Loving the Devil
Part
1: Facing the Devil
"C'è più di un
modo per scuoiare un autore"
Lo aveva minacciato,
aveva tentato di sedurlo, gli aveva semplicemente chiesto gentilmente cosa
voleva: si erano tutti rivelati tentativi infruttuosi, ma quell'ultima frase
aveva evidenziato il fatto che la sua sicurezza non era stata scalfita. Di
certo non si poteva dire che lei non sapesse fare una perfetta uscita di scena.
Tuttavia, prima che la sua mano raggiunse la maniglia, la voce di Isaac la
trattenne ancora sul posto.
"Io ti ho amata
davvero, Crudelia"
Il tono era stato
amaro, ma più che sofferente sembrava serbare l'intento di voler far soffrire
lei. La donna rimase per qualche istante immobile mentre un'espressione di
sincera sorpresa comparve sul suo volto, unita a un raro sorriso quasi
nostalgico. Tuttavia, non permise all'uomo di vederlo e quando si voltò
finalmente verso di lui, il suo sguardo comunicava solamente un disprezzo non
troppo simulato.
"Davvero? Allora
sei sempre stato uno sciocco..." rispose lasciandosi sfuggire una risatina
tagliente. "Non puoi innamorarti di qualcuno che hai appena conosciuto,
soprattutto quando non lo conosci bene, darling"
Isaac fece un sorriso
amaro e nel frattempo, a dispetto della paura che comunque riusciva a
incutergli, mosse qualche passo verso di lei. Era vero - che era stato uno
sciocco. Non si era comportato diversamente dall'ingenua Miranda di
Shakespeare, innamorata del primo uomo che aveva visto in vita sua; ma per lui
il mondo non si era rivelato essere il "mondo nuovo e incantevole" di cui sognava leggendo, per lui
quell'esperienza era solo servita a fargli conoscere il volto assurdamente
angelico del diavolo.
Si sarebbe dovuto
accontentare di leggere la Tempesta,
invece di trasformare in tempesta la sua intera esistenza.
Però lui ricordava; e
quei ricordi erano fin troppo solidi agganci a un sentimento che a dispetto di
tutto ancora non era svanito - un sentimento reale.
"La tua espressione
sorpresa, i tuoi grandi occhi azzurri così luminosi, il tuo sorriso e quando
abbiamo ballato io..."
Ma Crudelia
aveva smesso di ascoltarlo, perchè per lei tutto
questo non aveva valore; non c'era stato niente di vero quella sera - tranne
forse il piccolo momento di smarrimento nell'assaggiare per la prima volta il
gin.
"Oh, povero
cucciolo... Eppure mi sarei aspettata di vederti diventare il nuovo Beaudelaire dopo una tale delusione"
Lo guardava con una
pietà quasi divertita, come se fosse l'uomo più patetico del mondo - e intanto
gli aveva succhiato via qualsiasi energia vitale: il paragone con la donna vampiro del poeta maledetto
sussisteva. Non era stato lui a rendere lei ciò che era, ma era stato piuttosto
il contrario. Isaac non aveva mai conosciuto la delusione, il tormento, il mal
d'amore, prima di incontrare Crudelia: con lei aveva
vissuto per la prima e unica volta - e aveva scoperto che la vita è sofferenza.
Ci fu un lungo
silenzio, in cui restarono semplicemente a guardarsi - a distanza di sicurezza
si intende. Crudelia era completamente cambiata
fisicamente e spiritualmente appariva adesso nella sua reale essenza; eppure
quegli occhi - così diversi, così uguali - lo uccidevano ancora come tanti anni
prima.
"Se solo tu
avessi voluto, io sarei scappato con te" insisté, crogiolandosi ancora un
attimo in una storia parallela mai scritta. "Anche se tu eri una pazza
omicida, anche se tu-"
"Ma
davvero?"
Uno scatto di rabbia
improvvisa aveva interrotto l'appassionata confessione. La sua irritazione era
tornata ad emergere e aveva assunto le forme di una furia inaspettata. Era
innervosita da quella tarda dichiarazione d'amore, ma non tanto per l'amore in sè - che al massimo avrebbe potuto suscitare il suo
divertimento - quanto più perché era falsa.
"Smettila di
giocare il ruolo del cucciolo indifeso, darling! Tu
non mi hai mai amato!"
L'autore sgranò gli
occhi sorpreso e, confuso di fronte all'inaspettata obiezione, per qualche
istante restò in silenzio.
"Certo che ti ho
amata" replicò alla fine.
Ma la calma della
risposta non fece che aumentare l'ira della strega degli animali.
"No, invece.
Ricordo perfettamente lo sguardo terrorizzato e disgustato che mi hai rivolto
quando hai saputo che avevo ucciso mia miadre... Tu
hai solo amato un angelo che non è mai esistito."
Isaac la guardò ancora
più confuso. L'accusa era oggettivamente inconsistente: aveva amato
quell'angelo con cui aveva ballato e l'avrebbe amato per sempre anche se era
stata solo una fragile illusione; l'avrebbe amato anche se fosse stata solo una
parte infinitesimale dietro il volto del demonio. Ma ovviamente non avrebbe
potuto amare che questo - l'angelo dietro il diavolo.
"Cosa avrei
dovuto fare? Amarti per la tua follia omicida?" la provocò in tono
ironico. "Nessuno potrebbe amare un diavolo perché è un diavolo"
Le ultime parole
involontariamente e inaspettatamente furono le uniche che riuscirono a ferirla
in qualche modo. Forse a dispetto di tutto, essere amata per quello che era,
era proprio ciò che la donna chiedeva. Si allontanò lentamente, raggiungendo di
nuovo la porta; solo allora gli lanciò una occhiata, un'occhiata strana che da
parte di qualsiasi altra persona, Isaac avrebbe giudicato dispiaciuta. Un
debole sorriso amaro completò quell'espressione.
"Esattamente,
nessuno potrebbe mai"
Prima che l'uomo
potesse replicare, lei era già sparita con la stessa fretta furiosa di sempre.
Forse non aveva fatto
un'uscita d'effetto come avrebbe voluto, ma per la prima volta non suscitò
paura, disprezzo, biasimo... Invece si lasciò dietro semplicemente una
imprevedibile perversa compassione per il
diavolo.
NDA
Avevo avvisato che
avrei scritto tanto su Crudelia e ovviamente non
potevo farmi mancare questa ship. La mia idea è
quella di fare una storia a capitoli, AU a partire dalla 4x18… Non so ancora
come andrà a finire, so solo che Crudelia e l’Autore
meritano una storia e io ho bisogno di scriverla ahahah
In ogni caso, mi farebbe piacere sapere il vostro parere!:)
Al prossimo capitolo,
LadyPalma