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Autore: ViciousAir    29/03/2015    6 recensioni
POSSIBILI SPOILER BOO
Una piccola raccolta senza pretese di One-Shots dedicate alla coppia Will Solace/Nico di Angelo, tutte rigorosamente AU, ispirate a vari prompit. Principalmente saranno fluff, ma non escludo un pizzico di angst ogni tanto.
10. "Stop throwing apples at me!.": Will Solace lanciò per la terza volta in quel giorno una mela a Nico di Angelo sotto gli occhi dubbiosi di Percy e sconvolto di Annabeth. Nico di Angelo non capiva perché Will Solace si fosse fissato con questa storia di lanciargli mele.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Will Solace
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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"Is there a reason you never say my first name?"

Solace, hai scambiato la posta.”

L’aveva rifatto.
L’aveva chiamato Solace ancora.

“Cielo, scusa!”

Will Solace abitava in quel palazzo da tre anni ormai e nessuno, nemmeno il portinaio lo aveva mai chiamato per cognome.
Nessuno tranne Nico di Angelo.

“Tieni.”

Nico di Angelo non avrà avuto più di vent’anni, si alzava alle due del pomeriggio quando si sentiva mattiniero, suonava la chitarra negli orari più improponibili della notte e girava sempre vestito di scuro. Si era trasferito nell’appartamento accanto a quello di Will qualche mese prima, ma non avevano mai avuto una discussione vera e propria.
Will aveva provato a fare il bravo vicino, salutandolo ogni mattina, o meglio, ogni pomeriggio quando lo incontrava in ascensore.
Quando scendeva si prodigava anche a prendere la posta per tutti e due, addirittura.
Tutto questo lo aveva portato al… Nulla.
Nico di Angelo lo liquidava con qualche parolina monosillaba a scelta tra ‘sì’, ‘no’ e ‘boh’ tranne quando confondeva le buste e Nico si ritrovava con le bollette di Will da pagare.
In quei casi riusciva a formulare una frase tipo 'Mi hai dato la tua posta'.

“Grazie, mi spiace, non so dove ho la testa in questo periodo.”
“Tranquillo, Solace.”

Solace. Solace. Solace.
Will non aveva nulla contro il suo cognome, ma il fatto che quel ragazzo lo chiamasse di continuo Solace lo infastidiva. Insomma, era il suo vicino di casa. Ed era anche carino.
Nessun ragazzo carino doveva chiamarlo per cognome. Poteva chiamarlo Will, Willy, Wi-wi, Wall-E.
Dio, da lui avrebbe anche accettato qualcosa di melenso, come raggio di sole.
Ma Solace no. Troppo formale. Troppo distaccato.
La situazione non gli piaceva, era persino arrivato a parlarne con i suoi amici tanto era disperato.


“Mi chiama Solace! Solace! Era dalle medie che qualcuno non mi chiamava per cognome!”
“Will, penso tu stia esagerando.”
“No! Ascoltami, Cecil, ho anche avuto la prova che potrebbe avere interesse per il genere maschile spulciando nella sua posta, quindi non posso accettare-“
“Hai sbirciato la sua posta?!”
“Non è questo il punto. Stavo dicendo, non posso accettare che un ragazzo così mi chiami per cognome!”


Non se ne capacitava, non capiva perché in un mondo di persone che lo chiamavano Will, Nico di Angelo dovesse chiamarlo Solace.

“Nico, senti, ti posso fare una domanda?”
Nico, già pronto a tornare nel suo appartamento probabilmente per dormire, si lasciò scappare un sospiro.

“Dimmi.”
“Come mai non mi chiami per nome? C'è una ragione dietro?”

Nico tentennò per un istante e sbatté le palpebre un paio di volte. Per un istante parve a disagio.
Will si domandò se il suo tono di voce non fosse stato troppo aggressivo fino a che non lo vide riprendersi.
Il moro lo guardò dritto negli occhi.

“Perché… Perché non so qual è il tuo nome.”
“Non sai il mio nome?”

Will si grattò la testa, passandosi infine la mano tra i capelli biondi.
Nico di Angelo era lì da mesi e non sapeva il suo nome? Tutti in quel palazzo lo sapevano.
Lou Ellen usava sempre il suo nome come rafforzativo, soprattuto quando lo placcava dopo essersi scordato le chiavi nella toppa del portone, mettendo a serio rischio l'incolumità di tutta la palazzina.
Urlava così forte che ormai era impossibile non conoscere Will Solace.

“Will, le chiavi! Ti sembra un comportamento da persona responsabile, Will? Eh, Will? Will?!"

“Non posso chiamarti Will senza nemmeno conoscerti, sulle tue bollette non c'è nemmeno scritto il tuo nome, solo Mr. Solace.”
"Sulle bollette non c'è...Aspetta, scusa, perché non puoi chiamarmi Will?"
"Per lo stesso motivo per cui tu non mi chiami Neeks ma Nico. Non vai da una persona sconosciuta a chiamarla con un soprannome."

Will rimase imbambolato davanti a quelle parole, ammutolito: la sua mente stava processando quel breve scambio di parole.
Avevano anche battuto il recordo di durata del discorso. Non che Will si segnasse la durata di ogni loro discorso.
Nico alzò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto come faceva di solito, in attesa di una risposta che non arrivò.

"Beh, come ti chiami? William? Willian? Wilson? Willhem?"

Nico domandò, poi abbassò lo sguardo qualche istante dopo, come se il pavimento fosse improvvisamente diventato la cosa più interessante del momento.
D’un tratto, Will si sentì le orecchie andare a fuoco e pregò il cielo che i capelli gliele stessero coprendo abbastanza.

Nico di Angelo, il vicino di casa carino che si era trasferito da qualche mese e non lo faceva dormire con la sua chitarra alle tre del mattino aveva cercato il suo nome tra le bollette.
Nico di Angelo, il ragazzo vestito sempre di nero che si svegliava alle due del pomeriggio si era trovato probabilmente in imbarazzo a chiedergli come si chiamava.
Nico di Angelo, la persona che rispondeva a monosillabi in ascensore lo chiamava Solace perché secondo lui Will era solo un soprannome e non il suo nome completo.
Adorabile.

“Beh, potrei confessarti qual è il mio nome davanti a una tazza di caffè. Ho la moka sul fuoco, vuoi entrare?”

Nico si lasciò andare in una debole risata.

“Perché no?”

 
____
 

Heeey there! ViciousAir here. What's up?
Questa è effettivamente la prima fanfiction che pubblico. Woah, emozione.
Immagino stiate aspettando delle spiegazioni (o forse no): non ho mai contribuito al fandom di PJO/HoO, ho tante AU da parte e un amore per la Solangelo molto, molto forte. Uniamo l'utile al dilettevole e avrete queste sottospecie di oneshot/drabble estremamente fluffose, senza pretese.
Indi per cui ho deciso che sì, prenderò i miei piccoli bambini adorabili Will Solace e Nico di Angelo e li ficcherò in queste AU.
Preach, babies.
ViciousAir.
  
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