Titolo: Occhi neri
Autore: Mitsuki91
Data: 22/05/15
Beta-reader: /
Tipologia: one-shot (825 parole)
Rating: VM14
Genere: dark
Personaggi: Severus, Lily
Pairing: Severus/Lily onesided
Epoca: subito dopo l'attacco ai
Potter (post-malandrini)
Avvertimenti: OOC, what if?
Riassunto: “Le avresti donato il
tuo cuore, in passato, e ora sembra tanto divertente che quello sia
davvero il sacrificio compiuto, la chiave necessaria. […] Tutto,
pur di averla viva.”
Disclaimer:
I
personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a
me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i
diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa
storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e
preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o
una citazione da essa.
Questa
storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro
divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Altro:
Dono Iniziatico per il Club delle Nere Fanwritter.
Note: Allora... Sono tornata. Non
tornata per restare, ma quantomeno tornata. E tornata con Severus <3
La storia è un po' particolare, lo so. Era intesa per essere dark, e
molte cose sono lasciate sottointese, ne sono consapevole. Nella mia
testa ha un seguito (ancora non so se long o mega one-shot o che
altro) che, prima o poi, vedrà la luce (capitemi... Sto scrivendo la
tesi quindi non dovrei fare altro in teoria. Non dovrei, appunto,
dato che questa storia è qui). Nel seguito capiremo meglio cosa è
successo è perché; qui, la storia cerca solo di essere evocativa e
basta.
Non la ritengo una storia
eccezionale, ma mi ha fatto tornare a scrivere e quindi la ringrazio
<3
Buona lettura a tutti!
Occhi
neri
Bella, bella e pallida come la luna.
Così ti appare, con gli occhi chiusi e le labbra viola, fredda nella
morte apparente che preserva il suo corpo.
Sapevi che saresti riuscito a trovare
qualcosa. Una speranza, un incanto perduto, un oscuro rituale.
Per la tua pazzia.
Pazzo di angoscia, quel Mostro a
minacciare la tua vita; pazzo di dolore, quella notte a seguito
dell'esplosione...
Per il tuo amore.
Amore di lei, del suo profumo e del
suo sorriso, della sua smorfia arrabbiata e del suo sonno sereno;
amore per quel corpo e quell'anima e quei colori così sbagliati,
così sbagliati che te l'hanno portata via...
Per il tuo odio.
Odio per lui, ma chi è, chi è che
te l'ha portata via, e perché, perché gliel'hai permesso e come
siete arrivati a questo punto; perché lui è riuscito dove tu hai
fallito, lui ha preservato il suo sorriso e te l'ha strappata, te
l'ha strappata e rovinata...
Per la tua passione.
Sangue nel sangue.
Come doveva essere, da sempre; come
dovevate mescolarvi, pelle sotto le unghie e un connubio di anime.
Un grande alambicco, un contenitore a
due bocche, aghi nelle braccia.
Le avresti donato il tuo cuore, in
passato, e ora sembra tanto divertente che quello sia davvero il
sacrificio compiuto, la chiave necessaria.
Ridi, ridi di una risata roca e spenta.
Hai riso, quando hai trovato quel
rotolo antico e quasi polverizzato; hai riso, quando hai letto ciò
che era necessario, gli strumenti per plasmare la realtà sotto la
tua volontà. La risata di un folle, la risata di chi ha ancora
un'ultima speranza, un asso nella manica.
Tutto, pur di averla viva.
Hai strappato il suo cadavere dalla
culla del bambino, mentre lui ancora piangeva.
Tutto.
Hai nascosto il tuo furto con
l'inganno e sei scappato; hai nascosto lei in un luogo sicuro e ora
ti appresti a ridale la vita.
Tutto, per lei.
E lei lì distesa in una coltre di
velluto, immobile e fredda, con gli occhi chiusi e le lentiggini
quasi scomparse nel marmo che è diventata la sua pelle. Un livido
nella piega del gomito, un defluire e rifluire di vita, calore e
intenti.
Il gelo si scalda piano nelle tue
vene e ti lascia coperto di brividi e di sorrisi, mentre pensi al tuo
cuore che batte per due.
Passione. Ecco di cosa ha bisogno il
rituale perduto.
E tu ne hai, oh, sì, per lei! Per lei
saresti morto d'amore e, dopo, saresti anche morto di odio. Quale
ironia! Quale dono ti ha fatto, alla fine, il tuo nemico! La passione
non sempre è positiva, ma in questo caso ha giocato a tuo vantaggio.
L'hai amata così tanto, quando ti
ha teso la mano sorridendo. L'hai amata così tanto, quando pendeva
dalle tue labbra e si dissetava della tua conoscenza.
E poi.
L'hai odiata così tanto, quando ha
scelto quell'altro uomo accanto a sé. L'hai odiata così tanto,
quando ha scelto la morte all'opportunità offertale dal Mostro.
In un certo qual modo, sei arso
per lei.
E ora quell'arsura le riscalda le vene,
usa il battito della tua vita per tenerla ancorata a te.
Quell'ampolla dalle due bocche che vi
unisce risplende vermiglia e spande odore di ferro.
Ti sembra il profumo più buono del
mondo.
***
Un anno è il tempo che serve.
Un anno, ogni sera, un'ora a
scambiare sangue col sangue, in quell'ampolla in cui vita e morte si
mescolano; solo per lei, solo per lei hai dato parte di te, del tuo
tempo, del tuo corpo, del tuo cuore.
Solo per lei hai accettato di dover
condividere emozioni, sensazioni, bisogni e umori.
Un anniversario di morte da celebrare
con la rinascita.
Ogni rituale esige il suo prezzo, ogni
sacrificio si ripaga con una modifica magica permanente. Dicono che
suo figlio abbia una cicatrice: lei, ora, otterrà da te qualcosa di
più di un semplice sfregio, un segno inequivocabile ma tutto sommato
anonimo.
In quel baldacchino di velluto, dopo
aver mescolato i vostri liquidi per l'ultima volta, ti appresti ad
assistere al miracolo.
E' una piccola rinuncia, per te. L'hai
amata così tanto come era ma, ne sei certo, l'amerai ancora di più
in così. Perché in questo modo tu saprai che è tua, ti
appartiene. Forse non con l'anima; forse lei si rifiuterà persino di
ringraziarti. Ma quel segno resta evidente.
E, poi, non hai perso nulla. Il
rituale era basato su un patto di sangue. Ciò che le è stato tolto,
tu l'hai ricevuto.
Quindi.
Aspetti paziente.
Aspetti secondi, minuti, ore.
Controlli con la bacchetta le funzioni
vitali di lei, a tratti ansioso, a tratti fiducioso, a tratti
arrabbiato. Perché ti fa aspettare così tanto? Qualcosa è andato
storto?
No, va tutto bene.
Lei non è più gelata. Non ha più
l'ombra della morte a cancellarle i segni sulla pelle.
Tu l'hai restituita alla vita.
Finalmente, dopo quella che pare
un'eternità, lei socchiude le palpebre, il suo sguardo che sboccia
come un fiore.
Sorridi, Severus.
Lily è riemersa da due pozzi oscuri
e ti sta guardando con i tuoi occhi neri.