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Autore: Natalia_Smoak    10/05/2015    1 recensioni
“Giusto, lo scopo di questo combattimento era che valutassimo le loro capacità e vedessimo chi possedeva la migliore strategia di combattimento”
“Non è una questione di strategia o di valutazioni, ma di onore. Quando si combatte c’è comunque un codice da rispettare, il suo è stato un colpo basso” disse Steve mentre si avvicinava a Natasha.
La ragazza raccolse la provocazione avvicinandosi a sua volta finché i due si trovarono a pochi centimetri di distanza. “Ma come, nell’ esercito non ti hanno insegnato che in guerra e in amore tutto è lecito? Secondo me al tuo amico brucia essere stato battuto da una ragazza” soffiò lei con tono di sfida.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cold war parte 2'
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In guerra e in amore tutto è lecito
 
Wanda schivò il calcio di Sam indietreggiando sul tappetone da combattimento, barcollando cercò di contrattaccare con un pungo, ma il ragazzo fu più furbo e veloce di lei; afferrò il polso della ragazza e fece leva su di esso per girarglielo e farglielo piegare fino a che toccasse la spalla, poi con uno sgambetto la fece cadere di schiena sul tappeto. Subito si gettò su di lei e le immobilizzò i polsi con le braccia.
Aveva vinto!
Un sorriso si fece largò sul suo viso, ma non ci rimase per molto; Wanda, benché immobilizzata ai polsi, poteva ancora muovere le dita.
Questo fu esattamente quello che fece, le bastò solamente muovere le dita che  Sam si staccò di scatto dal suo corpo urlando terrorizzato.
“Ho vinto io!” affermò la ragazza con sicurezza, mentre rialzandosi in piedi liberava il suo avversario dall’illusione da lei creata.
“Hai barato, in questo allenamento non avreste dovuto usare i poteri” intervenne Steve in tono canzonatorio mentre gli osservava a braccia conserte appoggiato al muro
“Infatti, se avessi potuto usare le mie ali avrei vinto senz’altro” gli diede manforte Sam
“Non stava scritto da nessuna parte, giusto Natasha?” rispose la mora con un sorrisetto furbo e malizioso mentre lanciava uno sguardo d’intesa alla rossa
“Giusto, lo scopo di questo combattimento era che valutassimo le loro capacità e vedessimo chi possedeva la migliore strategia di combattimento”
“Non è una questione di strategia o di valutazioni, ma di onore. Quando si combatte c’è comunque un codice da rispettare, il suo è stato un colpo basso” disse Steve mentre si avvicinava a Natasha.
La ragazza raccolse la provocazione avvicinandosi a sua volta finché i due si trovarono a pochi centimetri di distanza. “Ma come, nell’esercito non ti hanno insegnato che in guerra e in amore tutto  è lecito? Secondo me al tuo amico brucia essere stato battuto da una ragazza” soffiò lei con tono di sfida.
“Non è vero, è stata scorretta” si difese il ragazzo di colore.
Natasha si girò verso di lui: ”Che cosa ti ha fatto vedere, per curiosità”
Sam farfugliò qualcosa a disagio, finché Wanda non parlò per lui:
“Ragni”
“Oh, sul serio, ragni?” chiese Steve alzando un sopracciglio
“Oh, sentite un soldato non può soffrire di aracnofobia ora? Comunque io avrei una proposta per sistemare tutto questo e vedere se voi ragazze siete brave anche senza trucchetti ”  affermò lui
“Spara”  lo incalzò Natsaha
“Una sfida, Capitano versus Vedova. Combattimento puro, niente armi e trucchetti, solo corpo a corpo, ci state?”
“Accettiamo” rispose subito la rossa
“Ma, Natasha, non credi che dovremmo... siamo i loro mentori dovremo insegnargli lo spirito si squadra e allenarli per quello che c’è là fuori..” provò a fermarla lui, non gli andava di combattere con una donna, lo trovava irrispettoso; quando era in missione faceva il modo che di tutte le donne nemiche fossero nelle mani di Thor o Stark, non gli riusciva attaccare una sconosciuta, figuriamoci un’amica.
Certo, questo era piuttosto ridicolo considerando che l’amica in questione era una spia professionista e che sapeva difendersi benissimo da sola.
“Andiamo, Steve, sono grande e vaccinata. Inoltre quale modio migliore di insegnare ai ragazzi qualche mossa” disse la rossa mentre si incamminava verso il tappetone davanti ad uno sconsolato Steve.
Quella donna riusciva ad ottenere sempre quello che voleva. Sempre.
Si misero una difronte all’altro in posizione di guardia sul tappetone, mentre Wanda e Sam iniziarono a guardarli con molto interesse.
“Non trattenerti, mi piace rude, chiaro Rogers?” Natasha odiava essere trattata da damigella in pericolo, era forte, e certamente avrebbe potuto sopportare uno scontro con l’uomo, e poi non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione per provocarlo.
Come volevasi dimostrare il Capitano arrossì fino alla punta delle orecchie avendo compreso il significato nascosto di quella frase
Ci pensò Sam a spezzare la tensione:
“Siete pronti? Tre, due, uno…via”
Una frazione di secondo dopo il via di Sam i due si stavano già muovendo, Steve era veloce, ma Natasha lo era più di lui.
La sua conformazione fisica massiccia lo rendeva particolarmente forte e resistente, ma allo stesso tempo essere così grosso e pesante lo rallentava, Natasha al contrario poteva contare su una forza fisica relativamente modesta, ma il suo corpo minuto e aereodinamico le consentiva una velocità e una stabilità maggiore.
Se Steve avesse voluto vincere avrebbe dovuto privilegiare uno scontro a distanza ravvicinata dove la forza fisica era maggiore della velocità.
Il primo passo era tentare di avvicinarsi a lei, che saltava da una parte all’altra come una pallottola impazzita mentre cercava di evitare i suoi colpi. Provò prima con un gancio destro, poi uno sinistro, ma la ragazza riuscì ad evitarli entrambi, per poi attaccarlo con un calcio volante.
Lo avrebbe preso esattamente alla bocca dello stomaco, ma Steve aveva già un’idea: come vide la gamba di Natasha avvicinarsi al suo corpo la afferrò facendo perdere l’equilibri alla ragazza, che con non poca fatica riuscì ad atterrare piegata sulle ginocchia. Steve approfittò di quel momento di vulnerabilità per posizionarsi alle sue spalle ed afferrarle entrambe le braccia assicurandogliele dietro la schiena.
Il suo torace era ora appoggiato alla schiena di lei, Natasha poteva sentirlo gonfiarsi e sgonfiarsi rapidamente a causa del respiro dell’uomo. Cercò di divincolarsi dalla sua presa, ma era inutile, Steve era troppo forte, avrebbe potuto provare fino a spaccarsi i polsi che non sarebbe successo nulla; doveva cambiar strategia.
“Romanoff, cosa fai quando in un combattimento non puoi più usare le braccia?” le chiese Steve ad un palmo dal suo orecchio. Non avrebbe dovuto dirle niente, avrebbe dovuto lasciarla fare da sola, ma il suo istinto da “maestrino” aveva preso il sopravvento, senza contare che una piccola parte di lui voleva comunque darle una mano.
“Uso le gambe Capitano” rispose lei con un sorrisetto mentre infilava una gamba nel mezzo delle sue e andava a colpire al parte sensibile dietro al ginocchio destro in modo da faglielo piegare in avanti e appoggiare contro il tappetone. Questo fece allentare la presa di lui sui suoi polsi.
Era libera! Sfortunatamente pero, lo fu per poco, perché nonostante il Capitano avesse lasciato la presa dei polsi riuscì a circondarle la vita con un braccio facendola cadere di schiena contro li lui che ormai era supino sul tappetone.
Natasha provò a divincolarsi, ma Steve rafforzò di molto la presa sui suoi fianchi fino a fermarla del tutto. Scalciare e dimenarsi era inutile.
“Cosa fai quando non puoi più usare le gambe?” le chiese nuovamente
“Uso la testa” rispose lei mentre con un colpo secco gli diede una testata sul volto.
Questo fu abbastanza per permetterle di divincolarsi e sedersi sul suo sterno, con le ginocchia piegate ai lati del suo corpo e le mani piatte sul tappetone sopra le sue spalle, ai lati del suo collo.
Gli sorrise soriona. Era stata furba, ma non abbastanza poiché Steve con un potente colpo di reni rovesciò la situazione.
Ora era lei in posizione di svantaggio; il ragazzo si era rannicchiato su di lei e il suo copro era completamente compresso tra quello del soldato e il tappetone, provò a muoversi, ma sapeva benissimo che non c’era niente da fare.
“Ed ora che non puoi più usare neanche la testa?” le chiese guardandola negli occhi
“Semplice… uso i denti”
Steve non ebbe il tempo di capire cosa stava succedendo che i denti della ragazza erano affondati nella carne tenera del suo collo. Una mossa inusuale per un combattimento, anche perché se doveva essere sincero non è che provasse dolore o fosse infastidito, anzi, i denti della ragazza mordevano la pelle in superfice, senza andare in profondità, per un secondo gli sembrò addirittura di sentire la lingua…
Steve senti il suo corpo farsi molle, anzi, no, malleabile era l’aggettivo più adatto. Il cuore pompava sempre più forte nel petto e…
Tutto ad un tratto, senza sapere bene come si ritrovò con la schiena sul pavimento e Natasha che, dritta davanti a lui, premeva con un piede sul suo sterno.
“Beh, sembra che abbia vinto io… ah e ricordati che in guerra e in amore tutto è lecito” disse prima di girarsi e andando via ancheggiando
Che diavolo era successo?
La testa di Sam si materializzò nel suo campo visivo:” Certo che ti ha ridotto proprio bene”
 
 
Spazio autrice:
e rieccomi con sti due qua… non c’è niente da fare, sono due giorni che non vedo altro ed ho necessità di esprimere il mio estro.
Non ho quasi mai scritto scene di combattimento e non sono esattamente il mio forte, ma le mosse che loro fanno dovrebbero esistere, almeno, io facendo arti marziali qualche posizione descritta la usavo…
Spero che vi piaccia e alla prossima!
  
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