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Autore: Rumik    20/06/2015    0 recensioni
Luhan non riesce a dimenticare il suo ex ragazzo, anche se hanno già rotto da qualche mese.
Per cercare di capire qual cosa della sua vita, va nel parco vicino casa sua, e lì fa un incontro inaspettato e curioso con Sehun.
Potranno due ragazzi che non si sono mai incontrati prima avere una vera e duratura storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note: ciao a tutti, questa è la prima storia che pubblico su efp, non che la prima che scrivo con paring HunHan, spero che non sia orrenda e che a qualcuno possa piacere.

Avrebbe dovuto avere solo 10 pagine invece sono diventata il doppio XD

La storia è ambientata nello stato di New York, precisamente ad Albany, solo perché era necessario per la trama della storia. La storia

Sono ben accetti suggerimenti...

 

POV Luhan

In un giorno assolato di primavera la mia vita cambiò.

Con il mio ragazzo era finita già da due mesi, ma la mia vita sembra ancora andare a rilento. Non riesco a prendere il ritmo o meglio ci sono riuscito ma non faccio nulla di eclatante, mi alzo, mi lavo, mi vesto, faccio colazione e vado a lavorare, finito di lavorare torno a casa e poi la giornata finisce con me davanti al computer. Oggi ho provato a cambiare e l’unica cosa che mi è venuta in mente è stato di venire al parco. Sono un vero idiota.

Perfino mia madre mi dice di uscire e di svagarmi, ma non mi va.

Seduto in una delle panche del parco, quella in ombra sotto un grande albero di quercia, guardo i bambini che giocano e corrono e mi viene voglia di sprofondare, come fanno ad essere così felici?

Ovvio no, loro sono piccoli e non hanno pensieri. In realtà non dovrei averli nemmeno io, visto che sono stato io a lasciare il mio ex, non volontariamente, certo, ma neanche obbligato….

Va bene, si, mi ha tradito, non sono riuscito a perdonarlo, anche se mi ha pregato in ginocchio e mi ha anche promesso che non l’avrebbe fatto più e che è stato solo un semplice errore e che amo solo me, ma io non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi quindi lo lasciato. Adesso, però, sento la sua mancanza, mi sento così vuoto senza di lui. Sono un idiota a sentire la mancanza di qualcuno che mi ha tradito ma sono fatto così, stavamo insieme da molto tempo…

E poi qualcosa accadde…

Bello come un raggio di sole, un ragazzo alto con degli insoliti capelli color arcobaleno e due occhi castani molto profondi che mi osservavano, si sedette accanto a me, e mi sorrise…. Forse sono morto solo con quel sorriso.

Non faccio nulla semplicemente l’osservo mentre lui fa lo stesso con me, ma non dice una parola, mi guarda e sorride. Il mio cuore ha preso un andamento veloce, non riesco a controllarmi, che sta succedendo? Perché un ragazzo che non conosco mi fa questo effetto?

Lui però non sembra stia provando le stesse cose che provo io, o forse mi sbaglio.

Mentre continua a sorridere si piega verso di me, il suo viso è vicino al mio, e poi le sue labbra raggiungono le mie in un attimo, sono a contatto, non mi scanso mi lascio andare a lui. Potrebbe essere un pazzo, eppure, sono qui che apro la bocca quando la sua lingua mi chiede il permesso di entrare. Le sue bracci mi stringono a lui ed io ricambio e mi lascio andare, non ho mai provato delle emozioni così forti, nemmeno con i miei precedenti ragazzi. Non vorrei finisse mai questa sensazione di appartenenza e protezione, eppure lui cerca di staccarsi ma io afferro la sua camicia color lampone e lo tiro di nuovo verso di me, lo sento che ridacchi ma non importa, voglio sentire ancora questa sensazione di calore e di conforto.

Poggio la mia testa sulla sua spalla e mi rilasso fra le sue braccia, per la prima volta mi fa sentire la sua voce.

-Ti va di uscire con me?-

Senza rendermene conto annuisco felice di questa proposta, e cerco di convincermi che sia solo un modo per fare qualcosa di diverso, per cercare l’avventura, per dimenticare, anche se ora non ricordo neanche cosa volevo dimenticare, perché questo ragazzo mi sta facendo perdere la ragione.

Sono così felice che non importa nemmeno che sia uno sconosciuto e che potrebbe essere un pazzo assassino, non mi interessa più niente. Adesso esistiamo solo noi due. Ma di nuovo vengo catapultato nella realtà quando mi scosta da lui, ed ancora i suo occhi mi scrutano, sorride ed io involontariamente ricambio e rischio di perdermi ancora nel nostro mondo, se non sarebbe per il fatto che mi porge una delle sue grandi mani ed io come un automa mi allungo e la stringo alla mia.

-piacere Sehun-

Io sbatto gli occhi più volte ed ora ricordo che non conoscevo nemmeno il suo nome, ma comunque lo baciato. Che cavolo mi passa per la testa? Ho baciato un tizio che non conosco? Sono forse impazzito? Cerco di calmare il respiro e poi rispondo.

-Lu Han… io sono Lu Han-

Lui sorride ancoro e poi lascia la mia mano per accarezzarmi il volto. La sua grande mano sulla mia pelle mi trasmette una sensazione di calore e sicurezza.

-che nome carino, non lo scorderò –

Poi avvicina di nuovo il suo viso al mio ed ancora posso assaporare il sapore dolciastro delle sue labbra. Ora mi sento meno in colpa almeno adesso conosco il suo nome, Sehun… Sehun… Nemmeno io scorderò mai il tuo nome.

E poi, ancora una volta mi lascia andare e sorride, alzandosi in piedi mi porge la sua mano e mi fa alzare, lo seguo senza paura, voglio stare con lui il più possibile.

-Luhan, purtroppo adesso devo andare, ma vediamoci sta sera, va bene?

Annuisco un po’ triste, perché non vorrei lasciarlo andare, ma almeno potrò rivederlo questa sera.

-Di solito dove vai quando esci? Ho la macchina vengo a prenderti, hai preferenza sul posto di incontro? -

-Scegli tu…-

Mi esce un sussulto. Non importa dove l’importante e che sto con lui.

-Allora andiamo a casa mia? È tranquillo non c’è nessuno, i miei sono in vacanza, ma non fraintendere eh, solo per parlare senza essere disturbati da nessuno-

Soli? A casa sua? Forse è un po’ affrettato…

-Va bene…-

Ma perché la mia bocca parla da sola? Lui mi sorride e lascia andare la mia mano per prendere il cellulare che tiene in tasca.

-Dammi il tuo numero-

Ancora la sua voce mi ipnotizza. Prendo il mio cellulare e ci scambiamo i numeri, ed ora non importa più se lo conosco da solo 30 minuti, sento che mi piace veramente.

-Ora devo proprio andare, ma ti scrivo per messaggio dove verrò a prenderti. A questa sera Luhan-

Mi stampa un ultimo bacio sulle labbra e corre via, girandosi ogni tanto a salutarmi con la mano e poi sparisce aldilà del parco. Ed io come un ebete rido e lo saluto ancora anche se è già scomparso. È successo veramente? Ho appena baciato un ragazzo che non conosco in un parco di fronte a tutti? Pensare che ero qui per cerca di dimenticare, ma cosa? Ormai non ricordo più e come se mi fossi completamente svuotato, se avessi perso ogni ricordo del mio passato e del mio presente perché adesso la mia mente è piena solo del ricordo di Sehun, nelle mie labbra e nella mia bocca c’è ancora il suo dolcissimo e bellissimo sapore. Forse è meglio tornare a casa e cercare di riordinare le idee prima, poi , magari, scegliere un vestito adatto per la serata.

Perché voglio davvero andare a casa di un ragazzo che mi ha baciato senza essersi nemmeno presentato prima? Non che sia tanto differente, visto che, non è normale baciare gli sconosciuti nemmeno se ti dicono il loro nome, anche se poi non sono proprio degli estranei se conosci il loro nome, no? Però, se in un posto pubblico, con i rischio di essere visti da tutti i passanti e anche i bambini, lo baciato senza pensare a nulla, non voglio nemmeno pensare cosa potremmo fare da soli, in una casa vuota.

Voglio comunque andarci? Si, accidenti a me, non dovrei volerci andare, no? È pericoloso, eppure, sento di doverlo fare, appartengo a quel posto. Con questi pensieri nella testa percorro la via di casa, quando finalmente arrivo nel vialetto prendo un respiro profondo ed entro, sperando di non incontrare mi madre, che sicuramente cominciare a chiedermi dove ero e cosa stavo facendo, ed onestamente non sono in vena di parlare con lei. Per fortuna non sembra essere nei paraggi e corro verso la mia stanza gettandomi subito a letto. Mi addormento in un attimo.

-Luhan dove sei?-

 

Mia madre è appena rientrata ed io mi sto preparando per la serata. Dopo aver dormito molto bene ho preso una decisione, ho veramente bisogno di svagarmi. Adesso ricordo cosa volevo dimenticare, il doloroso tradimento del mio ex, non so’ come ma Sehun è riuscito ad farmelo dimenticare con un semplice incontro, anche se sicuramente non sarà l’amore della mia vita sono sicuro che mi farà bene stare un po’ con lui, anche solo per divertimento.

 

-mamma sono in camera, mi sto preparando per uscire-

 

Sento mia madre correre velocemente per il corridoio e apri le porta di scatto.

-Stai uscendo? Tu? Sta sera? E con chi?-

La solita curiosona, ed ora che le invento, che esco con un amico…

 

-Un amico mamma.-

 

-e chi è? lo conosco?-

 

Scuoto la testa, come potrebbe conoscerlo se a mala pena lo conosco io?

 

-Lo incontrato da poco a lavoro e ieri mi ha chiesto se volevo uscire insieme a lui. Visto che mi dici sempre di uscire ho accettato-

 

Lei annuisce, i suoi occhi verdi si addolciscono, le sue labbra si aprono in un grande sorriso.

 

-Finalmente, sono mesi che stai chiuso in camera tua, hai proprio bisogno di chiudere con il passato per aprire le porte al futuro-

 

Mia mamma sa sempre cosa dire, sa bene quali sono i miei gusti in fatto di amore, ma non ha mai avuto problemi anzi mi sostiene, sa perfettamente cosa ho passato ultimamente e mi sento quasi in colpa a dovergli nascondere alcuni fatti della mia vita, soprattutto adesso che finalmente sono riuscito a dimenticare quell’idiota .

 

-Mamma io sto bene-

 

Lei annuisce.

 

-Bene l’importante è proprio questo. Ora ti lascio preparare e cerca di non litigare con tuo padre, almeno oggi-

 

Scoppia a ridere e se ne va parlando sola. Ahhh Papà, lui si che è un problema, non perché non vuole che esca con gli uomini, ma perché non vuole che io faccia certe cose con loro, secondo lui a 24 anni si è troppi piccoli per il sesso.

Mio padre è il tipo che predica bene è razzola male, perché lui ha lasciato mia mamma incinta a 17 anni, almeno io non rischio di rimanerci fregato ma lui niente, non riesce ha capire che non è la stessa cosa, che infondo sono grande abbastanza da poter prendere da solo le mia decisioni anche se sono sbagliate, e poi questo ragazzo è l’unico che è riuscito a farmi stare bene dopo tanto tempo, quindi non voglio perdere questa occasione per incontrarlo ancora. Ma adesso basta, ci penserò dopo a mio padre, ora devo trovare qualcosa di adatto alla serata che non sia troppo esagerato ma non voglio sembrare uno che non tiene a queste cose, beh sicuramente troverò qualcosa di decente dentro l’armadio. Alla fine ho optato per una maglietta semplice bianca con lo scollo a V con le maniche lunghe e un paio di jeans neri abbastanza stretti da mettere in risalto le forme delle mie gambe. Ed adesso il trucco. Vado nel bagno e comincio a prendere tutto il necessario, prima di tutto devo eliminare queste occhiaie. In realtà sarebbe meglio che non mi truccarmi, visto che per mio padre questa sarebbe un ottima scusa per rompere. Secondo lui, se mi trucco troppo rischio di attirare l’attenzione e quindi molti ragazzi ci proverebbero con me. Per lui dovrei essere più sobrio e stare molto attento con i ragazzi, a volte nei miei confronti è troppo protettivo, se fosse per lui mi terrebbe dentro una campana di vetro nascosto da tutti e da tutto. Mi guardo un attimo allo specchio è vedo riflesso un bellissimo ragazzo che sembra molto felice. Bene sono perfetto.

Tornando a mio padre non è che non andiamo d’accordo, anzi anche troppo, ma proprio per questo motivo a volte litighiamo, o forse mi fa arrabbiare solo quando mi chiama principessa e pretende di trattarmi ancora come un bambino di 6 anni.

È una sua abitudine, fin da quando ero piccolo mi chiamava principessina ed io non ci facevo nemmeno caso, anzi mi piaceva, mi sentivo speciale a i suoi occhi, ma adesso è diverso sono cresciuto. Però voglio giustificare un po’ mio padre, è vero che ho una sorella maggiore e avrebbe potuto chiamare lei principessa, ma mia sorella non glielo permetteva, è sempre stata fin da piccola un maschiaccio, e da adolescente non dimostrava nessun tipo di femminilità, indossava vestiti dismessi e spesso non usava trucco, diciamo che siamo i due opposti. Mia sorella è sempre stata, però, una bellissima donna e non ha mai avuto bisogno di trucchi particolari ed adesso è sposata.

Comunque sono costretto ad assecondarlo, perché potremmo anche litigare delle ore per questo suo nomignolo, ma siccome non mi va ancora di fare sempre gli stessi discorsi adesso cerco di ignoralo spesso con scarsi risultati.

Vado in cucina dove mia madre parla con mio padre che deve essere appena tornato dal lavoro, lo saluto con un cenno del capo e poi do un occhiata all’orologio, sono già le otto, Sehun mi ha inviato un messaggio dicendomi che sarebbe venuto a prendermi a casa verso le otto e mezzo, per trenta minuti devo riuscire a non litigare con mio padre in modo da poter uscire senza sensi di colpa nei suoi confronti.

Mi siedo su una delle sedie proprio di fronte a lui che mi scruta curioso.

-Chi è?-

Ed eccolo che comincia, calma Luhan di quello che hai detto alla mamma senza paura ed andrà tutto bene.

-Un ragazzo che ho conosciuto a lavoro-

Lui sembra rifletterci un attimo e poi sorridere.

-Lavora con te quindi?-

Ok, niente panico, ora che mi invento? È ovvio che non lavora con me e lui lo scoprirebbe comunque, che faccio che dico. Calma.

-No, ha comprato delle cose ed ero alla cassa e mi ha semplicemente parlato. Da quella volta è venuto spesso a trovarmi durante i miei turni con la scusa di comprare cose stupide e quasi inutili. Alla fine mi ha chiesto di uscire. -

Lui annuisce ma non sembra convinto delle mie parole, ora attaccherà sicuramente un discorso sulla mia poca responsabilità.

-Stai attento va bene e cerca di non tornare tardi visto che domani lavori-

Non dice altro e continua a sorride. Ma che gli prende? Perché non sta urlando? Non mi accusa di nulla…

-Papà tutto ok?-

Lui annuisce di nuovo, sembra sereno.

-è da molto che non esci ti fa bene rilassarti un po’-

Per fortuna la situazione viene salvata dal messaggio di Sehun che mi avverte del suo arrivo. Mio padre quando mi fa discorsi carini mi rende nervoso, non mi trovo a mio agio con lui quando usa questo tono tranquillo, non so’ mai come reagire. Mi alzo per andare verso la porta e lui sorridendo mi segue.

-è arrivato, cercherò di non fare tardi ma se non mi vedi tornare non preoccuparti, ok?-

Lui non sembra molto contento. Do un ultima occhiata al mio aspetto specchiandomi nello specchio che teniamo vicino all’ingresso. Sono perfetto. Saluto mio padre e mia madre ed esco di casa.

Sehun è nel vialetto e mi sorride, anche lui ha scelto un abbigliamento sobrio, jeans, camicia nera con i prime tre bottoni slacciati che mostrano il suo splendido collo e le clavicole. Se non fossi sicuro che mio padre ci stesse spiando dalla finestra gli salterei addosso invece gli sorrido e mi avvicino piano.

Non deve notare che non stavo più nella pelle per rivederlo e che mi sono mancati suoi baci e le sue carezze.

-Hey… Sei bellissimo-

-Grazie, anche tu-

Adesso è molto più vicino ma non fa nulla. È come se il tempo si fosse fermato nessuno dei due parla o fa qualcosa di particolare ma non c’è imbarazzo semplicemente equilibrio e serenità.

-Allora andiamo?-

Annuisco, ma poi lo vedo guardare un punto fisso dietro di noi e capisco che ha notato qualcosa di strano, ora penserà che i miei non stanno bene o chissà che. Certo non gli darei torto anche perché mio padre e mia madre fanno di tutto per mettermi in imbarazzo ma non se ne accorgono nemmeno.

-Non farci caso, sono i miei genitori. Ogni volta è la stessa storia, controllano con chi esco-

Lui ridacchia e poi si inchina verso di loro in segno di saluto. Oh è molto educato, di solito il mio ex mi trascinava via senza nemmeno salutarli, ed altri prima di lui, si lamentavano che non potevano baciarmi per salutarmi, perché c’erano i miei mai nessuno ha pensato di salutarli, invece lui continua a sorridermi e poi gentilmente mi porge la mano ed io la prendo.

-Su andiamo la macchina è posteggiata lì, è quella nera-

La macchina nera, tettuccio basso, muso schiacciato e largo. Non è la macchina che mi aspettavo credevo che avesse un auto grande, magari sportiva, questa invece è piccola, sobria e sembra abbastanza trascurata. Ha molti graffi negli sportelli e presenta anche una piccola parte della portiera ammaccata.

-Luhan, i tuoi genitori sono molto protettivi vero?-

Annuisco mentre apre la macchina con le chiavi, mi fa il gesto di salire ed io faccio il giro del veicolo e apro la portiera.

Il sedile è molto comodo, devo ammettere che mi sento a mio agio, anche se è un po’ piena di polvere e nei sedili posteriori ci sono alcune borse ed oggetti vari. Quando anche lui è salito mette in moto e partiamo.

-Scusali fanno sempre così mi mettono spesso in imbarazzo e si preoccupano anche se sono già abbastanza grande-

-Non credo facciano niente di male, si preoccupano per te, è molti carino. Ma a proposito quanti anni hai?-

-24 anni, tu?

-Sei più grande di me, io ne ho 22, sperò che per te non sia un problema-

22 anni? Forse prima gli avrei detto di parlarmi in maniera rispettosa e di chiamarmi Hyung, ma ora non importa mi trovo così bene con lui che non voglio mettere nessun paletto separatorio fra noi.

-No, non preoccuparti infondo non sono molti-

Lui ritorna un attiamo a concentrarsi sulla guida ma poi la sua domanda arriva così, dal nulla.

-loro sanno che sei gay vero? Non hanno fatto una piega quando mi hanno visto arrivare. Oppure gli hai detto che siamo amici?-

-Sanno che sono gay, e gli ho detto quasi tutto della mia vita sentimentale. Sanno che non stai uscendo con come semplice amico. Solo che, non sanno che ci siamo conosciuti oggi-

Lui ridacchia di gusto e poi mi sorride.

-Neanche sembra che ci siamo incontrati solo oggi, mi sembra di stare insieme ad una persona che conosco da tutta una vita, quindi non credo se ne accorgeranno mai-

- Si, devo ammettere che anche io mi sento così. Però mio padre ha un certo fiuto per le bugie e io oggi ne ho detta una, ma non mi andava di litigare con lui e non volevo perdere la possibilità di incontrarti ancora-

Non c’è imbarazzo nella mia voce, solo sincerità, voglio che sappia che volevo stare ancora insieme a lui.

-Anche io volevo rivederti, sono felice che hai accettato di uscire con me-

-Non mi lascio mai sfuggire l’occasione di uscire con un bel ragazzo-

-Dice a me? Grazie per il complimento ma tu sei molto più bello-

Arrossisco visibilmente ma non dico nulla.

-Luhan che cosa hai detto a tuo padre di me? Almeno quando lo incontro non mi ritroverò in situazioni imbarazzanti-

-Incontrarlo? Perché dovresti? Comunque nulla di che, solo che ti ho incontrato a lavoro e mi hai chiesto di uscire dopo un paio di giorni che parlavamo-

-Perché non dovrei incontrarlo? Se cominciamo ad uscire insieme, per non farlo preoccupare è giusto che mi presenti, no?-

-In un certo senso si, ma noi cominceremo ad uscire insieme?-

Di si si, ti prego, rispondimi di si. Fa che non sia un ragazzo da una botta e via.

-Ovviamente vedremo come andrà la serata, ma visto come è iniziata ci sono i presupposti di una relazione vera non credi? Comunque che lavoro fai?-

-Si… beh io mi trovo a mio agio con te, quindi usiamo la serata come prova e poi decidiamo. Beh comunque lavoro in un supermercato qui vicino. Faccio i turni di mattina di solito, ma a volte sostituisco alcuni colleghi nel turno pomeridiano, infondo non ho molto da fare a parte lavorare-

-Davvero? Sembri il tipo notturno che esce ogni sera per andare a ballare, invece vuoi farmi credere che sei un ragazzo tutto casa e lavoro? Dai Luhan non ti crede nessuno-

E scoppia a ridere, ma che gli pare che sono uno che esce con chiunque. Eva bene che sto uscendo con lui anche se non lo conosco, ma è leggermente diverso. Sehun è speciale.

-Non prendermi in giro. Prima uscivo spesso e mi piaceva anche, ma qualche tempo fa ho rotto con il mio ragazzo e ho deciso di prendermi una pausa per meditare sul da farsi-

Lui annuisce e si concentra sul parcheggi.

Siamo già arrivati? Scendo dall’auto e lui m prende la mano. Comincio ad abituarmi a questo piccolo contatto molto frequente, mi fa sentire di appartenergli.

Casa sua è molto bella, la facciata bianca ha due piani e nel balcone ci sono tanti vasi pieni di fiori che non riesco bene a distinguere per via del buio, sperò di poterli vedere di giorno.

-Quindi hai rotto da poco con il tuo ragazzo devo pensare di essere un ripiego?-

La sua voce non sembra ne triste ne arrabbiata, anzi sembra allegra, forse non gli da fastidio perché non ci tiene a me? O semplicemente è tanto sicuro di se che pensa di non dover trovare gelosia verso un mio ex?

-ci siamo lasciati due mesi fa ma con tutta onesta appena mi hai baciato l’ho completamente dimenticato-

Arrossisco ancora e lui mi sorride e mi stringe di più la mano dando mi forza. Chiude la porta di ingresso alla nostre spalle e poi entriamo in una stanza. La cucina è spaziosa, il tavolo centrale con quattro sedi è in legno e presenta degli intarsi nella cornice del tavolo. La cucina ha il piano cottura, nel lato destro il lavello color crema e nella parte superiore gli scaffali dei patti.

-Siedi non fare il timido-

-Non stavo facendo il timido, stavo osservando quando fosse bella la cucina-

Lui ridacchia ancora e prende il telefono.

-Ordino la pizza non sono bravo a cucinare-

-Sai che ne ero quasi certo-

Scoppiamo a ridere entrambi, sento molta complicità fra noi non sembra neanche che ci consociamo da meno di 24 ore.

-Allora adesso che ho ordinato la pizza e tu ti sei messo comodo, posso salutarti come si deve-

E poi in un attimo le sue labbra sono sulle mie per un bacio dolce e pieno di sentimenti, ma finisce subito.

-Non è molto giusto da parte tua salutarmi solo adesso, avresti dovuto farlo prima-

Faccio il finto offeso, ma lui non sembra credermi e continua a ridacchiare.

-Va bene, la prossima volta ti bacio davanti a tuo padre ma a tuo rischio e pericolo-

-La prossima volta sceglieremo un altro posto per incontrarci così potrai salutarmi come si deve. Sono un tipo che ha bisogno di molto coccole e se vuoi uscire con me bisogna che tu lo ricorda-

-Ok, ok, sei un tipo romantico lo segnerò nella mia mente e cercherò di non scordarlo mai-

Fa una piccola pausa e poi riprende, questa volta il suo sorriso è molto dolce.

-Sai, sono molto felice che tu stia accettando di uscire con me. Mi piaci veramente molto e il mio corpo sente il bisogno di averti vicino, ma io non voglio fare nulla di affrettato, quindi usciamo insieme e impariamo a conoscerci, va bene?-

-è una proposta? La serata è appena iniziata, non sappiamo come potrebbe finire? Potresti trovarmi noioso, oppure mentre mangiamo potresti trovare poco carino il mio modo di masticare-

-Sono sicuro che mangi in maniera carina. Ti ho portato a casa mia perché voglio fare le cose seriamente, non ho intenzione di prenderti in giro. Non mi succede mai di baciare gli sconosciuti, solo che quando ti ho visto ho avuto l’impulso irrefrenabile di farlo e non credo che tu baci chiunque ci provi con te. Questo è un segno Luhan-

-In effetti non è che bacio tutti i ragazzi che incontro nel parco-

Ridiamo di gioi e la sua mano raggiunge di nuovo la mia e con l’altra mi accarezza il viso.

-sei così bello Luhan-

-Grazie, ma sperò che tu non voglia uscire con me solo perché sono splendido e bellissimo?-

-No, assolutamente, no, certo che il tuo bel facciano è anche uno dei motivi, ma ti assicuro che mi sto innamorando anche del tuo modo di parlare e di fare, quando le tue belle guancette diventano rosse vorrei solo coccolarti-

Rido felice per la sua risposta, infondo ancora non ci conosciamo e da qualche parte dobbiamo pur cominciare no?

-Allora Sehun tu cosa fai nella vita, studi?-

-Si e no, frequento la facoltà di legge, ma lavoro anche perché pago le spese universitarie e la macchina da me, anche se è di seconda mano e come hai visto è abbastanza mal ridotta. Non voglio pesare su i miei genitori, che però non mi permettono di pagare l’affitto della mia camera anche se glielo proposto più volte, spesso per rimediare a questo faccio la spesa con il mio stipendio-

-oh, sei proprio un bravo ragazzo allora. Studi legge? Non è pesante? E dimmi che lavoro fai, barman, ballerino sul cubo, spogliarellista? Con quel fisico che ti ritrovi sono sicuro che avresti molte fan-

-Sei proprio curioso eh? Comunque si legge è pesante ma mi piace, anche se ultimamente ho un po’ rallentato, per via del lavoro. Ti sbagli non faccio nulla di quello che hai pensato, semplicemente faccio il fotomodello. Nulla di che, mi vesto e mi posiziono come dicono loro e mi pagano abbastanza bene, e papà mi aiuta a volte con le spese se non ho trovato abbastanza lavoro. Ma adesso per racimolare lavoro in un video noleggio, pagano bene se faccio la notte. Che ne dici posso andare bene come fidanzato? Credo di avere tutte le carte in regola-

-Devo pensarci un po’ su, ma potresti andare bene, anche se avresti guadagnato più punti se facevi lo spogliarellista, davvero avresti un altro cliente adesso-

Ridiamo ancora di gusto mentre le nostre mani ritornano l’una nell’altra. Quello è il loro posto.

-Sai, Luhan, mi sente bene quando sto con te, non c’è imbarazzo, paura, semplicemente due persone che stanno bene insieme, come se è qualcosa che abbiamo sempre fatto-

-Già mi sento anche io così. Credo che non avremo nemmeno bisogno di arrivare a fine serata per sapere come finirà fra noi. Ma Sehun voglio sapere altro di te, io ti ho detto dei miei e beh ho anche una sorella maggiore e tu invece? Dai raccontami tutto della tua famiglia-

-Beh i miei mi vogliono bene, mia mamma è molto protettiva mio padre invece si fida di me e mi lascia fare da solo anche se significa sbagliare. Ripete sempre che per diventare grandi bisogna fare esperienze. Devo ammettere che abbiamo avuto un momento di silenzio fra noi, quando gli ho confessato di essere gay. Lui si è chiuso in se stesso e non mi ha parlato per molto tempo, poi dopo qualche mese è venuto da me e mi ha fatto un lungo discorso dicendomi di stare attento e che la gente è molto cattiva e che spesso non capisce la diversità, ed ora siamo più uniti di prima, mia mamma l’ha presa bene perché lo sapeva già, per fortuna sfortuna sono figlio unico. Invece i tuoi e tua sorella come l’hanno presa? Visto siamo in tema-

-In realtà non ho mai fatto coming out, perché lo sapevamo tutti, fin da quando ero piccolo, non ho mai avuto bisogni di dirglielo io, lo sapevano già. Infatti quando ho avuto il primo fidanzato all’età di 16 anni e ovviamente l’ho presentato a mio padre lui mi disse

Io è mio padre infondo abbiamo un bel rapporto anche se mi chiama principessa. Con mia sorella non ha mai avuto la possibilità di farlo, visto che lei è un maschiaccio, ma è sposta adesso ed aspetta un bambino-

-Tuo padre ti chiama principessa? Direi che è molto adeguato. Dovrei cominciare anche io a chiamarti così-

- No ti prego, mi basta lui-

Non ho mai detto a nessuno queste cose e pure con lui è così semplice parlare, è così naturale.

-Allora che ne dici se uso un nomignolo solo nostro? Tipo Han? Ti piace?-

-Un nomignolo solo nostro? Allora Han non va bene, mi ci chiama mia sorella, usa un po’ di fantasia ma deve essere carino-

-certo che deve essere carino visto che deve essere abbinato al tuo bel faccino. Lulù? È carino-

-Non mi piace, sa di fata. Qualcosa di diverso-

-Luhanni, anche questo è carino-

-mi ci chiama mia mamma. Più fantasia Sehun-

L’atmosfera è molto leggera e mi piace tanto. In fondo non mi importa sul serio se trova un nomignolo adatto a me, ma mi piace pensare che sta facendo qualcosa per rendermi felice.

-Che ne dice di Hanni*, è carino semplice, sono sicuro che non hai altri parenti che usano con te dei soprannomi. Ho buone possibilità che sia quello giusto-

-beh in effetti è carino, e si più nessuno usa soprannomi con me, a parte mio cognato che mi chiama piccoletto, anche se lui è più basso di me-

Lui ride di gusto ed in uno scatto si alza e mi abbraccia. Mi lascio andare nelle sue braccia forti e ricambio l’abbraccio, poggio delicatamente la testa sulla sua spalla e annuso il suo profumo che sa di fragola.

-Sono così felice in questo momento Hanni che potrei morire di gioia-

Non dico nulla, ma sento le lacrime cominciare ad uscire numerose.

-Anche io sono così felice, Sehun-

la mia voce è provata dalle lacrime e Sehun mi scosta un po’ per osservarmi e mi trovo davanti il suo sorriso e i suo splendi occhi.

-Dai cerbiatto non piangere-

Mi asciuga le lacrime con i pollici mentre io rido per il nomignolo tenero che ha usato.

-Mi piace anche molto “cerbiatto” , potresti usarli entrambi-

Lui ride e mi abbraccia di nuovo.

-Come vuoi cerbiatto, tutto per renderti felice basta che mi prometti che non piangerai più, non mi piace vederti in questo stato mi scombussola, anche se so che sono lacrime di gioia, d’ora in poi ti farò ridere a basta ok?-

Annuisco e mi sposto dalla sua spalla per regalargli uno dei miei sorrisi più belli.

-Sehun, grazie di essere venuto da me questa mattina, grazie di avermi fatto provare così tante emozioni in poche ore, grazie di essere diventato il mio ragazzo, perché noi stiamo insieme vero?-

-Certo che stiamo insieme e farò di tutto per non lasciarti andare più Luhan-

Ci teniamo ancora stretti a vicenda, ma poi arriva la pizza e quindi siamo costretti a staccarci.

Passiamo la cena a ridere e parlare e spesso le nostre mani si sfiorano. Dopo averlo aiutato a lavare i piatti ci spostiamo in salotto e mi invita a sedermi sul divano e mi abbraccia di nuovo.

-E allora, cosa preferisci fare? Continuiamo a parlare oppure guardiamo la tv?-

Ci penso un attimo. Devo essere onesto credevo che dopo la cena la serata avrebbe preso un'altra piega, ma forse mi sbagliavo, comunque voglio esserne sicuro. Mettiamolo alla prova.

-Sehun perché non mi fai vedere la casa e magari la tua camera?-

Cerco di essere lascivo e molto chiaro.

-Luhan, non fraintendere perché tu hai un corpo bellissimo, ma preferisco che la serata non finisca in camera da letto. Ci siamo conosciuti da poco ed è vero che c’è attrazione sessuale fra noi, ma non voglio che sia solo quello, andiamo con calma ok?-

M sposto un po’ da lui in modo da lasciare un po’ di spazio fra noi e poi gli sorrido. Sono così felice che vuole aspettare il momento giusto per farlo.

-per fortuna, avevo paura che dopo aver fatto sesso mi avresti lasciato-

-Hai paura di non essere bravo a letto e che quindi dopo averlo fatto io ti avrei lasciato-

-ma che dici, io sono bravo a letto. Il migliore, sono semplicemente felice che non vuoi stare con me solo per quello-

-Tornando seri, cerbiatto, voglio avere una relazione seria con te, basata sulla fiducia e sull’amore e non sul sesso-

- ne sono felice-

Alla fine la serata continua con le risate e con baci e tanti abbracci. Mi porta a casa verso 2 e nel momento in cui mi lascia davanti la porta vorrei dirgli di riportarmi indietro perché non voglio lasciarlo, infatti mi attacco al suo collo e lo stringo forte.

-Luhan ci vediamo domani dai-

-No, ti prego riportami indietro, voglio stare con te-

Non lo mai fatto con nessuno, nemmeno quando mia mamma mi lasciava a l’asilo a tre anni…

-Luhan, domani vengo a prenderti a lavoro che ne dici? Andiamo insieme a berci qualcosa, ti va bene?-

Purtroppo devo accontentarmi e mi stacco di contro voglia.

-Finisco alla quattro, non fare tardi mi arrabbio facilmente se le persone non sono puntuali-

-Questa è un altra cosa che devo ricordarmi. Su, ora vai, ti invio la buona notte appena arrivo a casa-

Nego con la testa.

-Preferisco che mi chiami è romantico e poi mi piace sentire le voci della persone a cui voglio bene prima di andare a dormire-

Mi accarezza dolcemente la testa e annuisce.

-Allora chiamerò tutte le sere per darti la buona notte-

Poi mi schiocca un bacio sulle labbra ed aspetta che io entri in casa prima di andarsene. Sono sicuro che mi mancherà e non riuscirò a chiudere un occhio. Mi stendo nelle coperte e comincio a pensare al mio Sehun. Si mio, perché da adesso in poi mi appartiene e gli appartengo non gli farò cambiare idea su di noi.

 

Un mese dopo

-Sicuro di aver preso tutto Hanni, vedi che non torno indietro se hai dimenticato la scatola dei trucchi ok?-

Sehun mi guarda un po’ arrabbiato mentre sta appoggiato nel cofano della macchina aspettando me da circa venti minuti ,ma non posso farci niente se mi ha avvertito solo tre ore prima che mi avrebbe portato a fare un viaggio, non è cosi facile fare una valigia in così poco tempo.

-Non preoccuparti ho preso tutto, ho portata una borsetta a parte per i trucchi-

-Su sali in macchina prima che cambi idea e il viaggio me lo faccio da solo-

-Dai Sehun, scusami non volevo metterci così tanto. Mi dispiace-

Prima di salire in auto Sehun mi guarda e sbuffa.

-Non fare quello sguardo cerbiattino, non mi farai sentire in colpa. Su andiamo prima che tuo padre e tua madre tonino a casa-

Annuisco e salgo in auto felice per l’inizio di una nuova avventura con il mio nuovo e unico amore.

-Allora dove andiamo?-

Ancora non ci siamo detti ti amo e non abbiamo fatto sesso, è molto strano ma abbiamo già condiviso lo stesso letto ed abbiamo conosciuto l’uno i genitori dell’altro e li abbiamo anche fatto incontrare, ma sia io, che lui ci stiamo andando con i piedi di piombo, ma i nostri baci sono intensi come la prima volta.

-In un posto speciale per fare qual cosa che ci cambierà la vita in meglio-

Credo che ci siamo, sicuramente mi porterà in un bel albergo con vista sul mare per fare l’amore con una vista romantica. Non vedo l’ora, in questo mese mi sono chiesto come è fare l’amore con Sehun, se è romantico e dolce o se è rude, ma stasera finalmente lo scoprirò.

-Luhan non è quello che stai pensando. Stiamo andando a New York, quindi per circa tre ore starai buono e aspetterai di sapere qual è sarà la sorpresa-

Tre ore in auto, uffa. Forse vuole trasferirsi a New York e vuole farmi vedere la sua nuova casa, beh non è che ne sono felice ma almeno Albany non è molto distante, però se dovrò farmi tre ore di autobus per vederlo potrei impazzire, anche perché sarei capace di andarci tutti i giorni. Speriamo che non si questo il motivo.

-Smettila di pensare Luhan, lo saprai solo quando saremo li-

-d’accordo-

Sbuffo e lui ridacchia. Sa quanto odio non sapere le cose, ma è così cocciuto che se anche mi metessi a piangere non mi direbbe niente.

Alla fine le ore passano veloci ed arriviamo in un bel albergo, almeno su questo non mi ero sbagliato.

-Luhan andiamo su-

Mi porge la mano ed entriamo mentre un cameriere ci porta le valigie. La ragazza alla reception ci da le chiavi e noi saliamo. La camera è bellissima, un letto gigantesco il bagno con l’idromassaggio e una vetrata enorme che da sul balcone immenso. Esco subito fuori nel balcone e vedo la città illuminata è così bella. Sehun mi si avvicina piano e mi abbraccia da dietro.

-Ti piace?-

-Si, è stupendo, ma mi andava bene anche un albergo nella nostra città. Avrai speso un patrimonio-

-Tu meriti il meglio Luhan-

Si stacca e mi fa girare verso di lui e poi lo vedo inginocchiarsi, non sta per far quello che penso vero? È troppo presto.

-Cosa stai facendo Sehun?-

-lo so che non sono il migliore. Che sicuramente li fuori c’è qualcuno che potrebbe renderti più felice di quanto possa fare io. So anche che spesso perdo la pazienza, che sono disordinato e che ti faccio sempre arrabbiare, so che tuo padre mi odia perché gli ho rubato la sua principessa, ma Hanni, ti amo e voglio vivere tutta la mia vita con te, so di avere solo 22 anni e che abbiamo ancora tutta la giovinezza davanti, ma non voglio perdere tempo, voglio passare ogni giorno, ora e secondo della mia vita insieme a te. Ti prego Hanni sposami, vivi con me-

Tira fuori una piccola scatolini blu dalla tasca e l’apre, due splendi anelli in oro risplendono davanti i miei occhi. Trattengo le lacrime a mala pena. È presto, è passato un solo mese da quando stiamo insieme eppure so di amarlo.

-Ti amo anche io, Sehun e si, voglio sposarti-

Allungo la mano sinistra in modo che possa mettermi l’anello e rido ancora felice per la gioia che mi sta dando. Sehun si alza e mia abbraccia forte a se.

-Sposiamoci domani ok? So che tuo padre mi ammazzerà ma non voglio perdere tempo ho già trovato un piccolo appartamento che possiamo permetterci, l’affitto è molto basso c’è solo una stanza con una cucina, un letto e il bagno adiacente, ma per noi due soli va bene, no? Che ne dici Hanni-

-Si che va bene. Finché ci sei tu con me non ho bisogno di altro. Mi basti tu per essere felice.-

E poi non ricordo più nulla, so solo che il giorno dopo eravamo sposati e che stavamo tornando a casa, Sehun aveva già pagato l’affitto per il primo mese, mi ha detto che era sicuro che io avrei accettato di vivere con lui.

-Prima passiamo a casa dei tuoi, prendiamo solo le cose necessarie e poi con calma facciamo il vero trasloco. Intanto troviamo un modo per non farmi uccidere da tuo padre e tua madre-

Io annuisco e ritorno ad osservare fuori dal finestrino. Chissà come la prenderà papà, forse si arrabbierà parecchio, ma che importa, ormai io appartengo al mio Sehun.

Arrivati davanti casa Sehun comincia a tremare, in realtà nessuno sapeva che io e lui eravamo andati a farci un viaggio, mio padre mi avrà fatto 1000 telefonate, ma io non ho risposto perché ero troppo preso da mio marito.

-Hanni, ma se gli diciamo che ho una malattia grave e che sto per morire, lui mi lascerà vivo, vero?-

-Non credo amore e poi non preoccuparti non ti farà niente-

Lui mi guarda e io mi rendo conto di averlo chiamato amore per la prima volta e mi scappa un sorriso che lui ricambia.

-Va bene, suona dai Hanni-

Suono e dopo qualche minuto mio padre apre la porta e vedendoci rimane allibito. Non dice una parola semplicemente mi stringe a se ed io mi lascio andare su di lui, sicuramente si era preoccupato, forse avrei almeno dovuto avvertirlo.

-Scusa papà-

Lui continua a non dire nulla, ma, mi lascia andare facendoci entrare in casa. Mia madre quando mi vede, mi salta addosso e mi stringe a se.

-Luhan, ero così preoccupata-

-scusa mamma-

-Il mio bambino, ma dove siete andati, i genitori di Sehun si sono preoccupati molto, almeno li avete avvertiti del vostro ritorno?-

-mi dispiace di avervi fatto preoccupare ed ho già chiamato mia madre, passeremo da loro dopo aver preso alcune cose di Luhan-

Mio padre che fin ora non aveva parlato si altera.

-Siete appena tornati e vuoi portartelo di nuovo, scordatelo, io credevo che tu avessi un po’ di sale in zucca invece, sparisci e ti porti dietro mio figlio e non avete l’accortezza di chiamare-

Sehun si inchina chiedendo scusa e mio padre ci fa sedere sul divano. Mi ritrovo stritolato da mia madre che non mi ha lasciato un minuto.

-Signore mi dispiace, ma dovevo fare qualcosa che doveva essere solo mia e di Luhan, non ho pensato che vi avrei fatti preoccupare e chiedo ancora scusa, ma credo che da adesso in poi dovete abituarvi a vivere separati. Ho chiesto a Luhan di sposarmi e lui ha accettato, ci siamo sposati, è tutto regolare. Non potete separare una coppia già spostata e forse avrai dovuto chiedere prima il suo permesso, questo è vero, ma amo così tanto vostro figlio che non ho voluto aspettare un secondo di più-

Mia madre mi afferra la mano sinistra e la osserva attentamente, le sue labbra si aprono in un grande sorriso.

-Oh Luhan, il mio bambino è diventato grande, avresti dovuto invitarci-

-Non lo sapevo nemmeno io mamma. Sehun me l’ha semplicemente chiesto ed io ho accettato-

Mio padre ha lo sguardo perso nel vuoto, non sorride, non si muove e sembra che quasi non respiri, non ha fatto così nemmeno quando si è sposata mia sorella. Lascio la mano di mia madre e mi avvicino a lui, mi siedo e prendo la sua mano nella mia.

-Mi dispiace papà, scusami, avrei dovuto dirtelo-

-Siete sposati?-

Annuisco e lo vedo sospirare.

-Che vi costava fare un matrimonio insieme ai vostri genitori? Non avete pensato che mi avrebbe fatto piacere? Ci tenevo molto a vederti sposare Luhan…-

Mio padre sembra triste ma non fa trapelare il suo dolore, mia mamma invece ha il viso rilassato in un sorriso.

-Tesoro dai non farne una tragedia. Sono giovani e sai com’è, no? Si vuole la propria indipendenza, forse Sehun ha pensato che se avrebbe aspettato il tuo permesso per sposare Luhan sarebbero diventati vecchi, invece così ti hanno tolto un peso, veloce e indolore. Certo che anche a me è dispiaciuto un po’, avrei tanto voluto accompagnarti all’altare. E poi mi sarebbe tanto piaciuto piangere insieme a tuo padre, che avrebbe fatto finta di nulla per piangere poi in bagno di nascosto, come per il matrimonio di tua sorella-

Ridacchia.

-è il giorno più bello della tua vita ed a entrambi sarebbe piaciuto che l’avreste condiviso con noi, ma va bene, comunque la cosa importante è la tua felicità.-

Lei continua a parlare mentre io piango, in quel momento sento le braccia forti di mio padre, che come quando ero piccolo mi culla e mi sussurra all’orecchio che va tutto bene e che lui è con me. Non sento più nulla intorno a me. Mi rilasso e trovo la mia quiete. Mi stacco da mio padre per cercare lo sguardo di mio marito, che però non è più in quella stanza e nemmeno mia madre c’è. Ho pianto fra le braccia di mio padre, forse ha frainteso, avrà pensato che io mi sono pentito di aver scelto lui, magari se ne andato pensando che non lo amo. No, oddio no. Sento che sto per piangere di nuovo, io non voglio lasciare Sehun, ho reagito così solo perché mi dispiace per i miei genitori, ma non sono pentito di essermi sposato e se potessi lo rifarei, cerco di alzarmi ma mio padre mi ferma prendendomi per il polso ed io lo guardo confuso.

-Devo andare da Sehun-

Lui nega e mi sorride.

-Aspetta qui, tua madre gli sta parlando mentre stanno prendendo qualche tuo vestito e alcuni oggetto di prima necessità, tipo l’intero armadio dei cosmetici-

-Cosa?-

-Stanno sistemando lei tue valige, ma non li hai sentiti? Era una scusa per lasciarti piangere tranquillamente, ora ti sei calmato?-

Sospiro di sollevato, non mi ha lasciato.

-Adesso si… papà mi dispiace, forse avrei dovuto dirgli di aspettare ma onestamente volevo essere suo, ne sentivo il bisogno, come se in realtà fossimo nati per stare insieme, capisci? Ma convincerò Sehun ha fare un'altra cerimonia, magari solo per i parenti stretti….-

Mi padre nega con la testa.

-Non preoccuparti Luhan, potreste festeggiare le nozze d’argento e risposarvi-

-Nozze d’argento? Scusa ma non sono ferrato con queste cose-

-Certo che non lo sei hai solo 24 anni, comunque i 25 anni di matrimonio sono chiamati nozze d’argento è c’è l’usanza di rinnovare i voti matrimoniali-

Mia mamma arriva raggiante in salotto tenendo a braccetto Sehun che nell’altra mano tiene un borsone.

-tesoro noi ci risposiamo, vero? È il prossimo anno, no?-

Mio padre annuisce felice a mia madre.

-Aspetta un momento. 25 anni di matrimonio!? Ma sono tanti…-

-Certo che sono tanti Luhan, ma io è tuo padre ci siamo sposati subito dopo che ho saputo che ero incinta-

Lei continua a sorride felice ed io mi sento male, è ovvio che loro sono sposati da tanto, ma mio padre ha appena pensato che io e Sehun potremmo arrivare ai 25 anni di matrimonio, ma se siamo sposati da 24 ore, no troppo presto per dirlo. Sarebbe bellissimo, ma, come potremmo arrivarci. No, non devo pensarci, senno potrei impazzire, sono sicuro che qual giorno sarei un fascio di nervi, e poi chissà come sarà bello Sehun fra 25 anni? Il suo viso più maturo, magari con un filo di barba, il mio cuore potrebbe scoppiare per la gioia, ma se poi ci lasciamo prima? No, per favore no. Mi impegnerò per non farmi lasciare.

-Cerbiattino, smettila di farti i viaggi mentali, ci arriveremo con calma, ma ci arriveremo ok?-

La voce di Sehun mi arriva fin dentro il cuore e finalmente ritorno nel mondo dei mortali. Alzo gli occhi e lo vedo sorride, mi conosce così bene che ha perfino capito i miei pensieri.

-Cerbiattino? Soprannome carino, e molto adatto direi, Luhan ha due occhini così dolci-

-papà, per favore non mettermi in imbarazzo-

Sehun ride e sembra avere un buon feeling con mio padre.

-Vero, è un soprannome che gli si addice molto-

-Si si, ma io lo chiamerò sempre principessa, quando era piccole ne era molto felice, ma adesso sembra che non gli piaccia più, ma a me non importa-

-ma anche principessa è un soprannome carino, è così dolce ed elegante-

Mio padre e Sehun, ormai si sono fatti prendere la mano e continuano a ripetere quanto io sia carino e che sono bello e che sono dolce. Il mio “adorabile” papà racconta aneddoti abbastanza imbarazzanti della mia infanzia, invece Sehun pende dalla sue labbra e mia madre è molto divertita si alza e so già cosa sta per fare.

-mamma non ci pensare neanche a prendere l’album fotografico di quando ero piccolo, non puoi rovinarmi la reputazione solo dopo un giorno di matrimonio, e voi due smettetela di fare comunella e soprattutto papà smettila di raccontare storie della mia infanzia, Sehun potrebbe scappare-

Loro, per tutta risposta, scoppiano a ridere e Sehun si alza per venirmi ad abbracciare.

-Dai cerbiattino non fare così, a me fa piacere ascoltare tuo padre e poi voglio conoscere tutto di te-

Mi tiene fra le sue braccia ed io mi rilasso un po’, non è affatto giusto che abbia tutto questo potere su di me, ma ne sono comunque felice. Chissà per quanto tempo staremo insieme, ma, se questo è l’inizio, sono sicuro che c’è una possibilità che non lo lasci mai, anche se ci saranno le difficoltà i litigi e le incomprensioni, rimarrò sempre con lui, sperando che lui rimanga sempre con me.

-Hanni ora però dobbiamo andare, ci tocca passare dai i miei per dare la bella la notizia e poi finalmente vedrai la nostra nuova casa-

Nostra… Nostra… Nostra… mia e sua… nostra. La nostra casa, oh si voglio proprio andarci. Mi alzo e lui fa lo stesso, salutiamo i miei e ci dirigiamo fuori verso un nuovo inizio, verso una nuova vita, dove saremo io e lui, insieme uniti con le difficoltà e per dividere insieme i momenti di gioia.

 

25 anni dopo

-papà la smetti non sto andando a morire-

Mio padre continua a fare avanti ed indietro per tutta la stanza, è così nervoso che sta facendo venire l’ansia anche a me, ma non dovrei, infondo non è nulla di particolare no. Santo cielo sto tremando di paura. No, Luhan calmati rilassati va tutto bene.

-Nonno, Zio, smettetela per favore stanno per iniziare, su zio Luhan andiamo-

Mio nipote, il figlio di mia sorella maggiore, un ragazzo bellissimo alto quasi quanto me, i capelli biondo cenere e gli occhi azzurri come quelli del padre, dimostra appena 15 anni, con quel suo faccino pulito, ma ha compiuto da poco 25 anni. È così maturo, e per fortuna ha preso tutto dal padre, a parte il modo schietto di parlare della madre.

-Si tesoro arrivo, aspetta che guardo un’ultima volta se i miei capelli sono apposto-

Ma mentre mi avvicino alla specchio il mio forte ed adorabile nipote mi afferra per il braccio.

-Zio sei perfetto, non c’è bisogno che ti controlli ancora. Andiamo, prima che la nonna venga a prenderti-

-E va bene andiamo, ma sei sicuro che sono apposto? Non ho il trucco sbavato? Non voglio sembrare trasandato, deve essere tutto perfetto perché potrebbe cambiare idea e lasciarmi all’altare e…-

-Zio siete già sposati, non cambierà idea semplicemente perché hai una puntina gigantesca sulla fronte-

-Cosa? Ho una puntina in fronte dove?-

Cerco di scappare allo specchio ma mio padre mi abbraccia da dietro e mi tiene fermo.

-Justin per favore smettila, è già nervoso. Luhan rilassati, non hai nessuna puntina, il tuo viso è bellissimo, perfetto è pulito. Ora respira e ricordati che non sei più un bambino sei un adulto adesso-

Si sono un adulto. Chiudo gli occhi e cerco di calmarmi, ma sento il cuore scoppiare nel petto e le gambe tremanti. Ma devo farcela, anzi posso farcela. Io e Sehun ne abbiamo passate tante prima di arrivare qui, gioie, felicita, sesso, pace, serenità, e tanto tanto amore, piatti rotti, lacrime, nottatacce in bianco, ore in ospedale a pregare che rimanesse vivo, incidenti, divisioni, litigi, ma alla fine siamo sempre tornati l’uno dall’altro. Riapro gli occhi e vedo lo splendido sorriso di mio padre e il ghigno divertito di mio nipote e ora so dove devo andare. Usciamo dalla stanza e mia madre ci aspetta fuori, i miei genitori mi prendono entrambi a braccetto e prima che le grandi porte della sala si aprano mia mamma mi sussurra che sono bellissimo e tutto andrà bene. Percorriamo la grande sale e tutti gli invitati mentre passo mi sorridono, io cerco di guardare davanti a me, senza la voglia di tornare indietro. La prima volta è successo tutto così in fretta che non ho avuto nemmeno il tempo di pensare, ma adesso sento tutti gli occhi puntati addosso e soprattutto i suoi che non mi hanno lasciato un momento, nemmeno quando mia madre mi ha dato un lieve bacio sulla guancia e mi ha lasciato all’altare assieme all’amore della mai vita.

-bene ora che siamo tutti qui, possiamo iniziare la cerimonia per l’unione di questi due ragazzi-

Sehun mi tiene la mano per tutto il tempo mentre il giudice parla, io non capisco quasi nulla e spesso è Sehun ha riportarmi sulla terra. Alla fine della cerimonia sento le fatidiche parole “vi dichiaro sposati”. Il mio cuore scoppiare di gioia. Sehun mi gira verso di lui e mi bacia con passione e trasporto. Le lacrime scappano al mio controllo e piango di nuovo di fronte a tutti mentre mio marito mi abbraccia e ride.

-Scusatelo è un piagnone-

-non è vero, sono solo felice-

-Ma siamo già sposati Hanni….-

-lo so, ma al pensiero di poter stare ancora con te per il resto della mia vita mi rende così felice che potrei morire di gioia-

Continuo a piangere mentre lui mi stringe e percorriamo insieme la strada verso l’uscita.

Fuori al sicuro da sguardi indiscreti Sehun, mio marito, la mia roccia, mi stinge ancora forte a se.

-Hanni… lo so che a volte sono un pessimo marito, ma, ti amo.-

-Anche io Sehun e neanche io sono un marito perfetto, ho rotto un intero set di piatti l’ultima volta che abbiamo litigato, ma, non importa, non potrei mai vivere senza di te-

-Lo so. Per questo motivo ci siamo sposati di nuovo Hanni-

Annuisco e mi lascio di nuovo coccolare dalla sue braccia… Si questo è il posto in cui voglio stare per sempre, anche se è iniziato tutto per caso… Amo Sehun…

 

 

*So che è orrendo ma non sono riuscita a pensare ad altro.

 

Note finali

Grazie a tutti quelli che hanno avuto il coraggio di leggera fino alla fine.

 

  
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