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Autore: Liberty89    04/04/2015    2 recensioni
Maledetto Sora e maledetto Roxas, ma soprattutto maledettissimo Ventus e le sue vendette diaboliche! Aveva avuto una pessima influenza su di lui da quando si erano fidanzati. E “pessima” era un mero eufemismo per descrivere la… perfidia che albergava nella mente del suo biondo amante.
One-shot un po' delirante scritta per una sfida a colpi di fan fiction.
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altro Personaggio, Vanitas, Ventus
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
- Questa storia fa parte della serie 'Loonyverso'
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Titolo: Vendetta al sale marino
Autore: Liberty89
Genere: Comico, Erotico
Rating: Giallo/Arancione
Personaggi: Vanitas, Sora, Roxas, Ventus, più tre comparse.
Avvertimenti: AU, OOC (?), One-shot, Shonen-ai
Note dell'autrice: Buongiorno! Questa fic nasce da una sfida lanciatami da un esimio collega che consisteva nello scambiarci tre immagini a tema yaoi una soft, una di medio grado e poi una hard. Questo è il risultato uscito da quella di medio grado, in cui c’erano Sora e Roxas che si gustavano lo stesso ghiacciolo al sale marino. Il mio cervello fa voli allucinanti, per lui dal quasi niente nasce tutto e questo è il risultato. La fic è ambientata nel Loonyverso (Batik), appartenente all'autore Ottoperotto.
Credo d'aver detto tutto quello che serve (?). In ultimo, grazie a Elia per l’aiuto nella scelta del titolo!
Buona lettura!

Disclaimer: i personaggi di questa fic non mi appartengono. La fic non è stata scritta a scopo di lucro.


Vendetta al sale marino

Vanitas strinse forte i denti e ringhiò, cercando per l’ennesima volta di liberarsi dalle corde che lo tenevano legato a quella dannata sedia.
Si diede dell’idiota colossale per essere caduto nella trappola dell’allievo di Eraqus, ma non aveva potuto resistere: Ven che gli chiedeva di nascondersi in camera di Roxas per fare l’amore e lo faceva accomodare -dannata sedia ancora una volta- per poi fargli uno spogliarello degno delle migliori danzatrici del ventre, era una proposta troppo allettante. Eh no, non poteva di certo ignorarla. Al contrario, non s’era minimamente accorto della corda che ipnotizzata dalla musica -saltata fuori da chissà dove, ma poi aveva scoperto quasi con orrore che era Loony a suonarla da dentro l’armadio- lentamente si era legata attorno ai suoi polsi per immobilizzarlo.
Maledetto Sora e maledetto Roxas, ma soprattutto maledettissimo Ventus e le sue vendette diaboliche! Aveva avuto una pessima influenza su di lui da quando si erano fidanzati. E “pessima” era un mero eufemismo per descrivere la… perfidia che albergava nella mente del suo biondo amante.
Gli aveva fatto uno scherzo. Ok, uno scherzo pesante. E sì, era uno scherzo degno dei peggiori Arcidemoniettuss con gli occhi bianchi… fingere di scambiarlo per il numero XIII per un giorno intero e baciare il vero Roxas con fin troppa passione lo aveva indispettito non poco. D’accordo lo aveva fatto infuriare come mai lo aveva visto.
E adesso stava subendo la più atroce delle vendette.
Non poteva nemmeno distogliere lo sguardo da ciò che aveva davanti a causa del cerchio magico su cui era stato messo e che sembrava farsi beffe di lui dal pavimento. Esattamente come aveva fatto Loony dopo averlo disegnato, per poi piazzarcelo sopra e saltare dalla finestra urlando qualcosa a proposito di Batman che gli faceva un baffo. A lui e alla forza di gravità.
Tornando alla sua tortura, di fronte a lui, i due gemelli diversi si stavano impegnando fin troppo nel mangiare un ghiacciolo al sale marino, tenuto da entrambi esattamente nel mezzo. Lo leccavano con occhi così innocenti e le guance appena arrossate da essere quasi indecenti -davvero, doveva aprire una petizione per rendere illegali simili sguardi in simili situazioni. Le lingue raccoglievano con attenzione ogni goccia che minacciava di sfuggire lungo le dita e le loro labbra ogni tanto succhiavano la superficie del ghiacciolo per poi staccarne un pezzetto con i denti.
Ovviamente, il suo amico in mezzo alle gambe stava protestando a viva forza contro la bio-armatura e la cosa stava diventando abbastanza dolorosa oltreché imbarazzante. Fece per stringere le gambe attorno al membro, ma solo in quel momento si accorse che anche le caviglie erano state saldamente ancorate alla sedia.
-M-Maledetto Ven…- grugnì il moro, serrando i pugni legati dietro la schiena.
-Mh? Detto qualcosa Vany?- domandò Roxas, dopo aver dato un’ultima lappata alle proprie dita, buttando il bastoncino vuoto nel cestino.
-N-Niente… potete slegarmi adesso? Dovrei fare una capatina urgente al bagno…- chiese umilmente, sperando nell’assurda bontà del suo gemello castano.
Distruggendo le sue speranze, Sora scosse la testa in segno negativo. -Non abbiamo ancora finito. Ven ci ha lasciato ben cinque ghiaccioli, questo era solo il secondo.- spiegò, scartando il terzo protagonista di quella terribile vendetta.
Il brunetto posizionò il ghiacciolo tra sé e il suo Nobody, quindi diede una lunga leccata sulla parte larga, mentre Roxas faceva lo stesso dall’altro lato, guardandolo con occhi più maliziosi del normale, che gli ricordarono Ventus e i suoi gemiti di piacere ogni secondo di più.
L’urlo che il custode oscuro lanciò subito dopo fu in grado di spogliare di ogni sua foglia il prezioso cespuglio a forma di elefantino di Marluxia e di far cadere a terra un bicchiere nel locale di Quina e Ursula.
-Accidenti!- esclamò la strega del mare, vedendo il ragazzino biondo raccogliere i vetri. -Ven ti sei fatto male?-
-Tranquilla Ursula, sto bene. Mai stato meglio.- rispose con un sorriso così serafico da essere quasi spaventoso.
  
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