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Autore: LadyPalma    24/04/2015    2 recensioni
[Authella - CrudeliaxIsaac]
"Isaac fece un sorriso amaro e nel frattempo, a dispetto della paura che comunque riusciva a incutergli, mosse qualche passo verso di lei. Era vero - che era stato uno sciocco. Non si era comportato diversamente dall'ingenua Miranda di Shakespeare, innamorata del primo uomo che aveva visto in vita sua; ma per lui il mondo non si era rivelato essere il "mondo nuovo e incantevole" di cui sognava leggendo, per lui quell'esperienza era solo servita a fargli conoscere il volto assurdamente angelico del diavolo.
Si sarebbe dovuto accontentare di leggere la Tempesta, invece di trasformare in tempesta la sua intera esistenza."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crudelia De Mon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Loving the Devil

 

 

Part 1: Facing the Devil

 

 

 

 

"C'è più di un modo per scuoiare un autore"

 

Lo aveva minacciato, aveva tentato di sedurlo, gli aveva semplicemente chiesto gentilmente cosa voleva: si erano tutti rivelati tentativi infruttuosi, ma quell'ultima frase aveva evidenziato il fatto che la sua sicurezza non era stata scalfita. Di certo non si poteva dire che lei non sapesse fare una perfetta uscita di scena. Tuttavia, prima che la sua mano raggiunse la maniglia, la voce di Isaac la trattenne ancora sul posto.

 

"Io ti ho amata davvero, Crudelia"

 

Il tono era stato amaro, ma più che sofferente sembrava serbare l'intento di voler far soffrire lei. La donna rimase per qualche istante immobile mentre un'espressione di sincera sorpresa comparve sul suo volto, unita a un raro sorriso quasi nostalgico. Tuttavia, non permise all'uomo di vederlo e quando si voltò finalmente verso di lui, il suo sguardo comunicava solamente un disprezzo non troppo simulato.

 

"Davvero? Allora sei sempre stato uno sciocco..." rispose lasciandosi sfuggire una risatina tagliente. "Non puoi innamorarti di qualcuno che hai appena conosciuto, soprattutto quando non lo conosci bene, darling"

 

Isaac fece un sorriso amaro e nel frattempo, a dispetto della paura che comunque riusciva a incutergli, mosse qualche passo verso di lei. Era vero - che era stato uno sciocco. Non si era comportato diversamente dall'ingenua Miranda di Shakespeare, innamorata del primo uomo che aveva visto in vita sua; ma per lui il mondo non si era rivelato essere il "mondo nuovo e incantevole" di cui sognava leggendo, per lui quell'esperienza era solo servita a fargli conoscere il volto assurdamente angelico del diavolo.

 

Si sarebbe dovuto accontentare di leggere la Tempesta, invece di trasformare in tempesta la sua intera esistenza.

 

Però lui ricordava; e quei ricordi erano fin troppo solidi agganci a un sentimento che a dispetto di tutto ancora non era svanito - un sentimento reale.

 

"La tua espressione sorpresa, i tuoi grandi occhi azzurri così luminosi, il tuo sorriso e quando abbiamo ballato io..."

 

Ma Crudelia aveva smesso di ascoltarlo, perchè per lei tutto questo non aveva valore; non c'era stato niente di vero quella sera - tranne forse il piccolo momento di smarrimento nell'assaggiare per la prima volta il gin.

 

"Oh, povero cucciolo... Eppure mi sarei aspettata di vederti diventare il nuovo Beaudelaire dopo una tale delusione"

 

Lo guardava con una pietà quasi divertita, come se fosse l'uomo più patetico del mondo - e intanto gli aveva succhiato via qualsiasi energia vitale: il paragone con la donna vampiro del poeta maledetto sussisteva. Non era stato lui a rendere lei ciò che era, ma era stato piuttosto il contrario. Isaac non aveva mai conosciuto la delusione, il tormento, il mal d'amore, prima di incontrare Crudelia: con lei aveva vissuto per la prima e unica volta - e aveva scoperto che la vita è sofferenza.

 

Ci fu un lungo silenzio, in cui restarono semplicemente a guardarsi - a distanza di sicurezza si intende. Crudelia era completamente cambiata fisicamente e spiritualmente appariva adesso nella sua reale essenza; eppure quegli occhi - così diversi, così uguali - lo uccidevano ancora come tanti anni prima.

 

"Se solo tu avessi voluto, io sarei scappato con te" insisté, crogiolandosi ancora un attimo in una storia parallela mai scritta. "Anche se tu eri una pazza omicida, anche se tu-"

 

"Ma davvero?"

 

Uno scatto di rabbia improvvisa aveva interrotto l'appassionata confessione. La sua irritazione era tornata ad emergere e aveva assunto le forme di una furia inaspettata. Era innervosita da quella tarda dichiarazione d'amore, ma non tanto per l'amore in - che al massimo avrebbe potuto suscitare il suo divertimento - quanto più perché era falsa.

 

"Smettila di giocare il ruolo del cucciolo indifeso, darling! Tu non mi hai mai amato!"

 

L'autore sgranò gli occhi sorpreso e, confuso di fronte all'inaspettata obiezione, per qualche istante restò in silenzio.

 

"Certo che ti ho amata" replicò alla fine.

 

Ma la calma della risposta non fece che aumentare l'ira della strega degli animali.

 

"No, invece. Ricordo perfettamente lo sguardo terrorizzato e disgustato che mi hai rivolto quando hai saputo che avevo ucciso mia miadre... Tu hai solo amato un angelo che non è mai esistito."

 

Isaac la guardò ancora più confuso. L'accusa era oggettivamente inconsistente: aveva amato quell'angelo con cui aveva ballato e l'avrebbe amato per sempre anche se era stata solo una fragile illusione; l'avrebbe amato anche se fosse stata solo una parte infinitesimale dietro il volto del demonio. Ma ovviamente non avrebbe potuto amare che questo - l'angelo dietro il diavolo.

 

"Cosa avrei dovuto fare? Amarti per la tua follia omicida?" la provocò in tono ironico. "Nessuno potrebbe amare un diavolo perché è un diavolo"

 

Le ultime parole involontariamente e inaspettatamente furono le uniche che riuscirono a ferirla in qualche modo. Forse a dispetto di tutto, essere amata per quello che era, era proprio ciò che la donna chiedeva. Si allontanò lentamente, raggiungendo di nuovo la porta; solo allora gli lanciò una occhiata, un'occhiata strana che da parte di qualsiasi altra persona, Isaac avrebbe giudicato dispiaciuta. Un debole sorriso amaro completò quell'espressione.

 

"Esattamente, nessuno potrebbe mai"

 

Prima che l'uomo potesse replicare, lei era già sparita con la stessa fretta furiosa di sempre.

 

Forse non aveva fatto un'uscita d'effetto come avrebbe voluto, ma per la prima volta non suscitò paura, disprezzo, biasimo... Invece si lasciò dietro semplicemente una imprevedibile perversa compassione per il diavolo.

 

 

 

 

 

 

NDA

 

Avevo avvisato che avrei scritto tanto su Crudelia e ovviamente non potevo farmi mancare questa ship. La mia idea è quella di fare una storia a capitoli, AU a partire dalla 4x18… Non so ancora come andrà a finire, so solo che Crudelia e l’Autore meritano una storia e io ho bisogno di scriverla ahahah In ogni caso, mi farebbe piacere sapere il vostro parere!:)

Al prossimo capitolo,

LadyPalma

   
 
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