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Autore: RaccontiDiOmbre    05/06/2015    1 recensioni
Wow, il titolo è un riferimento al signore degli anelli; questa storia deve per forza non fare schifo. La cosa bella è che ha usato una parola diversa al posto di quella anello, incredibile nessuno l'aveva fatto prima!
Inoltre, le penne sono belle.
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanto tempo fa, anzi, in realtà parliamo di un'epoca recente, ma quell'espressione all'inizio è molto di scena; comunque, questa è la storia di un ragazzo bellissimo, fantastico e unico, che sarei io. Il mio nome è Tristano e sono un ragazzo liceale abbastanza alto, con gli occhi celesti e un sempre penzolante ciuffo biondo cenere e sinceramente, non vi potevate aspettare nient'altro in quanto l'autore è un super egocentrico bastardo che rende somigliante a sé ogni singolo personaggio di ogni sua singola storia. Cioè, sei serio? Non sai trovare un protagonista differente? Tu, sempre tu? Comunque, se vuoi fare una bella cosa, dovresti introdurre la vera trama.

Ah, ecco, ci siamo, è andato a capo finalmente. La mia vita fu totalmente rivoluzionata quando in un noioso giorno di scuola trovai una penna Staedtler abbandonata per terra e la raccolsi, segnando così l'inizio di una stupida storia incentrata su delle penne.

La Staedtler è diversa dalle altre penne, è l'unico modello (a parte le imitazioni) il quale stecco riesce a piegarsi senza spezzarsi e a ritornare perfettamente verticale dopo essere stato forzato. Questa caratteristica la rende l'arma di distruzione perfetta; è come una fionda, ma ti colpisce da vicino e con una potenza incredibile! Era ora di provare da me la sua potenza e vedere quanto riuscivo a piegare la penna e quindi, quanto potente sarebbe stato il mio attacco.

Avvicinai la mia penna al braccio del mio fastidioso compagno di banco e la vendetta fu veloce e dolorosissima; si mise ad urlare nel bel mezzo della lezione.

“Aaaah quanto fa male dire solo questa frase durante tutto il capitolo perché sono solo un'apparizione! Aaaaaah! Ah si, fa male anche la penna! Ahi!” Disse

“Tristano! Ma come hai fatto?! Quella penna sembra fantastica?”

“Amico, è una Staedtler. Non ci si può aspettare di meno.”

La campanella suonò la fine della lezione e me ne tornai a casa con la mia fidata compagna in tasca.

“Tristano! Ahi visto tua madre per strada?” mi chiese mio padre non appena misi piede nella mia abitazione.

“No, perché me lo chiedi?”

“Così, niente in particolare?”

“Non mi dire che è successo qualcosa?”

“Suvvia, figliuolo! Non capisci che questo dialogo completamente inutile alla continuazione del capitolo è messo qui solo per fare volume?”

“Mio Dio, questa serie è proprio scadente. Spero che venga cancellata dall'autore come le altre cinquecentosessantaquattro che ha iniziato e non ha mai finito perchè è nerd pigrone”

“Comunque il nostro lavoro è compiuto. Dovevamo solo riempire abbastanza spazio per arrivare al giorno di scuola successivo.”

“Papà, lo sai che è appena mezzogiorno? Come diavolo è possibile che l'autore voglia saltare il momento dello sviluppo psicologico dei personaggi e già pass

Erano le sette di mattina e un altro noioso giorno mi aspettava, ma l'aria che si respirava era diversa. Sentivo puzza di inchiostro.

La mia classe non era più la solita, cioè erano ancora peggio di prima: saltellavano sui banchi cercando di colpirsi a vicenda con le loro Staedtler; avevo dato inizio ad una grande guerra.

Mi avviai verso il banco, ma i miei sensi di pennomane mi consigliarono di guardarmi alle spalle; il professore aveva cercato di colpirmi con la sua penna.

“Professore! Ma che diavolo sta facendo?!”

“Voglio fare una grande innovazione! Voglio trasformare questa pratica del tutto inutile alla società in una materia di studio!”

“Non l'aveva già fatto qualcuno con il latino?”

“Cavolo Tristano, non abbattere i miei sogni! Hai ragione, comunque! Tutti i professori di latino dovrebbero essere banditi dalla guerra!” lol face.

Il professore invitò tutti a calmarsi e a sedere ai proprio banchi per poi riprendere a parlare: “Ragazzi, adesso state buoni e date un caloroso benvenuto al nuovo studente che si è trasferito nella vostra classe!”

“C'è ancora qualcuno che usa questo espediente letterario per introdurre un nuovo personaggio?”

“Io non farei tanto lo sbruffone e penserei al fatto che non abbiamo neanche una voce narrante che dice che stiamo effettivamente parlando perchè siamo degli inutili personaggi minori”

Il nuovo alunno mise piede nell'aula: aveva i capelli grigi molto lunghi e indossava una strana maglietta a righe blu abbinata a degli eleganti Jeans.

“Mi presento, il mio nome è Milton e non sono assolutamente l'antagonista del personaggio principale che cercherà in tutti i modi di distruggere la sua carriera in uno stupido gioco da bambini con le penne... emh, volevo dire piacere di conoscervi.”

Mi piaceva il suo stile, mi era simpatico e credevo saremmo diventati grandi compagni e soprattutto non aveva niente, ma niente di sospetto.

“Ciao Milton! Mi chiamo Tristano e sarà un piacere per me farti sentire a mio agio in questa classe!” esclamai rivolgendomi a lui.

“Muah-ah-ah-ah! Stupido stupido! Presto sarai annientato dalla potente penna del grande Milton e potrò regnare incontrastato su questa scuola! Ah-ah-ah.-ah! Emh... volevo dire, piacere di conoscerti Tristano!”

“Emh... Milton... per un momento mi sei sembrato quasi l'antagonista malvagio che avevi esplicitamente detto di non essere.”

“No! Non sono malvagio!”

“E come posso esserne sicuro?”

“Senti una canzoncina malefica in sottofondo mentre parlo?”

“In realtà questa è una storia scritta, nessuno sente niente.”

“Quindi non la senti! Vedi non sono malvagio!”

“Cavolo, hai ragione. Scusa Milton! Non dubiterò mai più di te e ascolterò tutti i tuoi consigli senza assolutamente sospettare che siano trappole per mettermi fuori gioco da questa battaglia di penne tra bambini.”

“I professori di greco possono partecipare alla battaglia?”

“No”

   
 
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