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Prompt: A Crudelia
piace fare le coccole.
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Era passata
mezzanotte almeno da un po’, ma il sonno nella camera numero 5 della locanda non
ancora era arrivato. Ormai le due streghe erano arrivate a Storybrooke
da una settimana e quel letto matrimoniale nella camera affittata da Granny era ciò che le costringeva a stare unite, ma anche ciò
che allo stesso tempo le separava. Un lungo tratto di vuote lenzuola si trovava
infatti tra di loro e un silenzio inquietante riempiva la stanza. Crudelia fissava il soffitto persa in chissà quali
pensieri, mentre Ursula aveva perlomeno l’accortezza di tenere gli occhi chiusi
e fingere di essersi addormentata.
“Posso
avvicinarmi?” chiese d’un tratto la donna con i capelli bianchi e neri in un
tono un po’ incerto.
Ursula fu
presa completamente alla sprovvista dalla domanda inaspettata, soprattutto per
il suo contenuto, ma rimase immobile e, invece di spalancare gli occhi dalla
sorpresa, non li aprì neppure.
“Andiamo, darling. So benissimo che non stai dormendo…”
continuò allora l’altra in tono adesso leggermente seccato. “Quando dormi di
solito russi!”
Laddove non
era bastata la sorpresa, riuscì l’orgoglio.
“Non è vero
che russo.”
Crudelia
ridacchiò divertita e si voltò su un fianco verso l’altra donna per poterla
guardare meglio. Era in posizione supina, con gli occhi ancora chiusi e il
corpo avvolto nel lenzuolo; i capelli tendenti al biondo le cadevano sul
cuscino in modo disordinato e, se si univano bene con il bianco della federa,
facevano un forte contrasto con la pelle scura. A pensarci bene, anche Ursula
era un perfetto mix di bianco e nero.
“Allora,
posso avvicinarmi?” domandò di nuovo, mentre la risata era scemata in un
semplice accennato sorriso.
E intanto
senza aspettare risposta già aveva guadagnato un po’ di spazio.
“Non sei mai
stata il tipo da coccole prima di dormire. Ti sei ammorbidita con il tuo caro
marito?”
Quell’appunto
era stato pronunciato in tono sarcastico e velenoso e aveva segnato la
decisione di Ursula di partecipare a quella conversazione notturna in modo
attivo. Ma purtroppo per Crudelia non nel modo che
lei avrebbe voluto. Aveva aperto finalmente gli occhi e lentamente si era
voltata di lato a sua volta, senza il minimo accenno di comprensione sul volto;
intanto su quello della De Mon sparì qualsiasi voglia
di scherzare e quelle parole ebbero l’effetto immediato di farla fermare nel
suo progetto di avvicinamento. In un nuovo silenzio, forse perfino più
insostenibile del precedente, le due donne restarono l’una di fronte all’altra
a guardarsi.
“Non c’entra
niente Feinberg, se è questo che ti preoccupa” disse
alla fine Crudelia in un tono quasi amaro. “Avevamo
perfino due camere separate a dire il vero”
Lo sguardo
della strega del mare divenne adesso curioso e anche vagamente più empatico, ma
non per questo aveva abbassato le difese. “E allora cos’è cambiato?”
L’altra
sospirò e si tirò di poco su per posare la testa sul braccio. “E’ cambiato il
fatto che adesso non sopporto di stare così lontana da te…”
ammise alla fine con faticosa sincerità.
“E trent’anni invece non sono stati una
grande distanza?”
Crudelia
sorrise amaramente e si concesse qualche altro secondo di silenzio. Se lo era
aspettato; ecco l’esplosione di rancore che si era aspettata fin dal momento in
cui si erano rincontrate e francamente sapeva di meritarsela tutta. Era stata
lei stessa a mandare tutto al diavolo a New York e a lasciarla in favore di
qualcosa che poi si era rivelato del tutto vuoto e inutile. Ma del resto allora
non era il tipo da coccole prima di addormentarsi. Beh, non lo era ancora
nemmeno ora, ma sentiva di poter fare un’eccezione.
“Sì, ma
trent’anni e una settimana lo è di
più” replicò allora con ironia, ma nella sua voce vibrava anche la traccia di
qualcos’altro, qualcosa di pericolosamente incline alla speranza.
E fu quel
qualcosa che fece alzare gli occhi al cielo ad Ursula, ma allo stesso tempo
anche spuntare per la prima volta quella notte un debole sorriso. La De Mon notò subito quel piccolo spiraglio e non perse occasione
di approfittarne; lentamente riprese ad avvicinarsi e, senza chiedere più alcun
permesso, arrivò fino a toccarla e a stringerla tra le sue braccia, posando la
testa sulla sua spalla. La strega del mare esitò solo qualche istante prima di
rispondere a quella stretta e accarezzare gli strambi capelli della sua ex che
tanto le erano mancati. E i capelli non erano l’unica cosa di lei che le erano
mancati. Nessuna delle due osò aggiungere nient’altro per timore di rovinare
quel momento; il silenzio adesso aveva qualcosa di confortevole, forse perché
per la prima volta non si sentivano da sole ad affrontarlo. Restarono così, semplicemente
strette l’una all’altra, finchè il sonno le colse
stranamente rapidamente.
Per la prima
volta Ursula non finse di addormentarsi e Crudelia
non ebbe bisogno del gin per chiudere occhio.
Non adesso, che
non c’erano più vuote lenzuola tra di loro.
NDA:
E’ passato tempo lo so, ma ancora mi sono ripresa dalla puntata di Crudelia e mi sono allontanata un po’ dalle SeaDevil per avvicinarmi ad un’altra ship, gli Authella (Crudelia e l’Autore *.*) In ogni caso, non ho dimenticato questa splendida coppia e questa coppia, quindi eccomi con un nuovo prompt. Vorrei precisare che alcune one-shots che pubblicherò, questa compresa, sono state scritte prima di scoprire il passato di Crudelia (non so se questo possa fare qualche differenza, ma lo dico ugualmente).
Al nono prompt,
LadyPalma