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Autore: Occhi di nebbia    12/04/2015    10 recensioni
"Ho due cuori Rose, e ti appartengono entrambi."
L’ultimo grido nel silenzio dell’universo per implorare qualcosa che non c’è più.
Per averla con sé un’ultima volta, prima della fine del mondo.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 9, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultimo grido nel silenzio



“For this one last time 
Let me fall into your arms”

[H.I.M. - One Last Time]
 
 
 
Dolore che sale. Perché l’ho mandata via?
 


Rose dove sei? Perché ti ho lasciato andare?
 


Per far si che fosse al sicuro, certo. Che sciocco.
E ora sono solo davanti all’inevitabile.
Solo come sono sempre stato.
Non soltanto ho dovuto assistere allo sterminio della mia intera razza,
tutti spazzati via, davanti ai miei occhi ma ora ho causato la cancellazione della razza umana.
Io! L’ho causata io! Uomini che cadevano impotenti sotto i colpi dei Dalek.
 

 


La tua razza, Rose, come ho potuto essere così irresponsabile?
 
 

Non posso, io non sono un assassino e mai lo sarò.
Morirò, mi uccideranno.
Sono felice, perché la verità è che non è vita senza di lei.
Da millenni esisto, ma la vera vita è iniziata quando Rose è inciampata nella mia esistenza.
Quando le ho afferrato la mano per salvarla.
 

 


Chi avrebbe mai pensato che alla fine tu,
Rose,
avresti salvato me?
 
 


Pensavo di non essere fatto per la compagnia, non dopo che dei miei fratelli ero rimasto solo io.
E invece no.
Lei è entrata nella mia vita come un uragano, l’ha sconvolta e l’ha distrutta.
Ma poi mi ha aiutato a ricostruirla da capo, mattone dopo mattone e l’ha resa migliore,
ha fatto meglio di come avrebbe potuto fare qualsiasi altra persona.
Il solo pensiero di perderla ora mi lacera.
Per questo l’ho fatto! Per questo l’ho mandata via, a tradimento.

 
 


Mi dispiace Rose, ho dovuto farlo.

 
 


Ma ora che sto per morire, posso permettermi di essere un po’ egoista, di pensare un po’ a me stesso e vorrei non averlo fatto.
Darei qualsiasi cosa per potermi abbandonare tra le sue braccia ancora una volta, l’ultima volta.
Ancora uno di quegli abbracci stritolanti che amavo darle,
per sentire il suo cuore battere contro il mio petto e il suo profumo, il suo inebriante profumo.
Guardarla ancora una volta mentre dorme, sfiorarle i capelli, baciarle la fronte e dirle che andrà tutto bene.
 

 


Ancora una volta,Rose;
un’ultima volta.

 
 


E come un dono del cielo, quasi qualcuno avesse sentito le mie silenziose preghiere, lei atterra, proprio alle mie spalle.
Aveva guardato nel cuore del TARDIS, per me.
Mi voleva al sicuro.

 


Tutto questo per me, il tuo Dottore.
 


Io volevo salvarla e lei stava salvando me.
Ha sempre avuto il potere di capovolgere le cose.
E finalmente mi capiva, capiva ciò che io provavo ogni giorno della mia vita.
La conoscenza la stava consumando, troppo potere per una mente umana, troppo potere persino per me.
Non ci pensai, sarebbe morta e io non lo potevo permettere.
Non dopo che, nella sua assenza, avevo finalmente realizzato l’importanza della sua presenza.
Non ci pensai, e la baciai.
Non ci fu momento più bello.

 


Ho due cuori Rose, e ti appartengono entrambi.
 
 
Ora voglio imprimere questi pensieri nella mia testa. Non voglio dimenticare.
Mi sto rigenerando Rose e con la morte nel cuore, so che non sarà più come prima.
Io e te, sarà diverso.
Bello ma diverso.
E io non posso permettermi di dimenticare le farfalle nello stomaco quando ti tenevo la mano.
Sarà diverso Rose, ma ci ritroveremo.
 
Te lo prometto.

 
   
 
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