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Autore: Chupacabra19    04/06/2015    1 recensioni
Sam e Dean Winchester si trovano in una stanza di un banale motel, schiavi della loro quotidiana routine da cacciatori. Quand'ecco che un'improvvisa luce violacea disturba i due, invadendo una parete della camera per far sì che appaia qualcosa, o meglio, qualcuno che della loro realtà ha ben poco a che fare.
Genere: Azione, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Più stagioni
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Cocktail

 

 

Capitolo 1 : As it happens

Tutto ebbe inizio in una tranquilla giornata estiva, anche se di normale o comune avesse poco in realtà. Certo, il sole rischiarava qualsiasi cosa si posasse sotto i suoi luminosi raggi, i bambini correvano in cortile  seguendo le proprie fantasie, inscenando  guerre con pistole ad acqua, e gli adulti si godevano il meritato riposo, dopo mesi di duro lavoro. Ma vi erano persone, che seppur apparivano ordinarie, erano tutto il contrario, persone che ancora erano costrette a non fermarsi, anzi, a lavorare giorno dopo giorno. Un lavoro estenuante il loro, pericoloso, privo di vacanze e momenti di pace, lo definirei una corsa continua, delle montagne russe senza limiti. Queste persone erano tante, ma poche in confronto alla vastità di pericoli che dovevano affrontare, poche in confronto alle cose da aggiustare. Cacciatori, così si definivano. Cacciatori non di bestie, non quelle animali almeno, piuttosto belve e mostri di un altro mondo, creature che sembrerebbero uscite da una mente malsana, o dal più squallido libro horror. Abomini che, purtroppo, respirano proprio sul nostro pianeta. Osserveremo in particolare, due individui, due uomini che hanno deciso di seguire questa strada, di percorrere le orme di famiglia. Due ragazzi, che hanno rischiato più volte la propria vita, che sono morti e tornati in vita, con l’unico scopo di salvare il mondo. Se già questo vi sembra strano od impossibile, beh, c’è ancora dell’altro. Questa amabile situazione, fu stravolta in una apparente tranquilla giornata estiva, quando dalla loro parete di una stanza di un misero motel, decise di  apparire qualcosa, o meglio, qualcuno che della loro realtà aveva ben poco a che fare.

 

Dean si guardò intorno, stanco e distrutto dalla caccia della sera prima, degli stupidi wendingo avevano deciso di farsi un bel picnic, data la bellissima stagione per i campeggi. Sdraiato sul letto, osservava con velo di rabbia la finestra, la quale lasciava filtrare un fascio di luce proprio sui suoi occhi. La porta si spalancò, permettendo al sole di invadere la camera e di infastidire del tutto il cacciatore, che sbuffò.

-Spero almeno che tu non abbia dimenticato la torta. – borbottò al fratello, ormai obbligato ad alzarsi.

Sam scosse la testa, non si sarebbe mai stancato della morbosa ossessione per la crostata del suo fratellone. Alzò la mano sinistra, per mostrare il sacchetto di plastica con dentro la colazione. Dean sorrise affamato, e, strusciando i palmi fra loro, si gettò sulla busta. Sam non aggiunse altro, limitandosi a bere il caffè e ad osservare, divertito e disgustato allo stesso tempo, suo fratello cibarsi con foga di quel dolce ricco di conservanti.

-Non sai che ti perdi. – parlò a bocca piena il biondo.

-Fidati. – constatò Sam – lo so bene.

Definire il fratello minore un salutista, sarebbe forse esagerato, ma egli ci teneva al proprio corpo e cercava di evitare pietanze non sane. Dean, al contrario, non si faceva problemi a divorare qualsiasi cibo grondante di grassi, oli, o robaccia chimica. Alternava la sua dieta fra torte ed hamburger. Ma come vi avevo detto, quell’atmosfera prese un’altra piega. Una strana luce violacea investì i nostri protagonisti. Dean  mollò la fetta del dolce ed impugnò la pistola, il fratello invece strinse forte il pugnale. L’estraneo fascio di luce proveniva dalla parete a loro di fronte e sembrava non volersi affievolire, finchè una figura iniziò  a delinearsi.

-Ma dai, comincio a stancarmi di questa roba. Perché deve sempre spuntare gente mentre sto mangiando? – abbaiò Dean.

D’un tratto, così come era apparsa, quella fastidiosa luce svanì, lasciando nelle quattro mura un estraneo, un uomo ricoperto di sangue e terra. Il nuovo arrivato non perse tempo a domandarsi dove fosse finito ed impugnò immediatamente la balestra, puntando prima uno poi l’altro.

-Chi cazzo siete? – domandò – E che diavolo di posto è questo?

Sam e Dean si guardarono per una frazione di secondi prima di rispondere.

-Perché non posiamo tutti le armi e ne parliamo con calma? – propose l’alce.

-Non credo proprio. – sbottò l’estraneo – Io questa non la mollo.

Dean inarcò le sopracciglia.

-Ascolta capellone, ho già avuto una brutta nottata, fossi in te eviterei..

L’uomo mirò la fronte del biondino.

-Tu hai avuto una brutta nottata?! – latrò – Chiudi quella cazzo di fogna. Sono anni che passo giornate da schifo, fra vaganti e litri di merda. Quindi, prima mi spiegate dove diavolo mi trovo, e prima evito di scoccarvi un dardo fra gli occhi.

Sam rinfoderò il pugnale, aveva compreso che non si trattava di un demone, né di un angelo di cui preoccuparsi. Un ennesimo tizio aveva attraversato un portale.

-Un vero simpaticone, non trovi? – osservò Dean, punzecchiando il fratello.

L’arciere continuò a tenerli sotto tiro.

-Ascolta, io mi chiamo Sam e questo è Dean. Ci troviamo ad Oklahoma. Non abbiamo idea del motivo per cui sei spuntato qui.

-Sei tu che ci devi delle spiegazioni, Katniss. – parlò il fratello maggiore.

Finalmente il selvaggio lasciò pesare la balestra sulla spalla, resosi conto che i due individui erano innocui. Fu allora che si decise a guardarsi intorno. Vide il cibo, la stanza in ordine, lenzuola pulite, niente di sporco. Udì delle risate lontane. A grandi falcate, decise di dare le spalle ai due tizi, ed aprì la porta. Ciò che il mondo gli offrì, lo distrusse. Corse in strada, afferrando la balestra. Sam si gettò dietro a lui, pronto per inseguirlo, ma Dean non parve esser d’accordo.

-Dean, muoviti, dobbiamo stargli dietro. – incitò – Potrebbe essere pericoloso.

Il biondo era tornato a godersi la fragranza di quel delizioso dolce. Il fratello, allora, fu costretto a fare qualcosa per cui Dean lo avrebbe sicuramente odiato per giorni. Gettò a terra lo torta e fuggì.

-Figlio di puttana! – gridò Dean.

Ma ciò lo convinse finalmente ad inseguire l’arciere. Questo, gironzolava confuso, mentre le persone lo fissavano storto ed altri gli scattavano foto.

-Cosa avete da guardare, eh? – parlò furioso – dovreste essere tutti morti.

Un uomo obeso ridacchiò.

-Davvero un bel cosplay. – commentò pacato – Ma si vede chiaramente che la balestra è una brutta riproduzione.

-Che cazzo stai dicendo?

-Suvvia Daryl, non ti arrabbiare. Perché non vai a cacciare qualche scoiattolo giù al parco? – rise.

-Adesso basta. – ammonì Dean – Abbassa quella balestra o giuro che ti sparo.

-Questo stronzo sa come mi chiamo, sa cosa faccio!

Il ciccione fece spallucce.

-Ha proprio perso il cervello il vostro amico, troppe sere a guardare la serie TV .

Sam decise di stare al gioco.

-Vero, nostro cugino tende ad esagerare a volte.. entra troppo nella parte.

Poi tirò a sé Daryl, cercando di incoraggiarlo a tornare dentro.

-Io faccio qualche domanda a giro, vedo di capire cosa diavolo è questa storia della tv. – spiegò Dean.

Daryl non oppose resistenza e seguì Sam al motel.

-Io.. io non capisco. – borbottò l’arciere.

-Cercheremo di venirne a capo, non preoccuparti. Alla fine ci riusciamo sempre.

Una volta chiusa la porta alle spalle, Sam si sedette al tavolo di cucina, mente Daryl preferì restare in piedi, con la schiena poggiata ad un mobile. Non gli piaceva il modo troppo confidenziale del nuovo conosciuto. Non si fidava delle persone, soprattutto adesso che era più confuso che mai.

-Fammi capire, non è la prima volta che una persona vi appare così all’improvviso? – chiese sbalordito.

-So che può sembrare strano, ma.. sì, è così. – rispose Sam.

-E voi li aiutate?

-Perché non dovremmo?

Dopotutto si sentivano responsabili ed egli capì, non domandando altro.

-Daryl, giusto? Dovresti dirmi da dove vieni..capire come è successo. Te la senti? Prima hai menzionato vaganti.. cosa intendevi?

L’arciere non riusciva a crederci, era finito in un qualche dannato mondo parallelo, in un luogo privo di zombie, sofferenza, morte. Cercava di spiegare il tutto ripetendo a se stesso che si trattava solo di un sogno alquanto particolare, un incubo dettato dal troppo alcool ingurgitato la sera prima.

-Da dove provengo, tutto questo.. – disse, allargando le braccia come per indicare ogni cosa - .. tutto questo non esiste più. Case, persone, cibo, svanito nel nulla. E’ scoppiata una fottuta apocalisse zombie. Quasi tutti i miei amici sono morti.

-Mi dispiace. – interruppe l’alce.

-Non dire stronzate. Non conosci né me, né loro. Ad ogni modo, stavo correndo fra i boschi. Avevo appena abbattuto una dozzina di vaganti, è così che li chiamiamo, ma ne erano spuntati altri. Stavo fuggendo, quando mi sono imbattuto in quella dannata luce.

Sam fece per aggiungere qualcosa, ma Daryl continuò.

-Ma la cosa che più non capisco, è quello che ha detto il tizio ciccione.. un cosplay.

La porta si spalancò nuovamente e Dean entrò tutto bello soddisfatto, con in mano alcuni dvd.

-Daryl Dixon, cacciatore, burbero, fissa per il buon alcool e complesso dell’abbandono. – parlò chiaro, elencando le principali caratteristiche dell’arciere.

-Beh. – sussurrò Sam – Sembra proprio che andrete molto d’accordo.

Angolo autrice

Salve lettori! Come se non bastasse avere due ff aperte e lasciate a metà, perchè troppo ricoperta dai libri e dal dovere di studiare, eccomi qui che getto due righe su una nuova storia, crossover per l'aggiunta. Ho pensato, guardando Dean e Daryl, perchè non metterre assieme due cacciatori, due frustrati, due uomini che farebbero di tutto per salvare una persona amica, due uomini che nel bene e nel male, sono strettamente legati al fratello? Avevano dei lati in comune e non ho resistito nel porli in una situazione assieme. Tuttavia, tutto ciò è un esperimento. Non so nemmeno se e quando avrò il tempo per continuare, ma non potevo non scrivere queste poche righe, altrimenti l'idea mi avrebbe tormentato ogni giorno. Vi annuncio che sono a metà della nona stagione di spn, quindi se dovrò fare qualche riferimento poi alla situazione dei winchester, partirò ovviamente da lì. Il titolo è nato proprio dalla fantasia di aver unito due personaggi, come se fossero due ingredienti da inserire in questa strampalata fan fiction. Detto questo, spero che come inizio vi piaccia. Fatemi sapere, ci sentiamo nelle recensioni. 

Un bacio.

  
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