così da farmi compagnia, ma in realtà sapevo che non volevano lasciarmi da sola e c’era da biasimarli? Mi sdraiai sul letto che adesso mi sembrava così vuoto e freddo, ma non appena Hope e Aaron si addormentarono al mio fianco, mi rilassai insieme a loro e cominciai a piangere, perché sapevo che da oggi in poi la mia anzi la nostra vita sarebbe cambiata del tutto, l’unica persona che mi aveva fatto innamorare, e davvero, se ne era andata, aveva abbandonato i suoi figli, mi addormentai con la consapevolezza che domani mattina, il dolore non sarebbe diminuito, il contrario. Il giorno seguente andai in ospedale, sotto costrizione di mia madre, per fortuna non avevo niente, anche perché se stavo male non ci avrei pensato due volta ad andare la notte prima, quando tornai a casa erano ancora tutti lì, avevo bisogno di spazio così li tranquillizzai e li mandai via, ma non appena gli aprii il cancello, Cheyenne entrò in casa, preoccupata e mi costrinse a passare il pomeriggio in sua compagnia, non che mi desse fastidio, ma avevo bisogno dei miei spazi, ma tanto era inutile controbattere, giocammo con i bambini tutto il pomeriggio, loro erano la mia ragione di vita, il mio sole e quando la sera si addormentarono, quella luce e quella felicità che mi avevano regalato si addormentò con loro, dopo una doccia veloce indossai il mio pigiama pesante e le ciabatte con il cane che mi aveva regalato David per natale, tanto valeva deprimersi del tutto no?! Provai a dormire ma era inutile, così decisi di scendere a farmi una camomilla, che buttai a terra non appena sentii il citofono suonare, mi avvicinai lentamente seguita da Tyson che aveva già il pelo dritto, con mani tremanti presi la cornetta e dal video vidi un uomo incappucciato ed iniziai a tremare, dovevo fare finta di niente o vedere chi fosse? La prima era la cosa più giusta da fare
“ chi è? “ ma cedetti alla tentazione, quando l’uomo si tolse la felpa ripresi a respirare

“ sono David, Katherine puoi aprirmi? “
“ vattene a casa tua David”
dissi cercando di imitare una voce da dura
“ come posso chiamare casa un posto dove i bambini, e tu, non ci siete? “
“ oh, non lo so’, chiedilo alla tua biondina “
“ chi Lisa? “
che faccia tosta
“ non mi interessa il suo nom... “

“ è mia sorella Kath, quella è mia sorella, ma tu come fai a saperlo? “
“ ieri sono passata a casa tua “
se quella era la sorella, avevo sofferto senza motivo? Mi fidavo di lui, davvero tanto, ma ieri sera io non so’ cosa mi sia preso, come al solito avevo tratto subito le conclusioni, ma questo non cambiava il fatto che lui se ne fosse andato
“ senti, posso entrare così ne parliamo meglio? “
“ non ci penso proprio, dove sei stato ieri è? Quando avevamo bisogno di te, sei scappato e ora non puoi tornare qui con la coda in mezzo alla gambe aspettandoti che io ti accolga a braccia aperte “
“ ascoltami Kath, tu e i bambini siete la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia vita, ieri quando quello stronzo è entrato in casa, per la prima volta in vita mia mi sono sentito inutile, ho rischiato di perdervi e se non fosse per il mio mestiere a quest’ora non saremmo qui a parlare, non ho fermato Malcolm quando potevo farlo. Ho avuto paura, di perdervi, e di amarvi, si perché io vi amo, amo Aaron, Hope e amo te, non ti sto chiedendo niente se non accettare il mio amore, ti sto chiedendo solo di vivere con me, giorno dopo giorno la nostra incasinata e fantastica vita, dimmi di si “
“ mi stai chiedendo si diventare la tua fidanzata? “ g
li chiesi con le lacrime agli occhi, io l’amavo totalmente e profondamente
“ no, ti sto chiedendo di diventare mia moglie, perché ora che ti ho trovato non voglio più lasciarti andare “ non risposi, rimasi in silenzio con la cornetta del citofono ancora attaccata all’orecchio, le parole non mi uscivano dalla bocca, non riuscivo a parlare, volevo sposarlo? Certo che si “ ehm, Kath, non vorrei metterti fretta, ma fuori piove ed io mi sto congelando “
aprii il cancello e poi la porta, e lo guardai correre verso di me

non gli diedi il tempo di entrare che gli saltai in braccio, lui mi prese per le cosce e mi strinse a se, senza accorgermene mi trovai sul tavolo della cucina con le gambe ancora allacciate alla vita di David, gli tolsi la maglietta in fretta e furia
"è un si?"  mi chiese lui staccando la bocca dalla mia 

“ si “ risposi io annuendo, lui sorrise e mi baciò di nuovo, poi mi prese di nuovo in braccio e mi portò al piano di sopra

“ ti amo da morire Katherine Zoe Miller ”
 “ ti amo anch’io David Lewis “

UN ANNO DOPO
Stavo ballando con mia moglie e i miei figli in braccio, chi l’avrebbe mai detto che mi sarei sposato? In quel momento ero l’uomo più felice su questo pianeta, la mia donna era meravigliosa ed i miei figli non erano da meno, amo tutti e tre allo stesso modo, loro sono tutto il mio mondo,
“ mi fai scendere papà? “ mi chiese Aaron con la sua vocina, per avere un anno e mezzo quei due erano una forza della natura, certo ogni tanto ci serviva il traduttore per capire cosa dicessero ma è così per tutti no?! Anche Hope volle scendere dalle braccia della mamma e insieme si diedero alla fuga verso il tavolo con la fontana, di cioccolato con accanto i contenitori con le fragole, approfittai di quel momento per stringere Katherine ancora più vicina a me
“ proprio come i genitori “ mi sussurrò lei guardando i bambini che chiedevano alla zia Angelina e allo zio Chris di prendergli le fragole con il cioccolato bianco, sorrisi e feci fare una giravolta a Katherine per poi portarla di nuovo accanto a me
“ sei bellissima con questo vestito, ma credo di preferirti senza “ lei rise, e in quel preciso istante mi convinsi sempre di più che non ci fosse niente di meglio al mondo, ma quel suono angelico finì troppo presto, il viso della mia donna si fece pallido “ stai bene? “ gli chiesi
“ accompagnami al bagno “ mi prese per un braccio e mi trascinò con lei, non appena arrivammo in bagno, si piegò sul water e vomitò, io gli ressi i capelli per tutto il tempo e cercai di sdrammatizzare
“ ti fanno così schifo le mie proposte per una notte di passione? “
“ David non ridere “
disse lei lavandosi la bocca e le mani al lavandino
“ magari è lo stress “ le dissi accarezzandole la schiena con una mano
“ lo pensavo anch’io, sono un paio di settimane che ho la nausea e pensavo che fosse il nervoso, ma ora sto bene, e se non è il nervoso, può essere solo una cosa “
Ci misi qualche secondo prima di metabolizzare il tutto “oh Dio, di nuovo? “ gli chiesi e per poco non svenni quando lei annuì, molto probabilmente aspettavamo un alto bambino, che Dio ce la mandi buona.

*
Ciao a tutte, siamo arrivate alla fine di questa storia che spero vi sia piaciuta quanto me!
vi ringrazio per averla inserita tra le preferite\seguite1da ricordare, e un grazie enorme a chi l'ha recensita, siete davvero forti!!
La terza storia è in fase di scrittura e nel frattempo ne sto pubblicando un'altra :) grazie di nuovo.. vi mando un grosso bacio
 corro a pubblicare l'altra ;)

 
  
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