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Autore: Raeiki    28/05/2015    0 recensioni
Albert è ormai arrivato a un punto decisivo della sua avventura; Mich e Light, i suoi ostacoli principali, sono morti. Adesso i due Team che si contendono la vittoria, Selen e Creeps, sono la grande barriera tra Albert e la gloria tanto agognata. Accompagnato dalla sua ragazza Juliet e dalle due killer Katrine e Majora, cercherà di raggiungere il suo obbiettivo, ma non sarà una passeggiata per lui.
Da qui inizia il suo graduale declino, che lo porterà inesorabilmente a una sempre più prossima caduta.
Genere: Dark, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il corpo di Dark giaceva per terra, ma non si dileguava come tutti gli altri corpi morti. Rimaneva lì, sporco del suo stesso sangue. 

Non c'era un filo di vento, quando improvvisamente si creò una folata precisamente in corrispondenza del cadavere. Il sangue ricominciò a uscire dalla fronte, a fiotti. Ne stava uscendo molto più del normale, fino a che tutto il sangue del cadavere, che aveva magicamente ripreso a circolare, sommerse Dark, che di colpo aprì gli occhi bianchi. La pupilla si deformò fino a diventare una linea verticale, simile a quella di un serpente. Dark si alzò di scatto urlando, tutto quel sangue stava diventando incandescente. Bruciava da morire. 

Si mise la mani in testa, alzandosi frettolosamente, e sentì i capelli appiccicarsi alle sue mani per poi cadere. Era come se il sangue lo stesse sciogliendo. Un po' di sangue gli entrò in bocca e lui lo sputò subito, respirava a fatica, tutto quel sangue bollente lo opprimeva. Finchè non iniziò a colare lentamente giù dal corpo, partendo dalla testa. Dark non aveva più capelli, sostituiti da tre linee nere che sembravano tatuate sulla testa; due scendevano fino agli occhi, per poi continuare a scendere fino alle guance, mentre una più spessa e centrale si fermava in corrispondenza del naso. Quella centrale faceva il giro di tutta la testa, percorrendo la colonna vertebrale e diramandosi in alcuni punti, come ad esempio sulle scapole. La sua pelle era diventata interamente di un colore grigio smorto.
Il sangue che prima ricopriva il corpo si accumulò dietro la schiena, modellandosi seguendo la forma di due grandi ali. Invece sulle braccia si fermò ai polsi, che rimasero coperti da quella sostanza; le dita erano interamente coperte e il sangue si allungò ancora dopo la fine di esse, creando degli "artigli". 

Infine smise di colare e si fermò in corrispondenza del bacino, lasciando le gambe e i piedi coperti. Dopodichè si solidificò rapidamente, trasformando le ali e i "pantaloni sanguigni" di Dark in una vera e propria armatura di un materiale mai visto, di colore rosso scuro, quasi nero. Dark spiegò le ali, cercando di riabituarsi a essere...vivo. Nonappena le tese all'indietro queste si scomposero, lasciando delle penne simili a coltelli sospese in aria, per poi riassemblarsi e tornare alla forma principale. Si guardò le mani, chiudendo e aprendo le dita lentamente: al posto delle sue vecchie mani c'erano degli artigli di quello stesso materiale di cui era fatto il resto del corpo coperto prima dal sangue.

Dark si alzò del tutto, in silenzio assoluto. Aveva gli occhi sbarrati, e guardava il suo nuovo corpo simile a quello di un qualche demone mitologico. Guardò a terra e notò che il sangue che prima circondava il suo corpo aveva formato un tridente, nel solito materiale che all'apparenza sembrava infrangibile. Lo prese, e lo squadrò. Era bilanciatissimo, sembrava l'arma perfetta. Lo prese con sè, e si diresse verso il castello deserto.

Dentro la Base dei Selen c'era un'atmosfera desolante: il tavolo centrale della sala del trono era rovesciato su un lato, salendo le scale vide nel corridoio il dispositivo di blocco della porta d'ingresso esploso; spinse la porta, facendo cozzare le dita contro di essa. Dentro al corridoio c'era del fumo, ed era interamente senza corrente. Dei cavi penzolavano dalla finestra distrutta poco più avanti, e per terra c'era ancora il portone d'ingresso per il laboratorio. 
Entrò lì dentro, trovando il computer di sicurezza di Miku acceso. Nessuno lo aveva spento. Si avvicinò e fissò il monitor: la schermata era in standby, e quando spostò piano il mouse lo schermo si illuminò improvvisamente, facendo stringere gli occhi a Dark. Riguardò la schermata: c'era la pagina di impostazioni di Login 'n Kill. A Dark prese un attacco di malinconia guardando quello schermo. Toccò il monitor del computer, cercando di non rigarlo o romperlo, ed esso iniziò ad assorbirlo. Dark ritrasse la mano inorridito e spaventato. Poteva...entrarci? In quel modo, avrebbe potuto hackerare i computer dei Selen senza problemi, assorbendoli nel gioco contro la loro volontà. Forse...forse con quel nuovo corpo avrebbe potuto abbatterli una volta per tutte.

Così entrò nei computer dei ragazzi, uno alla volta, e li spawnò nel regno virtuale di loro proprietà, senza che loro potessero fare qualcosa. Prima di uscire dal cyberspazio si intrufolò nel computer di Skydrops, estraendo l'oggetto "61" e spawnandolo nell'ultimo punto in cui era stato disconnesso, ovvero il campo di battaglia, apportandogli però alcune modifiche. 

Dark uscì dal cyberspazio, ritrovandosi nel laboratorio dei Selen. Aveva bisogno di ucciderli per poter sbloccare del tutto il passaggio dal cyberspazio al mondo reale, così sarebbe tornato sulla terra e sarebbe stato il nuovo signore di qualcosa di ancora più grande di un esercito virtuale. Sulla terra, sarebbe stato venerato come un Dio. 
Uscì dal castello, notando 61 in lontananza. Fece per raggiungerlo, quando vide una pietra tombale lungo la strada, probabilmente aggiunta dai Selen prima di uscire definitivamente da Login 'n Kill: era la pietra tombale di Dark. Il demone strinse il tridente e con esso colpì la pietra tombale, mandandola in frantumi.

Quella lapide era inutile. Lui non era morto. Era più vivo che mai. E aveva sete di vendetta.
   
 
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