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Autore: Antonella84    10/06/2015    9 recensioni
Sonnambulismo. Un disturbo del sonno poco conosciuto. Cosa succederebbe se fosse proprio Ranma a scoprirsi sonnambulo? Piccola shottina scritta di getto.
Dedicata a chi soffre di insonnia come me e ama il caffè 😉
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era la terza notte di fila che si ritrovava in quella stanza senza sapere come ci fosse arrivato. 
La terza notte di fila in cui i Kami avevano deciso di graziarlo evitando che Lei si svegliasse. 
Certo, la sua reazione sarebbe stata più che prevedibile:
Urlo, schiaffo, pugno nello stomaco, ancora urlo, calcio rotante, volo su Nerima .
Per quale strano motivo Ranma si svegliasse alle tre di notte nel letto di Akane lui lo ignorava. 
Ricordava soltanto di essersi steso nel suo futon, nella sua stanza, accanto quel demente di suo padre, di aver chiuso gli occhi e di averli aperti solo per poi ritrovarsi con lei accanto. Lei sul suo petto. 
Lei che respirava tranquilla con l'espressione più docile e bella che avesse mai visto. 
Dopo averla scampata per l'ennesima volta, Ranma fece quello che oramai era diventato un rituale notturno da tre giorni. 
Scese silenziosamente in cucina e si preparò una tazza extra large di caffè bollente. 
Proprio lui che del caffè non sopportava neanche l'odore, ora lo considerava un dono del cielo. 
L'ipotesi di riaddormentarsi sfidando il fato per più di una volta di fila, non era assolutamente da prendere in considerazione. 
E quella bevanda scura gli assicurava un resto di nottata insonne. E indolore.
"Che sia colpa di qualche altro intruglio preparato dal vecchio?" Mormorò tra sé e sé.
Ipotesi che venne scartata quasi subito.
Happosai mancava da giorni dal dojo.
Era partito alla conquista di zuccherini di pregiata qualità straniera.
Era stato molto vago sulla sua destinazione, ma questo a Ranma poco importava. 
Il suo reale problema era quello di trovare una soluzione al suo sonnambulismo. 
Non gli era mai accaduto prima.
Certo lui era oramai un esperto di stranezze.
Era stato gattizzato, posseduto, aveva combattuto contro la sua ombra, visto animali giganti in una strana foresta, creduto di essere realmente una ragazza dopo una mega botta in testa, aveva visto uno scarabbocchio invaghirsi di lui, un orco era passato di corpo in corpo nella sua famiglia, una fenice lo voleva morto ed una bambola sotto forma di Akane voleva sedurlo per vendicarsi...
A quel ricordo, spontaneamente sorrise. 
Il suo piccolo e cocciuto maschiaccio, quella volta, si era trasformata in una splendida donna malvagia e terribilmente sexy.
Pensò che trasformata non fosse proprio il termine adatto.
In fondo Akane era sempre stata bellissima e attraente ai suoi occhi...Nonostante affermasse continuamente il contrario. 
Scosse vistosamente la testa come a voler scacciare via quel pensiero imbarazzante e tornò a sorseggiare rassegnato il suo caffè. 
Come se le riflessioni di Ranma avessero avuto il potere di chiamarla a sé, la sua fidanzata fece capolino in sala. 
"Non riesci a dormire?". 
La voce di Akane arrivò alle orecchie del codinato con la forza di un pugno. 
"A-Akane... Che ci fai qui a quest'ora?".
Domandò il ragazzo avvampando apparentemente senza alcun motivo. 
"Cos'è? È vietato bere un bicchiere d'acqua in piena notte?". Rispose Akane versandosene un po'. 
"Noto che il tuo senso dell'umorismo non è dei migliori nemmeno a notte fonda...". 
Affermò Ranma evitando di guardarla. 
"E a te che te ne importa! Mica sono venuta a  raccontarti una barzelletta!". 
Ribatté la ragazza sedendosi di fronte a lui. 
Il giovane sospirò.
Averla vicino non migliorava di certo le cose. 
"Ehi! Ma è quello che penso?". Esclamò di colpo Akane. 
Ranma, avendo la coda di paglia, si fece prendere inizialmente dal panico sentendo lo sguardo accusatore della sua fidanzata su di sé, poi ricordandosi della poca perspicacia della ragazza si calmò e rispose:
"Non ti sembra che pensare sia una parola grossa se tu sei il soggetto della frase?". 
Akane lo fulminò.
"Baka! Dicevo..Stai bevendo del caffè?". Domandò sorpresa. 
"Cos'è? L'acqua è concessa ed il caffè no a quest'ora?". 
La scimmiottò il giovane col codino imitandone la voce. 
"Sei un idiota! Questo non aiuterà di certo la tua insonnia!". Rispose Akane indispettita. 
In realtà ciò di cui lei si stava preoccupando era proprio quello in cui Ranma sperava.
Non addormentarsi. 
"E poi...Tu lo detesti il caffè!". Continuò la piccola delle Tendo. 
Il ragazzo la fissò per qualche secondo. 
Akane conosceva quel particolare di lui nonostante non fosse argomento di tutti i giorni. 
Ed ecco che rispuntò quel sorriso compiaciuto che susseguiva sempre ai pensieri che lui dedicava a lei. 
"Ed ora perché ridi? Certo che sei proprio strano tu...".
Disse la ragazza poggiando una mano sotto il mento. 
Ranma decise di cogliere la palla al balzo.
Sebbene non lo avrebbe mai ammesso, la sua fidanzata era molto intelligente e leggeva molto...Magari lei ne poteva sapere più di lui sul suo problema.
"A-a proposito di s-stranezze...Akane tu cosa sai sul sonnambulismo?". Domandò titubante. 
La giovane non nascose la sua sorpresa dinanzi ad una domanda del genere, poi rispose:
" So che non mi dirai mai il motivo di questa tua domanda, quindi non indagherò..
Comunque, nonostante quel che pensi, qualcosina la conosco...". 
Il codinato s'illuminò cercando di non dare troppo nell'occhio.
La probabile causa del suo fardello notturno probabilmente era in realtà la sua salvezza!
"Ehm..Ecco...Ti dispiacerebbe accennarmi qualcosa?". Chiese senza non poco imbarazzo.
Akane non sapeva dove il suo ragazzo volesse andare a parare, ma dato che il sonno era quasi del tutto svanito, decise di accontentarlo. In fondo, a lei piaceva stare con Ranma e parlare senza arrivare alle mani. 
"Ok caro il mio mister caffeina! Il sonnambulismo è un disturbo del sonno...".
Venne interrotta.
"E questo lo sanno anche i sassi...Dimmi da cosa è provocato e come si cura!". Sbottò il giovane agitandosi. 
Akane rimase interdetta.
"Hai intenzione di starmi a sentire oppure vuoi continuare ad interrompermi con frasi idiote quanto te?". 
Ranma fece spallucce ed esclamò:" Tze! Continua pure..". 
La ragazza sospirò.
"Grazie della concessione...Allora dicevo...È un disturbo del sonno spesso causato da forte ansia e stress. 
Spesso viene collegato anche all'inconscio, è una specie di dormiveglia. Come posso dirtelo a parole semplici...Ah ecco!
Mentre sei sonnambulo è come se tu mimassi ciò che hai sognato!". 
Akane fissò Ranma che era rimasto impietrito. 
In effetti il maschiaccio poteva avere ragione.
Lui dormiva da tre giorni nel letto della ragazza perché lo sognava!
Ed in passato era successo tante volte di fare sogni del genere.
Deglutì rumorosamente e poi chiese:"E- e co-come si guarisce?".
La giovane fece una risatina.
"Non si guarisce baka! Il sonnambulismo non è una malattia!". Rispose lei con estrema naturalezza. 
Il codinato sbiancò.
Ci mancava anche questa!
Non bastava la sua maledizione no, facciamo in modo che la vita sia un inferno!
Ranma rimproverò il fato avverso nella sua testa ed un'espressione preoccupata apparve sul suo volto. 
"Pensa Ranma...Perdere i freni inibitori verso qualcosa che si desidera e che si ha sempre represso...
Se tu fossi sonnambulo cosa faresti?". Chiese di punto in bianco la ragazza.
Il giovane col codino ebbe quasi uno svenimento.
*Quello che già faccio in realtà..*. Pensò.
Poi rispose:
" Mhm..vediamo..Probabilmente aprirei il frigo in piena notte strafogandomi fino al limite e dopo tornerei a dormire!". 
Akane lo guardò scettica.
"Come se già non lo facessi..". Rispose trattenendo una risata. 
Ranma,punzecchiato, decise di rigirarle la domanda.
"E tu maschiaccio? Sentiamo cosa faresti senza i tuoi blocchi psichici?" Disse atteggiandosi a grande esperto. 
La ragazza arrossì. 
"Bhe...In realtà sono molte le cose che mi vieto di fare, quindi non saprei quale scegliere!". Rispose Akane sperando di scamparla. 
"E scegline una no! Dai ti do una mano! Allora...Che ne dici di non mangiare schifezze o smettere di picchiare ingiustamente il tuo fidanzato ouch!".
Un pugno nello stomaco fece morire il sorriso di scherno dal volto del povero Saotome junior.
"Baka! Comunque ho scelto...Peccato però che non lo saprai mai perché ti- ti riguarda ecco!". Esclamò la ragazza facendogli la linguaccia. 
"Cosa? Mi riguarda? Avanti allora dimmelo Akane!". Disse Ranma sporgendosi sul tavolo.
"No.". Fu la risposta secca della sua fidanzata. 
"Dimmelo ho detto!" Lui provò ad insistere.
"Ed io ho detto di no!". Urlò Akane.
"Sei una stupida se non me lo dici!". Affermò Ranma cambiando strategia. 
"E tu uno scemo se pensi di fregarmi con questi trucchetti da bambini dell'asilo..". Rispose la piccola delle Tendo sfidandolo con lo sguardo. 
"Senti chi parla la grande donna che dorme ancora succhiandosi il pollice!". Esclamò Ranma ad un palmo dall'oggetto dei suoi insulti. 
"Come osi! Cos...Ehi! E tu come lo sai?".
Chiese Akane alzandosi in piedi e guardando il codinato in cagnesco. 
Il ragazzo si alzò anche lui cercando di discolparsi da quel terribile errore. 
Si era lasciato sfuggire quel dettaglio senza pensarci.
Ed era vero.
L'aveva vista proprio quella notte e l'aveva trovata estremamente tenera. 
Ma questo di certo non poteva confessarlo alla forma demoniaca della sua fidanzata che adesso aveva davanti gli occhi. 
Così provò ad improvvisare.
"Scema! Era un modo per dirti che sei ancora una mocciosa! Che ne sapevo che davvero dormissi in questo modo! Ti sei fregata da sola ahahahaha!".
La risata di nervosismo poco convinse la sua fidanzata, che però aveva fatto sparire l'aurea azzurrina che la stava circondando. 
Akane sospirò e rassegnata tornò a sedersi. 
Ranma copiò il suo gesto. 
"Se te lo dico prometti di non prendermi in giro?". Esclamò di colpo la ragazza ad occhi bassi. 
"Te lo giuro sul mio onore.". 
Rispose il bel moro in tono molto serio. 
"Ecco...Se fossi sonnambula probabilmente metterei in pratica un sogno che sto facendo da tre giorni ormai...". Affermò Akane quasi bisbigliando. 
Ranma tremò impercettibilmente. 
"Che tipo di sogno?". La incitò a continuare. 
"Bhe...Sogno di essere nel mio letto e di sentirmi avvolgere di colpo da...Un abbraccio.
Non vedo il volto di chi ho accanto, ma nel sogno stanotte ho intravisto l'ombra di un codino sparire dietro la porta della mia stanza...E ho pensato che potessi essere tu...". 
Confessò quel segreto con imbarazzo e senza mai guardare il proprio fidanzato negli occhi. 
Ranma si avvicinò un po' di più a lei e preso da un impeto di coraggio disse :
"Akane...io..ecco io..".
La risatina della sua fidanzata spezzò l'attimo. 
"Chissà magari sei davvero tu nel sogno che entri nella mia stanza e mi trovi abbracciata al mio amante segreto!".
L'espressione del ragazzo mutò di colpo. 
"Scema! Che razza di sogni!". 
Akane si alzò sbadigliando e disse:
"Bhe..io cerco di tornare a dormire..Faresti meglio a riposare anche tu, domani c'è scuola!"
Ranma rispose con un ringhio offeso. 
Stava per sparire quando ad un tratto la ragazza si fermò e voltando il capo da sopra una spalla affermò:
" Ah Ranma...Dimenticavo di dirti...Questo mio presunto amante, nel sonno mi chiama maschiaccio...Dubito mi starebbe molto simpatico! Buonanotte..".
Ranma rimase a bocca aperta.
Il sorriso che lei gli aveva appena donato gli tolse il respiro.
Akane alludeva a lui?
Era un suo sogno dormire abbracciati insieme? O semplicemente l'aveva scoperto?
Tutti questi dubbi gli fecero tornare sonno ed il batticuore sicuramente non era dovuto ai litri di caffè che circolavano nel suo corpo.
L'ipotesi di addormentarsi e svegliarsi nel letto di Akane non era poi così spaventosa oramai.
Essere sonnambuli aveva i suoi vantaggi!
"Buonanotte Maschiaccio". Sussurrò davanti la porta della sua fidanzata.
Dall'altra parte una giovane ragazza teneva stretto il suo cuscino aspirando a pieni polmoni quel profumo che tanto bene conosceva.
Entrambi si addormentarono all'istante, ed un giorno chissà,  quel sogno che tormentava le loro menti e i loro cuori,  sarebbe potuto diventare realtà.

  
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