Quel giorno, Andy abbracciò il padre, gli diede un bacio e gli disse:-Ti voglio un mondo di bene, papà.
-Anche io. Cosa vuoi?- rispose il padre.
-Il permesso per un tatuaggio o una macchina tutta mia.
-Il tatuaggio no. La macchina... aspettiamo ancora un po'.
-Okay.
Andy si staccò, fece colazione e andò a scuola con il motorino. Il ragazzo aveva quindici anni ed era alto un metro e settantacinque centimetri.
All'improvviso, una macchina investì Andy, che finì per terra con sopra il motorino. L'uomo alla guida scese e disse:-Oh mio Dio... Che ho fatto... Stupida birra.... Stupido me.... Un ragazzo... AIUTO!
Una donna lì vicino prese il telefono e chiamò il 911. All'ospedale, la dottoressa Monroe vide Andy andare in sala operatoria (svenuto) e chiamò il padre del ragazzo. -Cody, c'è un problema.- disse la donna appena l'amico rispose al telefono.
-Cosa?- chiese Cody, con la voce mozza.
-Andy ha avuto un incidente. Credo che si sia lesionato la spina dorsale e ai nervi. Vieni subito.
-Okay.
Il padre di Andy mise giù la cornetta, andò a prendere alcune cose sue e del figlio e raggiunse Andy all'ospedale.
Appena arrivò, la dottoressa Monroe gli disse:-Ciao, Cody. La colonna vertebrale di Andy è stata messa a posto, ma i nervi sono ancora lesionati. Io e il dottor Garcia crediamo che dovrò stare su una sedia a rotelle per un po'.
-Ci sono possibilità che torni a camminare?- chiese il padre di Cody.
-Si, ma poche. Dipende anche dalla forza di volontà di Andy.
-Posso vederlo?
-L'operazione è finita adesso e credo che Andy possa farcela, anche se è ancora dormendo.
Il padre di Andy sorrise e andò dal figlio.
Nella stanza, Andy dormiva e il padre fece silenzio, entrando. -Ciao, tesoro. Ti piacerebbe andare a Beverly Hills? Stringimi la mano per il si, non stringermela se non vuoi.- disse sedendosi vicino al figlio e prendendogli la mano. Andy strinse la mano del padre. -Lo prendo per un si. Lo dico io a Jessie.- disse il padre. Pochi minuti dopo, Andy aprì gli occhi e disse:-Andiamo a Beverly Hills.
-Si. Beverly Hills. Nuova scuola, nuovi amici. Partiamo a fine estate.- disse il padre.
-Okay.
Dopo un po' di resistenze a crederci, Jessie si convinse. -Ci sentiremo, tranquillo.- disse Andy. Il ragazzo era obbligato a stare su una sedia a rotelle, ma scalpitava quando andava a fiseoterapia per tornare a camminare. Quando era all'ospedale, Andy aveva promesso al padre che sarebbe tornato a camminare entro i diciotto anni o il padre avrebbe potuto tagliarli i capelli.
Verso la fine di agosto, Andy e il padre erano a Beverly Hills. -Questa casa è bellissima.- disse Andy vedendo la casa.
-Ho fatto bene a comprarla, allora.- disse il padre spingendolo dentro.
Il primo giorno di scuola, Andy era emozionato. Nel cortile della prestigiosa scuola Beverly Hills Star High School, un ragazzo si avvicinò ad Andy. Aveva i capelli rossi e la pelle chiare, con una spruzzata di lentiggini. -Sei Andy Anderson?- chiese.
-Si, sono io.- rispose Andy.
-Io sono Seth McGrady. Un mio amico mi ha detto che sei nella terza D, la mia stessa classe. Meglio andare: il preside sta per iniziare a parlare.
Seth prese la sedia a rotelle di Andy e la spinse dentro la scuola. Andy vide con la coda nell'occhio il padre andarsene. Il ragazzo sentiva che a Beverly Hills avrebbe avuto una bellissima vita e che sarebbe tornato a camminare.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ANGOLO AUTRICE.
*Stappa lo spumante e lo versa nei bicchieri, poi mette la panna montata sui dolci.* Ecco l'ultimo capitolo di "A Tutto reality: ricordi di un infanzia felice". Vi è piaciuto?
Dedico questa ff a:
-AzzurraTriton,
-Zoey Charlotte Baston,
-Alter_Gioia,
-KikkaDiRiso.
Ringrazio anche i lettori e i recensori.
ALLA PROSSIMA FF! E servitevi pure. *Tende i biscotti, lo spumante e i dolci*
cody020701
-Anche io. Cosa vuoi?- rispose il padre.
-Il permesso per un tatuaggio o una macchina tutta mia.
-Il tatuaggio no. La macchina... aspettiamo ancora un po'.
-Okay.
Andy si staccò, fece colazione e andò a scuola con il motorino. Il ragazzo aveva quindici anni ed era alto un metro e settantacinque centimetri.
All'improvviso, una macchina investì Andy, che finì per terra con sopra il motorino. L'uomo alla guida scese e disse:-Oh mio Dio... Che ho fatto... Stupida birra.... Stupido me.... Un ragazzo... AIUTO!
Una donna lì vicino prese il telefono e chiamò il 911. All'ospedale, la dottoressa Monroe vide Andy andare in sala operatoria (svenuto) e chiamò il padre del ragazzo. -Cody, c'è un problema.- disse la donna appena l'amico rispose al telefono.
-Cosa?- chiese Cody, con la voce mozza.
-Andy ha avuto un incidente. Credo che si sia lesionato la spina dorsale e ai nervi. Vieni subito.
-Okay.
Il padre di Andy mise giù la cornetta, andò a prendere alcune cose sue e del figlio e raggiunse Andy all'ospedale.
Appena arrivò, la dottoressa Monroe gli disse:-Ciao, Cody. La colonna vertebrale di Andy è stata messa a posto, ma i nervi sono ancora lesionati. Io e il dottor Garcia crediamo che dovrò stare su una sedia a rotelle per un po'.
-Ci sono possibilità che torni a camminare?- chiese il padre di Cody.
-Si, ma poche. Dipende anche dalla forza di volontà di Andy.
-Posso vederlo?
-L'operazione è finita adesso e credo che Andy possa farcela, anche se è ancora dormendo.
Il padre di Andy sorrise e andò dal figlio.
Nella stanza, Andy dormiva e il padre fece silenzio, entrando. -Ciao, tesoro. Ti piacerebbe andare a Beverly Hills? Stringimi la mano per il si, non stringermela se non vuoi.- disse sedendosi vicino al figlio e prendendogli la mano. Andy strinse la mano del padre. -Lo prendo per un si. Lo dico io a Jessie.- disse il padre. Pochi minuti dopo, Andy aprì gli occhi e disse:-Andiamo a Beverly Hills.
-Si. Beverly Hills. Nuova scuola, nuovi amici. Partiamo a fine estate.- disse il padre.
-Okay.
Dopo un po' di resistenze a crederci, Jessie si convinse. -Ci sentiremo, tranquillo.- disse Andy. Il ragazzo era obbligato a stare su una sedia a rotelle, ma scalpitava quando andava a fiseoterapia per tornare a camminare. Quando era all'ospedale, Andy aveva promesso al padre che sarebbe tornato a camminare entro i diciotto anni o il padre avrebbe potuto tagliarli i capelli.
Verso la fine di agosto, Andy e il padre erano a Beverly Hills. -Questa casa è bellissima.- disse Andy vedendo la casa.
-Ho fatto bene a comprarla, allora.- disse il padre spingendolo dentro.
Il primo giorno di scuola, Andy era emozionato. Nel cortile della prestigiosa scuola Beverly Hills Star High School, un ragazzo si avvicinò ad Andy. Aveva i capelli rossi e la pelle chiare, con una spruzzata di lentiggini. -Sei Andy Anderson?- chiese.
-Si, sono io.- rispose Andy.
-Io sono Seth McGrady. Un mio amico mi ha detto che sei nella terza D, la mia stessa classe. Meglio andare: il preside sta per iniziare a parlare.
Seth prese la sedia a rotelle di Andy e la spinse dentro la scuola. Andy vide con la coda nell'occhio il padre andarsene. Il ragazzo sentiva che a Beverly Hills avrebbe avuto una bellissima vita e che sarebbe tornato a camminare.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ANGOLO AUTRICE.
*Stappa lo spumante e lo versa nei bicchieri, poi mette la panna montata sui dolci.* Ecco l'ultimo capitolo di "A Tutto reality: ricordi di un infanzia felice". Vi è piaciuto?
Dedico questa ff a:
-AzzurraTriton,
-Zoey Charlotte Baston,
-Alter_Gioia,
-KikkaDiRiso.
Ringrazio anche i lettori e i recensori.
ALLA PROSSIMA FF! E servitevi pure. *Tende i biscotti, lo spumante e i dolci*
cody020701