~Rose è seduta sulla riva e osserva il mare agitato. La giornata sta per terminare e il tramonto colora il cielo con un arancio vivido. Una vacanza in Sicilia, io e te, ci divertiremo. Così le aveva promesso il suo Dottore; lui aveva lavorato duramente durante tutto l'anno per permettersi questa vacanza e non voleva deluderla. Lei semplicemente non poteva smettere di amarlo. Il suo Dottore, sempre pronto a farla felice e vederla sorridere. Un sorriso triste si disegna però sul suo viso. La metacrisi è andata sullo stabilimento a prendere i gelati. Rose ora è sola, guarda l'orizzonte e ricorda...

Il TARDIS atterrò. Il Dottore aveva un ampio sorriso e la guardava con l'aria felice di quando una nuova avventura stava per iniziare.
-Dove siamo?- chiese Rose entusiasta.
- Beh, volevi andare in spiaggia no? Pianeta delle conchiglie. Una lunga distesa di sabbia arancione, palme alte 200 metri, il mare...oh il mare è una meraviglia , poi fanno delle ciambelle buonissime con una salsa blu chiamata Notevan, è una specialità del luogo- lui parlava con la stessa frenesia di un bambino. Lei adorava quando faceva così.
-Che stiamo aspettando allora?- Rose sorrise e corse verso le porte del TARDIS. Una leggera risata li colpì entrambi. A volte lei pensava che fosse il cuore che ridesse.
Quel luogo era davvero una meraviglia ma nessuna descrizione fatta dal Dottore era paragonabile alla bellezza dei posti che visitivano. Quel giorno, così, andarono in spiaggia, mangiarono le ciambelle e poi si sdraiarono sulla sabbia; il sole era davvero caldo e a Rose sembrava una buona occasione per abbronzarsi.
-C'è parecchia gente. Zona turistica questa- disse il Dottore con aria un po' scocciata.
-Ma hanno i dolci più calorici dell'universo!- esclamò lei seria.
-Credo che non andrà mai giù- il Dottore si massaggiò la pancia.
 Risero. In quel periodo sembrava non facessero altro. Entrambi erano sdraiati in costume sugli asciugamani. La spiaggia era molto affollata ma per lei c'era solo lui. E lei lo sapeva, sapeva che per lui era lo stesso. Il Dottore le prese la mano e ne baciò il palmo, poi la portò sul suo petto. La strinse e lei lo sentì. Sentiva i suoi due cuori battere all'impazzata...quattro colpi veloci sul suo petto caldo. Era questo che stava sentendo? Rose di cuore ne aveva uno eppure in quel momento avrebbe giurato che stesse per abbandonarla. Non ce l'avrebbe mai fatta, stava per cedere. Era possibile? Poteva esplodere?
Averne uno di riserva sarebbe comodo, pensò.
Alzò lo sguardo verso il suo viso e lui la guardò negli occhi. Non disse una parola eppure glielo stava dicendo. Il Dottore sorrise dolcemente. Si non se lo era immaginato: lui l'amava e glielo stava dicendo. Lo fece con il silenzio però. Mai ebbe il coraggio di pronunciare quelle parole, ma in fondo cosa sono le parole?
Rimasero così per un po' su quella spiaggia,a guardarsi. Poi, come se avessero sigillato un patto, fecero quello che avevano sempre fatto: correre verso nuovi luoghi tra uno scherzo e l'altro. Sembravano davvero due bambini e come tali avevano un rapporto puro, assolutamente vero.
Rose ricordava bene le avventure di quella vita. Ricordava lui. A volte capitava di pensarci ma cercava di farlo sempre quando era sola. Con la metacrisi parlava delle avventure del passato ,certo, ma solo del loro divertimento, mai di quei momenti. Forse era anche quello un tacito accordo.
 

Una lacrima scende sul viso di Rose. Questione di minuti e il sole sarebbe andato a dormire. Se l'asciuga velocemente mentre la metacrisi arriva.
-Cioccolato e fragola per te...- lui le porge la coppetta di gelato e lei gli sorride -E puffo e pistacchio per me!
-Puffo?
-Beh non so cosa sia ma è blu!- il Dottore guarda la sua coppetta curioso. Rose ridacchia. Stava bene con lui in fondo. Si, stava bene. Perchè non avrebbe dovuto?