Ogni tanto mi capita di vivere delle situazioni e di creare dei parallelismi inevitabili con la mia amata Johnlock.
Così qualche settimana fa c’è stato un tremendo acquazzone (con tanto di grandine!) e mi è venuto in mente questo potenziale sprazzo di vita quotidiana della mia OTP.
Ho pensato alla reazione tipica che ha la mia amata moglie ogni volta che piove e che deve prendere un ombrello, così ho deciso di scriverlo e di dedicarglielo, magari.
Al mio grande amore, che ha già letto l’anteprima cartacea.
 
Buona lettura :’)
 
 
 
 
 
– Sherlock, piove!
– Si, lo so, John, lo vedo. – Il detective prese le scale di corsa. 
– Quindi esci comunque?
– Ovvio, John.
Il medico si infilò velocemente il cappotto e lo seguì giù per le scale.
La porta del 221B di Baker Street si aprì ed un muro d’acqua si presentò davanti ai loro occhi.
John sospirò. – Non avrai davvero intenzione di uscire, spero!
Sherlock sbuffò sonoramente. – Ovvio, John. Ultimamente stai diventando noioso e monotono. Dovresti smetterla di frequentare Lestrade.
– Cosa c’entra Lestrade? E poi non lo frequento! Una birra la pub ogni tanto non è frequentare!
Il detective gli lanciò un’occhiata e poi s’incamminò svelto per il vialetto
John lo seguì. – Sherlock! Piove troppo, santo cielo, finiremo per ammalarci!
Sherlock sbuffò nuovamente. – Ti lamenti sempre così spesso? Prendi un ombrello.
– Cristo Sherlock! Non abbiamo ombrelli! Ecco, perché non abbiamo ombrelli?
– Ce l’ha Mycroft.
John si fermò di colpo, sotto la pioggia. – Mantieni la calma, John. Mantieni la calma. Sherlock, ti dispiacerebbe spiegarmi cosa diavolo c’entra Mycroft?
Il detective alzò gli occhi al cielo. – E’ semplice, John. Sai che Mycroft è il mio acerrimo nemico. Mycroft ha sempre con sè un ombrello. E gli ombrelli sono stupidi e noiosi.
– Quindi Mycroft è stupido e noioso?
– Esatto, John. E gli ombrelli sono miei acerrimi nemici. – Scoppiò a ridere. – Datti una mossa, John. – Riprese a camminare.
John ridendo lo seguì. – Sai una cosa? Non so perché continuo a darti corda! Non te lo meriti.
Sherlock sorrise. – Certo che lo sai. Lo fai perché mi ami!
John lo raggiunse rapido. – Cristo Sherlock, non urlare!