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Autore: Tigre Rossa    25/06/2015    5 recensioni
È notte fonda a Erebor, e la Montagna Solitaria dorme sotto la candida e pura luce delle stelle, così come tutti i suoi abitanti.
O meglio, quasi tutti.
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Il piccolo Frodo fa un brutto sogno, e Thorin si ritrova a dover consolare non solo lui, ma anche . . .
Lievemente OOC e molto fluffosa.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Frodo, Thorin Scudodiquercia
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Brutto sogno
 
 
 
 
 
È notte fonda a Erebor, e la Montagna Solitaria dorme sotto la candida e pura luce delle stelle, così come tutti i suoi abitanti.
O meglio, quasi tutti.

Una piccola figura dai corti ricci corvini, infatti, si aggira insonne e senza far rumore lungo i tortuosi corridoi della sezione reale, guardandosi attorno quasi ansiosamente con i grandi occhi chiari, fino a quando raggiunge una grande ed elegante porta.
Per un attimo si ferma di fronte ad essa, incerta se entrare o meno , ma poi si fa coraggio e la spinge fino a quando si apre con un lieve cigolio.
Il piccolo dai capelli scuri si infila dentro la stanza, e il suo giovane cuore un po’ si risolleva alla vista di un grande letto matrimoniale nel quale dormono serenamente, l’uno stretto all’altro, il Re Sotto la Montagna e il suo Consorte.
“Zio Bilbo? Zio Thorin?” chiama esitante con un filo di voce.
Al suono di quella voce infantile, lo hobbit si riscuote dal suo sonno e si strofina gli occhi, prima di posarli sul giovane intruso.
“Frodo?” dice dolcemente e un po’ sorpreso, sgusciando fuori dalle braccia del suo compagno e mettendosi a sedere “Cosa ci fai qui?”.
I movimenti e la voce del mezz’uomo svegliano anche il nano, il quale apre svogliatamente un occhio prima di sollevarsi sui gomiti e di osservare a sua volta il piccolo hobbit in pigiama davanti all’uscio della loro camera.
Il bambino si guarda i piedi, improvvisamente imbarazzato e teso, ed allora Bilbo con un sorriso gli fa segno di salire sul lettone.
Il piccolo non se lo fa ripetere due volte e subito si arrampica sul letto, per infilarsi tra le braccia aperte dello zio.
Lo hobbit si mette ad accarezzargli i riccioli ribelli per rassicurarlo, e al suo fianco Thorin si avvicina per sfiorargli la mano chiusa a pugno e domandargli teneramente “Cosa c’è, Frodo?”.
Per un attimo il giovane Baggins resta in silenzio, ma poi mormora, come se gli costasse un grande sforzo “Ho fatto un sogno bruttissimo.”.
Il nano e lo scassinatore si scambiano un sguardo veloce e serio. Ricordano ancora fin troppo bene quando, nei primi mesi della sua nuova vita ad Erebor, Frodo si svegliava urlando e con le lacrime agli occhi, chiamando disperato i suoi genitori che non avrebbero mai più potuto rispondergli. Però pensavano ormai che fosse un capitolo chiuso, dopo più di due anni trascorsi sereni con loro, due anni fatti di risate, di sorrisi e di benedetta tranquillità e felicità.
“Che sogno?” domanda dolcemente lo hobbit, continuando ad accarezzargli i capelli.
Il bambino abbassa lo sguardo sulle sue mani e si mordicchia il labbro inferiore, esitante, prima di sollevare gli occhioni pieni di paura sui volti dei suoi due zii “Ho sognato che un grandissimo esercito di Orchi attaccava la Montagna e per sconfiggere il capo, un grande orco dalla pelle chiara e senza un braccio, tu, zio Thorin, ti facevi pugnalare e ... “ una piccola lacrima scivola sulla sua guancia destra, silenziosa e luminosa come una goccia di rugiada “ ... e morivi tra le braccia di zio Bilbo.”.
La mano del mezz’uomo, improvvisamente, si ferma,  e il Re Sotto la Montagna non può evitare di notare l’espressione sconcertata che per un attimo gli attraversa il volto e l’ombra di un antico timore, mai del tutto sopito, oscurargli lo sguardo.
Thorin trattiene a stento un sospiro, ed allora si abbassa sul piccolo Frodo, che lo guarda con il dolore negli occhi.
Gli sorride, un sorriso dolce, rassicurante, quel tipo di sorriso che riserva solo a coloro a cui tiene davvero, e sussurra, mentre gli accarezza delicatamente la guancia “Era solo un sogno, Frodo. Bruttissimo, come hai detto tu, ma solo un sogno. Io sono qua con te e con tuo zio, e non ho alcuna intenzione di morire, né di lasciarvi da soli. D’accordo?”.
Il piccolo esita un momento, ma poi porta entrambe le manine su quella del nano ed annuisce “D’accordo.”.
Il re gli regala un altro piccolo sorriso e gli sfiora la fronte con la sua, per poi arruffargli lievemente i capelli, facendolo ridacchiare e strappando un lieve sorriso anche a Bilbo.
“Vuoi restare a dormire qui, per stanotte?” domanda quest’ultimo, scrutandolo con affetto, per essere ricompensato da un timido sorriso da parte di Frodo.
“Posso?” chiede il bambino, gli occhi finalmente un po’ più tranquilli.
“Ma certo.” lo hobbit solleva le pesanti coperte per permettergli di infilarsi tra di loro, cosa che il piccolo fa subito, per poi stendersi e chiudere serenamente gli occhi.
I due adulti restano in silenzio per un po’, a guardare Frodo fino a quando non si addormenta, rassicurato dalla loro vicinanza.
Solo allora Bilbo osa allungare una mano e tornare ad accarezzare i neri capelli del bambino, sotto lo sguardo attento del compagno.
“Come faceva a saperlo?” domanda in un sussurro, senza avere il coraggio di sollevare gli occhi per incontrare quelli dell’altro “Come faceva a sapere che . . .”
Thorin non gli da’ modo di continuare “Avrà sentito qualcuno parlarne, Fili, Kili, o forse Dwalin, e si è lasciato suggestionare.”.
Il mezz’uomo annuisce senza convinzione, e il nano vede la sua mano tremare impercettibilmente.
Trattiene a stento un sospiro e chiude per un attimo gli occhi, per poi riaprirli e posarli sul volto teso di suo marito.
“Quello che ho detto a Frodo è vero, sai.” gli si fa un po’ più vicino, attento a non svegliare il piccolo “Era solo un sogno. Un brutto sogno, è vero, ma . . .”.
L’altro lo interrompe, scuotendo appena la testa. La sua voce, seppur controllata, trasmette un dolore infinito “Non era solo un sogno, Thorin. Era quello che sarebbe potuto essere. Era quello che è successo.” Lentamente, senza alzare gli occhi, sfiora con la punta delle dita la pallida cicatrice sul petto nudo del compagno, ricordo amaro di quel giorno terribile che ancora, nonostante tutta quella serenità e felicità che sta vivendo, continua a tormentare le sue notti.
Thorin, senza nemmeno un momento di esitazione, posa una mano sulla sua, intreccia le loro dita e le porta dolcemente alle labbra, per depositarvi un tenero bacio.
“Era quello che è quasi successo. C’è differenza, Bilbo.” ribatte dolcemente, le loro mani unite ancora sulle sue labbra “Io sono qui, decisamente non morto, e ho al mio fianco un nipote acquisito che amo come se fosse mio figlio e uno splendido e testardo marito che per me vale più di mille Arkengemme. Direi che è molto diverso, no?”.
Lo hobbit solleva appena lo sguardo, e nei suoi occhi il re vede tutta quella paura e quel dolore che nemmeno tutti gli anni trascorsi insieme sono riusciti a cancellare, ma vede anche dolcezza, e gratitudine, ed amore.
“Già” sussurra, avvicinandosi più che può “Diverso, e migliore.” esita “È che io . . . io . . .”.
Thorin allunga una mano e posa un dito sulle sue labbra, zittendolo con dolcezza “Lo so.” I suoi occhi riflettono quelli blu del suo scassinatore “Lo so, e io ti amo ancora di più per questo.”.
Bilbo sussulta, come sorpreso da quella frase così inaspettata, eppure così dolce, ma poi sorride e chiude gli occhi, mentre il suo Thorin si sporge verso di lui per unire le loro labbra in un tenero bacio.
Quando il re si tira indietro, il mezz’uomo non può fare a meno di sospirare, ma prima che possa dire qualsiasi cosa sente la voce bonaria dell’altro prenderlo in giro.
“Ma questo non cambia il fatto che tu sia più infantile di Frodo, comunque. Lui almeno non fa tante storie e si fa tranquillizzare facilmente, a differenza tua, mastro scassinatore.” gli dice divertito, gli occhi chiari che sorridono.
Bilbo gli lancia un’occhiataccia e gli rifila una dolorosa gomitata nelle costole, per poi prendere la sua mano tra le sue e mettersi insieme a lui a ridacchiare.
Silenziosamente, ovvio. Non vogliamo che il bambino si svegli di nuovo, no?
  
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