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Autore: Erule    26/06/2015    2 recensioni
- Credo che tu mi stia prendendo in giro. - disse Stiles, osservando la giacca che Scott aveva fra le mani come se fosse stato un bambino svenuto.
Scott deglutì in silenzio.
- Giuro che non l’ho fatto apposta. - replicò con un filo di voce.
- Lo spero per te. - ringhiò Stiles, avvicinandosi lentamente a lui.
- Risolveremo tutto, te lo prometto. - disse Scott, indietreggiando.
- Scott, non possiamo fare più niente, perché domani è il grande giorno! Sai cosa significa? Oh, Lydia mi ucciderà. -
- Dai, non è poi così importante. Quello che conta siete voi due. -
Stiles inarcò un sopracciglio, incredulo.
- Scott, va bene che vuoi minimizzare l’accaduto, ma hai una dignità anche tu. Non inventarti certe stupidaggini per addolcirmi. -
- D’accordo, hai ragione, scusa. Pizza? -
- SCOTT, IO MI SPOSO DOMANI! Cosa ci faccio con una dannata pizza?! - urlò Stiles.
Dedicata a Mary (Anemodes)
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Argent, Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The white dress
 
A Mary, che mi dedica le sue storie più belle e
recensisce le mie.

 
“If happy ever after did exist,
I would still be holding you like this”.
(Payphone, Maroon 5)
 
20 marzo 2023, ore 23:45
 
<< Credo che tu mi stia prendendo in giro. >> disse Stiles, osservando la giacca che Scott aveva fra le mani come se fosse stato un bambino svenuto.
Scott deglutì in silenzio.
<< Giuro che non l’ho fatto apposta. >> replicò con un filo di voce.
<< Lo spero per te. >> ringhiò Stiles, avvicinandosi lentamente a lui.
<< Risolveremo tutto, te lo prometto. >> disse Scott, indietreggiando.
<< Scott, non possiamo fare più niente, perché domani è il grande giorno! Sai cosa significa? Oh, Lydia mi ucciderà. >>
<< Dai, non è poi così importante. Quello che conta siete voi due. >>
Stiles inarcò un sopracciglio, incredulo.
<< Scott, va bene che vuoi minimizzare l’accaduto, ma hai una dignità anche tu. Non inventarti certe stupidaggini per addolcirmi. >>
<< D’accordo, hai ragione, scusa. Pizza? >>
<< SCOTT, IO MI SPOSO DOMANI! Cosa ci faccio con una dannata pizza?! >> urlò Stiles. << Mica ci va lei a sposare Lydia! Te lo immagini il viaggio di nozze con una pizza? La mangeresti ancora prima di arrivare in albergo! Certo, non posso negare che sarebbe un piano perfetto: il primo marito di Lydia scompare in circostanze misteriose ed io divento il secondo, ma questi sono dettagli. >>
Scott gli mise le mani sulle spalle, guardandolo fisso negli occhi.
<< Stiles, ce la faremo. Troveremo un’altra giacca, ma solo dopo averti fatto visitare da uno psicologo. Credo che tu abbia davvero dei seri problemi. >>
 
21 marzo 2023, ore 7:52
 
<< Io lo ammazzo. >>
<< Lydia, non è poi così male. >>
<< Allison, ma tu l’hai guardato bene? Sembra un nido di passeri! >>
<< Lo so, ma… >>
<< MA ALLORA VEDI CHE LO SAI ANCHE TU? Quell’idiota d’un parrucchiere ha trasformato i miei bellissimi capelli in un nido per uccelli! IO LO AMMAZZO! >>
Allison sospirò, le mani sui fianchi. Guardò l’immagine di Lydia allo specchio, le labbra incurvate in un’espressione di disperazione e gli occhi spalancati. Poi le venne l’idea.
<< Siediti. Ci penso io. >>
Lydia smise di mordicchiarsi il labbro inferiore.
<< Sei sicura? Hai solo un tentativo. >>
<< Non abbiamo più tempo. Devi fidarti di me. >>
 
17 giugno 2022, ore 01:23
 
Stiles strinse la mano di Lydia nella sua e riprese a respirare. Se ne stavano sdraiati sull’erba a guardare il cielo stellato. Se a otto anni qualcuno gli avesse detto che un giorno avrebbe avuto il coraggio di proporre a Lydia Martin di sposarlo, lui gli avrebbe riso in faccia. Però ci era riuscito. Dopo qualcosa come otto anni in cui stavano insieme, ci era riuscito. Aveva organizzato un bella cenetta nel loro appartamento, poi aveva nascosto l’anello nella torta ed aveva aspettato Lydia. Lei gli aveva detto che sarebbe arrivata tardi, quindi tanto valeva cominciare a spiluccare qualcosa. Niente di strano, direte voi. E invece no. Stiles aveva urtato la torta per prendere una coscia del pollo con il risultato che la torta era caduta a terra, spaccandosi in mille pezzi e che il pollo era ancora crudo e per di più salato. Così, aveva buttato il pollo, imprecato contro la torta e poi scoperto che l’anello era finito sotto la credenza. Aveva chiamato Scott in fretta e furia per spostare insieme il mobile e riprendere l’anello, ma c’era ancora un problema: la cena. Si era quindi precipitato alla rosticceria lì vicino per comprare un altro pollo, poi al supermercato aperto 24 ore su 24 per la torta con fragole e panna. Una volta tornato a casa, aveva rimesso tutto in ordine in tempo per l’arrivo di Lydia. Peccato che lui si fosse addormentato. Ovviamente sulla torta. Il giorno dopo, appena sveglio, aveva portato la colazione a letto a Lydia scusandosi per l’accaduto e si era messo in ginocchio. Ed il gatto di Lydia l’aveva morso. No, so cosa state pensando: non è una barzelletta. Lydia aveva perciò dovuto accompagnarlo in ospedale per la ferita, dato che Stiles era andato fuori di testa, dicendo che quel dannato d’un gatto aveva la rabbia. E finalmente, dopo essere svenuto svariate volte per la vista di un ago, era riuscito ad inginocchiarsi di fronte a lei ed a chiederle: << Lydia Martin, amore della mia vita, vuoi sposarmi? >> E poi, Lydia aveva detto una delle cose più strabilianti che Stiles avesse mai sentito: << Tesoro, stai sanguinando. >> E fu così che Stiles venne medicato di nuovo dopo essersi poggiato sulla gamba ferita, mentre Lydia gli stringeva la mano. E lei lo disse: << Sì. >>
Lydia lo guardò.
<< A cosa stai pensando? >> chiese.
<< Niente, solo vecchi ricordi. >>
<< La proposta? >>
<< Sì. >>
Lydia ridacchiò, abbracciandolo. Avrebbe condiviso con lui quasi tutta la sua vita. Ci sarebbero stati giorni in cui l’avrebbe odiato ed altri in cui l’avrebbe amato tanto, troppo per un essere umano. Ma, anche se tutto questo la spaventava a morte, sapere che non avrebbe dovuto regger il peso delle sue emozioni tutto da sola, la faceva sentire meglio.
 
21 marzo 2023, ore 09:03
 
<< LO VOGLIO MORTO! >>  urlò Lydia, tirando una bomboniera in direzione di Scott.
<< Lydia, ti si rovinano i capelli! >> esclamò Allison. << E ti faccio anche notare che quello è il mio fidanzato. Gradirei rivederlo tutto intero stasera a casa. Ho grandi progetti in mente. >>
<< Anche io. >> replicò Lydia, con sguardo di fuoco. << Di’ al tuo amico che se non trova subito un’altra giacca, non ci arriverà all’altare con tutti i suoi attributi! Muoviti! >>
Kira e Malia sospirarono, sedendosi sul divano. Lydia aveva appena ripreso Malia per via del suo abito sgualcito e Kira perché si era fatta la coda a destra e non a sinistra, ma già la sposa aveva i capelli sciolti sulla spalla destra e non su quella sinistra, quindi era un errore imperdonabile.
<< Posso levarmi questo cosa? >> chiese Malia, riferendosi al vestito color pesca che portava. Lydia ringhiò.
<< Ho organizzato questo matrimonio tutto da sola ed ora nessuno me lo rovinerà, chiaro? >> sbraitò Lydia, poi prese il bouquet e fece per uscire, ma l’abito si incastrò in una delle sedie nella sua stanza e… Lydia cadde urlando, mentre il vestito le si strappava di dosso.
Allison entrò nella stanza tutta trafelata.
<< Lydia, stai bene? >>
<< Ma il “tutti e felici e contenti” esiste, almeno? >> piagnucolò Lydia, prendendo a pugni il pavimento.
Allison e Kira la tirarono su, mentre Stiles accorreva e si fermava sulla soglia della stanza.
<< Lydia, stai bene? >>
Lydia sbarrò gli occhi ed evitò di voltarsi per non prenderlo a pugni.
<< MI AVETE ROVINATO IL MATRIMONIO! >> gridò e probabilmente i vicini la sentirono, ma lasciamo stare. << Adesso che mi hai vista non posso più sposarmi! Grazie mille, Stiles. >>
<< Non è colpa mia, avevo paura che ti fosse successo qualcosa! >>
<< Non ho bisogno del tuo aiuto! So cavarmela benissimo da sola! >> replicò Lydia.
Stiles strinse un pugno, ma rimase calmo. Si costrinse a rimanere calmo, calmo…
<< Sai cosa ti dico? Questo matrimonio è annullato! >>
Lydia si voltò, la bocca spalancata dallo stupore.
<< COSA?! >>
<< Hai capito bene: non voglio più sposarti! >>
Lydia per poco non svenne.
<< Stiles, aspetta… Senti, ho sbagliato, mi dispiace, è solo che… >>
<< Non esiste il lieto fine per noi due, Lydia. >> disse Stiles, deglutendo. Lydia aveva le lacrime agli occhi. << Noi litighiamo sempre ed io rovino tutto. Non ne posso più. Se dobbiamo andare avanti per tutta la vita, tanto vale finirla qui adesso. >>
Lydia sentì le forze venirle a mancare. Cosa diavolo stava dicendo? Loro si amavano, stavano insieme da nove anni, come poteva essere possibile una cosa simile? No, stava sognando, non era vero, non era vero niente.
<< Ma io sono innamorata di te. >> disse Lydia.
<< A volta l’amore non basta. >> replicò Stiles, prima di andarsene.
 
 21 marzo 2023, ore 15:44
 
Stiles continuava a rigirarsi l’anello al dito da un’ora, ormai. Aveva lasciato la donna della sua vita appena sei ore prima ed inutile dire, questo lo faceva sentire uno schifo. Però non voleva nemmeno vivere con lei per sempre, se ogni volta dovevano farsi del male in quel modo.
Una coppia entrò nel bar. Lei teneva in braccio un bambino, lui sembrava un impiegato di banca. Salutarono il barista e si sedettero ad un tavolo. Stiles si scolò l’ultima bottiglia di birra, poi se ne andò.
<< Ehi. Ti sei sposato oggi? >> chiese l’uomo, sorridendogli. << Congratulazioni. >>
<< No, veramente io… ho lasciato la mia ragazza prima di sposarci. Abbiamo litigato. >>
Il ragazzo si alzò e lo prese da parte, mettendogli un braccio attorno alle spalle.
<< Ehi, io non conosco la tua storia, ma conosco bene la mia: se due anni non fa avessi avuto ripensamenti, oggi non sarei nemmeno sposato e non avrei Ivy. I ripensamenti ti servono per capire cosa vuoi davvero. Fatti una passeggiata e pensa: vale davvero la pena vivere senza di lei? Se la risposta è sì, allora vattene e non tornare più. Ma se la risposta è no, come io penso, torna da lei e sposala subito. >>
Stiles annuì, colpito, ma non davvero convinto dal suo discorso.
<< Grazie. >>
<< Figurati. >>
 
Lydia prese il telefono in mano per la cinquantesima volta, poi lo gettò dall’altra parte della stanza. Aveva perso Stiles per sempre. Ma che brava. Aveva buttato via l’unica chance che aveva per essere felice. Aveva perso l’unica persona che la faceva sentire sicura, che c’era sempre quando lei aveva bisogno di sfogarsi, anche per portarla a fare shopping senza lamentarsi troppo. E poi, il modo in cui la guardava… solo il pensarci le faceva venire i brividi. La guardava come se fosse l’ottava meraviglia del mondo.
Andò in bagno e si passò di nuovo le mani sulla faccia, bagnandosi. Aveva gli occhi rossi ed il vestito rovinato, ma non smetteva di indossarlo. Era come se una parte di lei fosse morta, senza Stiles. Era come se avesse finito di andare avanti. Non riusciva più a camminare.
<< Lydia. >> chiamò Allison. << Lydia, stai bene? >>
Lydia uscì dal bagno ed annuì.
<< Sì, >> rispose, << certo, io… >> stava dicendo, poi scosse la testa e le si inumidirono gli occhi, << …non sto bene… non sto bene… >>
Allison l’abbracciò e basta, senza dire niente.
 
21 marzo 2023, ore 20:49
 
Mise la monetina ed aspettò. Il telefono squillò tre volte, poi l’attacco.
<< Pronto? >>
Mise giù. La voce di Lydia lo faceva sentire insicuro e spaventato. Certo, starsene in una cabina telefonica nel bel mezzo del nulla non era comunque il massimo, ma dopo aver camminato per cinque ore aveva bisogno di fermarsi per un po’. Voleva solo sentire la sua voce e tornare da lei, ma qualcosa lo fermava. Chi gli diceva che il “vissero tutti felici e contenti” esistesse davvero?
Compose di nuovo il numero di Lydia e trattenne il respiro.
<< Pronto? >> disse la voce. << Chi è? Senti, oggi non sono in vena di scherzi stupidi e… Stiles, sei tu? >> chiese e la sua voce sembrò improvvisamente quella di una bambina smarrita. << Stiles, mi sono comportata malissimo. Non avrei dovuto. Santo cielo, io ti amo, dovrei essere l’ultima persona al mondo a trattarti così. Se non vuoi tornare a casa ti capisco, ma per favore, non fare niente di stupido e torna sano e salvo. Preferisco rinunciare a te per sempre, piuttosto che vederti morto. Torna a casa sano e salvo, per favore. >>
Stiles deglutì piano, la gola che gli pizzicava.
Vale davvero la pena vivere senza di lei?
<< Sto tornando a casa. Volevo solo fartelo sapere. >>
 
21 marzo 2023, ore 22:46
 
Stiles bussò alla porta e Lydia gli aprì. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma non lo fece. Lo strinse solamente a sé più forte del normale, poi lo lasciò e fece un passo indietro.
<< Sono contenta che tu sia tornato. >> disse, la testa bassa.
<< Non vale la pena vivere senza di te. >> replicò Stiles. Lydia alzò lo sguardo, stupita. << Ci sposiamo stasera. >>
Lydia corrucciò la fronte, come faceva sempre quando era confusa.
<< Cosa? Come? >>
<< Matrimonio sulla spiaggia, come l’hai sempre voluto. >> rispose. << Sì, ho letto il tuo diario segreto. Dai, andiamo. >>
Stiles le prese la mano.
<< Sei completamente pazzo. >> disse Lydia, sorridendo.
<< Sono innamorato di te, Lydia. È questo ciò che mi rende pazzo. >>
 
21 marzo 2023, ore 23:41
 
<< VIVA GLI SPOSI! >> urlò Scott, dopo il suo terzo bicchiere di Tequila.
Stiles strinse la mano di Lydia e la portò via. Aveva un abito azzurro lungo fino ai piedi ed un giglio fra i capelli. Lui aveva indossato lo smoking, ovviamente, ma fra i due lei era sicuramente molto più bella e luminosa. L’aveva guardata a lungo, percorrendo la navata fatta di sabbia ed aveva pensato che quel momento sarebbe stato più bello se avesse potuto scattargli una foto ed appenderlo nella loro camera.
<< Dove stiamo andando? >> chiese Lydia, con il fiatone.
<< Qui. Siamo arrivati. >> disse Stiles.
Lydia si guardò intorno, poi sorrise con le labbra chiuse, facendo risaltare le fossette.
<< Cosa vorresti fare, Stilinski? Spero tu abbia un costume da bagno o faremmo “Costa Azzurra 2016”. >>
Stiles scoppiò a ridere.
<< No grazie, non voglio finire di nuovo in prigione. Tu diventi ingestibile se non dormi con un cuscino. >> disse. << Ti ricordi cos’è successo qui, quando avevamo quindici anni? >>
Lydia ci pensò su per un po’, poi si ricordò.
<< Dicesti di amarmi. >>
Stiles annuì, torcendosi le dita.
<< Ed anche che volevo passare il resto della vita insieme a te. >>
Lydia gli avvolse le braccia al collo e lo guardò negli occhi.
<< Ed è ancora così, no? >>
<< Certo, altrimenti non saremmo qui. >>
Lydia rise, poi si sedettero in riva al mare e Stiles la baciò. La combinazione perfetta di ciliegia e fragola inebriò i suoi sensi, mentre aspettavano l’alba. E fu lì che Allison e Scott, ubriachi fradici e senza scarpe, li ritrovarono il mattino dopo. Fortunatamente vestiti e non come nel 2016.
Forse, dopotutto, il “vissero felici e contenti” esiste anche nel mondo reale.
 
 
 




Angolo dell'autrice:
Storia demenziale su di un ipotetico matrimonio stydia (speriamo si avveri).
Dedicata a Mary (aka Anemodes) per i motivi scritti sopra <3 Sorpresaaaa :D
Spero vi sia piaciuta, ditemelo in una recensione :)
Erule 
 
  
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