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Autore: winterlover97    03/06/2015    4 recensioni
tutti siamo stati colpiti dalla morte di Pietro, ma se lui risorgesse, come spero faccia, quali saranno i suoi pensieri?
Dal testo:
Ti avevo promesso che non ti avrei mai lasciato, MAI.
I polmoni bruciano al contatto con la miscela di ossigeno, azoto che è l'aria.
Respiro.
Respiro come se fosse la prima volta nella mia vita.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pietro Maximoff/Quicksilver, Un po' tutti, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You didn't see that coming ?'
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Ero morto.
Morto per salvare Clinton Francis Barton, alias Occhio di falco.
Avevo talmente in odio Stark che volevo ucciderlo per ciò che ci aveva fatto, a me e a Wanda, privandoci dei nostri genitori.
Posso ancora rivedere vivide le immagini di quel giorno di otto anni fa. Quel giorno in cui io, Wanda e i miei genitori eravamo a tavola ad ascoltare la TV e a mangiare. Polpettone e lenticchie. Mi faceva schifo, mi disgustava, eppure, pur di dare l'esempio a mia sorella Wanda, lo mangiavo senza fiatare.
A la mia sorellina, di dodici secondi più giovane. 
Ricordo quando, all'età di otto anni un bambino ti aveva preso in giro solo per essere mia sorella. La sorella del figlio del diavolo, dello scalmanato.
Ricordo anche quando, all'età di nove anni, era triste perché la prendevano in giro, così come anche me, perché eravamo mutanti. 
Ricordo anche quando a dieci anni l'avevo protetta dalle macerie della nostra casa. 
Ne abbiamo passate tante.
Ti avevo promesso che non ti avrei mai lasciato, MAI.
I polmoni bruciano al contatto con la miscela di ossigeno, azoto che è l'aria.
Respiro.
Respiro come se fosse la prima volta nella mia vita.
In un certo senso questa è la mia nuova vita.
Una rinascita.
Come la fenice, Fanny, di quel libro che la mia cara sorellina mi aveva fatto leggere un paio di anni fa.
La luce punge gli occhi facendomi lacrimare, poi li apro. 
Sono sdraiato su un lettino, probabilmente di un ospedale, le pareti della stanza sono bianche e alla mia destra entra della luce da una finestra.
È sera.
Mi alzo, vedo dei vestiti sulla sedia. La mia adorata felpa nera con strisce bianche sulla maniche e i jeans, a terra delle scarpe da ginnastica.
Mi vesto, poi provo a correre e, dopo aver evitato di sbattere sul muro, constato che nulla è cambiato.
Esco nel corridoio e mi accorgo di essere nella torre di Stark, o dei Vendicatori.
I corridoi sono labirintici, poi sento delle voci, riconosco quella di mia sorella.
Corro seguendo quella voce. 
Voglio abbracciarla.
Freno vicino ad una porta, poi la apro.
Gli Avengers sono tutti lì, alcuni in piedi, alcuni seduti. 
Anche mia sorella. 
Lascia cadere una tazza e si alza, le lacrime agli occhi.
 "Pietro
Un abbraccio. 
Solo quello è bastato.
Gli altri Avengers ci guardano, Clint corride facendo l'occhiolino.
"Non ti abbandono questa volta.












A.A... Ed eccomi, con milioni di storie incomplete scrivo una shot? Pazienza.
Leggete e commentate!
Ciaoo

   
 
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