Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Just a Shapeshifter    03/05/2015    4 recensioni
É così patetico amare qualcuno del proprio sesso?
Perché andiamo, deve esserlo senza dubbio alcuno, sentirsi patetici, odiarsi, farsi ribrezzo da soli al solo pensiero che beh, l'universo ti ha insegnato fin da subito ad amare la figa e poi ti ritrovi nel lato oscuro, insieme a quei reietti odiati dalla società.
Ed hai paura, perché fidati, hai una paura da fartela sotto, una paura che nemmeno la visione di qualche bestia satanica può eguagliarla...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non vi dirò come sono finito qui, vi dirò solo che cosa provo ora.
Disgusto, sofferenza, confusione, rimpianto.
Ma dico io, é così difficile dover ammettere di essere gay?
É così patetico amare qualcuno del proprio sesso?
Perché andiamo, deve esserlo senza dubbio alcuno, sentirsi patetici, odiarsi, farsi ribrezzo da soli al solo pensiero che beh, l'universo ti ha insegnato fin da subito ad amare la figa e poi ti ritrovi nel lato oscuro, insieme a quei reietti odiati dalla società.
Ed hai paura, perché fidati, hai una paura da fartela sotto, una paura che nemmeno la visione di qualche bestia satanica può eguagliarla...

Okay, veniamo subito a patti con noi stessi: mi chiamo Scott, ventidue anni tra un mese, da sei mesi sbavo dietro ad un ragazzetto che mio padre ha preso qui come aiutante, visto che io, dopo quella merda di reality ed un anno di terapia tra quelle cazzo di cicatrici e traumi vari non ne avevo la minima voglia.
Prima il vecchio mi ha minacciato, siamo arrivati alle mani, un paio di bestemmie e da ex diciottenne me ne ero scappato di casa, vivendo per un po' tra i granai dei vicini, un po' nelle stalle, non ero e non sono un tipo schizzinoso eh, ma di tornare a casa non se ne parlava. Alla fine il vecchio mi ha trovato grazie a quella sottospecie di spia grassa della signora Bessy, un'energumena da far invidia alla donna più grassa del mondo e, sono dovuto tornare a casa.
Mio padre era ancora restio, pensava di potermi piegare al suo volere, ma la voglia di lavorare era svanita, beh non c'era mai stata, a dir la verità...
“Quel reality gli ha dato alla testa, non vedi che razza di scansafatiche é diventato?!” Ed io sorridevo, sapete, non ero mai stato un gran lavoratore, non perché fossi pigro, ma amavo l'idea di vederlo urlare al nulla e di cercarmi invano. Lo sentivo urlare il mio nome da oltre i campi, “SCOTT!” ma ero nascosto per bene, a godermi la vita all'aria aperta e ad osservare le nuvole nel cielo limpido, un ramoscello di fieno tra le labbra, so che é la classica immagine da campagnolo ma lo facevo sul serio, mi rilassava mordicchiarli.

Cerco di riprendere fiato, un tuono rimbomba lontano, annuso velocemente l'aria, so di avere si e no dieci minuti, prima che l'acquazzone cominci. A vent'anni oramai eravamo ai ferri corti, ci sopportavamo a malapena in giro, nelle stalle o nei campi, in casa regnava il silenzio, da quando mia madre aveva chiesto le carte per il divorzio ed era sparita in città.
Restavo li in quella topaia solo perché era un posto così sperduto che né fan, né haters erano mai venuti fino a qui per scocciarmi. Non volevo nessuna pressione o seccatura e poi, in mezzo a quei campi c'era il mio pensatoio, il mio rifugio segreto.
Rimasi alla fattoria, mio padre era sempre più taciturno, ma il dolore si era appoggiato sul suo viso con l'equivalente piacere con cui una zanzara si appoggia sull'epidermide per succhiarti via il sangue. L'unica differenza era che quel dolore non si poteva uccidere con una manata ne tanto meno scacciarlo come se niente fosse; era determinato a rimanere, sul volto del mio vecchio. Lo aiutai per quel periodo, beh per quell'anno e mezzo.
Un'altra lite ci scosse poi, rischiammo veramente di finire entrambi male.
Più e più volte rimpiansi in quel periodo di non esser scappato in tempo, come mia madre, più volte rimpiansi di non esser andato in città.
Fu proprio allora che prese Oliver a lavorare con noi. La stanza c'era, il salario era basso ma a lui sembrava andare bene, anzi ne era quasi felice.

Sospiro, un lungo, profondo sospiro mi scuote, dio ho perso tutta la mia virilità, mi odio per questo. Siamo in autunno, le balle di fieno sono sparite da un pezzo oramai e così mi ritrovo al centro di questo dannato campo, a congelarmi il culo sopra la terra dura e gelida, ma il viso é rosso di rabbia, così come le mie orecchie... sbuffo, tirando un pugno al terreno e bestemmiando, quella terra é dannatamente dura.
Non so quante volte ho ripetuto a me stesso di far schifo, in queste ultime ore...
Devo venire a patti con questa cosa, o non ne esco più, impazzisco. Che cos'ha Oliver di così speciale? Nulla.
Assolutamente nulla.
Eppure devio sempre lo sguardo quando lo incontro per casa, figurarsi a tavola, ogni pasto é fonte di lunghi silenzi mentre cerco di non diventar dello stesso colore dei miei capelli.
Non sono gay, i-io... I palmi delle mani premono sulle tempie, mentre sbuffo e lascio spirare tutti i miei pensieri fuori nell'aria autunnale, insieme alle foglie che si divertono a tuffarsi dagli alberi.
Devo sapere, almeno devo sapere perché.

Mi alzo, una veloce scossa ai pantaloni per pulirli dagli ultimi residui di terra ed erba secca, mani in tasca e sudore freddo, mentre vado verso la fattoria.

Ora o mai più.


Angolo di M:

Allora... *prende un lungo sospiro* innanzitutto vorrei precisare che ho messo il carattere di Scott in OOC in quanto non lo vedo così, però potrebbe anche essere, no?
La storia l'ho messa come One shot, quindi teoricamente sarebbe conclusa, peró se vi stuzzica l'interesse la continuo, io stessa sono indecisa su ció. *scuote la testa e si da un facepalm*
Okay! :D Ora devo decisamente scusarmi per la mia luuuuuuuunga assenza c:
Ultimamente avevo perso l'ispirazione e la voglia di scrivere, poi é uscita questa cosina tutta tenerosa e malinconica storia, appunto se vi piace la continuo per capire come va a finire :3 Detto questo la smetto e mi smaterializzo, shi shi, alla prossima ^~^

~M

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Just a Shapeshifter