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Autore: Irian    02/04/2015    5 recensioni
Ero con i miei gatti sul terrazzo di casa, e mi sono chiesta: come sarebbe se Elsa invece del ghiaccio dominasse la terra, la natura e i fiori?
Questo è quello che è venuto fuori, una storia strapiena di Nonsense con tanto di colonna sonora ispirata a molteplici versioni di Let It Go.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna, Elsa
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ero con i miei gatti sul terrazzo di casa, e mi sono chiesta: come sarebbe se Elsa invece del ghiaccio dominasse la terra, la natura e i fiori?
Questo è quello che è venuto fuori, una storia strapiena di Nonsense con tanto di colonna sonora ispirata a molteplici versioni di Let It Go.
Sono a conoscenza del fatto che esistono delle immagini ispirate a Elsa “versione natura” quindi ogni plagio è del tutto involontario e casuale.
BUONA LETTURA
 
 
Elsa stava dormendo beatamente quando sua sorella Anna la svegliò all’improvviso.
“Elsa, alzati!”

“Anna, torna a dormire” disse Elsa
“Ma il cielo è sveglio, quindi io sono sveglia, dobbiamo giocare!”
“Vai a giocare da sola!” disse Elsa scaraventando la sorellina giù dal letto
“Ma la foresta ci aspetta” disse Anna sollevando la palpebra della sorella che in un attimo si alzò.
Corsero nella sala grande
“Fai la magia, fai la magia” la esortò Anna
“Sei pronta?” la piccola annuì
Elsa creò un fiore con dei petali bianchi, lo lanciò in aria e quest’ultimo esplose in una fontana di petali
“E’ fantastico!”
“Guarda questo” Elsa poggiò un piede per terra e immediatamente tutto fu ricoperto di erba e alberi
Le due giocarono con i fiori, si rotolarono sull’erba e si lanciarono su alcune liane create dalla sorella.
Anna si lanciava di liana in liana ad una velocità pazzesca, ben presto la sorella non riuscì a starle dietro, e nel tentativo di creare un’altra liana colpì Anna alla testa con una scintilla verde.
Chiamò i suoi genitori, che la portarono dai troll, per fortuna riuscirono a salvarla, ma la misero in guardia: il suo potere sulle piante doveva essere controllato, altrimenti avrebbe rischiato di ferire ancora una volta sua sorella, e l’ultima sarebbe potuta essere fatale.
I genitori di Elsa decisero di limitare i suoi contatti con il mondo esterno, anche con Anna, che dell’incidente non ricordava nulla, come non ricordava nulla del potere di sua sorella.
Un giorno i genitori delle due morirono, e Elsa non potè fare nulla per Anna, era chiusa nella sua camera che ormai era ridotta ad una foresta.
Il giorno in cui Elsa sarebbe dovuta diventare regina, non era un giorno felice per la maggiore, dovette stringersi in un abito lungo da regina e legare i suoi capelli castani in uno stretto chignon, si guardò allo specchio, i suoi occhi erano dello stesso colore del caffè, ma erano pieni di paura.
Ogni volta che toccava qualcosa senza i suoi amati guanti essa si ricopriva di fiori o di sottili piante.
Nulla doveva essere svelato.
Questo però successe nel mezzo della serata, quando Anna aveva cominciato a fare troppe domande, Elsa non ce l’aveva più fatta e aveva colpito uno degli invitati con una sottile liana verde.
Era scappata via, nelle colline, dove tutto era verde.

Le radici che si avvinghiano intorno a me, si avvolgono nel mio cuore
Sono regina di un regno, un regno di isolamento
Il vento soffia e dice “non stai facendo male”
Ma non lo so, devo contenerlo
Mi è stato sempre detto così,
fai la brava o si svelerà,
è un segreto, il tuo segreto.
E tale deve rimanere… -elsa lancia il suo guanto al vento-
Ma ormai, non c’è più, -elsa crea piccoli vortici di fiori-
la verità è stata svelata,
oramai, tutti lo sanno,
ed è sbagliato negarlo,
oramai,
non tornerò…
ditemi voi…come potrei? –elsa slaccia il mantello e lo lascia volare via-
adesso so…
che ho sempre sbagliato,
e non ho paura,
di ciò che posso fare,
ditemi se solo io,
voglio saperlo…
se un potere così grande, fin dove può arrivare? –elsa crea una scala di radici-
oramai, oramai,
non è più un segreto,
oramai, oramai…
posso lasciarlo andare…
so che, questo è il posto per me…
non negarlo ancora…
-dal terreno spuntano degli alberi molto alti che sorreggono una postazione più alta-
Il mio potere non si ferma qui…
-elsa fa risplendere una foglia che ha inciso nel terreno-
Vai avanti, non hai nulla da temere…
Le foglie sono sempre state accanto a me…
Il resto è storia ormai…che passa e se ne va!
-elsa si slaccia lo chignon e si stende i capelli in una treccia laterale-
Oramai, oramai, nessuno può fermarmi…
-Elsa mentre canta crea un vestito verde scuro, con tanto di mantello e ninfee-
Non ho nulla da perdere
So che cosa fare…
Resto qui da sola!
Non temo nessuno!
Nessuno mi porterà indietro…
Le porte si chiusero facendo rumore.
Anna intanto, stava camminando per raggiungere la sorella, doveva dirle tutto.
Arrivata al castello rimase sorpresa dall’opera della maggiore
“Elsa!”
“Anna…”
“Sei cambiata…in meglio”
“Grazie…non mi rendevo conto di cosa ero in grado di fare” disse Elsa agitando la mano e facendo comparire dei piccoli fiorellini sull’abito di Anna
“Adesso tornerai no?”
“Cosa? No! Perché dovrei?”
“Vedi hai trasformato Arendelle, in una…foresta.”
“Cosa?”
“Calma, puoi risolvere tutto!”
“Non che non posso”
“Certo che puoi, io so che puoi”
“No, non so come fare!” urlò Elsa, e a quel punto un’altra freccia verde andò a colpire la sorella.
 
 
 
Angolo dell’autrice
È meglio se non fate domande.
Non ho idea di cosa sia questa “cosa” non so da dove esce e soprattutto CHE ROBA E’.
Spero che vi sia piaciuta, lasciatemi una recensione, anche sulla canzone se volete.
Baci e caldi abbracci,
Irian (p.s. avevo richiesto il cambio del nome in “Arya 28”, poi mi sono accorta che era un nome veramente scemo, ma era già troppo tardi per cui, quando il nome verrà cambiato, invierò una nuova richiesta, sperando che il mio nome non sia già stato fregato da altri, comunque se doveste vedere una Arya 28 in giro, sappiate che sono io)

 
  
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