Harry Potter, 'Il volo dell'innocenza' di Freya Crystal su EFP Fanfiction

Nick sul forum e su EFP: Merion Selene
Titolo: Il volo dell'innocenza
Rating: verde
Genere: introspettivo, sentimentale
Avvertimenti: /
Contesto: V libro
NdA 1: questa storia è stata scritta per il "Flash Love Contest" indetto da S.Elric_ sul forum di EFP.

***

Quando aveva otto anni si era rassegnato all'idea che i Dursley fossero gli unici parenti che gli rimanevano e che nessuno sarebbe venuto a prenderlo per portarlo via da quella casa. Aveva fantasticato innumerevoli volte su come fuggire, ma la paura dell'ignoto lo aveva sempre frenato, obbligandolo ad accettare quella vita priva di affetto, e lasciandolo preda di un bruciante senso di solitudine.

Non avrebbe mai pensato di poter provare una solitudine più intensa e corrosiva di quella.

Povero illuso.

<< Ciao, Harry Potter. >>

Il mago trasalì al suono di quella voce stralunata che gli parve inaspettatamente vicina, e si voltò di scatto con espressione sorpresa.

Luna Lovegood sapeva essere decisamente silenziosa quando voleva.

<< Deduco che tu non mi abbia sentita arrivare >>, constatò la strega posizionatasi al suo fianco, incurvando le labbra in un sorriso divertito.

<< Già >>, replicò Harry, leggermente seccato.

Il Thestral gli diede un colpetto sulla spalla col muso, incitandolo a riprendere da dove si era interrotto.

<< Gli piaci >>, osservò Luna con semplicità, mentre Harry tornava ad accarezzarlo.

Raggiungere la Foresta Proibita e beneficiare della presenza di quei misteriosi animali, era diventata un'abitudine alla quale il mago non avrebbe più saputo rinunciare, eppure lui stesso ignorava il reale motivo che lo spingeva a recarsi in quel luogo.

Luna fece un altro passo nella sua direzione e iniziò ad accarezzare a sua volta la schiena del Thestral. Harry distolse lo sguardo dal suo viso, come ultimamente gli era capitato di fare spesso senza una valida ragione, e notò che come al solito era scalza.

<< Sei pensieroso, Harry Potter? >>

<< No. Io... >>

Le parole gli morirono in gola non appena Luna avvicinò una mano al suo viso, fissandolo intensamente negli occhi. Harry trattenne il respiro, incapace di prevedere la sua successiva mossa. L'aria sembrava essersi cristallizzata intorno a lui.

Luna lo sfiorò delicatamente con l'indice e subito ritrasse il dito.

<< Avevi una ciglia sulla guancia >>, mormorò innocentemente, e soffiò su di essa per farla volare via.

Harry riaprì gli occhi quando sentì il respiro della strega solleticargli il viso, accorgendosi in quell'istante di averli inconsapevolmente chiusi durante quella lieve carezza.

Deglutì, le guance accaldate, mentre Luna gli sorrideva con espressione indecifrabile, e a quel punto capì perché continuava a recarsi ogni giorno nella Foresta Proibita.

Il suo senso di solitudine volò via assieme a quella ciglia.

***

NdA 2: siamo nel quinto libro. Harry è additato da tutti come un bugiardo e si sente solo. Luna è stata capace di tirargli su il morale quando si sono visti per la prima volta nella Foresta Proibita, così ho immaginato che i loro incontri fossero proseguiti. In questa flash Harry non si rende conto, se non alla fine, che andare a trovare i Thestral è un pretesto per vedere Luna, dato che sa di poterla trovare lì con certezza. Ho cercato di descrivere un innamoramento ingenuo, che nasce spontaneo, (ovviamente corrisposto), trattandolo in maniera delicata. Spero che l'esperimento vi sia piaciuto. A presto!