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Autore: RMSG    02/05/2015    3 recensioni
piccola coda della 10x20 con dei missing moments dove non solo vediamo dare attenzione a Cas e al suo cuore spezzato dai sensi di colpa e da un amore che non riesce a godersi, ma anche una piccola idea di quello che potrebbe essere il cuore di Dean.
Forse Claire potrebbe essere il collante giusto, per loro due. Chissà.
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Claire Novak, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fandom: Supernatural;
Pairing&Characters: Destiel, Sam, references to Claire Novak.
Rating: Verde;
Genere: Generale, fluff, vagamente malinconico?;
Words: 1559;
Summary: piccola coda della 10x20, dove non solo vediamo dare attenzione a Cas e al suo cuore spezzato dai sensi di colpa e da un amore che non riesce a godersi, ma anche una piccola idea di quello che potrebbe essere il cuore di Dean. Forse Claire potrebbe essere il collante giusto, per loro due. Chissà.





Tema scottante – Hot Topic



Fino a quel pomeriggio, Marchio di Caino o meno, Dean avrebbe detto a chiunque di aver non solo già scontato abbastanza tempo all’Inferno a soffrire nel peggiore dei modi, ma anche di averne già passate abbastanza in una vita sola per non meritare altra frustrazione.

Naturalmente, fino a quel pomeriggio, Dean non aveva avuto ancora il piacere estremo di girovagare per un negozio Hot Topic con un Angelo del Signore, il Marchio del primo assassino pronto a trascinarlo giù con sé e un regalo da trovare per una teenager testa calda.

“Cas. Perché accidenti ci troviamo a Hot Topic? Perché non le compri… che ne so… smalti ed elastici per capelli? Mh? Dei trucchi, magari?” suggerisce Dean, infilando le mani nella giacca nera e sospirando. Castiel si gira a guardarlo, allora, aggrottando le sopracciglia con la solita aria da “non dire idiozie”. E Dean ha tanta voglia di baciarlo quando fa così.

“Non dire idiozie, Dean. Voglio che il mio regalo per Claire sia sentito. Voglio che sia qualcosa che possa farla sorridere, anche solo per un breve istante. Ne ha passate troppe… è mio dovere…” mormora, rigirandosi e tornando a scrutare con la solita faccia pensierosa gli scaffali pieni di cianfrusaglia nerd.

Ora, non è che a Dean Hot Topic non piaccia. Ci sono un sacco di cose fighe in questo negozio su cui spenderebbe i milioni, ma, voglio dire, ha trentasei anni, non sedici, e di certo non può spendere 120 dollari per quel bellissimo modellino del Millenium Falcon anche se, cazzo, è stupendo.

“Cas, niente di tutto questo è tuo dovere, te l’ho già detto. Non mi hai sentito?”

“Certo che ti ho sentito, Dean”.

“E allora perché siamo ancora qui?!” esclama, allargando le braccia ai suoi lati esasperato.

“Perché ho deciso di ignorarti, mi sembra piuttosto evidente…”. Cas allunga così una mano, prendendo il gomito di Dean e avvolgendoci attorno le dita in quel suo modo sempre eccessivamente delicato di toccarlo. “Vieni. Chiediamo a un dipendente. Sono certo che questo esercizio commerciale ha uno staff competente a nostra completa disposizione”.

Così Dean viene trascinato, finalmente zitto, verso un altro scaffale, dove una ragazzina coi capelli rossi visibilmente tinti, troppa matita e troppo mascara, mastica una gomma mentre piega come si deve delle t-shirt con qualche cretino di Hollywood sopra e… ehi, ma è Robert Downey Jr quello?

“Signorina? Ci perdoni, potremmo chiedere il suo aiuto?” domanda Cas, il perfetto accento americano e gli occhioni blu spalancati e speranzosi di trovare una soluzione ai suoi dilemmi.

La ragazza allora si volta e li squadra, battendo piano le lunghissime, finte, ciglia. “Woah. Cavolo. Mai visti due cosplay così”.

Cas allora fa un piccolo passo indietro e aggrotta le sopracciglia confuso. Dean lo sa, lo conosce bene, Castiel detesta quando le cose non vanno come si aspetta. “Mi scusi? Non…”

“No, dico… mh. Cioè. Siete dei perfetti Castiel e Dean, porca miseria!” La ragazza ride e scoppia poi il palloncino della gomma praticamente in faccia a Dean. “Cioè, davvero. Siete fighissimi. Mi piace come lo tieni per il braccio!” continua, indicando la mano di Cas ancora saldamente stretta all’avambraccio di Dean. “Molto possessivo. Personalmente io preferisco quando Dean sta sotto, quindi per me è perfetto…”

“OK!” Dean squittisce, allontanandosi dal calore di Castiel e infilando di nuovo le mani nelle tasche della giacca, le guance rosse scarlatte. “Senti, tesoro, non so di cosa tu stia parlando. Non abbiamo tanto tempo, quindi…”

“Cioè, non state facendo cosplay Destiel?” La ragazza scoppia a ridere di nuovo, scuotendo la testa. “Ma tu guarda…  è che con le nuove ristampe di Supernatural il Destiel è diventato un culto. Abbiamo anche un intero reparto dedicato, guarda!”
Sorridente si sposta e indica una parete lì vicina, dove piccole bamboline spaventosamente simili a loro stanno, a parere di Dean, fin troppo appiccicate. “Pensavo fosse per quello… non è così strano vedere una coppia di fidanzati fare un po’ di live action”.

“Figli di puttana…” mormora Dean, boccheggiando senza parole. “Questo è un incubo”.

“Dean.” lo chiama Cas, paziente. “Ti consiglierei di prendere un bel respiro, stai diventando viola”. Si volta poi verso la ragazza, che ancora li guarda confusa, soprattutto dopo aver sentito il nome. “Signorina, mi perdoni, sto cercando qualcosa per una teenager. E’… una ragazza estremamente forte. E ribelle. E polemica. Ma di gran cuore. Cosa suggerirebbe come regalo?”

La commessa, masticando la gomma sempre più forte e con gli occhi sempre più vividi per la curiosità, gli fa segno di seguirla e si allontana verso un’altra parte del negozio. La pagheranno una miseria, però, cavolo, un po’ di dramma gay ogni mattina e questo lavoro diventerà perfetto.

Dean, dal suo canto, rimasto indietro, non riesce a staccare gli occhi dallo scaffale di Supernatural e da quelle seriamente inquietanti bamboline. Quando finirà mai di scontare la sua pena all’inferno?

*****

“Non posso credere che le abbia comprato un peluche del Grumpy Cat…” dice Sam, sbuffando una risata leggera, mentre si schiena al sedile dell’Impala. “Penso che Cas sarebbe un buon padre, sai, Dean? Uno di quelli adorabili per cui le amiche della figlia si prendono una cotta, di quelli che portano tutta la squadra di calcio femminile del vicinato all’allenamento…”.

Dean sorride appena. “Ti fai troppi film mentali, Sammy.” risponde l’altro pensoso, gli occhi fissi sulla strada e le mani strette al volante. “E confondi Cas con Jimmy Novak”.

“Oh, andiamo. Cas non è più quello di un tempo e lo sai. Vivere da umano lo ha cambiato completamente e definitivamente. Adesso capisce perfettamente ogni sentimento umano…” continua Sam, girando la testa e guardando il profilo del fratello. Dean, allora, decide finalmente di donargli uno sguardo perplesso. Dove vuole arrivare Sam? “Non so se… se mi sono spiegato, Dean…” continua il minore, inclinando la testa e sollevando le sopracciglia.

Ah, ecco dove voleva arrivare.

“Sam. Non ho voglia di parlarne. Siamo quasi arrivati al bunker e Cas è dietro di noi che ci segue con quella sua penosa macchina. Non è davvero il momento” grugnisce, tornando a fissare torvo la strada.

Sam quindi sospira, tornando a guardare fuori dal finestrino. “Con te non è mai il momento, Dean. Anzi, con noi. Mi chiedo quando ci fermeremo anche solo un istante per trovarlo, questo momento…”

Dean non gli risponde più, a quel punto. Non perché sia arrabbiato o triste, no. Non solo almeno. E’ che sa perfettamente che suo fratello ha ragione a dire quello che dice, ma, semplicemente, non ha una risposta.

*****

Due ore dopo sono finalmente giunti di nuovo al bunker e mentre Sam porta le loro borse dentro, magari cominciando a preparare qualcosa per cena, Dean si trattiene fuori con Cas.

“Allora… mh…” comincia il biondo, schiarendosi la voce. Cas ha gli occhi bassi, l’espressione abbattuta, le spalle leggermente incurvate. Non sembra nemmeno lui così com’è. Gli manca Claire, è preoccupato, e Dean vorrebbe solo poter essere in grado di trovare il coraggio per consolarlo, ma, anche ‘stavolta, non ci riesce.

“Cas… non è colpa tua. Amelia è finalmente con Jimmy e Claire sta bene. Jody si prenderà cura di lei, non ti devi preoccupare”.

Castiel annuisce, visibilmente mogio, ma almeno alza gli occhi per guardarlo e Dean deglutisce. Forte. Due volte. Perché quegli occhi sono sempre la sua debolezza e ‘stasera, vuoi per la stanchezza o per onestà intellettuale, non riesce proprio a far finta di niente.

“Allora, Cas… rimani qui ‘stasera? Insomma, c’è… c’è la tua stanza, lo sai. So che non mangi, ma… mh. Puoi stare con noi. No?”
Cristo santo, Dean è alla stregua di un ameba quando fa così.

“Penso che mi tratterrò qui, per ‘stanotte. Se non è un problema” risponde cauto l’altro, lo sguardo di nuovo attento e vivido.

“No, assolutamente!” esclama Dean, mentre un sorriso gli increspa le labbra e la postura cambia. Sapere che Cas sarà al sicuro e vicino a sé almeno nelle prossime dodici ore lo rilassa. Bisogna godere delle piccole vittorie, no?

“Ok, quindi, mh…” Dean si sposta, chiudendo il bagagliaio ancora aperto dell’Impala con un colpo secco.

“Dean…” comincia, la voce di Castiel calda, bassa in modo patologico, ma sempre soffice nel pronunciare il suo nome, come fosse l’unica cosa bella rimastagli da citare. Dean si gira a guardare l’amico e strabuzza gli occhi quando vede una mano tendersi, schiudersi e mostrare un piccola scatola. “E’ per te”.

Dean allora si ferma e deglutisce ancora - mai avuta tanta saliva in vita sua. Prende la scatoletta, il logo rosso di Hot Topic ben evidente sullo sfondo bianco quasi gli brucia gli occhi. Sospirando, la apre e in un secondo ha fra le dita una minuscola Impala nera, di al massimo cinque centimetri, con dettagli orribili e probabilmente made in China, ma ugualmente, fottutamente, perfetta.
 
“Cas…”

“Buonanotte, Dean.” Castiel si muove e lo supera, batte affettuoso la mano sulla sua spalla in una riproduzione spudorata del classico gesto – e scusa – che Dean usa solo per toccarlo un po’. Però la mano, a differenza di quando è Dean al suo posto, non si solleva subito dopo. Scende, invece, lungo il deltoide, poi il bicipite e sino al gomito e l’avambraccio. In una carezza.

Poi Cas sospira appena e si allontana, andando a cercare Sam e lasciando Dean lì, mentre appoggiato alla sua Impala e in petto una preoccupante tachicardia, stringe forte il modellino fra le dita.

Innamorarsi fa schifo.

   
 
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