Enjoy the silence
231 parole, nata da un'esperienza vera, appena vissuta, appena conclusa, ma non ancora cancellata. Come una piccola pagina di diario, romanzata e vista nella prospettiva di un altro.
Buona Lettura! ^.^
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A passo incerto camminava per strada, Kiba al suo fianco che scherzando scimmiottava la solita ragazza di turno che gli aveva rifilato un due di picche. Lampioni accesi e buio sparso e poi lui.
Un lieve tremore lo scuote, abbassa lo sguardo, cerca quello dell'amico di fianco, che ancora scherza, ma si è accorto dell'irrigidimento dell'altro e allora sbircia, dall'altro lato, senza farsi vedere.
Passano oltre, ma Naruto non ha bisogno di chiedere all'amico, non ha bisogno di sapere se aveva avuto la sua attenzione o meno. Perché lui era come la pioggia autunnale, forte, impetuosa, spaventosa e impossibile da ignorare, per quanto tu ci possa provare.
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Abbandonato mollemente sul marciapiede, sigaretta in bocca e Karin al fianco che buttava parole vuote al vento. Provava a coglierne qualcuna, ma poi rinunciava e tornava a scrutare distrattamente il viale di fronte a sé. Spezza il silenzio il solito tipo, forse ubriaco che scherza. Si volta a vedere e c'è lui.
L'incertezza che non dovrebbe appartenergli lo scuote, sgrana di poco lo sguardo e lo osserva. Vorrebbe abbassare gli occhi neri, ma non può.
No, Sasuke non può smettere di guardare fisso il ragazzo che sta passando. Perché quel ragazzo è come il sole in estate, si mostra prepotente e illumina tutto intorno con la proprio presenza, con la propria luce. Ti puoi mettere anche all'ombra, ma il calore ti giunge lo stesso.