Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: akane_99    08/04/2015    0 recensioni
lasciandomi trasportare da Book of Circus e piangendo amaramente alcuni tra i miei personaggi preferiti prende forma questa Missing moments ...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Dagger, Doll, Joker, Kuroshituji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*ANGOLO AUTRICE*
In questo capitolo inserirò alcuni eventi raccontati in alternanza da Smile e da Doll, e alcuni pensieri espressi da entrambe le parti. Quelli di Smile saranno in colore blu, per aiutarvi a capire meglio, mentre quelli di Doll in nero. Sarà utile per osservare da più punti di vista gli sviluppi del nuovo capitolo.
Grazie mille a chi mi segue e scusate l’attesa.
Ps. Molte volte faccio riferimento agli occhi dei personaggi, che hanno entrambi un occhio coperto. Ovvio, lo so
  - Nerdfighter-
*******
Sono appena passate le due di notte, quando il mio fidato diavolo di maggiordomo mi da una notizia sconvolgente: attraverso metodi sulla natura dei quali ha sorvolato, è venuto a conoscenza dell’identità dell’uomo che qui al circo viene chiamato il Grande Padre.
Questo vuol dire che sarà la mia ultima notte in questo posto.
Non dico che mi dispiace, tornare alla mia vita di sempre, nella mia comoda magione …
Però c’è qualcosa di quela ragazzina che mi lascia un po’ confuso. Andarmene senza dirle nulla mi lascerebbe con l’amaro in bocca.
Forse non riesco ad ammettere che io, Ciel Phantomhive, che ho giurato di vivere solo per vendicare la mia famiglia, posso ancora provare qualcosa di simile all’amore.
Dovrei dirle qualcosa? Per la prima volta nella mia vita non so cosa devo fare, ma non sento il bisogno di chiedere consiglio a Sebastian. Questa volta me la caverò con le mie forze. Sul mio onore.
Doll, o qualunque sia in realtà il tuo vero nome, cosa mi stai facendo?

*******
Ieri ho fatto come mi aveva detto la sorellona, e Smile mi è sembrato sorpreso, ma felice.
Sono comunque contenta che ora siamo reciprocamente custodi di un segreto dell’altro. Io terrò il suo. Sempre. Oggi abbiamo tutti un giorno libero e mi piacerebbe passarlo con lui, perché ora siamo più vicini.
Mi piacerebbe insegnargli a camminare sulla corda, sento che ha la costoìituzione per riuscirci.
A giudicare dalla luce che entra nella nostra tenda, sono sveglia a pensare da non poco tempo.
 Il sole è alto, il tempo sembra bello, quasi caldo, nonostante sia inverno.
Mi calo a testa in giù dal letto a castello tenendomi al bordo con le gambe a penzoloni, a guardare Smile, girato dall’altro lato.
Mi allungo un po’ verso di lui e gli sfioro i capelli con la punta delle dita.
Smile, evidentemente era già sveglio come me, si volta subito : ha i capelli scompigliatissimi e tenendo gli occhi chiusi si affretta a sistemare la benda su uno dei due.
Dopo di che , stropicciandosi l’altro occhio, con voce impastata dice : “ buongiorno Doll. Giornata libera, vero?”
Dondolandomi mi lascio cadere sul suo materasso e lo abbraccio.
Per la prima volta mi abbraccia anche lui.
“Smile !” gli sorrido. ” Ho una proposta da farti. Una sorpresa.”
“ Una sorpresa eh? Ci sto!”
Ci alziamo, e siccome è un giorno libero, decidiamo di indossare degli abiti normali.
“Potresti voltarti?” chiedo a Smile prima di togliermi la logora magliettina che uso per dormire.
Io infilo una casacca bianco sporco, una giacchetta appartenuta a Joker e un paio di calzoncini marroni.
Quando mi giro verso di lui, Smile indossa una camicia, pantaloni grigi e porta un bel cappellino calato sugli occhi dal quale spuntano due ciuffi sbarazzini di capelli.
Corriamo fuori ridendo, come se fossimo due bambini normali, innocenti, che vanno a giocare al parchetto.
Così felici, come ogni bambino dovrebbe essere.
********
 
Io e la ragazzina ci dirigiamo in un luogo che ormai mi sembra di conoscere da sempre : il tendone bianco e azzurro degli allenamenti.
Credo di non averlo mai visto così vuoto: è misteriosa questa cosa … sarà anche un giorno di pausa, ma dove saranno tutti?
Questa faccenda non mi convince troppo … tuttavia sono felice di passare un po’ di tempo con lei.
“ aspetta qui!” esclama Doll  fermandosi all’entrata.
Le obbedisco e la osservo trafficare con numerosi scatoloni, reti e strani attrezzi.
Quando mi fa segno di avvicinarmi ha preparato una postazione di funambolismo: una corda a tre o quattro piedi da terra, tesa sopra un mucchio di coperte.
“ che cosa vuoi fare?” le chiedo sorpreso.
“ non ti piacerebbe imparare?”
“ oh,certo. Saresti davvero disposta ad insegnarmi?”
“ e chi se non io? Sali. Ti tengo.”
Mi tolgo le scarpe e i calzini bianchi e tenendomi a Doll appoggio piano piano un piede nudo sulla fune.
Sono un po’ titubante, ma l’altezza è bassa e lei mi tiene, lo so. Non mi lascia cadere.
Quando sento le sue manine sui fianchi acquisto sicurezza : allargo un braccio e poi l’altro, tenendo lo sguardo fisso in avanti. Poi, con un movimento lentissimo, muovo il primo passo.
Ondeggio per un attimo, alla ricerca dell’equilibrio prima di lasciarmi prendere dal panico e cadere rovinosamente, travolgendo anche Doll, che cercava di impedirlo.
Finiamo abbracciati, per terra, sul mucchio di coperte che lei provvidenzialmente aveva preparato.
Scatto in piedi, imbarazzato, spolverandomi i vestiti.
“ non ti preoccupare, è normale le prime volte. Ti sei fatto male?”
“ no. Grazie. Va tutto bene.” Balbetto.
Forse mi vergogno un po’ a farmi aiutare … quindi non mi lascio abbattere dalla caduta e tento di nuovo. Io, Ciel Phantomhive, non mi arrendo mai.
Con sicurezza sistemo il cappello in testa, pulisco i piedi (non sono abituato a stare scalzo nella polvere, mi da anche un po’ fastidio, ma non lo do a vedere) e risalgo sulla corda.
Braccia aperte, sguardo attento. Un passo. Vacillo un momento, ma questa volta mi riprendo subito, Doll mi regge.
Una parte di me vorrebbe farcela senza aiuto, ma so di avere bisogno di lei. È la prima volta che sento di avere davvero bisogno di qualcuno.
Un altro passo segue il precedente e poi un altro. Quasi non mi accorgo di avanzare,quasi non mi accorgo che piano piano la ragazza mi ha lasciato camminare da solo, seguendomi a piedi.
Arrivo dall’altra parte quasi in trance, e scendo dalla fune con un saltello.
Doll mi guarda con ammirazione, la stessa che forse si può leggere nei miei occhi.
“ hai visto? Sapevo che ci saresti riuscito”.
Sono costreto a darle il merito però, senza di lei non avrei ottenuto nulla.
“sei tu a essere una brava insegnante.”
Co ìn un po’ di spavalderia alzo ancora la corda, non fino a portarla al livello dei professionisti ovvio, ma già così sarà diverso.
La spavalderia è sparita, sono un po’ impaurito, ma non voglio deluderla : aiutandomi con uno sgabello più alto appoggio leggermente il piede sinistro alla fune, per trovare l’equilibrio.
Il trucco è sempre quello, concentrarsi, ma non pensarci troppo.
Senza ulteriori incidenti, giungo dall’altra parte.

***********
Smile sembra davvero entusiasta. Da quando lo conosco non gli ho mai visto brillare gli occhi in questo modo.
Si avvicina, mi batte il cinque ed esclama: “ Vorrei fare qualcosa per ringraziarti. Qualcosa di speciale; come hai fatto tu.”
Lo guardo, mi siedo per terra a gambe incrociate e ascolto attenta aspettando le sue parole.
Quando si toglie il cappello e accenna un inchino, non riesco a trattenere un risolino.
“ Dai Doll! Sono nel bel mezzo di un discorso e di un’azione elegante!”
“Okay, va bene. Continua pure.” Annuisco mentre lui, tendendo una mano verso di me chiede: “My Lady, mi concederebbe l’onore di questo ballo?”
“Ma io non so ballare! Sono impacciata quando non sono sulla fune con il mio vestito … ma tu … sai ballare?”
“ Shh … dammi la mano. Se io posso camminare sulla corda, tu puoi ballare.”
Ricambio goffamente l’inchino, e accetto l’appoggio del suo braccio.
Lui, da parte sua allunga l’altra mano sui miei fianchi, tirandomi a se, e poi comincia a canticchiare una melodia dolce, come una nenia segreta, proveniente dal passato.
“Chiudi gli occhi, prova a seguire i miei movimenti.”
Obbedisco e mi lascio trasportare da lui, come in un volo : o più correttamente, proprio in un ballo. È così che ci si deve sentire.
Mi sento una principessa e la mia mente viaggia fuori da questo tendone, in eleganti palazzi e sale da ballo.
Quando riapro gli occhi vedo Smile, che si complimenta con me e mi chiede se voglio ballare ad occhi aperti questa volta, per imparare i passi.
Alla fine in un po’ più di un ora riesco a fare i passi basilari e a ballare senza dipendere completamente.
Non avrei mai creduto di riuscirci.
“Grazie”. Sussurro all’orecchio di Smile, mentre siamo ancora stretti l’uno all’altra.
*** *** ***
Dopo una ricca cena preparata dalle sapienti mani di Black, i membri della prima squadra si incontrano per una riunione, ma siccome sono la più piccola e non vi prendo parte quasi mai, decido di fare lo stesso anche oggi.
Non vedo motivi per farlo proprio stasera.
L’ aria è freschina, ma il cielo è limpido e senza nuvole: forse più tardi si potranno vedere persino le stelle.
Tiro fuori dalla mia borsa di pelle una sciarpa di lana bianca, me la stringo intorno al collo e faccio per chiudermi la giacchetta, quando Smile mi raggiunge e mi saluta scompigliandomi i capelli.
“Ciao!” esclama poi.
“ ‘Sera Smile. Come stai, non ti ho visto a cena!”
*** *** *** *** ***
“Mi sentivo poco bene … “ mento, quando in verità ho passato la pausa della cena a parlare con Sebastian delle ultime novità delle quali siamo venuti a sapere informandoci reciprocamente delle scoperte.
Questa è l’ultima sera e durante la giornata ho pensato molto a quello che devo fare.
“Doll.” Chiamo la ragazza fermandola con un tocco sulla spalla.
“ Smile? Che ti prende? Improvvisamente hai cambiato sguardo.”
“ So che sai tenere un segreto. Ti devo dire una cosa molto importante. Che non devi rivelare, anche se non ti piacerà. Ascoltami. Promesso?”
“ Promesso.” Risponde la ragazzina stringendomi la mano per suggellare il patto.
“ Non posso dirti il motivo. Mi piacerebbe davvero. Ma non posso rimanere qui con te. Non posso più rimamere qui. Questa è la mia ultima notte.”
Doll mi fissa a bocca aperta, senza sapere cosa dire, con un espressione sorpresa e triste allo stesso tempo dipinta sul volto. Deglutisce, assorbendo la notizia e risponde scegliendo con cura le parole: “ Ve bene. Non ti chiedo altro. Se non di seguirmi. Siccome è l’ultima notte voglio mostrarti una cosa. Un posto speciale, il mio piccolo angolo di paradiso, dove vado quando mi sento sola o voglio non pensare a tutta la tristezza che mi circonda. Mi piacerebbe condividerlo con te.”

*** *** *** *** ***
Voglio portarlo in un prato ai confini dell’ accampamento, dietro le doccie.
Non ci viene mai nessuno qui ed è il luogo meno illuminato: si potranno osservare persino le mie amate stelle. Quando ero piccolina il Grande Padre mi ha insegnato a riconoscerne alcune.
Dopo pochi minuti di giro per il campo, tra tende e mucchi di cose, raggiungiamo il mio posto. Il posto dove l’erba è più verde, per me.
A lato c’è un grande albero di salice, molto vecchio e ricco di fronde.
Quando mi stendo sotto di lui mi sento al sicuro: d’estate offre riparo dal caldo e d’inverno dal vento.
Smile ed io decidiamo di sdraiarci sotto al salice, ad aspettare che la notte diventi più scura.
All’ improvviso una folata di vento inattesa, nonostante l’albero che avrebbe dovuto ripararci, sposta il ciuffo di capelli dall’occhio ferito.
D’ impulso tento subito di risistemarlo,per nascondere la brutta cicatrice,ma Smile mi ferma con una mano.
“Lascia. Fammi vedere.” Dice sfiorandomi il viso.
“Cosa ti è successo?
“Non ne ho mai davvero parlato con nessuno … se non con il Fratellone … ecco, i mie genitori quando ero più piccola litigavano spesso : ricordo poco , ma so che mio padre beveva e picchiava mia madre. Un giorno se la prese con me. Forse avevo quattro o cinque anni quando mia madre mi abbandonò in mezzo alla strada non potendo più permettersi di mantenermi dopo la morte di quell’uomo. È stato un po’ di tempo prima che Joker mi facesse entrare a fare parte del suo gruppo. Ci sostenevamo a vicenda laggiù, nei vicoli sporchi dell’East End”
Le lacrime cominciano a scorrermi sul volto e Smile mi prende per mano.
Ci addormentiamo così, mano nella mano, sotto le stelle.
*** *** ***
Mi sveglio nel bel mezzo della notte e Doll è ancora abbracciata a me.
La scosto delicatamente, la luna piena le illumina il bel volto.
Ora devo proprio andare via.
C’è una cosa che devo fare prima di andare.
Mi avvicino a lei prendendole il visino tra le mani e le dò un bacio. Il mio primo bacio.
Lizzy non lo saprà mai probabilmente.
Sento le sue labbra morbide contro le mie: sapore dolce e profumo fresco su lei. Le mie mani su di lei. I suoi occhi chiusi, che sembrano tremare, come in un sogno.
Staccandomi mi concedo un minuto per guardarla, per osservarla: com’è bella, sdraiata su quest’erba umida … sembra un folletto di una di quelle fiabe che mia madre mi raccontava da bambino.
Come ultimo saluto mi tolgo la giacca e la copro. Evidentemente lei se ne accorge appena, e si rannicchia come una bambina.
Senza soffermarmi oltre, riprendo la mia maschera di freddeza e desiderio di vendetta : nascondo i miei sentimenti ancora una volta, e lascio l’identità di Smile: tornando a essere solo io,
Il Conte Phantomhive Ciel.
*** *** *** *** 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: akane_99