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Autore: screaming_underneath    25/05/2015    2 recensioni
[Prima classificata al contest "The darkest side of me", indetto da Stareem sul forum di EFP]
È la parte oscura di se stesso, riflessa nei volti dei Dottori che furono, dimenticata ma impossibile da cancellare.
Due punto quarantasette miliardi.
«Sono andato oltre».
Ecco, ecco che arriva il Dottore.
È andato oltre, ma ancora non conosce
dove.
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[The Day of the Doctor]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 11, War Doctor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali: Questa storia partecipa al contest di StareemThe darkest side of me”, sul forum di EFP, e alla challenge SCREW indetta da mogliA Damn sul gruppo Facebook “Prompt me now!”, con il prompt numero 43 (“There are beasts inside his head”).






 

Here comes the Doctor

So what if you can see the darkest side of me?
[Animal I have become - Three Days Grace]



 

«Li avete mai contati...?»
«Contato cosa
«Quanti bambini ci fossero su Gallifrey, quel giorno».
«Dimmi... quale sarebbe stato il punto?»


Ecco, ecco che arriva il Dottore.
Ha le mani macchiate del sangue di miliardi della sua specie e finge di non ricordare; ha fantasmi
(bestie, bestie nella sua testa)
che lo perseguitano e il rimpianto che gli strozza il respiro in gola senza farlo morire; ha davanti il suo futuro e il suo passato e presente e nonostante ciò nulla può essere cambiato, è tutto già stato deciso.

Ecco, ecco che arriva il Dottore.
Colui che ha rinnegato il nome che per secoli si è cucito addosso con orgoglio, nell'atto di spazzare via la speranza di coloro che in lui hanno sempre riposta. È un folle? È forse questo che è diventato? È questo il tempo più oscuro della sua esistenza, o solo l'inizio del Momento in cui
(dimenticherà)
il suo nome, qualsiasi esso sia, sarà per sempre legato indissolubilmente alla Morte?

Ecco, ecco che arriva il Dottore.
È il carnefice, colui che nell'ombra sente le urla e vede quelle facce ogni notte e le conta, proibendosi di dimenticarne anche solo una. È il volto che ha giocato col Tempo nel tentativo di piegarlo al suo volere e ha distrutto altre specie
(oltre alla sua, la sua gente)
in un delirio d'onnipotenza, sentendosi giusto e buono e saggio. È il Dottore che ha viaggiato in compagnia nel tentativo di placare la voce dentro i suoi cuori, quella suadente e viscida che
(continua)
continuava a mormorare la verità, quella che non ha mai voluto ascoltare.

Ecco, ecco che arriva il Dottore.
Ha più di mille anni e non riesce a parlare con se stesso
(senza mentire)
guardandosi negli occhi.
La voce gli parla ancora, e stavolta non può ignorarla.

 

«Lo hai dimenticato? Quattrocento anni, ti ci sono voluti?»
 

È la parte oscura della sua anima, riflessa nei volti dei Dottori che furono, dimenticata ma impossibile da cancellare.
Due punto quarantasette miliardi.

 

«Sono andato oltre».
 

Ecco, ecco che arriva il Dottore.
È andato oltre, ma ancora non conosce dove.






Note finali: A parte che amo quella scena. Mi fa un male terrrrrribile quando la riguardo e vorrei prendere a schiaffi Undici. Tanto. Ma proprio tanto. E poi abbracciarlo. Tanto. Ma proprio tanto. 
Volevo scrivere qualcosa che non fosse la cosa più banale del mondo, con l'input dato da giudiciA Stareem, anche se ho paura di essere risultata particolarmente contorta. Sì, molto contorta, forse.
Nella mia testa suonava davvero molto meglio. E' sempre così, dannazione. 

 

 

   
 
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