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Autore: AliNicoKITE    18/04/2015    4 recensioni
SPOILER BOO(forse)- il mio addio a Percy, perché i personaggi sanno di essere tali, e non è facile dirgli addio.
I personaggi fatti di parole aspettano la fine con una punta di tristezza e ansia contrastanti. Perché il punto ti permette di non cambiare più, ma nemmeno di essere qualcos'altro, qualcosa che potresti essere.
Annabeth e Percy sono stati lentamente incatenati da più parole e frasi ed emozioni di quanti ne si dovrebbe sopportare. Aspettano la fine seduti in riva al mare, le teste vicine e le loro parole unite insieme.
Come sempre. (...)Quando Nico vede Jason e Piper, sono fermi a guardare il cielo. Un po' li invidia,perché sono stati scritti per amarsi, e il loro sentimento è inciso a fuoco sulla linea della colonna vertebrale di entrambi.(...)Will è ancora indefinito, per certi versi. Ha degli spazi bianchi sul petto e sulle braccia. Sembra scritto di fretta, e forse è così. Quando lo guarda con la coda nell’occhio, e la parola sulla clavicola sinistra brucia come il flegetonte, ha paura di passargli attraverso e vedere le poche frasi su di lui disperdersi nel vento.
Genere: Angst, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Will Solace
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Tutto finisce qui (?)
Annabeth si avvicina al mare e si siede tra l’oro della sabbia e dei colori uniformati del tramonto. Nico è sicuro che Percy sia uno dei pochi che riesce a vedere, dentro di lei, la bambina con lo sguardo adulto e una severa piega delle labbra. La ragazzina che lanciò una pallina di gomma a Cerbero, per intenderci.
Uno strato più leggero di parole e noterebbe l’hybris scritto tra le scapole, vicino a dove, se fosse possibile, le spunterebbero le ali. Percy, poi, è l’unico che può dire di  leggere il bacio frettoloso alle pendici di un vulcano tra l’ombelico e la curva dei seni.
Annabeth e Percy sono stati lentamente incatenati da più parole e frasi ed emozioni di quanti ne si dovrebbe sopportare. Aspettano la fine seduti in riva al mare, le teste vicine e le loro parole unite insieme.
Come sempre.
Quando Nico vede Jason e Piper, sono fermi a guardare il cielo. A loro non va giù che stia finendo. Sono ancora nuovi a questo gioco che per il figlio di Ade dura da anche troppo tempo. Un po’ li invidia, lui ancora con quel barlume di speranza, lei quasi un cliché che secondo alcuni diventa ancora più scontato quando finalmente una parola diversa dalle altre le marchia la mano destra. ‘’Guerriera’’. Li invidia perché sono stati scritti per amarsi, e il loro sentimento è inciso a fuoco sulla linea della colonna vertebrale di entrambi.
Frank e Hazel sono più complessi, non c’è dubbio. Per quante cancellature e cambiamenti il figlio di Marte abbia subito, lui che si è sentito preso e inserito in un corpo diverso dal suo, Hazel è riuscita a far ingranare i meccanismi che li legano da sempre. Sono l’incastro perfetto. Tra le loro dita intrecciate si nota una corrispondenza di affetto tenero e profondo, che si gode da lontano. Stanno bene, dopotutto.
Poi, chiudendo gli occhi, Nico riesce a vedere Leo. E’ quello più sfortunato: nessun punto fermo dà pace a una bomba ad orologeria come lui. Ha Calipso, però, e una certezza detta-non-detta di tornare. Jason spera che, dai, può arrivare in volata prima che finisca tutto quanto. Se Leo si voltasse indietro,però, saprebbe che non ha bisogno di tornare, perché il suo sorriso è ancora così vivo nelle memorie di ogni persona che ha incontrato che brucerà fino in fondo, sorpassando campi di parole che fanno capire che, prima di ciò che aspettano tutti, Leo Valdez non farà la sua entrata in grande stile.
Will è ancora indefinito, per certi versi. Ha degli spazi bianchi sul petto e sulle braccia. Sembra scritto di fretta, e forse è così. Quando lo guarda con la coda nell’occhio, e la parola sulla clavicola sinistra brucia come il flegetonte, ha paura di passargli attraverso e vedere le poche frasi su di lui disperdersi nel vento. La parola sulla clavicola sinistra è abbastanza vicina a cervello e cuore perché diventi, minuto per minuto, sempre più parte del suo essere, anche se è arrivata tardi, dopo che ‘’non sei più il mio tipo’’ aveva ricucito malamente la ferita sul fianco destro chiamata Percy. Will, prima della fine, ha la certezza che alcune mani completeranno il lavoro incompleto che sta per diventare.  Lentamente, tante persone decideranno che, sì, Will è un tipo che in inverno ama vestire con un piumino giallo, e a chi importa se è una frase scritta dopo il punto. Un giorno Nico si sveglierà e vedrà ogni centimetro di Will segnato con la china indelebile  caratteristica di un personaggio amato. Pensandoci bene, però, mentre si avvicina alla capanna sette Nico pensa che non gli importa se, prima del punto, Will sarà meno definito di Percy, o di Annabeth.
La parola sulla clavicola si trova nello stesso identico punto sul corpo dorato di Will.
Quando lo vede, sorridente e un po’ in ansia come tutti, e decide di sfiorargli un braccio e di fregarsene della timidezza che ha scritta nelle ossa e di baciarlo, sorride.
Le sue labbra sono l’ultima cosa che sente, prima che qualcuno metta il punto.
Il lettore, dopo anni di libri e attese e speranze, gira l’ultima pagina.
 
-Tesoro, stai piangendo?
La risposta è sì, ed è ovvia quanto il motivo per cui il sale delle lacrime sembra fiele sulle tue labbra. Dei, l’hai finito davvero. E’ l’ultimo tutto -libro, capitolo,parola-  davvero. Leo Valdez non torna- non leggi la scena, almeno. Frank e Hazel non hanno mai limonato come si deve. Percy e Nico non si sono chiariti come avresti voluto-il figlio di Poseidone, il tuo eroe dal ‘’Ladro di fulmini’’,  sembra un idiota insensibile, o forse solo un po’ più umano. Will Solace, che ti ispirava da ‘’Lo scontro finale’’, finalmente acquisisce un po’ di spazio, ma non come vorresti.
Ed è il punto.
-Stai piangendo… stai piangendo per Percy?-tua madre ci ha messo anni ad imparare il nome della tua saga preferita, eppure rimane scettica di fronte a te che singhiozzi con il libro chiuso sulle ginocchia.
Sì, stai piangendo perché, diciamocelo, sapere che Percy e Annabeth staranno tranquilli, finalmente, ti fa piacere solo se hai la certezza di rivederli tra un annetto con una nuova avventura.
Le parole che formano quei personaggi sono, per una volta in modo definitivo, un numero chiuso.
Hai girato l’ultima pagina.
La parte melensa di te, anche se hai le fiction, anche se adori rileggere i libri, dice addio al ragazzo dagli occhi color mare, alla figlia di Atena più Sapientona del pianeta, a Nico, che è il preferito di troppa gente oltre a te per i tuoi gusti,a Grover, che speravi di vedere ancora, a Frank…. ad Hazel… a Jason...
La parte melensa di te piange come una fontana mentre  dice :‘’ Addio, Percy Jackson’’.
 
 
 
NOTE:
Ho aspettato di scrivere questa storia l’uscita di BoO in Italia perché più persone possano capirmi. Mi sono sempre immaginata i personaggi di un libro come persone con un’anima di carta e parole e questo è il risultato. Un addio melenso che non è da me, saturo delle mie opinioni su personaggi e come sono stati scritti.
Hope you have enjoyed<3
AliNicoKITE
 
 
 
   
 
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