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Autore: Miraha    04/05/2015    0 recensioni
Cosa accadrebbe se un giorno Terra riuscisse a vincere la lotta contro master Xehanort e tornare ad essere nella luce?
E se Aqua ritrovasse in un uomo incappucciato, la speranza che dopo dodici anni stava iniziando a perdere?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Aqua, Terra, Xehanort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Birth by Sleep
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//Fanfiction ritrovata tra le pagine di un vecchio diario //



- Ce ne hai messo di tempo per svegliarti, Terra. - Una voce scosse l'animo del giovane dai capelli castani, la voce del suo maestro e la sua figura gli apparsero in una visione ma, più che arrabbiato, egli appariva preoccupato per quel suo "figlio" caduto nell'oscurità. -Ventus ed Aqua ti stanno aspettando... Dovresti far presto.
All'interno del giovane vi era ancora la presenza del vecchio Master Xehanort: egli aveva dominato per più di dodici anni sul suo corpo, lasciando che anche la più piccola traccia di luce sparisse. Eppure c'era qualcosa che non era riuscito a fare: l'armatura blu che giaceva a terra nella stanza, Xemnas il nessuno, non l'aveva messa mai da parte. Possibile che uno stupido oggetto significasse ancora così tanto per lui che ' non aveva un cuore '?

- Master Eraqus... Io non… -
- Lo so Terra, perdonami. - Rispose lo spirito mostrandogli poi una spiaggia priva di ogni cenno di luce: il giovane mise molto a capirne il perché ma l'altro interruppe i suoi pensieri. - Focalizza lo sguardo Terra. Troverai la tua risposta. -
- AQUA! Aqua ti prego voltati! - Il giovane sussultò vedendo i capelli azzurri della giovane esser appena risaltati nell'oscurità; cercò di andarle incontro ma non mise molto a comprendere che era anch'essa una visione. - Cosa significa maestro, perché Aqua è lì? Dov'è Ven?! -
- Il cuore di Ventus è andato in frantumi quando Master Xehanort è riuscito a… -
- La x-blade… - spalancò gli occhi ricordando le parole del giovane poco prima che iniziasse la battaglia contro Vanitas. - Dov'è ora? Ed Aqua… perché lei… -
- Aqua ti ha salvato dell'oscurità più profonda, nonostante tu fossi controllato da Xehanort. Terra… se tu avessi la forza di riprendere te stesso, di far tornare a splendere quel lato di te che Ventus ed Aqua hanno aiutato a crescere. Forse riusciresti a ritrovarli. - Il maestro notò che egli aveva involontariamente afferrato il regalo della sua compagna e lo stringeva forte nella sua mano; dagli occhi del suo corpo, caddero inconsapevolmente delle lacrime e gli stessi divennero azzurro cielo. - È il momento di dimostrarmelo. Dimostriami di esser degno del titolo di maestro, Terra. Dimostrami la tua 'strada verso il futuro'. -
Il giovane si destò, attorno a sé una luce lo avvolse, creando sia dentro che fuori una sensazione di calore. Il vecchio lo notò incredulo di come avesse potuto svegliarsi dopo così tanto tempo: tra le mani di Terra oltre alla sua Keyblade apparse per un attimo la chiave di Ventus, poi quella di Aqua ed infine quella del maestro; essa venne avvolta da luce e tenebre allo stesso tempo, poi si diradarono entrambi lasciando che diventasse pronta per essere usata.

- Ora capisco… sarò degno di questa Keyblade maestro. - Disse mentre brandendola senza alcun timore si fiondò contro il maestro oscuro. Egli provò a contrattaccare ma quella che aveva ora tra le mani era la forza di chi aveva sempre creduto in lui: sapeva di non essere solo, sapeva che i suoi amici erano ancora una volta la sua intera forza. - Per tutto questo tempo ho cercato una risposta, ora è il momento di finirla. Io sono Master Terra, non importa quanto l'oscurità possa penetrare nel mio cuore, io la tramuterò in una nuova luce!
Il vecchio cedette ed egli lo colpì: quando si dissolse egli tornò a controllare il suo corpo ed alla visione dell'armatura dell'amica ricordò ciò che le aveva fatto. Lentamente, porse la sua mano su Nubifragio ed essa aprì un portale, quasi per invitarlo a proseguire il cammino. Ripose la sua mentre tra le mani teneva ancora la nuova Keyblade, poi avanzò deciso: si aprì dinanzi una spiaggia colma di oscurità; Aqua doveva essere lì da qualche parte, lo aveva visto nella visione e non poteva sbagliarsi proprio ora che desiderava vederla. Posò il cappuccio che aveva sul capo, poi proseguì senza fermarsi per ore.
Scorse all'improvviso una figura a lui familiare, abiti blu e capelli azzurri, seduta sulla sabbia di fronte al mare: si avvicinò lentamente e notando i suoi occhi chiusi rimase non molto lontano.

- Cosa ci fai qui… fanciulla? - Sapeva che non sarebbe resistito ai suoi occhi, non ci era mai riuscito e spesso era proprio quello che lo aveva distratto. - Sembri molto sola, eppure il tuo cuore è privo di oscurità.
- Aspetto... - rispose Aqua aprendo gli occhi. -Ormai è molto tempo che aspetto… -
- E chi aspetti? - Chiese lui addolcendo lo sguardo al solo pensiero che lei lo avesse aspettato così tanto.
- Una luce… -
- Aqua… - sfuggì involontariamente al giovane tanto da farla girare di scatto: quella voce non era più simile ad un vecchio ma era familiare, fin troppo familiare; lo osservò e scorse sporgere dalla tasca della tunica il trovavia arancione che egli aveva riposto prima di andare. Terra notò i suoi occhi riempirsi di lacrime e, dopo alcuni secondi, la ragazza lasciarsi tra le sue braccia.
- STUPIDO, PERCHÉ CI HAI MESSO COSÌ TANTO! - urlò in lacrime picchiandolo sul petto. - Fammeli vedere…voglio vedere i tuoi occhi… -
- Sei… una piagnucolona… Master Aqua. Non si agisce in questo modo. Avrei potuto ucciderti. - Notò le mani di lei afferrare e togliere il cappuccio nero dal suo capo: il suo volto sorrise riconoscendo il suo Terra; ella si specchiò negli occhi del ragazzo restando immobile, quasi sorpresa di vederlo senza quegli occhi ambrati. - Non ti farò mai più del male… hai sofferto troppo piccola. -
- Te- Terra… - sussurrò appena arrossendo e posandosi al suo petto scivolò lentamente priva di sensi, mentre il giovane la afferrava e la teneva tra le braccia: probabilmente l'emozione e la stanchezza avevano vinto per una volta su di lei.
- Riposa piccola, te lo meriti... Per tutto questo tempo sei stato il mio frammento di luce, ora tocca a me prendermi cura di te. - Posò piano le labbra su quelle della ragazza mentre si sedeva sulla sabbia e la cingeva a sé lentamente. Avrebbero ripreso il viaggio, appena lei avesse riaperto gli occhi.

~~~

- Ven… - mugolò nel sonno, Terra la accarezzò appena sulla guancia. - Terra…
- Sono qui Aqua... -
La giovane aprì gli occhi: era tra le braccia di qualcuno dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurro cielo, sentiva il calore della mano dello stesso percorrerle il viso; si tirò su e si appoggiò al petto. - Ventus… Ventus ci sta aspettando… -
- Sei sicura di aver abbastanza forze per riprendere il cammino? - Affermò appena preoccupato per lei, che pareva distrutta dell'oscurità che la circondava. -Posso andare a cercarlo mentre tu riposi fuori da questo posto. -
- Vengo anche io... Non ti lascio solo -
- Non lo hai mai fatto. Nemmeno quando ero perso. Non mi hai mai lasciato solo. - Le accarezzò ancora il viso, poi si alzò tenendola tra le braccia mentre la Keyblade apriva un varco. - Ti porto a casa…
- Terra… -
- Uhm? - La giovane si posò sulle sue labbra e chiuse gli occhi mentre le sue braccia passavano attorno al collo del giovane, lui li spalancò appena dato che da lei non se lo aspettava. Ricambiò il bacio prendendo le labbra dell'azzurra, poi proseguì verso il portale: quando furono fuori, egli la posò a terra e stringendola in vita approfondì il bacio; per la prima volta dopo tanto, le sue labbra non si erano posate per sbaglio, anzi lo avevano fatto per non farla sentire più sola.
- Terra… - sussurrò separandosi appena e riaprendo gli occhi. - Stai piangendo… -
- Perdonami, se lo avessi fatto molto tempo fa, tu non avresti mai sofferto. - Rispose baciandola nuovamente, consapevole che da ora non sarebbe stato più solo.
- Questa Keyblade? -
- Credo che si chiami… Mhn… non lo so… però con questa riusciremo a svegliare Ven… - la porse alla ragazza, dato che ella conosceva il posto dove egli riposava. - Credo sia frutto del nostro legame. Del nostro legame indissolubile, ricordi? - sorrise notando Aqua afferrarla e puntarla al cielo, proprio come fece con il trovavia dodici anni prima.
- Questa Keyblade è... una strada per il futuro. - Gliela porse delicatamente, poi gli prese una mano. - Alla fine lo sei anche tu… però. -
- Hm? - Lei sorrise e indicò il suo petto.- Sono sporco?
- Ma secondo te sei sporco? Al massimo puzzi! -
- Senti chi parla!! -
- Puzzi! - Terra cominciò ad inseguirla e lei a fuggire, in quel momento gli sembrò tornar bambino, lei che fuggiva perché insinuava di essere il cocco del maestro e lui che cercava di prenderla. Eppure lei era diventata maestra prima di lui. Lei era sempre stata più forte di lui.
- Master Aqua, dovresti essere seria! E poi sei tu che non fai la doccia da dodici anni credo, non io! -
- Ma… ma… - la ragazza si fermò all'improvviso - A proposito togli quella tunica, non ti sta bene il nero. Master Terra! -
- Cosa hai detto Aqua? -
- Master Terra… ho sentito la voce del maestro sussurrarlo quando ho afferrato la Keyblade. - Lui la raggiunse e si fermò guardandola attentamente. - Che c'è, perché sei diventato così serio??
- Non possiamo giocare. Non senza Ventus… - il ragazzo le strinse la mano. - Coraggio Aqua, ora tocca a te. Apriamo insieme la strada verso il futuro... -
  
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