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Autore: Smiry90    19/12/2008    1 recensioni
Camminava per i corridoi e la gente si scansava per farlo passare, entrava nella mensa e subito era libero di scegliere a quale tavolo sedersi, alzava un dito e tutti erano pronti ad eseguire ogni suo ordine. Perché? Per paura. Per rispetto. Per semplice imitazione di chi diceva che con lui non si scherzava. Eppure… quanti amici aveva avuto? Seguaci, tanti. Ma amici? Uno, forse. Quanti amori? Molti… ma quanti di essi erano veri? Eccoci con una nuova yaoi! Sta volta AxelXDemyx!!
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta c'è per tutti

La prima volta c'è per tutti

 

 

Ed ecco a voi l'ultimo capitolo!! Spero non vi deluda!

 

Quanti gli avevano offerto dei regali?

Quanti gli erano corsi dietro solo per dire di aver parlato con lui ed esserne usciti vivi?

Quanti gli avevano lasciato lettere nell’armadietto supplicandolo di incontrarsi in un posto concordato?

Ragazzi… Ragazze… Una volta perfino una professoressa.

Camminava per i corridoi e la gente si scansava per farlo passare, entrava nella mensa e subito era libero di scegliere a quale tavolo sedersi, alzava un dito e tutti erano pronti ad eseguire ogni suo ordine.

Perché?

Per paura. Per rispetto. Per semplice imitazione di chi diceva che con lui non si scherzava.

Eppure… quanti amici aveva avuto? Seguaci, tanti. Ma amici? Uno, forse. Quanti amori? Molti… ma quanti di essi erano veri?

Lui non aveva mai dovuto cercare nessuno, lui non aveva mai dovuto alzare un dito. Aveva placato solo la sete di chi lo implorava, e si era divertito.

Ed ora eccolo lì, a sperare che lui arrivasse, che avesse letto la lettera, che per la prima volta nella sua vita, gli aveva lasciato nell’armadietto; aspettava sotto quell’albero addobbato da mille luci auree, mentre la neve candida cadeva lenta sulla cenere della sua sigaretta, che minacciava di cadere da un momento all’altro, aspettava stringendo tra le mani il primo ed unico regalo che avesse mai fatto, serrava i denti, reprimendo quelle che, a suo ricordo, erano le prime lacrime che tentavano di scendergli.

Poi, come un pugnale fosse arrivato dritto al suo petto, sentì quella voce dolce chiamarlo da dietro

“Axel…”

Attese prima di voltarsi, tanto per essere sicuro di non essersi illuso in un sogno, e solo dopo si voltò lentamente verso di lui.

Era sera, le luci scintillavano riflesse dai ghiaccioli pendenti dalle grondaie e la neve che leggera si posava sulle spalle di Demyx sembrava danzare alla dolce melodia natalizia trasmessa al centro; la gente correva, indaffarata nei regali dell’ultimo momento alla vigilia,ma per loro due il mondo sembrava fermo.

Axel fissava Demyx, respirando profondamente; si tolse la sigaretta di bocca, gettandola a terra e, accennando un sorrisino, disse un fioco “sei venuto…”

Demyx annuì “ sono qui. Cosa volevi dirmi?”

“mpf… cosa volevo dirti…” ripeté Axel, incerto su come impostare quel discorso “credo tu lo sappia”

“voglio sentirtelo dire” fece deciso Demyx. Axel lo fissò un istante: come erano cambiate le cose. Quando si erano incontrati, quella volta nel laboratorio, lui era così innocente, docile, timoroso; ed ora era riuscito perfino a dargli ordini! Ma infondo, se era lui, poteva anche stragli bene.

Il rosso si avvicinò a lui, fermandoglisi poco distante, sospirò profondamente e cominciò quello che per lui sembrava un discorso impossibile da pronunciare “ sono stato un idiota. Ma me ne sono reso conto solo ora. In realtà ho sempre desiderato di uscire da questa vita schifosa, ma la paura di un futuro che non conosco mi ha sempre bloccato. Ho smesso di credere nella fortuna, nell’ottimismo, molto tempo fa, per me non esisteva più niente di buono in cui credere. Tutto finché non ti ho ritrovato, Demy”

Ritrovato… Ritrovato? L’aveva finalmente ammesso! Ritrovato! Il cuore di Demyx rischiava di esplodere, ma cercò di trattenerlo finché poté, per ascoltare fino infondo il discorso di Axel

“tu mi hai fatto capire che esisteva una speranza anche per uno come me… Non ho mai saputo cosa fosse l’amore, perché nessuno me lo aveva mai fatto scoprire… nessuno tranne te… Demyx, io non ho più paura del futuro, ci voglio provare, voglio chiudere quest’ennesima porta del mio passato, ma non per seppellire tutto… per ricominciare, con te.” E facendo spallucce alzando le braccia terminò sorridendo con un “sembra che sta volta sia stato tu a tirarmi fuori dall’angolino del letto, eh?”

Demyx non si trattenne più. Si gettò tra le braccia di Axel, stringendosi forte al suo petto “Axel!! Non voglio mai più perderti, mai più!!”

“stupido, piangi ancora? Allora non ti ho insegnato proprio niente eh?” ridacchiò il rosso, accarezzandogli i capelli. Demyx riemerse con il viso dal petto di Axel e, alzatosi un poco verso di lui, lo baciò passionalmente, stringendosi a lui; Axel lo cinse con le sue braccia muscolose, tenendolo a sé come una reliquia troppo preziosa. Si baciarono a lungo, incuranti del frettoloso via vai di gente: potevano correre tutti, per loro il tempo era fermo, il mondo era fermo, bloccato in quel bacio intenso, carico di emozioni.

Quando si staccarono, rimanendo abbracciati sotto l’albero, Demyx si accorse del pacchetto che premeva tra loro

“e questo cos’è?” fece curioso

“è per te” sorrise Axel

“per me? Axel, ma tu non hai mai fatto regali!”

“be, la prima volta, c’è per tutti, no?”

Demyx allargò un radioso sorriso, sentendo tirare la pelle delle gote fredde per via delle lacrime, e scartò impaziente il suo regalo; quando lo aprì, sentì sotto le dita la pelle morbida del giacchetto di Axel

“Axel! Ma è il tuo giacchetto questo!”

“sta meglio a te” sorrise lui, baciandolo a stampo, per poi infilargli il giacchetto nero dopo avergli tolto quello che portava di già. Demyx si guardò e stile top model rise

“si, hai ragione!”

“adesso fai anche l’ironico eh?”

“ma io non sto scherzando!”

Axel prese una manciata di neve e la tirò a Demyx “ma smettila!”

“ah vuoi la guerra, eh?”

E mentre loro erano ancora intenti a tirarsi la neve come due bambini il tempo sembrò tornare indietro, a quando ancora entrambi erano due innocenti ragazzini, in un mondo perfetto che da soli si erano creati.

“Riku ha suonato il campanello!” starnazzava Sora da dieci minuti, mentre giocava alla play station con Marluxia

“perché non vai ad aprire invece di strillare, visto che io sono in cucina!”

“perché sei tu il padrone di casa!”

“apro io dai” Larxene, come se si trovasse a casa sua, andò ad aprire la porta, ritrovandosi davanti Axel e Demyx mezzi bagnati per la neve “era ora, mancavate solo voi!”

“Larxene?” fecero in coro i due

“ma che ci fate voi qui?” chiese Axel entrando in casa e vedendo Marluxia che giocava con la play insieme a Sora

“oh ciao capo! Riku è stato così gentile da invitarci!” rise lui, salutando con la mano. Dalla cucina spuntò Luxord, accompagnato da Riku

“oh siete arrivati!” fece Riku, passandosi una mano sui capelli “sbaglio o l’ho già visto quel giacchetto?”

“già! Il mio Axel è stato così carino da regalarmelo!” Demyx si strusciò al braccio di Axel stile gattino

“il mio Axel, ma sentitelo! Adesso non fare le fusa Demy!” rise Sora, beccandosi un pugno in testa da Axel.

Una risata generale, poi divertimento a non finire: per tutta la sera si divertirono in mille modi, mangiarono il riso soffiato preparato dalla madre di Riku, e si persero nel ricordo della loro avventura di poco tempo prima, romanzandola anche un po’.

“ragazzi, forse non sarà per capodanno…” proruppe poi Demyx, alzando il bicchiere “ma vi giuro che la prossima festa la faremo nella nostra nuova casa!” e strinse il braccio di Axel

“perché andate a vivere insieme?” Zexion diede voce alla domanda che tutti volevano porre

“si” rispose Axel, accarezzando la testa di Demyx “insieme”.

FINE

 

 

Salve lettori! Finalmente questa storia epocale è finita! Ci ho messo una vita a scriverla! Spero vi sia piaciuta! Ringrazio tutti coloro che abbiano avuto la forza di arrivare fino alla fine e vi mando un bacione!

Un ultima cosa: il riso soffiato al caramello è un dolce che prepara sempre la madre di un mio amico, e ne siamo letteralmente drogati! Be con questo penso sia tutto! Sao sao a tutti!!! E Buon Natale!!

 

 

 

 

 

 

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