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Autore: Destiny_96    21/06/2015    1 recensioni
Quando la mente inganna, segui il cuore.
Perché anche se non ricordi, lui lo farà per te.
Shin e Hirose.
Storia di un'amore creduto perso, ma ritrovato.
Storia di due persone una volta vicine, e poi lontane.
Storia di un vecchio amore, di una vecchia scintilla mai spenta.
E tu?
Seguiresti il tuo cuore?
Ti affideresti ad un vago ricordo che credevi di aver perso?
Ricordi.
Le indelebili tracce del passato.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Memories



 

Era un giorno qualsiasi, come tutti gli altri.

Si alzò, fece colazione, si lavò, si vestì ed uscì di casa.

Eppure sentiva che qualcosa non andava.

Si guardò intorno.

I soliti cortili, la stessa anziana sulla sedia a dondolo sotto al portico, gli stessi bambini che corrono per andare a scuola, la stessa signora che annaffia i fiori, il solito gatto che sonnecchia sul muretto di cinta di una casa, la stessa fragranza del pane appena sfornato dal panificio del vicinato, il medesimo venticello frizzante della primavera, gli stessi raggi del sole che illuminano flebili i fili d'erba bagnati dalle gocce di rugiada...

Eppure c'era qualcosa che stonava.

Non sapeva dire con certezza cosa fosse.

Controllò più volte; la camicia abbottonata, la cravatta ben fatta, le stringhe allacciate, i documenti nella cartelletta, i capelli in ordine.

Tutto era come sempre.

Fece qualche passo, lo sguardo fisso per terra.

Guardava i suoi piedi che si muovevano, l'asfalto un po' usurato dal tempo, costellato di crepe - da quanto viveva li? Non più di un paio d'anni. - e i ciuffetti d'erba che spuntavano fuori da esse.

Si fermò.

Un'ombra, una persona.

Un uomo?

Alzò lo sguardo.

Un uomo. Più o meno la sua età, forse.

Lo guardava, fisso, negli occhi.

Lo conosceva?

Non se ne rammentava, non gli sembrava d'averlo mai visto.

Eppure, il suo cuore palpitò.

Perché?

Perché, perché, non ce n'era il motivo!

Non lo conosceva.

E allora perché, perché sentiva di conoscerlo?

Di conoscerlo da sempre.

Aveva scordato qualcosa?

No, non era possibile.

Ricordava, ricordava!

L'asilo, le elementari, le medie, le superiori e l'università.

Le feste dello sport, il festival scolastico e quello d'estate, Natale e Capodanno.

I passaggi di grado, la laurea.

Ma qualcosa mancava.

Lo sentiva, dentro, come un dolore bruciante. Come un vuoto. Lo divorava.

-Shin...chan?-

L'uomo lo chiamò. Come conosceva il suo nome?

-Shin-Chan...ti ricordi...di me?-

Ricordare?

E perché lo chiamava per nome?

In quel modo, poi.

Nessuno l'aveva mai fatto. Nessuno...eppure, eppure non ne era più certo.

-Non...ti ricordi, quindi...certo...dopo l'incidente...-

Incidente? Ne aveva avuti?

-Mi sembra ovvio...io...sarei dovuto venire. Ma non avevo il coraggio! Mi capisci, vero...? No, certo che no...non ricordi, è vero...-

Perché si sentiva un senso di colpa, dentro?

Si sentiva impotente. Perchè?

Non aveva legami con quell'uomo, non ricordava.

Ci riflettè. Cosa non ricordava?

Ripercorse gli anni a ritroso.

Cercò di ricordare le persone incontrate. Le cose fatte. Niente.

Finché non arrivò. Un vuoto.

Che periodo era? Poteva arrivarci...

Provò, visualizzò delle immagini, spezzoni frammentari.

Uniformi? Le medie, forse. No, no, erano le superiori.

Si concentrò di più.

Il primo anno, il secondo, il terzo, l'università...

Un momento! Il diploma. Vuoto.

Aveva avuto un incidente, in quel periodo? Aveva perso la memoria?

-Allora...addio, Shin-Chan...-

L'uomò gli allungò una mano.

La strinse. La lasciò.

 

Umide. Le sue guance erano umide. Piangeva? Stava piangendo?

Le conosceva, quelle mani, quel tocco.

Se le sentiva addosso, sulla pelle, strette attorno a sè.

Sentiva la sua voce, sussurri, parole dette di sfuggita, dolci.

Sentiva il suo cuore battere forte, si ricordò, era un luogo bianco, caldo, impregnato del suo odore e del profumo dello shampoo, sentiva i suoi ansimi, si sentiva prima debole, poi forte e poi debole di nuovo.

Era un turbine, emozioni che implodevano e premevano per uscire.

Prese l'uomo per un braccio, svelto!, prima che se ne andasse.

Una parola, un nome, lo formulò.

-...Hirose...Senpai...-

L'altro si voltò. Era stupito, gli occhi lucidi, le gote rosse, i capelli scompigliati.

-Shin-Chan...- lo abbracciò, forte, era alto, si sentiva al sicuro, tra quelle braccia, si sentiva a casa. -Sei tornato...-

-Sono tornato, Hirose-Senpai.-

 

E quando le loro labbra si unirono, ricordò.

Ricordò che quello, quello era l'uomo che amava.








-----------------------(Angolo di quella che si, deve studiare ma questa cosa le stava troppo a cuore.)-----------------

Heylà.
Ci si rivede xD

Questa è una storia scritta da me per un amico.
(Se stai leggendo, credo rimarrai ancora sulle spine per un pochino xD)

E' la prima volta che mi cimento con lo Shounen-ai/Yaoi.
Reputo questa storia più sullo Shounen-ai, ma se la si legge tra le righe qualche gettatina Yaoi la si intuisce.
Non ho voluto mettere rating verde perché mi sembrava poco, e l'arancione era decisamente troppo. Quindi, vada per il giallo :')

Mi scuso in anticipo se vi è scappata qualche lacrimuccia XD
Ma hey, fa sempre piacere vedere qualcuno emozionarsi :')
(E si, tu, caro mio, lo so che mi stai adorando/odiando, ma lo so che eri felice quando l'hai letta la prima volta. Non mentire. Io so. XD)

Che dire, spero vi sia piaciuta!
Grazie a chi leggerà e recensirà, a chi la inserirà tra le storie da ricordare e anche a te, lettore fantasma, che leggerai e porterai questa storia come ricordo.

Des.

  
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