Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Ricorda la storia  |      
Autore: Risa Lily Angelie    04/06/2015    5 recensioni
«Ah, trenta punti in meno a Serpeverde perché avresti violato il coprifuoco.»
«Trenta?!» Ripeté Jack, sconvolto; quella ragazza era fredda come il ghiaccio, non sarebbe stato facile farle cambiare idea. «Dai Arendelle, non puoi proprio far finta di niente?»
«No, Frost.» Rispose la ragazza, stringendo le labbra rosee. «Non posso e tu non puoi approfittartene.»

***
[Elsa/Jack, aw.]
{Hogwarts!AU, forse un pochino OOC.}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Jack, Frost, Olaf
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tutti ad Hogwarts!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note di Risa Lily:
Ok, un paio di appunti prima di cominciare. Elsa e Jack sono entrambi ad Hogwarts, sono entrambi Serpeverde (anche se so che qualcuno vedrebbe meglio Elsa in Corvonero), entrambi al quinto anno, ed Elsa è un Prefetto.
E Olaf è un elfo domestico.


 



Slytherin.



Jack si mise a sedere; nonostante il buio, riusciva a vedere le sagome dei letti dei suoi compagni; lanciò un'occhiata al suo orologio da polso.
Erano le due di notte, sicuramente dormivano tutti.
Trattenendo un sorrisino, afferrò la coperta e se la tolse di dosso, per poi scendere dal letto. Doveva essere silenzioso, o qualcuno l'avrebbe scoperto.
Si infilò i pantaloni della divisa, la camicia e la cravatta verde-argento slacciata, prese la sua mantella e le scarpe, tenendole in mano. Non voleva mettersele, aveva paura di fare rumore.
Aprì, cercando di fare il meno rumore possibile, la porta del dormitoio; doveva solo superare la Sala Comune e avrebbe potuto sgattaiolare fino alle cucine.
Aveva una fame da lupi.
Scese le scale nel modo più silenzioso possibile, invece di farle saltellando, come al suo solito.
Tuttavia, appena si affacciò nella Sala, ebbe un'amara sorpresa: su una delle comode poltrone in pelle nera, c'era qualcuno.
Trattenendo un'imprecazione tra i denti, strinse con forza gli occhi; chi poteva essere sveglio, a quell'ora? Beh, almeno era di spalle. Alzandosi in punta di piedi, Frost riuscì a vedere che stava leggendo un libro.
Sospirando appena in tensione, cercò di fare qualche passo; perché la Sala comune doveva essere così grande?!
Cercò di posare una mano sul muro, ma era più lontano di quanto immaginava, quindi si sbilanciò e finì contro il muro con un tonfo.
«Chi c'è?» Disse la voce femminile appartenente alla persona seduta sulla poltrona.
Jack la riconobbe subito: Elsa Arendelle, il Prefetto.
Ora gli avrebbe tolto almeno venti punti!
Poiché Jack non rispondeva - stava programmando qualche piano di fuga - la Serpeverde si alzò in piedi.
Dalla sua visuale, il ragazzo poteva vedere i capelli biondissimi di lei legati nella sua solita treccia, le spalle dritte che le conferivano un portamento regale, la vita stretta e le gambe coperte dalla gonna della divisa.
Tirando su col naso, Jack sbuffò appena.
«Oh, la Regina delle Nevi.» Disse con sarcasmo, mentre Elsa si voltava a guardarlo scettica. «Lo sai che non è rispettoso, per una come te, stare sveglia a quest'ora della notte?»
Elsa digrignò appena i denti; detestava quel soprannome e, oh cielo!, detestava chi glielo aveva affibiato!
«Smettila di chiamarmi così.» Disse, imponendosi di stare calma. «Ah, trenta punti in meno a Serpeverde perché avresti violato il coprifuoco.»
«Trenta?!» Ripeté Jack, sconvolto; quella ragazza era fredda come il ghiaccio, non sarebbe stato facile farle cambiare idea.
«Dai Arendelle, non puoi proprio far finta di niente?»
«No, Frost.» Rispose la ragazza, stringendo le labbra rosee. «Non posso e tu non puoi approfittartene.»
«Te l'ha mai detto nessuno che sei insopportabile?»
Elsa sbuffò a sua volta.
«Oh, adesso sì.» Disse, scuotendo la testa, come a dire "Oh cielo, perché perdo il mio tempo con lui?". 
«Un momento! Elsa Arendelle, il rigido Prefetto Serpeverde, ha fatto una battuta?!» Ridacchiò Jack, guardandola stupito.
«Continua così e te ne tolgo altri trenta, di punti. E io non sono "rigida".» Sibilò Elsa, strofinandosi le mani sulla gonna della divisa.
«Questo non vuol dire che tu sia meno bella.»
La Serpeverde non poté fare a meno di arrossire; ma poi arricciò il naso e fece una smorfia con il labbro superiore.
«Con me non attacca, Frost.» Sentenziò, poggiando le mani ai fianchi. «Ed ora fila a letto.»
«Ma, Arendelle-»
«Ti tolgo altri quaranta punti.» Lo minacciò la ragazza. «Vai a letto.»
Jack, con un sorriso sornione sulle labbra, si avvicinò pericolosamente alla strega.
«Io ho un'idea migliore.» Bisbigliò, soffiandole sulle labbra.
Elsa si ritrovò ad arrossire - oh no, non di nuovo! - ma poi trovò la forza di sfiorargli le braccia, per allontanarlo. «Scordatelo, non ci vengo a letto con te.»
Il Serpeverde la guardò per un istante, poi scoppiò a ridere.
«Veramente...» Riuscì a dire, una volta calmatosi. «... stavo per invitarti a venire con me, ma non a letto insieme.» Poi le fece l'occhiolino. «Non mi aspettavo che fossi così perversa, Arendelle.»
Elsa, stavolta, arrossì violentemente.
«C-colpa tua, Frost.» Farfugliò, imbarazzatissima. «Con le voci che girano su di te, è sempre meglio mettere le mani avanti.»
Jack sorrise appena; sicuramente Elsa si riferiva alla sua scappatella con quella Tassorosso.
«E che voci girano, su di me?» Chiese, mentre si metteva le scarpe - non aveva più senso cercare di non fare rumore.
«Lo sai perfettamente, Frost.» Tacque un istante. «Comunque io non vado proprio da nessuna parte. E nemmeno tu.» Terminò, annuendo col capo, come a convincersi delle proprie parole.
«Non avevi detto di non essere "rigida", poco prima? Beh, dimostralo. Vieni con me.»
Elsa si morse il labbro, pensierosa.
Oh, lei non ci voleva proprio andare, con Frost. Ma sapeva anche che, l'unico modo per evitare che facesse qualche guaio, era seguirlo, perché lei era sicura che, prima o poi, lui sarebbe comunque andato a fare quello che voleva fare, e lei non aveva alcuna voglia di togliere altri punti alla propria Casa.
«Oh, e va bene, Frost.» Brontolò, scocciata. «Ma facciamo in fretta.»

***

«Tu mi farai finire nei guai, Frost.» Borbottò Elsa, seguendo Jack, che stava correndo per i sotterranei, per raggiungere la cucina.
«Oh, ma smettila di lamentarti!» Ribatté lui, afferrandola per un polso. «E cammina più veloce, io ho fame.»
La Serpeverde roteò gli occhi al cielo e seguì il ragazzo. Una volta arrivati di fronte al dipinto che fungeva da ingresso, raffigurante un piatto di frutta, Elsa si liberò dalla presa di Jack ed incrociò le braccia, con un sorrisino trionfante.
«Voglio proprio vedere come riuscirai ora ad entrare.»
Frost le lanciò un'occhiata malandrina e, sorridendo, solleticò la pera. Poco dopo si spalancarono le porte della cucina.
«Così, Regina delle Nevi.» Sghignazzò il Serpeverde, spingendola dentro.
«Non chiamarmi così, Frost.» Ripeté per la seconda volta lei, sbuffando. Poco dopo, erano circondati da elfi domestici carichi di vassoi, sorridenti e smaniosi di farli mangiare ai due ragazzi.
Jack però non le rispose e prese un calice di succo di zucca.

«Vuoi?»
Elsa scosse la testa; Frost sorrise e bevve.
La ragazza aprì la bocca per esprimere il proprio disappunto - intimargli di sbrigarsi e di tornare nel dormitoio - ma un elfo domestico si aggrappò alla sua gonna.
«Cos-?» Farfugliò la Serpeverde, spalancando gli occhi blu.
«Ehi Olaf, lascia la gonna della Regina.» Sghignazzò Jack con la bocca piena.
«Non chiamarmi così!» Esclamò di nuovo Arendelle frustrata, mentre l'elfo finalmente le lasciava la gonna.
«E' la tua fidanzata, Frost?» Chiese Olaf ridendo.
Elsa arrossì violentemente e Jack si strozzò con il boccone che aveva in bocca; si diede un paio di colpi al petto, beve un po' di succo di zucca e sospirò.
«Oh no, Olaf,» disse lui, sorridendo sghembo. «... a me lei piace tanto, ma non ne vuole sapere.»
Elsa si voltò a guardarlo perplessa, inarcando un sopracciglio, ma Frost le stava dando le spalle. E si stava strafogando.
La ragazza scosse la testa e guardò dritta davanti a sé.
«Beh, signorina...» si intromise di nuovo Olaf; Elsa abbassò lo sguardo per guardarlo. «Guarda che è un peccato, Jack è pieno di qualità.»
Arendelle scoppiò a ridere; Jack si voltò stupito verso di lei. Non l'aveva mai sentita ridere così apertamente.
«Pieno di qualità, sì.» Ripeté ridendo.
«Parlate di me, vero?» Si intromise Jack, poggiando il braccio sulle spalle di Elsa, la quale non poté fare a meno di arrossire al contatto.
«Esatto!» Rispose Olaf, battendo le mani.
La Serpeverde scrollò di malomodo il braccio di Frost.
«E' tardi, dobbiamo tornare al dormitoio.» Sbottò, incrociando le braccia.
Jack sbuffò e roteò gli occhi.
«E va bene...» Fece un segno di saluto a Olaf. «Ci vediamo!»
«Alla prossima Jack! Alla prossima, signorina!» Salutò entusiasta l'elfo. «Torna a trovarci!» Disse, mentre la porta della cucina si chiudeva.
 
***

«Allora, cosa dicevate di me?» Chiese Jack, appena arrivati nella Sala comune.
«Oh, ma nulla di che.» Brontolò lei, allentandosi il nodo alla cravatta verde-argento. «Olaf millantava qualcosa a proposito delle tue innumerevoli qualità.» 
«Beh? Guarda che Olaf ha ragione.»
Elsa si lasciò sfuggire un sospiro esasperato.
«Certo, come no.» Incrociò le braccia. «Ora vai a letto, Frost.»
«Come desideri, mia Regina.»
«Non sono una regina, né tantomeno tua.» Ringhiò la ragazza, nervosa. «Quindi smettila di chiamarmi in questo modo.»
«Pff, sei insopportabile.» Sbottò Jack, alzando gli occhi al cielo. «Comunque non mi hai detto che ci facevi sveglia a quest'ora.»
«Non riuscivo a dormire.» Rispose Elsa, senza guardarlo negli occhi. «Ora, davvero, fila a letto.»
«Va bene, Prefetto Arendelle.» Rispose lui, avvicinandosi al viso della ragazza.
Lei - ancora una volta - non poté impedire che si diffondesse il rossore sulle proprie guance.
«Frost, cosa stai-?»
Rimase con la frase a metà, perché Jack la baciò ad un angolo della bocca.
«Buonanotte, Elsa.» Le soffiò lui sulle labbra, prima di darle le spalle ed andarsene.
Rimasta sola, la Serpeverde si sfiorò dove il ragazzo l'aveva baciata, poi accennò ad un sorrisino.
"Buonanotte, Jack."











Angolo di Risa Lily:
Ehm, salve ^^"
Sapete, mi sono innamorata dei Jelsa solo guardando qualche fanart visto che, fino a non molto tempo fa, non sapevo nemmeno dell'esistenza del film Le 5 leggende (non uccidetemi çwç) e dopo averlo visto ho capito perché così tanta gente shippi Jack ed Elsa.
Poi una volta mi son ritrovata davanti una fanart con loro due con la divisa di Hogwarts ed è nata questa cosina, spero che il risultato non sia proprio osceno ^^"
Ho il terrore di averli resi troppo OOC, spero di no ^^"
Alla prossima!

-Risa Lily.
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Risa Lily Angelie