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Autore: TheRedPhoenix    20/05/2015    2 recensioni
Doctor Who ottava stagione episodio 8.
I fratelli Winchester, Sherlock Holmes e John Watson, si ritrovano misteriosamente in un treno che viaggia nello spazio.
Come ci sono arrivati lì? E perchè i passeggeri muoiono misteriosamente?
Toccherà a loro risolvere la situazione, assieme al Dottore.
Primo tentativo di un crossover SuperWhoLock.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 12
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                    Capitolo 5





Clara si avvicinò verso il sarcofago, nonostante Dean cercasse di fermarla, dicendole che era troppo pericoloso, ma non gli diede ascolto. La curiosità che era in lei aveva preso il sopravvento e inoltre era abituata al pericolo da quando viaggiava col Dottore.
Quando il sarcofago si fu aperto del tutto, constatarono che al suo interno vi era solo della carta da imballaggio e ognuno di loro tirò un sospiro di sollievo per il mancato pericolo.
Clara si portò il telefono all'orecchio, per poter comunicare con l'altra parte."Dottore, non c'è nessuna mummia, solo dell'imballaggio."Lo rassicurò.

 Il Dottore, John e Sam rimasero sorpresi, avevano visto le luci andare a intermittenza eppure  nulla si era manifestato all'interno della stiva,  che il Predetto fosse da un'altra parte?
"Fermi voi!"Il Capitano Quell si avvicinò a loro e assieme a un gruppo di uomini della sicurezza lì accerchiò, puntandoli contro le armi.
"I nostri amici sono lì dentro"John indicò la stiva e parlò con calma, sperando di poter ragionare e risolvere lo spiacente equivoco.
"Bene, allora anche loro sono nei guai." Rispose prontamente il Capitano.
"Clara, devo richiamarti."Il Dottore attaccò il telefono.
Il capitano Quell gli si avvicinò e lanciò un occhiata dura ai 3 "Ho controllato e non esiste nessuna FBI spaziale."
Sam chinò leggermente la testa, sperando che nonostante i suoi 194 cm  potesse sparire e così nascondere il suo imbarazzo. Dentro di sé maledì Dean per aver avuto in mente l'idea di usare proprio quel nome.
"E nella lista dei passeggeri non sono presenti nessun Signor Smith, Watson, Holmes, McCartney e Lennon." A un cenno del capitano gli uomini della sicurezza lì ammanettarono e li trascinarono via.
"Per quanto ne so, ci siete voi dietro questi misteriosi omicidi."
"Oh andiamo Capitano"Disse il Dottore esasperato "Quanti uomini devono morire prima che la smetta di guardare dall'altra parte?".
Il Capitano stava per rispondere quando un rumore di spari lo fece tacere e voltare dall'altra parte. Prontamente corse verso la fonte del rumore, assieme ai suoi uomini, temendo il peggio.
Gli spari provenivano dal vagone bar,  dalla pistola di uno dei suoi uomini, che stava sparando  a un bersaglio invisibile .
"Cos'è questa indisciplina!Rialzati" Urlò infuriato. Non poteva tollerare un simile comportamento, inoltre il soldato stava mettendo in grave pericolo la vita dei passeggeri presenti.
Ma l'uomo non ascoltò l'ordine del superiore, era troppo spaventato e preso a implorare pietà alla misteriosa entità che solo lui riusciva a vedere. Alla fine morì, velocemente e senza una spiegazione, proprio come la signora Pitt e il cuoco.
Sam, John e Il Dottore assistettero all'intera scena, sentendosi impotenti.Anche se non fossero stati ammanettati non avrebbero potuto salvare quell'uomo, come potevano affrontare qualcosa che non vedevano?
Il capitano Queel guardò il corpo esanime del suo uomo con aria di sconfitta.
"Sembra che sia tre, il numero di persone che dovevano morire prima che io la smettessi di guardare dall'altra parte." Ordinò di liberare il Dottore e i suoi compagni.
John si chinò per studiare il cadavere "Sembra che sia morto come gli altri."Constatò .Sam intanto ricordava tutti i fantasmi che aveva affrontato in passato, nessuno era mai stato assassinato in quel modo.
Il Dottore guardò il cadavere, poi tutti i presenti che erano spaventati e sotto shock e allora decise che era il momento di intervenire apertamente.
"Signori e signore posso avere un attimo del vostro tempo per favore?" 
Il silenzio calò e tutti i presenti si concentrarono sul Dottore, che nel frattempo si era messo al centro del vagone, in modo da essere ben visibile a tutti.
"C'è un mostro su questo treno, che può essere visto solo da chi sta per morire. Se lo vedete avete esattamente 66 secondi da vivere."
Nessuno osò interrompere il Dottore, ne tanto meno dargli del pazzo, dopo ciò che avevano appena assistito sapevano che aveva ragione ed erano così spaventati che avrebbero fatto qualunque cosa pur di salvarsi.
"Ma non è questa la cosa più interessante. Volete sapere qual'è?"
Il Dottore puntò il dito e girò su stesso "Voi"Indicando così tutti quanti.
Sam e John si scambiarono un occhiata, non riuscendo a capire a che punto il Dottore volesse arrivare.
"I passeggeri, esperti in biologia aliena, fisica, mitologia. Abbiamo anche una coppia di detective e di cacciatori."A questo punto indicò Sam e John.
"Se stessi mettendo insieme un team per analizzare questa cosa, sceglierei voi."
Fece una pausa, approfittando per studiare uno a uno il viso dei presenti."E penso che qualcuno lo abbia fatto. Qualcuno con un potere e un'influenza immensi. Qualcuno ha organizzato questo viaggio. Qualcuno che, senza dubbio, ci sta ascoltando proprio ora."
Silenzio.
"Vuoi uscire dalla tenda e darci i tuoi ordini?" Chiese il Dottore.
Un rumore metallico avvertì i presenti che la porta del vagone si era chiusa, sigillandoli al suo interno. Le luce iniziarono a non funzionare e ad andare a intermittenza; Sam prontamente afferrò un oggetto in ferro e si preparò al peggio, ma non fu necessario. La sala calò nel buio solo per un secondo per poi tornare alla luce e svelare la verità.
Non si trovavano in un treno di lusso, ma bensì in un laboratorio. Intorno a loro era tutto bianco e sterile, circondati da i macchinari più tecnologici che ci fossero in circolazione; insomma, tutto il necessario per poter analizzare e capire il misterioso fenomeno.
Sam vide in un angolo l'occorrente per un cacciatore: acqua santa, sale, fucili, proiettili antidemoni, lame per uccidere angeli e demoni.
"John"Diede un colpetto all'amico per attirare la sua attenzione e indicargli quello che aveva visto.
"Cosa ci fanno queste cose in un laboratorio?" Chiese perplesso, studiando con curiosità quello strano armamentario.
"In assenza di mio fratello"Sam gli passò un fucile e una lama "dovrai aiutarmi tu." 
John annuì  "Sono pronto a tutto."
Sam iniziò a spiegare a John come e quando utilizzare l'armamentario del cacciatore, erano così presi entrambi dal discorso che non si erano resi conto che alcuni passeggeri erano scomparsi.
"Teletrasporto?"Chiese qualcuno al Dottore.
"No, ologrammi di luce solida. Non sono mai stati qui.Passeggeri falsi per fare numero." Spiegò prontamente.
"Buongiorno a tutti voi"Una voce robotica li salutò gentilmente, la voce proveniva da un altoparlante.
"Nella stanza troverete una varietà di apparecchiature scientifiche e di materiale per cacciatori. Il vostro obiettivo è accertare la vera natura del Predetto. Tastare le sue debolezze,catturarlo,dopodiché faremo dell'ingegneria inversa sulle sue capacità. Non è eccitante?"
"Hai detto "catturare" questo implica che non puoi controllare questa cosa?" Domandò il Dottore. "Eppure hai qualcosa a bordo, cosa?"
"C'è un manufatto, un antica pergamena. L'ho illuminata per la vostra comodità." Due piccoli fari vennero puntata infondo al muro, dove era appesa la suddetta pergamena.
Sembrava antica e proveniente dall'Egitto, aveva un aria sinistra.
"Per ragioni sconosciute, il Predetto appare nelle vicinanze di questo manufatto e uccide a intervalli regolari"
Sam tirò fuori dalla tasca l'accendino. "Lo spettro è collegato sicuramente alla pergamena, bruciandola potremo eliminarlo una volta per tutte." Si avvicinò al manufatto.
"No!"Urlò il Dottore.
Non appena il cacciatore allungò il braccio per afferrare l'oggetto, una piccola scossa gli attraverso il corpo, facendolo balzare all'indietro di alcuni metri.
"Non vuole che la distruggiamo, vuole che la studiamo."Pensò John ad alta voce,mentre aiutava Sam a rialzarsi.
"Cosa succede se mi rifiuto di collaborare?"Domandò il professor Moorhouse, che sembrava oltremodo oltraggiato da quella situazione.
"La scelta è vostra"Disse la voce robotica "Ma sarebbe davvero spiacevole se voi tutti doveste morire per mano del predetto."
"Dunque sbrigatevi, prima che vi uccida."Commentò John.
"Ma come possono studiare qualcosa che non possono vedere?"
"Non c'è nulla da studiare"Iniziò Sam "Si tratta di un fantasma e qui tutto quello che dobbiamo fare è bruciare la pergamena ed eliminare così il Predetto."
"Non siamo certi che sia un fantasma, perché altrimenti creare un laboratorio?No no, è qualcosa di più complesso"Commentò il Dottore.
Le luci della sala iniziarono ad andare a intermittenza; Sam, John e il Dottore si scambiarono uno sguardo di intesa, il Predette stava per comparire.
"John, fai partire il cronometro."Ordinò il Dottore.
Iniziarono tutti a guardarsi intorno, coi volti pallidi e le mani sudati, ognuno dei presenti si chiedeva se sarebbe stato  lui il prossimo a morire.
"E' altro circa un metro e ottanta."A parlare fu il professore Moorhouse, la vittima designata.
 "In verità, vederlo di persona non è gratificante come mi aspettavo." Stava mantenendo ancora la calma,  non bisognava di certo perdere le buone maniere.
Sam subito afferrò il sacco di sale e si avvicinò al professore, creando un cerchio intorno a lui.
"Ascoltatemi, non dovete uscire dal cerchio per nessuna ragione al mondo, finché siete qui dentro siete al sicuro." Il professore annuì e riprese a elencare i dettagli della mummia, su richiesta del Dottore.
"Sembra un uomo, con delle bende...delle vecchie bende, rovinate. Ascolti non so nemmeno cosa le devo dire!"Urlò terrorizzato al Dottore. Ed ecco che il panico arrivò.
"Ascolta!Tu puoi vederlo, noi non possiamo. Dicci cosa vedi."Il Dottore cercò di parlare con calma, nella speranza di tranquillizzarlo.
Il professore annuì e continuò a fissare la mummia.
"Il più piccolo dettaglio più dirci come salvare il prossimo."Aggiunse infine il Signore del Tempo.
"Il prossimo, non puoi salvarmi?"Chiese con preoccupazione.
"Oh beh non era ovvio?Probabilmente per te è finita, ma fai almeno che conti!"
Il Dottore era davvero entusiasta dei dettagli che stava raccogliendo, cosa che era alquanto fuori luogo visto che un uomo stava per morire.
"Posso provare a salvarti, dimmi dov'è?"Chiese Sam impugnando un bastone di ferro.
Il professore indicò proprio davanti a sé "E' a circa due metri e mezzo lontano da me."
Sam calcolò la distanza e iniziò a colpire l'aria con il bastone, più e più volte, sperando così di fermare lo spettro.
"L'ho colpito?" Non riusciva a capire se stesse funzionando o meno.
Il professore annuì "Si, ma il bastone gli è passato di traverso, sembra che lui neanche se ne sia accorto."
Sam rimase a bocca aperta, non era un fantasma se il ferro non gli aveva fatto niente, ma allora cos'era?
Il professore sembrava sempre più preoccupato, ormai il tempo stava per scadere, così smise di raccontare i dettagli al Dottore e cercò di negoziare per la sua vita. Secondo a quanto aveva letto, alcuni miti riportavano che usando la parola giusto si potesse fermare il Predetto, quindi il professore gli offrì la sua anima, i suoi beni terreni, era anche disposto a confessare i suoi peccati, implorò anche per la sua vita.
Ma allo scadere dei 66 secondi cadde a terra, morto.

   
 
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