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Autore: Little Wings    22/05/2015    6 recensioni
[Solangelo]
Se all'inizio Nico gli era sembrato estremamente imbarazzato davanti a tutta quella gente, adesso era completamente a suo agio mentre chiacchierava e raccontava loro qualcosa. No, non qualcosa in generale, stava parlando di loro, rispondendo a tutte le domande che prima Will aveva evitato.
Se Will pensava che i suoi parenti fossero terribilmente insopportabili da soli, deve ricredersi quando il suo fidanzato Nico si allea con loro.
[...]
Aveva davanti a sé il padre del suo ragazzo. Personalmente, avrebbe aspettato un altro po' - giusto un anno o due - prima di incontrare l'inquietante genitore del suo fidanzato, ma evidentemente l'universo aveva dei piani diversi per lui.
Le cose per Will non fanno che peggiorare e la visita inaspettata del suo futuro suocero non migliora la situazione.
Sequel di "Quando i parenti diventano pettegoli, le cose iniziano a mettersi male"
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pranzi di famiglia con tragici risvolti'
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Strane alleanze tra parenti invadenti e fidanzati bastardi
 

 
 
 
 
 
Quando i suoi parenti riportarono lo sguardo su di lui, Will si chiese perché non poteva avere una famiglia normale. Era disposto a fare anche i lavori di casa, tutto, pur di non doversi subire di nuovo quelle occhiatine. Anche se solo poco prima aveva agognato quegli sguardi perché non ne poteva più del loro terzo grado, adesso non voleva neppure quelle. Avrebbe anche studiato matematica, okey? Ma, davvero, quelle occhiate non le poteva sopportare un secondo di più. La fuga gli si presentò come unica via d'uscita e quindi corse in camera sua per barricarsi. Non aveva sperato nemmeno per un secondo che i suoi parenti - e il suo fidanzato, che gli si era rivoltato contro! - non l'avrebbero seguito, e infatti...
"Will! Esci subito di lì!" sentì urlare suo padre.
"Giovanotto, ti pare modo di fare?"
"Solace, muovi le chiappe e apri la porta!"
Dopo quindici minuti in cui tutte le persone presenti in quella casa si alternarono per farlo uscire, bussando e urlando contro la porta, finalmente batterono in ritirata.
Will sospirò così forte che probabilmente anche i pinguini al Polo Sud lo sentirono. Cosa aveva fatto di male? Era stato una brutta persona nella sua vita precedente? Era forse perché nell'ultima verifica di fisica aveva copiato? Qualcosa doveva pur aver fatto perché non poteva essere così sfortunato. A meno che non ci fosse qualcuno, lassù, che si divertiva particolarmente a metterlo in situazioni imbarazzanti. In effetti, questo avrebbe spiegato molte cose.
Quando Will si accorse che la casa era insolitamente silenziosa per essere abitata da una ventina di persone, si insospettì. Aprì la porta di poco, in modo da riuscire a mettere fuori la testa per vedere se qualcuno gli aveva teso un agguato - gli era già successo e non voleva certo ripetere l'esperienza. Quando si convinse che nessuno sarebbe spuntato fuori all'improvviso, aprì tutta la porta e uscì in corridoio. Tese l'orecchio, in cerca di una fonte di rumore e sentì solo un mormorio che ormai conosceva molto bene. Un sorriso gli increspò involontariamente le labbra, salvo poi ricordarsi che lui era arrabbiato col suo fidanzato. Scese le scale in punta di piedi, attento a non fare rumore, complimentandosi con se stesso per essere riuscito nell'impresa - aveva un futuro da ninja, nel caso non fosse riuscito ad entrare in medicina. Quando giunse al piano terra, si nascose dietro alla pianta che avevano in corridoio, in modo da poter vedere cosa stava succedendo.
I suoi parenti si erano rimessi ai loro posti a tavola, mentre Nico si era seduto nel posto precedentemente occupato da Will. Il cuore del biondo fece una capriola a quella visione, ma Will si maledì: quel piccoletto si era schierato coi suoi parenti, mettendolo pure in imbarazzo!
Se all'inizio Nico gli era sembrato estremamente imbarazzato davanti a tutta quella gente, adesso era completamente a suo agio mentre chiacchierava e raccontava loro qualcosa. No, non qualcosa in generale, stava parlando di loro, rispondendo a tutte le domande che prima Will aveva evitato.
Piccolo bastardo...
"Quindi tu e mio figlio andate a scuola assieme" osservò Apollo.
"Esatto, però io ho un anno in meno. Anche se seguo il suo stesso corso di matematica perché vado bene"
"Ma, esattamente, come fa a piacerti mio fratello?" intervenne Austin. "É talmente rompipalle e noioso!"
Will si appuntò mentalmente di non regalare niente ai suoi fratelli per i successi tre Natali. Non avevano fatto altro che metterlo in imbarazzo quel giorno, dov'era finito il caro vecchio supporto tra fratelli?
Nico lasciò il cucchiaino di gelato che aveva in mano - erano già arrivati al dolce? - e rispose. "Uh, bhe, è... simpatico?"
Fantastico, pensò Will, nemmeno il mio fidanzato riesce a farmi un complimento.
Poi Nico si aprì in uno dei suoi rari sorrisi. "E mi fa ridere quando prova a fare il ninja"
Quanto si sentì addosso gli occhi di tutti, Will capì che non era tagliato per la professione del ninja. Forse fare il dottore sarebbe stato più adatto a lui.
"Eccolo qui, il fuggitivo" disse Zeus, con un inquietante ghigno stampato sulle labbra. "Stavamo giusto parlando di te"
"Penso che ci avesse sentiti, papà" borbottò Talia, mentre sezionava la sua coppetta di gelato.
Will, mogio mogio, si diresse verso il tavolo trascinandosi una sedia che era nella sala - lui avrebbe volentieri fatto sedere Nico sulle sue ginocchia, ma era piuttosto soddisfatto della sua dose di imbarazzo per quel giorno.
"Ora, non voglio dire che non mi interessino le qualità di mio fratello, ma sono sicura che qui tutti noi siamo molto più interessati a quello che ha detto Nico fuori dalla porta, vero?" intervenne Kayla, lanciando un'occhiata agli altri commensali in cerca di assensi.
Il biondo batte la testa sul tavolo, probabilmente tentando di procurarsi una commozione celebrale che lo avrebbe mandato in coma per almeno un quarto di secolo.
Nico invece rispose tranquillo - Will era sempre più sicuro che si fosse messo d'accordo con i suoi parenti. "Will non vu-..."
Il biondo si lanciò letteralmente addosso al fidanzato, tappandogli la bocca per non farlo parlare - rischiando anche di far cadere entrambi dalla sedia, tra l'altro. Gli altri borbottarono qualcosa, disapprovando il gesto, perché volevano davvero sapere cosa impediva a Will di copulare col suo ragazzo, preoccupati che avesse qualche problema - no, okey, erano semplicemente una famiglia molto pettegola.
"Will! Stava per rispondere!" sbottò suo padre - che sembrava più un amico un po' pervertito che un padre, ma amen, Will doveva tenerselo così.
Il ragazzo sospirò. "Promettete di non ridere, fare battutine o quant'altro?" chiese, quindi, con la voce assurdamente simile a quella di un condannato a morte. "N-non voglio fargli male, ecco" disse, grattandosi la nuca nervoso e arrossendo.
"Oh, com'è romantico! Anch'io voglio un ragazzo così dolce" sospirò Silena, mentre il suo ragazzo la guardava stranito.
Anche Nico aveva le guancie arrossate, ma ridacchiava per l'imbarazzo del suo ragazzo - piccolo demonio.
Dopo qualche minuto di sospiri romantici e frasi del tipo "Che carino!", "Dolceeeee!", "Aww", Kayla riassunse il ruolo di sorella impicciona. "Ora raccontateci un po' come vi siete messi insieme"
 
 
 





 
 
Voi non avete idea di quanto io sia mortificata per avervi fatto aspettare così tanto. Perdonatemi, davvero, avevo da studiare e non sono riuscita a combinare niente. Praticamente non avevo nemmeno il tempo di andare in bagno, ew.
Però adesso sono tornata! E se sono qui è solo merito della tappa, che oggi passa nella mia città e non vado a scuola. Ah.
Spero vi sia piaciuta questa OS, anche perché non sarà l'ultima, ho già iniziato a scrivere il seguito e ho un'idea per il seguito del seguito. Già.
Ma prendiamoci un momento per ammirare Ninja!Will. Io, bho, lo adoro. Okey, momento finito. Voi non avete idea di quanto mi diverta a scrivere 'ste cagate, sul serio, rido da sola mentre le scrivo.
Mi sono dimenticata di scriverlo prima, ma immaginate che Nico abbia 16-17 anni e Will 17-18.
Volevo ringraziare chi ha messo tra le preferite/ricordate/seguite le altre due OS e chi le ha recensite. Voi non avete idea di quanto tutto ciò mi renda felice.
Visto che non so quando riuscirò a pubblicare il seguito - avete capito di cosa parlerà, no? -, vi lascio uno spoiler:
 

Quando ancora non si conoscevano, Will pensava che Nico, di cui sapeva solo che era più piccolo di lui di un anno - okey, forse aveva anche accidentalmente scoperto dove abitava seguendolo fino a casa -, fosse semplicemente adorabile. Che poi si fosse ritrovato con un livido sul braccio non appena aveva esternato la sua opinione era un altro discorso.

 
 
Le due OS prima di questa sono:
Di pranzi di famiglia e parenti invadenti
Quando i parenti diventano pettegoli, le cose iniziano a mettersi male





 
  
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