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Autore: SakiJune    06/01/2009    5 recensioni
Seguito di "Honorary Members", ambientato durante il settimo libro.
Filius e Pomona sono riusciti a sposarsi, ma il Mondo Magico è ormai nelle mani di Voldemort, e Severus Snape è diventato Preside di Hogwarts. Fin dove si può spingere la crudeltà e la perversione di una Mangiamorte come Alecto Carrow? Su chi ha posato gli occhi, e come potrà salvarsi la sua vittima?
Ultimo capitolo: Niente vi fermerà
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Filius Vitious, Horace Lumacorno, Mangiamorte, Neville Paciock, Pomona Sprite
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Like A Mother'
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Fin dove posso spingermi? Fino a che punto posso gridarle il mio affetto e la mia gratitudine?
È tutto troppo perfetto.
Io le devo tutto, tutto quello che so e che sono.
Ma chi potrebbe capirmi?


- Che significa "blasfemo", ragazzo mio?
Faceva ancora molto caldo: l'estate non voleva finire, eppure era già tutto pronto per l'inizio dell'anno scolastico. Minerva non aveva dato segni di cedimento; era stata troppo indaffarata per fermarsi a pensare ed intristirsi, probabilmente.
- Io l'anno scorso ho chiesto di poter restare qui, per studiare, capisce. Ma ora non è più solo questo. Hogwarts è...
Neville si volse verso il castello e spalancò le braccia. Era di nuovo quello di prima, come se non ci fosse mai stata la Battaglia, come se più di cinquanta persone non avessero subìto una morte orribile.
Era sempre lì, solido e rassicurante.
- Un nido, che ti accoglie implume, e che lascerai quando le tue ali saranno robuste e la tua anima priva di ogni insicurezza.
Lui sembrò turbato. Si aspettava parole di saggezza, certo, perché allora aveva chiesto consiglio a lui? Ma quel fiotto di versi tiepidi...
- La filastrocca del Cappello Parlante, durante la cerimonia dello Smistamento del 1969. - Filius sottolineò l'anno con uno sguardo eloquente, e Neville non ebbe esitazioni.
- L'anno in cui i miei genitori entrarono a scuola!
- Ecco, vedi. E tu temi di offenderli, perché non hai seguito la loro strada?
Neville scosse la testa con decisione. - No, no! Non è questo, io non ho mai pensato di essere ammesso all'addestramento con soli tre M.A.G.O., ci mancherebbe... e sento che è la scelta giusta, davvero! Ma Lei lo sa che cosa provo. Lo sa perché la ama, e forse si chiede... come possano gli altri non amarla.
Filius si fermò. Con un gesto noncurante raccolse un sassolino e lo gettò nel lago. Poi aggrottò le sopracciglia e rispose:
- È questo, allora. Ti spaventa il fatto che le vuoi troppo bene?
Accidenti. Era un modo troppo buffo di metterla. Accennò a una risatina,
(non esiste volere troppo bene a qualcuno)
ma l'altro non aveva voluto fargli davvero una battuta. Era più serio che mai.
- Non è come se dovrai stare qui per sempre, sai. Un giorno ti alzerai e sentirai che il posto in cui vivi ti sta stretto. E nessuno potrà fermarti, né gli amici, né i ricordi, né tantomeno qualche vecchio insegnante a cui ti sei stranamente affezionato...
No, non sta scherzando, ascoltalo fino alla fine.
- E nemmeno l'amore, Neville.
Rabbrividì. Pensare di lasciare la sua ragazza per andare in cerca di avventure, era davvero assurdo.
- Senza contare che quando succederà, la piccola Lovegood verrà con te. Una vera squadra di naturalisti, solo in campi diversi...
- No, Luna lavorerà al giornale, è sicuro. - Quel ragazzo era testardo, decisamente. - Non torna a scuola, suo padre ha bisogno di lei e il reporter che hanno assunto è una vera schiappa. - Si aspettava un rimprovero, ma non ci fu. Nessun "Pessima decisione, una mente così brillante andrà sprecata a scrivere stupidaggini!". Filius rispose, invece:
- Quello che ho detto per te, vale anche per lei. Niente la fermerà. Tuttavia... so che per quanto potrai essere lontano, ciò che chiami "volere troppo bene" non svanirà. Perché sarei così sereno, se non sapessi che in ogni momento Pomona potrà contare su di te?
Pensare al significato di quelle parole metteva i brividi. Brividi sottili nell'afa di fine agosto.
- Professor Flitwick, io...
- Basta così - replicò lui con semplicità: - Non è ancora quel momento.




Gentile signor Toots,

Le rispondo in merito alla sua lettera datata 14 luglio. Perdoni il ritardo, ma la ricostruzione della scuola è stato un lavoro faticoso e impegnativo.
Generalmente, in casi come quello di sua figlia, preferiamo evitare rischi inutili. I buoni risultati dei G.U.F.O. le permettebbero di trovare comunque un impiego dignitoso, in futuro.
Tuttavia, dal momento che sua moglie farà parte del nostro staff, sono disposta ad accettare che Hayden ritorni a Hogwarts per il suo sesto anno, a specifiche condizioni:
Sarà esentata dalle lezioni pratiche di Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure e Trasfigurazione. Porterà quindi un programma esclusivamente teorico per gli esami finali, considerato anche il fatto che dovrà assentarsi, a partire da febbraio, per almeno due mesi.
Non potrà partecipare ad eventuali selezioni per la squadra di Quidditch della sua Casa.
Verrà costantemente seguita dalla signora Pomfrey, nel caso dovessero presentarsi disturbi anomali, e ne verrete informati tempestivamente.
In via eccezionale, e in nessun caso durante gli esami di fine trimestre, il signor Goldstein potrà venire a farle visita durante i fine settimana.

Immagino che diventare nonno sia un'esperienza insolita per la sua giovane età, ma mi creda, sarà una grandissima gioia.

Le porgo i miei più distinti e affettuosi saluti,

Minerva McGonagall
Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts




La differenza che balzò subito agli occhi di tutti furono le tavole già imbandite all'arrivo degli studenti, e di certo nessuno protestò.
Il discorso inaugurale di Minerva fu conciso e un poco distaccato. Non ci furono frasi retoriche né eccessi di tristezza, ma una corposa lista di ringraziamenti.
Vennero poi presentati i nuovi insegnanti. Neville stava per cadere dalla sedia quando riconobbe la titolare della cattedra di Trasfigurazione. Era una strega molto anziana, dall'aspetto nobile ma gioviale, robusta e con un forzato accento tedesco, e si era presentata come Kayleigh Schwartz.
- Chi credi di prendere in giro? - le bisbigliò all'orecchio, durante la cena. - La tua faccia mi è rimasta sullo stomaco insieme a quelle tremende caramelle alla Radigorda!
- Tu saresti, ragazzo...? - finse lei. Che faccia tosta.
Neville sospirò. Credeva di essersi sbarazzato di tutti i suoi inutili, noiosi parenti dal lato dei Byrne e dei Prewett, ma aveva dimenticato un altro ramo che non era stato tagliato abbastanza alla radice.
- Callidora Black Longbottom, credo proprio che ti abbiano riconosciuto tutti, qui - si intromise Bathsheba, trattenendo a stento una risata. - Neville, sbaglio o si tratta della tua... bisnonna?
Magari si fosse sbagliata.
- Non mi dirai che tua nuora ti è apparsa in sogno pregandoti di vegliare su di me... da molto vicino, nonché in incognito?
La strega lo fissò con un sorrisetto divertito e gli strizzò l'occhio. - Un po' di rispetto non guasterebbe, nipotino caro. Oh, credo che la Preside stia per... - Improvvisamente non c'era più traccia del suo accento, e sfoggiava una flautata cadenza londinese.
- Non me ne importa! - replicò lui a bassa voce. - Non ho bisogno di una babysitter, e tu non hai bisogno di un lavoro!
Filius alzò gli occhi alle stelle del soffitto. Testardo e ben poco accomodante quando ci si metteva, oh sì. Meglio, ci sarebbe stato da divertirsi. Fece volteggiare un'albicocca, che centrò in pieno la fronte di Neville.
- E fai meno chiasso, per Merlino...
Daisy Hookum, la madre di Hayden nonché nuova insegnante di Babbanologia, rischiò di soffocarsi e schizzò il succo di zucca in faccia a Rolanda Hooch, che la prese con filosofia e si ripulì senza alzare gli occhi dal piatto, per nascondere un ghigno tremendo in attesa di esplodere. Minerva disapprovò un poco l'ilarità generale e iniziò lo Smistamento.

- Alfred Cattermole!
- Gryffindor! - trillò, sicuro, il Cappello Parlante.
Il ragazzo prese posto al tavolo, tra le grida di benvenuto e le strette di mano dei suoi nuovi compagni.
- Hey! Nick! Mia sorella Maisie mi ha incaricato di salutarti, e non vede l'ora di rivederti, sai?
Il ricordo delle torture di quella bambina terribile, durante il matrimonio dell'estate precedente, avrebbe fatto rabbrividire Sir Nicholas se fosse stato ancora in carne e ossa. "Il più tardi possibile, per carità. Spero si riveli una Magonò, anche se non è carino pensarlo..."

- Thomas Cresswell!
- Oh, vediamo... ma certo. Hmmm... però-

- Capita spesso che sia indeciso? - chiese la vecchia Schwartz (o Black, o come verrà in mente di chiamarla) a Filius. Questi la guardò di storto e in principio non rispose, tenendo d'occhio sia la cerimonia che un'eventuale ritorsione da parte di Neville, sottoforma di prugne o noccioline. Nemmeno lui, in fondo, aveva desiderio di mostrarsi accomodante. - Non so, gli gnomi da giardino come me non sono molto informati sulle abitudini del Cappello.
Lei impallidì, poi divenne violacea e poi verdognola, tanto che Poppy si premurò di farle annusare la boccetta dell'aceto per evitarle uno svenimento, ma si sporse troppo e... splash!

- Ho trovato. Hufflepuff!

Tra gli applausi della tavolata e le baruffe tra i professori, la Sala Grande aveva un'atmosfera davvero vivace. Ma Minerva, con il cuore stretto, guardò il piccolo Tommy avviarsi a passo incerto verso il suo posto, mentre Pomona rimbrottava il marito e Neville di essere stati così scortesi con la nuova arrivata.

Hermione chiacchierava fitto fitto con Ginny, facendo scommesse e indicando un punto imprecisato tra i Ravenclaw, le mani sul ventre ad imitare Hayden; Vicky Frobisher e Ritchie Coote si guardavano di sottecchi al di sopra dei piatti, con tutta l'intenzione di farsi compagnia a vicenda per l'anno a venire.


- Vuoi dirmi che cosa ti ha fatto quella poverina? - insistette Pomona più tardi, in camera da letto. Filius la fissò senza dire nulla, e quasi dimenticò perché aveva stuzzicato la nuova collega.
Era così infantile, quando teneva il broncio. E carina. E sua.
- O me lo dici, o stanotte dormi nel tuo ufficio.
Oh-oh. Di colpo si fece tornare la memoria.
- Era amica di Prue, e non le sono mai piaciuto. Non che m'importasse, allora, che una Black mi concedesse stima, ma lavorarci insieme è un altro paio di maniche. Può cambiare nome venti volte, ma resterà sempre... beh, una Black.
Pomona si stropicciò gli occhi e sbadigliò: - Aaah, ma che discorsi. Tu e Nev siete così testardi. La tua suprema saggezza non ti suggerisce di dare un'altra possibilità alle persone? O in tempo di pace non funziona? Tesoro, siamo sopravvissuti al più grande degli incubi, lasciamo i rancori da parte... hmmm...
Si era addormentata nel bel mezzo del discorso, e sorridendo Filius capì che era proprio come diceva. Potevano allentare le difese, finalmente. Ma anche tirare la frutta a tavola, almeno finché Minerva non avesse decretato che era di cattivo esempio per gli studenti.
Si ficcò tra le lenzuola, il viso affondato nel collo di lei, senza immaginare l'orrore che aveva dovuto subire nei mesi precedenti. Il più grande degli incubi, che non era stato la guerra...
Tutto finito e dimenticato, o quasi.
Pareva un miracolo: persino gli ultimi sensi di colpa che 'Mona provava si erano dispersi nella sua stessa veemente difesa dell'amore paterno. Un precedente per il Wizengamot, se davvero si sarebbe ispirato al sistema giudiziario americano da quel momento in poi, e un altro frammento di ombra che si staccava dal cuore, lasciandola finalmente libera.


Svegliati, amore mio,
'Ché la notte è già passata
Svegliati, vieni qua: fra le mie mani
Nasce il sole.



- Buon giorno, signora Flitwick.
- Hmm. Salve. Dimmi che oggi non è il due settembre, dimmi che non sono le sei e che possiamo restare ancora un po' a letto - si lamentò Pomona.
- Se vuoi te lo dico, ma non cambierebbe niente - ridacchiò Filius sgattaiolando sul fondo del letto e facendole il solletico sotto i piedi.
- No, noooo! Mi alzo! Un momento... Ah, questo è un colpo basso, professore... - rise lei, scattando a scompigliargli i capelli.

Non pensare al passato,
Quanta nebbia c'è là!
Stringimi e parlami ancora
E vedrai si rivivrà...
 

Ignari, quindi, e sereni, e con la mente già occupata da mille battibecchi, pettegolezzi, programmi didattici e gite a Hogsmeade di classi scalmanate, e baci teneri, viaggetti improvvisati, e giornali che annunciano notizie sempre migliori: così li lasceremo, per adesso, a farsi le coccole come due ragazzini, e magari a fantasticare già sulle decorazioni per gli alberi di Natale, perché quando si è felici il tempo scorre molto, molto più in fretta.



FINE (per ora)




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ANGOLINO DI SAKI...

Chi ha avuto la fort- ehm, il caso di leggere la mia vecchia fic Legacy Troubles (miracolosamente incompiuta) conosce già Callidora Black, moglie di Harfang Longbottom nell'albero genealogico compilato dalla Row. Se no, dire che era la suocera di Augusta basta e avanza. Cambiare nome, alla luce del nuovo Mondo Magico, è auspicabile per chi ha un retaggio così scomodo, no?

Il brano di cui ho estrapolato due strofe è "Mille lune, mille onde" di Andrea Bocelli, che mia madre ascolta 100 volte al giorno e che mi sembrava adatto all'atmosfera.
Ebbene sì, questo era l'ultimo sofferto (per me) capitolo di Surviving a Nightmare. Ci sarà un ulteriore seguito, come molti di voi già sanno, che completerà la quadrilogia; perciò continuate a tenere d'occhio il mio profilo. Il titolo sarà una sorpresa, ma credo che manterrà una certa... circolarità all'interno della serie.

Per adesso ci tengo a ringraziare chi ha seguito e/o recensito questa storia finora, in rigoroso ordine ad capocchiam: la mie fedeli lyrapotter, ferao e HarryEly, l'insostituibile Lily_Snape (che mi ha tenuto su di morale durante i miei lunghissimi "Writer's Blocks"), le mie dolcissime ladymarie e Caillean, con cui divido un bel po' della mia anima, e le "silenziose" Elysion e Novalee (quest'ultima mi piacerebbe conoscerla meglio, a questo punto). Vi adoro, ragazze!

Vi auguro un bellissimo anno.

Angstily yours,

Saki

   
 
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