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Autore: ButterflySeven    31/05/2015    2 recensioni
Dopo i fatti della 4x22, Belle si ritrova nella sua casa, con il suo uomo ancora inerme in un letto troppo grande per una persona sola.
Accendere la radio e ascoltare "Grande Amore", porterà a galla tanti sentimenti. E non solo in lei.
POV alterni di Belle e Rumple.
FF ispirata alla canzone terza classificata agli Eurovision Song Contest (ma prima per televoto) "Grande Amore" del gruppo pop lirico "Il Volo".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Grande Amore



Il caldo tiepido di primavera le accarezzava le vesta in modo gentile e il leggero venticello soffiava tra i capelli lasciati sciolti, dandole un piacevole senso di sollievo.
La quiete regnava attorno a lei, ma nonostante il sole battesse ormai da parecchie ore in quel lato della casa, sentiva dentro un senso di gelo, che le ghiacciava le membra e stringeva il cuore in una morsa dolorosa.
Osservò ancora una volta l’uomo che giaceva inerme su quel letto troppo grande per una persona sola e, come ogni volta, lo sguardo divenne più buio e le labbra non poterono far altro che serrarsi, nella vana speranza di non piangere ancora una volta e di essere forte. Doveva essere forte non per se stessa, ma per entrambi.
Perché ormai aveva smesso di contare i giorni e le settimane da quando Rumple si era liberato dallo spirito del dark one, tornando a essere un uomo libero, ma a caro prezzo…
Il suo corpo era come un guscio vuoto, il cuore come una tela bianca ancora da dipingere e lei stava quasi per perdere le speranze di trovare un colore adatto che facesse presa su quel tessuto così particolare.
Belle aveva sfogliato infiniti libri, in cerca di un suggerimento che potesse aiutarla a risolvere quella situazione così assurda.
Ma il risultato fu il nulla.
Per settimane Rumple era stato sotto le cure delle fate, che avevano cercato di farlo uscire dallo stato di coma con le magie più complicate, avendo come unico risultato un bagliore tra le mura dell’ospedale, ma nessun mutamento nell’uomo.
Con disperazione si era dovuta arrendere all’evidenza che le fate non potessero aiutarla, così pensò che forse portarlo a casa e stimolarlo parlandogli, avrebbe potuto aiutarlo a risvegliarsi.
L’unica cosa che aveva trovato in quelle lunghe ore di ricerche, era che in qualche modo la sua coscienza dovesse subire un forte stimolo per trovare un modo che lo facesse uscire da quel vuoto in cui riversava.
Così, ogni giorno Belle si sedeva accanto a lui e gli raccontava la loro storia d’amore, gli raccontava di Bae e di qualsiasi cosa le venisse in mente.
I risultati, però, tardavano ad arrivare e lei diveniva ogni giorno sempre più abbattuta.
- Oh, Rumple…- sussurrò stringendogli la mano fredda.
Era stanca. Stanca di quella situazione, stanca di non poter far altro che aspettare. Desiderava solo vederlo aprire gli occhi, sussurrarle parole gentili e lei dirgli che finalmente potevano essere la famiglia che aveva desiderato nel suo libro ideale.
Potevano ricominciare, potevano mettere al mondo quel figlio che aveva creduto di avere in quella storia riscritta appositamente per loro due.
- Torna da me, Rumple… Torna da me….-
Aspettò pazientemente che l’uomo le rispondesse, ma quando ciò non accadde, Belle sospirò e, alzandosi dal divano, iniziò a percorrere il perimetro della stanza a grosse falcate.
Non ne poteva più.
Moriva ogni giorno sempre più e non sapeva davvero come poterlo aiutare.
- Basta, basta, basta!!!-
Si affacciò alla finestra e respirò a pieni polmoni.
Pensare negativo non avrebbe certo aiutato Rumple. Doveva essere forte. Doveva farlo per il bene di entrambi.
- Ok. Adesso troviamo un modo per scaricare la tensione…-
Aveva un metodo davvero efficace per farlo, ma ciò comportava un ruolo attivo del proprio partner, che però era incosciente, quindi optò per un po’ di musica.
Si avvicinò alla radio e scelse una stazione a caso.
Si sedette nel letto e accarezzò con dolcezza il corpo dell’uomo che amava.
Era bello. Il suo volto era rilassato e respirava regolarmente, facendo si che il petto si alzasse e abbassasse di poco, illudendola che da un momento all’altro potesse svegliarsi.
Ripensò ai mesi passati e un sorriso amaro le dipinse il volto.
Non aveva mai davvero smesso di amare Rumple, era solo delusa dal suo comportamento. L’aveva tradita. Non si era fidato di lei e questa era stata la sua sconfitta.
Ma il ricordo di quella volta nel bosco, di quando le aveva mostrato il cuore quasi marcio, di quel bacio struggente che le aveva trafitto l’anima e i suoi occhi che gridavano aiuto e amore, subito dopo che erano tornati a Storybrooke, da quel mondo che aveva creato per renderla fiero di lui, tutti questi sentimenti, non facevano che urlarle quanto in realtà lo amasse davvero.
- Io sono fiera di te, Rumple… Sono fiera perché hai lottato fino all’ultimo respiro, perché non ti sei fatto piegare dall’oscurità, ma hai cercato una soluzione…. E anche se non era la soluzione migliore, ci hai comunque tentato… Ed io ti sono grata, perché mi hai dimostrato che ciò che volevi, era solo essere un uomo semplice, pieno d’amore e di bene da donare agli altri, senza chiedere nulla in cambio, se non un semplice “grazie”….-
Sorrise, sperando che quel sorriso potesse raggiungere il suo cuore luminoso.
Fu proprio in quel momento che alla radio partì una melodia dolce, molto simile a quello che in cuor suo stava provando sussurrandogli quelle parole…

♥ - ♥ - ♥ - ♥ - ♥ - ♥


Attorno a se vedeva solo un mare nero, un’oscurità che sembrava avvolgere ogni cosa e che gli impediva di osservare il mondo attorno a se.
Nuotava, alla ricerca di un punto di luce, di una fiamma, di una presenza… Qualunque cosa sarebbe andata bene…


 
Chiudo gli occhi e penso a lei
Il profumo dolce della pelle sua
E’ una voce dentro che mi sta portando dove nasce il sole


-Rumpelstilskin…. Rumpelstilskin!- si sentì chiamare.
Rumple alzò lo sguardo e capì di essersi assopito durante il pasto.
Belle sedeva proprio di fronte a se, con il suo solito vestito azzurro, quello che le aveva dato per muoversi con agilità nelle sue faccende domestiche nel castello dell’oscuro.
- Cara, non c’è bisogno di urlare così forte…- la rimproverò, continuando a consumare la sua cena.
- Veramente eravate voi ad esservi addormentato nel mezzo della cena. Non sapete che è cattiva educazione appisolarsi durante i pasti?-
- E voi non sapete che non è educato far notare al vostro padrone che si fosse appisolato?-
- E’ mio diritto dire ciò che penso. Specie se questo influisce sul mio operato-
- E in che modo il mio gesto vi avrebbe ostruito nel vostro operato?-
- Se non dedicate il giusto tempo al consumo dei pasti, rischio che le portate successive possano non essere di vostro gradimento. E non intendo essere rimproverata per un danno non recato da me medesima-
- Molto carino da parte vostra preoccuparvi dell’effetto che i vostri pasti possano avere su di me, ma dimenticate che sono il dark one e un dark one non ha davvero bisogno di nutrirsi per sopravvivere…-
Vide il volto di Belle irrigidirsi e lui trionfò interiormente.
- E perché mi obbligate a cucinare tre volte al giorno se il cibo non è un problema per voi?-
- Non ho mai detto che non mi piacesse consumare un buon pasto. Il cibo è il piacere della vita. Anche per un dark one… Mia cara, sottovalutate la quantità di cose che facciamo per un semplice piacere personale, piuttosto che per un vero e proprio bisogno…- sorrise sornione, per poi continuare – Ad esempio, i vostri libri non sono affatto un bisogno essenziale, ma piuttosto un appetito che vi soddisfa sin nel profondo. Proprio come i dessert. I dessert non mutano il nostro bisogno fisico, anzi, alimenta l’uomo con chili di troppo. Eppure l’uomo non riesce a farne a meno. Perché?-
Belle sembrò rifletterci un attimo prima di rispondere.
- Perché procurano gioia. Perché in un certo senso, il consumare un dolce ci nutre di qualcosa che va oltre il semplice bisogno fisico…-
- Esatto. C’è chi mangia dolci, c’è chi legge libri… E chi scuoia la gente, come me! Ihiihihihihihi!-
- Non siete divertente…- lo rimproverò Belle.
-E il vostro parere non m’impedisce di continuare a ironizzare sull’argomento-
Rumple le sorrise ancora una volta e Belle, suo malgrado, aprì il volto in un sorriso timido.
Quella ragazza non era come le altre. Era sfacciata, impertinente, intelligente, attenta e… Incantevole.


Sole sono le parole
Ma se vanno scritte tutto può cambiare
Senza più timore te lo voglio urlare questo grande amore
Amore, solo amore è quello che sento
 



Continuarono il pasto in silenzio, rotto soltanto dal rumore delle posate che stridevano sui piatti.
Belle sparecchiò subito dopo e Rumple ne approfittò per dedicarsi a filare.
Si tolse la giacca pesante e lasciò che la maglia leggera fosse l’unica copertura al freddo d’inverno.
Odiava filare con quei capi così ingombranti. Preferiva muoversi con agilità e non badare al freddo che si insinuava sotto la stoffa sottile.
Era il dark one, ma anche il dark one può provare fastidio per il freddo, o per lo stomaco che brontola. Perché quello che aveva detto a Belle era una mezza verità: un dark one non muore di fame, ma è appagato dalla sazietà, così come dal calore delle coperte, o dal fuoco nel camino…
Rumple sospettava fosse dovuto alle sue abitudini terrene. Il dark one aveva comunque un lato umano e il lato umano conviveva con l’oscurità del mostro.
Belle aveva alimentato il fuoco e nella stanza si creò un piacevole calore.
- Posso chiedervi una cosa?- gli disse Belle mentre osservava il fuoco, rapita dal turbinio delle fiamme.
-Sentiamo…- rispose senza smettere di filare.
- Vi è mai capitato di avere la sensazione di aver già vissuto alcuni momenti delle azioni che state compiendo?-
- Non so, non direi… Perché?-
- Beh… Adesso mi sgriderete, ma… Ecco…-
- Se vi state riferendo all’aver toccato il mangiadischi dalla vetrina e di averlo azionato senza il mio permesso, sappiate che ne ero già a conoscenza -
Vide la ragazza alzarsi all’improvviso e indietreggiare spaventata.
- Mi punirete? –
- Se dovessi punirvi ogni volta che vi sorprendo a curiosare tra i miei oggetti, credo che sarei rimasto senza cameriera già da diverso tempo…- la vide tirare un sospiro di sollievo e lui rise divertito. Adorava fare quell’effetto sulla ragazza. Soprattutto perché erano rare le occasioni in cui si dimostrava intimorita da lui.
- Oh, vi ringrazio… Mi è difficile rimanere impassibile di fronte a oggetti che disconosco…-
- Come avete fatto a capire come funzionasse?-
- Beh… Un giorno vi ho visto utilizzarlo ed ho imitato i vostri gesti… E’ meraviglioso che esista davvero uno strumento che riproduce un suono così bello!-
- Si chiamano dischi. E non appartengono a questo mondo. Ma sì, è uno strumento che ha avuto molto successo nel luogo da cui proviene…- Rumple smise di filare e si avvicinò a lei – questo non spiega il motivo della vostra domanda… -
Belle sembrò pensarci prima di rispondere. La vide afferrare una ciocca di capelli e girarla tra le dita, poi si morse il labbro e tirò con forza.
Rumple pensò che non si rendesse conto di risultare piuttosto provocante in quei gesti così semplici, ma assolutamente ammalianti.
- Dunque?- insistette per distrarsi da quei pensieri.
- La melodia che ho ascoltato, non mi è nuova… E’ come se una parte di me la conoscesse già…-
- L’ho ricevuta come pagamento per un certo lavoretto, non è un oggetto magico, ma nel nostro mondo è un oggetto unico nel suo genere. La tecnologia rassomiglia alla magia. E la musica è capace di influire sugli stati d’animo delle persone. Quindi possiamo dire che è un altro tipo di magia… Forse il suono ha risvegliato alcune parti del vostro subconscio, forse legato a generazioni passate, o ad altre future… O semplicemente erano pensieri che giacevano in voi sopiti e che la musica ha portato a galla-
- Potrei riascoltare quella melodia?- chiese infine.
Rumple rimase stupito da quella richiesta, ma la accontentò.
- E va bene. Se questo vi farà smettere di infastidirmi nel filare, allora vi accontenterò-
Belle sorrise felice e battè le mani.
- Grazie! Corro subito a prenderlo!-
La vide cercare con affanno tra gli scaffali, per poi tirar fuori il famoso oggetto.
Era grande quasi due volte lei e sicuramente le braccia deboli non avrebbero retto il peso.
Rumple la vide cercare con fatica di trovare un equilibrio. Stava quasi per cadere, ma Rumple le afferrò la vita per sostenerla e la aiutò a trasportare l’oggetto.
Avvertì un forte calore irradiarsi a macchia d’olio nel petto.
Il corpo della giovane era morbido e caldo come l’aveva sempre immaginato.
I suoi capelli profumavano di rose appena raccolte e quando per sbaglio le sfiorò il volto con il suo, sentì il cuore sussultare.
Ma lui era il dark one, il cuore non poteva aver reagito alla vicinanza con la donna.
- Forse… Forse dovremmo appoggiarlo…- le disse dopo qualche secondo.
- Oh, sì. Certo…-
Rumple tornò in se e la aiutò ad appoggiare lo strumento ingombrante sul pesante tavolo in legno.
-Dunque… Mi sembra di aver fatto questo movimento…-
Vide la giovane armeggiare per qualche minuto con lo strumento e Rumple sorrise, perché adorava quelle fossette che si creavano ogni volta che si concentrava nel fare qualcosa.
- Ecco! Ho fatto!- disse battendo le mani.
Nell’aria si insinuò una melodia lenta, dolce, romantica…
Era una voce profonda e calda, in parole dette in una lingua che gli sembrava di ricordare si chiamasse “italiano”.
- E’ una melodia fin troppo dolce…- commentò. Ma Belle non si curò del suo giudizio e anzi, iniziò a ondeggiare su se stessa.
- E’ come se il mio corpo si nutrisse di questa melodia… Non so spiegarlo, ma ho dentro delle emozioni che so per certo di non aver mai provato in vita mia… Mi sento invasa da tanto amore, da un sentimento forte e travolgente, anche passionale… Ma poi… Sento anche freddo, solitudine, angoscia… E non conosco questa lingua, ma so per certo di aver già ascoltato questo ritmo e queste parole…-
 


Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando vedo, vedo solo te
Dimmi perché quando credo, credo solo in te grande amore
 


La vide alzare di poco le braccia, incrociarle al petto e continuare a ondeggiare.
La vide chiudere gli occhi e iniziare a piangere.
Rumple non l’aveva mai vista a quel modo. Era come se dal suo volto trasparissero davvero tutte quelle emozioni che aveva appena elencato…
-Belle…- la chiamò per la prima volta.
E la giovane alzò lo sguardo, posandolo sul suo.
-Rumple…- gli rispose.
Era tutto molto strano.
Nel suo tono di voce leggeva molte, troppe cose…
Il suo corpo fu pervaso da emozioni sconosciute.
Non si accorse nemmeno di essersi avvicinato alla donna e di averle baciato la mano.
- Belle…- riuscì solo a ripetere.
Rimasero ad osservarsi occhi negli occhi senza riuscire a dirsi nulla.
La musica stava crescendo di intensità. Adesso era come se l’aria fosse diventata infuocata.
Ogni parte del corpo urlava un’unica cosa. Voleva abbracciarla. Voleva stringerla. Voleva sentire ancora quel profumo di rose fondersi al suo.
Ma Belle fu più veloce, perché si avvicinò e allacciò le braccia dietro al suo collo.
 
Dimmi che mai
Che non mi lascerai mai
Dimmi chi sei
Respiro dei giorni miei d’amore




Rumple le strinse la vita di riflesso, affogò il volto nei lunghi capelli e respirò a lungo.
Iniziarono ad ondeggiare insieme, avvolti da sensazioni nuove, ma che sembravano appartenergli da una vita intera.
Belle aveva ragione. Quella melodia non gli era estranea. Quelle emozioni non gli erano estranee.
Non si erano mai toccati a quel modo, eppure averla tra le sue braccia gli sembrava la cosa più naturale del mondo.
La sua pelle all’improvviso non gli sembrò così proibita, anzi, rassomigliava a un rifugio, rassomigliava alla figura più simile di “casa” che avesse mai avuto in mente.
Belle cantava contro il suo orecchio e lui rabbrividì.


 
Dimmi che sai
Che solo me sceglierai
Ora lo sai
Tu sei il mio unico grande amore



Le voci dei tre uomini si unirono in un mix perfetto e Belle continuò a piangere contro il suo petto.
Rumple le sfiorò la schiena con le sue mani ruvide e per un attimo ebbe paura che lei potesse provare ribrezzo per il suo tocco rude, ma lei sospirò sul suo collo e capì che forse le sue attenzioni non erano sgradite.
Aveva sognato a lungo e silenziosamente di poter sfiorare il suo corpo, ma adesso gli sembrava di conoscere ogni curva di quel corpo…
- Rumple…- sussurrò ancora lei.
Si staccò leggermente da lui e lo guardò intensamente.
Poteva leggere nel suo sguardo le sue stesse domande, i suoi stessi dubbi…
Non si erano mai sfiorati, ma ogni gesto sembrava così naturale, che non poteva davvero essere la prima volta in cui si sfioravano con tanta attenzione…
E non seppe perché, ma quella vicinanza lo portò a un unico gesto.
Avvicinò ancora di più il corpo della giovane.
La stinse con tutta la forza che avesse in corpo, ma senza farle male.
Poteva vedere le lacrime scendere dalle guance e morire poco più giù, proprio nell’incavo della bocca.
Belle la raccolse con la punta della lingua e Rumple inghiottì, non potendo credere a quanto fosse ingenua quella splendida fanciulla.
Belle aprì gli occhi e specchiarsi in quel pozzo senza fondo, fu per lui l’emozione più bella di tutta una vita. Non potè più aspettare. La ragione era rinchiusa in un angolo remoto di se.
Chiuse gli occhi e la baciò.
La baciò come non aveva mai baciato nessuna. La baciò con trasporto, emozione, sofferenza, amore, tormento…
E ciò che accadde dopo, non seppe spiegarlo…
 

Passeranno primavere,
Giorni freddi e stupidi da ricordare
Maledette notti perse a non dormire altre a far l’amore
Amore, sei il mio amore
Per sempre, per me.




Uno strano vortice gli assorbì la mente e un insieme di immagini gli invasero ogni parte di se.
Continuava a baciare Belle, ma allo stesso tempo vedeva una Belle diversa, con abiti diversi…
La vedeva ansimare nella sua casa, la prima volta che si erano concessi l’uno all’altra.
La vedeva arrabbiarsi con lui perché continuava a usare la magia e a tenerle segreti su segreti.
La vedeva sorridere radiosa sul confine della città, per poi venire ferita da quel pirata impertinente.
Leggeva la confusione quando l’aveva baciata in ospedale e la sorprese stranamente intraprendente sotto le vesta di una certa “Lacey”, che continuava a sussurrargli il suo nome mentre si lasciavano avvolgere dal piacere più puro…
E poi il suo bacio di conforto quando aveva creduto che Bae fosse morto, lo stesso bacio ripetersi su un pontile quando partiva per salvare suo nipote. E la disperazione alla sua morte, seguita dalla gioia quando era risorto.
E altre, infinite immagini…
 La “vera” morte di Bae, la sua prigionia, la sua angoscia, ma la felicità alle nozze con Belle.
Il loro primo ballo, la loro prima notte di nozze, la paura di essere abbandonato, ma non poter fare a meno della magia.
Il venir abbandonato al confine della città, il cercare disperatamente di tornare da lei, ma scoprire che lei aveva un altro.
Capire di star per morire e confessarglielo con il cuore in mano.
Baciarla con trasporto, ma scoprire che lei non era in se….
E il suo sguardo che lo fissava sorpreso la volta in cui le aveva restituito il suo cuore purissimo…
E un susseguirsi di scene che facevano parte di un racconto non vero, ma che aveva desiderato con tutto se stesso. Infine, ricordò di star morendo tra le sue braccia.
E il dolore tra i suoi occhi, gli consentì di prender coscienza di se stesso e infrangere per sempre quelle barriere che li tenevano ancora divisi…


♥ - ♥ - ♥ - ♥ - ♥ - ♥

 

Dimmi perché quando penso, penso solo a te
Dimmi perché quando amo, amo solo te
Dimmi perché quando vivo, vivo solo in te grande amore



 
Belle era ormai in balia di quella canzone che sembrava narrare i suoi stati d’animo.
Ogni nota le ricordava gli attimi vissuti nel trasporto di quell’amore che l’aveva fatta soffrire, ma che le aveva mostrato cosa significhi vivere per davvero.
L’amore è il sale della vita, è l’ossigeno, è l’acqua… Come si può vivere una vita senza amore?
E per la prima volta, si sentì determinata più che mai a riportarlo indietro.
Non potevano vivere ancora separati.
Gli accarezzò il volto con estrema delicatezza, poggiò le labbra sulle sue e si beò della sensazione che quel semplice contatto riusciva a provocarle.
Si sdraiò accanto a lui e lo strinse forte.
Poggiò il capo sul suo petto, come era solita fare ogni volta che si addormentavano dopo aver fatto l’amore.
Immaginò che quello fosse uno di quei momenti.
Immaginò di aver fatto l’amore con lui, con nel sottofondo quella canzone così romantica e passionale.
Immaginò di sentire le sue mani che le sfioravano la schiena per aiutarla ad addormentarsi.
E poi immaginò le sue labbra depositarsi leggere tra i capelli, dandole un ultimo bacio di buonanotte.
Immaginò tutto questo e una singola lacrima cadde lungo la guancia, per poi morire nel petto di Rumple.
Sarebbe stato così bello poter rivivere ancora quelle emozioni…
E pregò. Pregò chiunque. Pregò gli Dei vecchi e nuovi e anche il Signore della Luce, di riportargli indietro il suo Rumple.


Dimmi che mai
Che non mi lascerai mai.
Dimmi chi sei
Respiro dei giorni miei d’amore

 

Sentì il petto di Rumple gonfiarsi più del solito.
Un sospiro più forte degli altri le scompigliò appena i capelli.
Una sua mano andò a depositarsi istintivamente sulla sua vita, abbracciandola dolcemente.
Sbarrò le palpebre e il cuore iniziò a battere più forte.
Credè di morire quando una semplice parola echeggiò nella stanza, accompagnata dalla musica che ancora la stava guidando in quel turbinio di emozioni.
- Belle…-
Sentì solo.
Una parola. Solo una parola più cambiarti la vita.
Perché Belle si girò più velocemente che potè e quando i suoi occhi si specchiarono in quelli di Rumple, capì che forse le sue preghiere non erano state vane…
Lo riaveva. Lo riaveva per se…
- Rumple…. Oh, Rumple…-
Pianse senza freni, tremò.
Ma Rumple le accarezzò le guance e asciugò ogni singola lacrima.
- Ehi. Va tutto bene. Sono qui con te… Non so come sia possibile, ma…- vide Rumple tastare il corpo come per vedere se fosse tutto intero – sembra che funzioni tutto. Non so spiegarlo… Credevo di essere morto… O almeno che il mio spirito fosse morto…-
- No, non sei morto… L’apprendista ti ha liberato dell’oscurità. Adesso sei solo Rumple. Sei finalmente te stesso…-
Lo sguardo dell’uomo divenne incomprensibile e Belle ebbe paura.
- E dell’oscurità che ne è stata?-
- Ha trovato un nuovo proprietario… Si è impossessato di Emma… Ma ti prego, non parliamone adesso… Ho aspettato per settimane di riaverti al mio fianco, non roviniamo questo momento. Ok?-
Rumple le sorrise e la baciò con dolcezza.
- Ok…- le sussurrò, trascinandola nuovamente accanto a se.

 
Dimmi che sai
Che non mi sbaglierei mai
Dimmi che sei
Che sei il mio unico grande amore


 
Rimasero stretti per tutta la durata della canzone.
Era un momento perfetto e Belle si augurò che potesse essere il primo di infiniti altri.
Rumple le accarezzava la schiena e lei ricambiava disegnando cerchi concentrici sul suo petto.
La musica terminò con un acuto meraviglioso dei tre cantanti e Belle sentì il cuore esplodere di felicità.
- Questa canzone è stupenda…- commentò soltanto.
-……. E rieccoci tornati amici di radio Storybrooke! E’ il vostro Rudy che vi parla…-
- E ovviamente non può mancare la vostra amatissima Ruby!-

Belle ricordava. La sua amica Ruby le aveva parlato di un talento della musica con il nome “Rudy” che conduceva un programma radiofonico insieme a lei. Le aveva detto che nei cartoni della disney era il compagno di Anita nella carica dei 101. Ma doveva chiederle a quale storia appartenesse davvero…
- Abbiamo appena ascoltato “Grande Amore” de Il Volo – continuò il cronista - un trio nato in Italia, ma che ha letteralmente incantato tutta l’America! E sembra proprio che vogliano riappropriarsi dell’Europa e del loro paese nativo con questa canzone che ha partecipato recentemente agli Eurovision song contest, una sorta di champions league del canto… Dico bene Ruby?-
- No, scusate, ma io vorrei evitare di parlare degli Eurovision, anche perché non si fa che discutere della loro mancata vittoria e non vorrei alimentare questo polverone…-
- Ruby, in Europa non ti possono sentire. Regina ha confinato il segnale alla sola Storybrooke…-
- Beh, esiste ancora internet e si sa quanto corrono veloci le notizie… Invece volevo sfruttare l’occasione, per chiedere un parere alle telespettatrici che ci stanno seguendo sul canale 107 del digitale terreste!....*applausi applausi*… No, mie care, ma avete visto che figaccione il bel spider man del video? Il suo sguardo ti promette cose di ogni tipo…-

Belle soffocò e dovette tossire parecchio per riprendersi.
Rumple rideva di cuore e lei lo fulminò con lo sguardo.
Nel mentre i due cronisti continuavano il loro show.
- Ruby. Quel ragazzo è più giovane di te di almeno otto anni…-
- Ma cosa vuoi che sia l’età? Anzi. Lanciamo un appello: Gianluca, se ci stai ascoltando, ci farebbe tanto piacere ospitarti a Storybrooke…. Abbiamo tante stanze libere da Granny. O se vuoi puoi anche soggiornare da me…-
- Ruby, ti ho già detto che il segnale arriva solo a Storybrooke…-
- Ho capito! Non c’è bisogno di ripeterlo sempre… Allora lancio una petizione in favore di un concerto de “Il Volo” a Storybrooke quando riusciremo a liberare Emma dallo spirito del Dark One…-
- Ecco. Fino ad allora pensa a condurre questo programma con più serietà…. Passiamo dunque alla prossima canzone. Omaggiamo la scomparsa di Crudelia con questo classico disney “Crudelia de Mon!”-

Alla radio partì la nuova melodia e Belle potè sfogarsi in una risata piena.
- Ahahhahahah, non ci posso credere! No. Adesso devo capire chi è questo ragazzo…-
Afferrò il cellulare e iniziò a cercare su internet materiale su “Gianluca – Il Volo”.
Rumple la accolse ancora una volta tra le sue braccia e sbirciò per vedere i risultati della ricerca.
- Non ti sembra che potrei offendermi, se dopo qualche minuto che mi sono risvegliato dal coma sei lì che cerchi immagini su un altro?-
- Smettila. Non ti ho mica abbandonato… Voglio solo guardare….- trafficò altri due minuti e poi fece vedere il risultato a Rumple – davvero carino il ragazzo…-
- Non vorrai dirmi che è meglio di me?-
Rumple si divincolò e la guardò con sfida.
- Beh. Ho già provato con ragazzi della mia età e non ha funzionato… Ma come dice Ruby “questo ragazzo sembra promettere grandi cose…”-
- Ed io non ti prometto grandi cose?-
Rumple iniziò ad avvicinarsi piano e Belle sentì il cuore mancare di diversi battiti.
Quello sguardo la uccideva.
Era bello. E sapeva di attrarre le donne come calamite. Soprattutto lei.
- Mmm. Non so…. Non abbiamo ancora stabilito se “funziona” tutto a dovere…-
Sorrise maliziosa e Rumple la afferrò per la vita con forza, ma anche infinita dolcezza.
- Gli uomini con esperienza sono i tuoi preferiti…-
Belle allacciò le braccia dietro la nuca e gli baciò il collo con estrema lentezza.
- Forse hai ragione… Forse è meglio lasciare a Ruby i ragazzi più giovani…-
Rumple le slacciò la giacca con una meticolosità da encomio.
Le baciò ogni lembo di pelle che scopriva, come se fosse il più prelibato dei pasti.
Abbassò le bretelle della canottiera e continuò a darle piacere scendendo ad accarezzarle i seni con la bocca.
- Sei buonissima…-
- Anche tu lo sei…- rispose con un filo di voce.
Le era mancato il suo corpo. Così come il suo calore, la passione e la gentilezza con cui la faceva sua.
Quando ami una persona, fare l’amore è come la prima volta… Ma quella volta era ancora più bello delle altre.
Perché quella volta, Rumple si stava donando con tutto se stesso.
Finalmente Belle poteva assaporare com’era davvero l’anima di Rumple.
L’oscurità era solo un ricordo e dalla loro unione, sembrò davvero che potesse nascere l’alba più luminosa.
Sentiva il cuore di Rumple battere forte contro i suoi seni.
Si stringevano convulsivamente, mai sazi di quella danza che era mancata tanto a entrambi.
Si erano detti addio tante volte e altrettante volte si erano ritrovati. Ma mai, mai Belle avrebbe pensato di poter provare tutte quelle emozioni tutte in una volta.
Quando raggiunsero il paradiso, Belle urlò e pianse di gioia.
- Mi sei mancata…- le confessò Rumple all’orecchio, rimanendo in lei ancora un po’.
- E tu di più…-
Belle lo accolse tra le sue bracia e lasciò che stavolta fosse lui ad accucciarsi sul suo petto.
La radio continuava a suonare per loro, ma il ritmo della musica era un suono troppo lontano per loro che erano avvolti in una bolla di cristallo.
Rimasero a quel modo per parecchio tempo.
Un lenzuolo leggero li copriva dal freddo di primavera, ma il calore dei corpi era più che sufficiente per riscaldare entrambi.
- Sai…- iniziò Rumple a un tratto – Ho sentito la canzone che stavi ascoltando in un sogno…-
- Davvero?- chiese Belle alzandosi di poco per guardarlo.
- Sì… Insomma, credo che fossi in coma, ma poi mi sono svegliato nel castello dell’oscuro e tu hai insistito per farmi ascoltare questa canzone… E poi abbiamo ballato e per istinto ti ho baciata e… E non so cosa sia successo. All’improvviso ho ricordato tutto e non desideravo altro che tornare da te…-
- Questa era la mia preghiera. Mi sono lasciata trasportare dall’emozione ed ho chiesto di riaverti indietro… Non so come sia accaduto, so solo che ciò che m’importa, è averti di nuovo qui con me…-
- Sì. Importa anche a me…-
- E so che non sarà facile. So che dovremo risolvere parecchie cose… Tu hai vissuto nell’oscurità per tantissimi anni… Dobbiamo trovare un modo per farti star bene senza l’oscurità…-
- E se cercassi rifugio ancora l’oscurità?- chiese con un filo di voce. Ma Belle aveva pensato anche a quello.
- Sai. Vivere in “Heroes and Villain” mi ha fatto capire una cosa: tu vuoi essere un eroe, non un cattivo… Quindi partiremo da questo: renderti la parte migliore di te-
- Ma non ho più la magia…-
- Ma la magia si può anche sviluppare, contando sul sacrificio e sulla voglia di fare del bene… Non ti lascerei mai tornare a essere il codardo del villaggio, soprattutto perché non lo sei mai stato… Nessuno ha avuto fiducia in te, ma io ho fiducia in te… E anche se  per tanto tempo ho cercato di dimenticarti, è te che amo, te che ho sempre voluto nella mia vita… Tu sei la mia avventura preferita e lo sai quanto amo le situazioni complicate… - Rumple sorrise – Non importa quanto tempo ci vorrà, ma farò in modo che i nostri desideri diventino realtà. Ti aiuterò io e vedrai che insieme ce la faremo a superare anche questo…-
- Rimane ancora il problema di Emma…-
- Aiuteremo anche lei. Ma mi servirà il tuo aiuto… Solo insieme potremo salvare questa città… Ti va di aiutarmi?-
Rumple la fissò negli occhi e le sorrise.
- Certo che ti aiuto. Ti amo. E spero di non rovinare tutto come sempre…-
- Non accadrà, vedrai… E sai perché? Perché “tu sei il unico e grande amoooreee!!”- concluse cantando.
- E così conosci anche l’italiano…- le disse divertito, stringendola forte a se.
- Ovviamente… Sto progettando una vacanza in Italia per quando riusciremo a liberarci del dark one…-
- Io propongo di scappare di nascosto e di goderci la meritata luna di miele…-
- Sei crudele…-
- Adoro aver conservato almeno questo lato del dark one, mi rende più attraente…-
Belle lo afferrò per il collo e lo zittì coinvolgendolo nell’ennesimo bacio.
Quello era un nuovo inizio e forse il percorso non sarebbe stato facile da affrontare.
Ma si sa. Nessun ostacolo è insormontabile se a scalarlo vi è il vero “Grande Amore”!

 

FINE


Buonasera!!! Vi ero mancata??? *dite di sì, dite di sì*
Oggi ennesimo colpo di sclero. E' colpa di questa canzone che è letteralmente entrata nella mia testa e non ne vuole più saperne di abbandomarmi. Quindi sto usando questa ff come sorta di terapia per disintossicarmi da questa maledetta malattia che ha letteralmente preso il volo XDXDXDXD
No, dai, sorvolando sul resto, trovo che sia una canzone che si adatta molto bene ai Rumbelle ed era davvero da tanto tempo che volevo utilizzarla. 
In occasione degli Eurovision ho ripreso ad ascoltara più di frequente ed ho pensato di scrivere una ff che potesse allacciarsi al finale della quarta stagione, immaginando un modo che aiutasse Rumple a svegliarsi da questo "stato di coma".
E' una ff senza prestese e scritta di getto, ma con il cuore.
Ho inserito la parte fluff di Ruby e Rudy per alleggerire i toni troppo malinconici (e mi scuso per il bruttissimo gioco di parole che si è venuto a creare con i due nomi, ma adoravo inserire Rudy come personaggio radiofonico, sia perchè mi ricordava Rudy Zerbi, sia perchè effettivamente Rudy finisce in radio con la sua canzone su Crudelia). Sappiate che la scena è nata da un fatto reale: l'altro giorno ho riguardato l'esibizione dei ragazzi all'eurovision con una mia cara amica e il suo commento durante l'esibizione è stato "Cavolo. Certo che Gianluca ha uno sguardo che ti promette tante cose............" e aggiungo che la mia amica ha 26 anni. XD 
Niente. Chiudo lo sclero-time.

Lasciate un commento se vi va. Magari possiamo inveire tutti insieme alla mancata vittoria italiana degli Eurovision.

Per chi non conoscesse la canzone, vi lascio il link del video ufficiale (e con spider man XDXDXD).
https://www.youtube.com/watch?v=w1f6o1HQBvg

Alla prossima!!!

 
  
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